LETTERA
DIAGNOSI PREOCCUPANTE PER UN MIO CARO AMICO
Buongiorno Valdo Vaccaro, Mi chiamo Luciano e sono di Savona. Mi permetto disturbarla perché un caro amico ha da pochissimo ricevuto una diagnosi preoccupante il cui referto RM le allego. Sostanzialmente è stata trovata una massa a livello cranico che parrebbe essere un meningioma. Tale massa e le sue caratteristiche rendono il caso assai raro.
TUMORE CEREBRALE DALLA RIMOZIONE COMPLICATA E RISCHIOSA
Il problema è che la sua collocazione ed il suo sviluppo rendono una eventuale operazione di rimozione molto complicata e rischiosa. L’alternativa però, cioè il non intervento chirurgico, va incontro quasi certamente ad una ulteriore crescita della massa con tutte le temibili conseguenze. Parlandone con mia moglie, che segue da molto tempo le medicine alternative, mi ha segnalato eccellenti risultati ottenuti in patologie assai importanti con diete appropriate e con il digiuno. Mi ha anche specificatamente indicato la Sua persona ed eccomi a scriverle.
RIDUZIONE DELLA MASSA ESTRANEA MEDIANTE VIRTUOSA ALIMENTAZIONE
In questo specifico caso secondo lei è ipotizzabile un controllo dell’alimentazione al fine di far iniziare un processo di riduzione della massa estranea? La ringrazio per l’attenzione. In questo momento dispongo solo di questo referto ma all’occorrenza mi premurerò di farle avere qualsiasi documentazione da lei richiesta.
Luciano da Savona
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RISPOSTA
CONCRETO SOSPETTO DI MENINGIOMA
Ciao Luciano, il documento allegato riguarda una RM con tecnica TSE e FLAIR. Il referto ospedaliero al tronco encefalico parla di rilevamento alla fossa cranica di tessuto che evidenzia irregolare potenziamento del segnale con estensione al versante posteriore, senza altra alterazione di segnale a livello di midollo spinale. Il fondato dubbio dell’esaminatore è che si tratti in effetti di meningioma.
NON È AFFATTO IL CASO DI DISPERARSI
Si parla di tumore raro e di collocazione scomoda con eventuale rimozione complicata e rischiosa? A volte queste difficoltà e queste complicazioni sono da considerarsi come fattori di salvezza in quanto preservano il paziente dalla frenesia chirurgica che accompagna ogni diagnosi di cancro. Non è pertanto il caso di spaventarsi, di disperarsi o di lasciarsi andare in situazioni di panico e di depressione.
IL MECCANISMO DELL’AUTOLISI
E qui dobbiamo per forza inserire le nostre considerazioni igieniste. Il corpo non è solo capace di guarire se stesso e di costruire i tessuti. Attraverso il processo di auto-lisi è in grado anche di distruggere i tessuti e le sostanze che non servono all’organismo, come tumori, cisti, polipi, ascessi e accumuli di materiale morbido e velenoso. L’autolisi consiste nella disintegrazione dei tessuti da parte degli enzimi generati nelle stesse cellule. Nel corso di un digiuno, i tessuti vengono distrutti nell’ordine inverso al loro uso. Prima di tutto si disintegrano i grassi e le sovra-crescite tumorali.
DISGREGAZIONE TUMORI IN PIENA SICUREZZA
I tumori sono composti di carne, sangue e ossa. Il tasso di assorbimento durante i digiuni varia nei diversi tipi di tumori. La rimozione mediante autolisi ha enormi vantaggi rispetto alla rimozione chirurgica. L’autolisi è un processo fisico e non implica alcun pericolo. La chirurgia invece abbassa sempre la vitalità. Il digiuno normalizza la nutrizione e permette l’eliminazione delle tossine accumulate.
CHIRURGIA, RADIO E CHEMIO NON DANNO SOLLIEVO AI PAZIENTI MA LI METTONO LETTERALMENTE AL TAPPETO
Non dimentichiamoci che le asportazioni non avvengono mai in modo isolato ma sono accompagnate da radio e chemioterapia. Il radium viene diretto verso il prodotto finale-sintomatico del cancro e pertanto non soltanto risulta inutile. Distrugge anche il tessuto sano intorno al tumore stesso, distrugge i vasi sanguigni e le ghiandole protettive che sono assolutamente indispensabili nel processo guaritivo. In pratica la radioterapia non lascia scampo e pregiudica ogni possibilità di recupero e di guarigione. Quanto alla chemio, il dr Charles Huggins docente alla Chicago University e premio Nobel, ci ricorda che esistono al mondo cose assai peggiori della morte, e che una di queste è la chemio! Non c’è dunque da meravigliarsi se il trittico chirurgia-radio-chemio acceleri le sofferenze e il declino dei pazienti piuttosto che riportarli alla normalità.
SFRUTTARE PERTANTO AL MASSIMO LE CAPACITÀ DI REMISSIONE SPONTANEA DEI TUMORI
Già nel 1925, nel suo testo “Victory Over Cancer”, Hastings Gilford elencava il nome di eminenti oncologi che testimoniavano remissioni naturali e spontanee del cancro, tra i quali Paget, Brodie, Muller, Sauerbrach, Gleitmann. In particolare i casi del dr Lomer con 213 casi di remissione e il dr Rohdenburg con 302 casi. Pure il dr E.F. Bashford citava un elenco di altri 13 chirurghi. Questa è la prova eclatante di come il corpo umano sia in grado di impostare da sé una lotta vincente contro ogni patologia cancerogena.
RIENTRA TRA I POTERI NORMALI DEL CORPO LA CAPACITÀ DI INVERTIRE IL PROCESSO TUMORALE
Le normali funzioni naturali del corpo includono la capacità di invertire e capovolgere il processo tumorale. La remissione spontanea passa sempre attraverso 3 fattori-chiave che sono 1) Funzionalità residua del fegato e degli altri organi vitali, 2) Capacità di rigenerazione del sistema immunitario, 3) Spirito combattivo del paziente.
SFRUTTARE LE RISORSE NATURALI SALVA-FEGATO COME I CARCIOFI
In altre parole tutte le cure reali e vincenti del cancro vengono realizzate dal corpo stesso, non appena gli vengano date le possibilità di farlo. Il discorso dietologico risulta essere fondamentale. L’obiettivo primario della funzionalità epatica è perseguibile proprio durante tutto il bimestre marzo-aprile grazie alla straordinaria risorsa dei carciofi e dei cardi. È dal fegato che parte tutta l’energia metabolica corporale, e il toccasana del fegato è la cinarina dei carciofi crudi e cotti. Quindici giorni di cura alimentare a base di carciofi e si ottiene un rinnovamento radicale di fegato, sangue e tessuti.
ANCHE L’ORTICA NON VA DIMENTICATA
Non dimenticarsi poi della modesta ortica, autentica forza verde propulsiva. Potente pianta anti-stanchezza, ricchissima di clorofilla, di vitamina A e C, di acetilcolina e di sali minerali. L’ortica ha una grande efficacia depurativa e determina l’espulsione dei grassi dal sangue. Agisce inoltre da stimolante su intestino, pancreas e bile aiutando le funzioni escretive dell’organismo, incluso lo smaltimento dei prodotti di scarto delle pareti intestinali, dei reni e della pelle. Queste sono le cose che contano davvero nell’affrontare con la giusta determinazione ogni tipo di tumore, qualunque siano le sue caratteristiche e le sue collocazioni.
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Valdo Vaccaro
Sarebbe utile sapere a distanza di qualche mese se e quali evoluzioni ci sono state… Luciano te ne saremmo immensamente grati
Vorrei sapere anch’io di come si è evoluta la situazione. Grazie.