LETTERA
DUE INTERVENTI AL SENO E RELATIVI CICLI CHEMIOTERAPICI
Buongiorno dr Vaccaro, mi permetto di scriverle nuovamente perché la mia situazione non accenna nessun miglioramento. Mi chiamo Angela, ho 50 anni e le rammento solo brevemente quello che già nella mia scorsa lettera le avevo raccontato. Dopo due interventi al seno e di fronte alla prospettiva di un ulteriore ciclo di chemio ho deciso di prendere un’altra strada e da circa un anno seguo una cura completamente naturale.
MASTITE CARCINOMATOSA E LESIONI DOLOROSISSIME
Attualmente il seno in questione è completamente coperto di lesioni dolorosissime che aumentano sempre più e si stanno propagando anche il altre zone limitrofe del busto. Si parla di mastite carcinomatosa. Dall’inizio di marzo sono passata da una dieta vegana-crudista tendenziale ad una dieta crudista al 100% ma, con grande spavento, da circa due settimane mi sono accorta che tutto si sta propagando anche all’altro seno che inizia ad avere gli stessi sintomi e cambiamenti.
INIZIO AD AVER PAURA
Le confesso che ora inizio ad avere paura. I dubbi sono tanti, le incertezze e il timore che sia troppo tardi e quindi di non farcela, si sta insinuando nei miei pensieri. Cosa posso fare di più? Continuando con questa dieta crudista potrò veramente arrestare tutto questo male? Ho visto con grande gioia che nel prossimo mese di luglio Lei sarà proprio nella mia zona, a Sarzana e quindi ho preso contatto con la Sig.ra Tonarelli per fissare un appuntamento. Purtroppo luglio è così lontano ed io in questo momento avrei bisogno di qualche rassicurazione. Esiste nel frattempo la possibilità di scambiare due parole con Lei? Grazie per avermi ascoltato. Un caro saluto.
Angela
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RISPOSTA
IL PACCHETTO-SALUTE DELLA HEALTH SCIENCE NON HA PECCHE
Ciao Angela. I veleni in espulsione bruciano e scarnificano. Nulla di più puoi fare. Quando hai applicato il formidabile pacchetto salute della Scienza Salutistica e quando hai trasferito il comando delle operazioni all’unico medico che legge l’intera situazione interna, e che non commette strafalcioni di alcun genere, sei con la coscienza a posto. Se tutto questo non dovesse funzionare, l’alternativa non è certo il ritorno alla chemio, giustamente definita assai peggiore della morte stessa.
Estromettere del tutto caffè, carne, zucchero, dolciumi, tabacco, latte, sono cose scontate e non penso che tu commetta errori in tale direzione.
NESSUNO AL MONDO SA FARE MEGLIO DEL TUO MEDICO INTERNO
Se tutto questo non dovesse funzionare, lo dico con parole semiserie, non resta che accendere il classico cero nella più vicina basilica. Ovvio poi che nessuno al mondo possiede la sfera di cristallo. L’unico medico divino ed infallibile sta al tuo interno. Lui solo ti può guarire se ne intravede le possibilità, e lui solo ti può risparmiare sofferenze supplementari nel caso la situazione sia del tutto compromessa.
HAI BISOGNO DI SERENITÀ E DI RILASSAMENTO
Ovvio che i pensieri negativi si stanno insinuando in forza delle storture ansiogene innescate dalla medicina interventistica e dai suoi metodi spicci. Relax e serenità d’animo sono più che mai indispensabili. Valgono per i sani e ancor più per chi sta penando come nel tuo caso. È risaputo che paura, ansia e panico sono moltiplicatori di cancro e di ogni patologia in essere. La preoccupazione già di per sé rende la gente malata. Non si dorme la notte, vengono le crisi di pianto e ci si incammina verso la nevrastenia, la malinconia e l’ipocondria.
NIENTE È PIÙ INSIDIOSO DELLA FOBIA DEL CANCRO
La fobia del cancro è peggiore del cancro stesso e fa più male ancora del cancro. Nella maggior parte dei noduli al seno, scambiati per tumori e cancri mammari, il presento cancro non è che la dilatazione di una ghiandola linfatica causata da uno stato tossico dell’organismo. Preservare la salute è il solo sistema per prevenire il cancro. Con una adeguata educazione alla salute, il flagello chiamato cancro verrebbe sconfitto in pochi anni, e questa prospettiva non piace e non comoda a Big Pharma, e ancor meno a una enorme massa di oncologi che sarebbe costretta a cercare un’altra occupazione.
INDISPENSABILE UN CAMBIO DELLA CHIMICA CORPORALE
Per rafforzare il fisico occorre prima depurarlo, occorre prima ripristinare la funzionalità epatico-renale, occorre cambiare la chimica corporale interna, occorre fluidificare il sangue. Tutte cose raggiungibili entro aprile con una intensa cura detox a base di carciofi crudi (2 a pranzo e 2 a cena), finocchi crudi, tarassaco crudo e cotto, asparagi al vapore, ortiche e punte di luppolo.
FRAGOLE, CILIEGIE, CATAPLASMI DI FANGO, TISANE DI SALVIA E DI FITOLACCA
Ti sarà poi di grande aiuto l’arrivo di fragole, ciliegie, meloni, uva ribes, more, lamponi, mirtilli ed albicocche, oltre che il sole. L’applicazione di cataplasmi di fango notturni, alternati a cataplasmi di foglie di cavolo crude intermediate da cipolla grattugiata, serviranno a disinfiammare le parti in causa. Tisane di salvia, di piantaggine e di radici di fitolacca, sono ottimi coadiuvanti.
SERVE RALLENTARE IL FLUSSO TOSSICO IN USCITA
Ovvio che se ti metti a filare e a temere di non farcela, ti autodanneggi e fai autolesionismo. Il passaggio dal vegetarianismo cottista al vegan-crudismo stretto può sicuramente comportare scarico intensivo di tossine e di veleni acquisiti in precedenza. Per dare una frenata all’eccesso di sintomi eliminativi, non devi rinunciare a patate, minestre di verdure, asparagi con poco formaggio fresco o persino con uova ruspanti. Non scordarti che provieni da due interventi al seno e da una chemio che non sono cosa da niente. La rigorosità è necessaria ma qualche rallentamento potrebbe risultare benefico.
Valdo Vaccaro
si tratta di crisi eliminative (detox) che si sono fatte più virulente e cattive non NONOSTANTE (come tu Angela dici) il passaggio alla dieta crudista 100%, ma piuttosto A CAUSA di questo cambio di dieta. Quindi se vuoi mitigare gli effetti della detox (che incominciano a farti paura) devi reintrodurre una quota adeguata di cotto, come ti suggerisce Vaccaro. La dieta cruda non compie il miracolo di guarire all'istante, ma quello di avviare un processo di guarigione che si chiama detox, con annessi e connessi (disturbi di vario genere, sofferenze ecc.) che avrà una intensità e una durata più o meno maggiori quanto più il corpo è debilitato. Poi ognuno deve gestire la detox in base alle sue particolari condizioni e necessità: se la detox è leggera e facilmente sopportabile, il passaggio al crudo 100% sarà più agevole; ma se la detox, come nel tuo caso, diventa cattiva e perfino rischiosa, meglio andarci cauti col cambio in senso crudista, meglio andare per gradi e mantenere una quota di cotto. Gerson per esempio, per i malati di cancro, prevede due pasti di patate al giorno, insieme ai succhi e ai clisteri di caffè. Non è comunque il caso che ti spaventi più del dovuto, devi piuttosto capire la logica con cui funziona il nostro corpo, e a quella cercare di conformarti. Certo ci fosse qualche medico che spiega queste cose elementari sarebbe tutto più semplice, purtroppo dobbiamo spesso arrangiarci.