LETTERA
RISVEGLIARE LE COSCIENZE NON PIACE ALLE LOBBY E A VOLTE NEMMENO AI SIGNORI DELLA LEGGE
Carissimo Valdo, mentre ti scrivo mi chiedo se mai riuscirai a leggere questa mia lettera. Mi chiamo Francesco e di professione faccio il musicista. Scusami se ti do del tu ma per me, sei come uno di famiglia. Due parole per l’abuso legalizzato che ti hanno riservato i signori della legge qualche tempo fa, un oltraggio in piena regola, un gesto ignobile degno dei peggiori malavitosi. Sono sicuro che chiunque ti conosca, ha condiviso il tuo sconforto, chiaramente a te purtroppo è rimasto il disagio più profondo. La tua opera di risveglio delle coscienze sta diventato troppo imbarazzante per certe lobby che promuovono e divulgano solo ed esclusivamente epidemie e pestilenze. Ma sono sicuro che questa vicenda, per quanto abbia fatto soffrire te e la tua famiglia, altrettanto fortificherà la tua persona ed il tuo operato. Per quanto poco possa contare, hai tutta la mia stima.
LA MIA È UNA TESTIMONIANZA SULLA MAGIA DELLA SCELTA IGIENISTA
Nonostante sappia benissimo che sei sommerso da continue ed infinite mail, ho comunque pensato di scriverti anch’io. Lo faccio per due motivi fondamentali, il primo perché la mia storia per alcuni aspetti, è incredibile e forse potrebbe essere utile come ulteriore testimonianza sulla magia della scelta igienista, una magia che va attesa con fiducia in quanto si materializza nel tempo. Parto col dirti che un elemento come me non si sarebbe mai interessato di igienismo, di veganesimo o di quant’altro. Ero proiettato completamente dall’altra parte. Agli inizi di questa odissea, tramite il tuo profilo di fb ho conosciuto Gianluca che mi è stato di grande aiuto indirizzandomi subito al tuo schema nutrizionale ed alle tue tesine e da quel momento, sono passati circa cinque anni. Il secondo motivo riguarda gli effetti collaterali della mia scelta. Adesso quindi, carico di emozione da una parte e preoccupato dall’altra, ti scrivo questa mia email.
UNA ESPERIENZA OSPEDALIERA ALLUCINANTE PER NOI E IL NOSTRO BAMBINO
La mia storia parte da una stanza dell’ospedale di Vibo Valentia (Calabria), reparto pediatria, dove una notte del dicembre 2013, la mia si vita si è fermata per poi ripartire il mattino seguente, ma da quella notte, tutto è cambiato. Il nostro bimbo (13 mesi allora), che tutt’ora soffre di broncospasmo, quella notte aveva il respiro più accentuato ed ero un po’ preoccupato. Premetto che a casa lui giocava, ma quel respiro affannoso era abbastanza evidente, allora io e mia moglie, abbiamo ritenuto opportuno recarci in ospedale, così da avere la situazione sotto controllo, almeno così pensavamo. Non l’avessimo mai fatto. La dottoressa (scrivo minuscolo non a caso) di turno, stava per mandare il nostro bimbo al creatore per una crisi asmatica che si poteva gestire benissimo a casa. Lo dico oggi col senno di poi, per la nostra esperienza e sofferenza per tutte le crisi del nostro piccolo da allora, gestite quasi sempre a casa con modalità naturali.
DODICI VACClNI AL NOSTRO BAMBINO QUANDO ANCORA NON ERANO OBBLIGATORI!
Prima di proseguire apro una parentesi: Quando è stato il momento di fare i vacc!ni, quando ancora erano solo quattro quelli obbligatori, noi, grazie ai consigli medici e pediatrici, gliene abbiamo fatti praticamente 12!!! Questo perché rasentavo l’idiozia per la scarsa informazione e in fondo pensavo fosse realmente un bene farli. Comunque, dopo quelle inoculazioni ci siamo ritrovarti un figlio allergico, con crisi frequenti di broncospasmo, un figlio iperattivo, quindi vivacissimo, così tanto, che in ospedale ci hanno consigliato più volte di farlo vedere da un neoropsichiatra infantile. Nonostante tutto, mi sento fortunato, (visto che con mio figlio riesco a comunicare ancora).
IL DRAMMA DI IMBATTERSI IN UNA DOTTORESSA ISTERICA
Comunque, quella notte invece, nonostante non respirasse bene era sereno come una rosa, eppure, qualche secondo con quella Isterica Megera ed ha cominciato a piangere e ad agitarsi aumentando chiaramente la sua difficoltà respiratoria. Tralasciando gli schiaffi sul viso come se il piccolo fosse privo di sensi che lo hanno fatto letteralmente impazzire, ha cominciato, tra una sberla e l’altra, prima con una puntura di adrenalina, poi con una serie di prelievi assassini (non era in grado di trovare la vena del piccolo poiché nelle braccine non c’era più spazio per fare altri buchi), e c’era una sola infermiera inadatta come assistente. Infatti, oltre a non essere di aiuto, faceva danno, ad esempio dimenticando le provette piene di sangue sul lettino che una volta coagulate venivano buttate dalla dottoressa isterica nel cestino dei rifiuti, per poi sentirle dire: “dobbiamo rifare tutto”! Immagina il dolore nel veder ricominciare il martirio del prelievo.
IO E MIA MOGLIE ERAVAMO SCIOCCATI E SENZA PAROLE
Non chiedermi perché non ho reagito a tale situazione, ero completamente scioccato! Io e mia moglie non riuscivamo a parlare, guardavamo il nostro bimbo in quelle condizioni con la sola speranza nel cuore che quel calvario potesse fermarsi. Ad un certo punto ci siamo accorti che la vita del bimbo era nelle mani di quella esaurita che non faceva altro che parlare di intubazione. “Se continua così, dobbiamo intubarlo” diceva, ma credimi Valdo, stava facendo tutto lei, da sola. Bastava rasserenarsi un po’, prenderlo con le buone e con un minimo di pazienza, lo capiamo oggi col senno di poi. Allora però, posso garantirti che il suo intento era proprio quello di agitarlo. Era una persona instabile e proprio questa evidenza ci ha scioccato, dato che la vita di nostro figlio era nelle sue mani.
“DUBITO CHE IL VOSTRO BAMBINO POSSA SUPERARE LA NOTTE”
Io dovevo fare da staffetta, avanti e indietro per portare le provette a chi di dovere per le analisi, l’Isterica decise anche per un RX al torace con risultato, secondo lei (io naturalmente non mi fidavo più) di bronchiolite asmatiforme e acidosi respiratoria! Insomma Valdo, alla fine del calvario ci confina in una stanza, la stanza dove si è consumato il nostro martirio finale. Ricordo ancora le sue parole: “Dubito che il bimbo possa superare la notte e comunque, se dovesse superarla, ho riscontrato dalle analisi del sangue che è diabetico”, detto questo, se ne andò via perché il suo turno era finito.
SE IL BIMBO PASSERÀ QUESTA NOTTE IO DIVENTERÒ VEGANO
Per noi, quella notte è durata 10 lunghi anni, siamo invecchiati come Mosè sceso dal Sinai. È stata la notte più brutta della nostra vita, ed in quella stessa notte tra uno sbattimento e l’altro del bimbo che si staccava l’ossigeno e le flebo perdendo enormi quantità di sangue, solo allora, con la resa nel cuore dissi a me stesso: “Se passerà questa notte e tutto tornerà come prima, smetterò di fumare, diventerò vegano, insomma, cambierò completamente la mia vita”. Senza rendermene conto, nella disperazione, avevo fatto un voto. Premetto che non sapevo nulla sulla questione “vegana” tranne i “sentito dire”, ma dato il mio “carne-lattivorismo” (come diresti tu), sapevo che trattasi comunque di una “privazione”!
UN DOTTORE CON LA D MAIUSCOLA
Bene, il giorno dopo, il bimbo stava meglio, il Dottore del turno successivo è venuto a trovarci alle 06:00 di mattina (da notare che questa volta l’ho scritto maiuscolo). Lui ci ha tranquillizzati. “Il bimbo si riprenderà”, ci ha detto. Allora chiesi subito del diabete diagnosticato da quella schizofrenica la notte prima e lui rispose: nessun diabete, l’insulina è schizzata a 400 per la massiccia somministrazione di cortisone, ma ora si abbasserà e raggiungerà i livelli di normalità, state tranquilli. “State tranquilli”, parole che il Mostro della notte passata disconosceva del tutto. A quel punto, dopo un lungo sospiro, restava la mia promessa di diventare ciò che non avrei mai pensato di poter essere: un vegano!
PROVENIVO DA ABITUDINI ALIMENTARI ORRIPILANTI
Ricordo benissimo la mattina dopo quell’assurda notte, la prima cosa che ho fatto è stato buttare il tabacco e le cartine. Quella è stata la cosa più facile da fare. All’ora di pranzo però, sono caduto nel baratro! La carne no, il pesce no, il pane no, la pasta no, le uova no, il formaggio no, i latticini ben che meno. Beh, era cominciata una profonda crisi. “E mo che mangio?”, dissi. Considera che prima mangiavo volentieri la carne, impazzivo per il parmigiano col prosciutto, amavo il pesce, in parte crudo, esageravo con i dolci, soprattutto i gelati, ero capace di mangiare tre brioche con nocciola e panna consecutivamente, una dietro l’altra, per non parlare delle cioccolate confezionate, in pratica, la feccia della feccia, tra l’altro, non sono mai stato un grande consumatore di verdure e frutta, l’unica cosa che mangiavo volentieri erano cetrioli e finocchi ed ho detto tutto. Se volevo mantenere fede alla mia promessa per la ritrovata salute di mio figlio quella mattina, non avrei potuto mangiare più niente di quanto elencato sopra.
HO DIVORATO OGNI TUO SCRITTO E OGNI TUA INTERVISTA
Ed ora cosa faccio?! Ho cominciato a divorare il web, cercavo in ogni dove, fino a che un giorno, mi compare su fb una tua intervista fatta in campagna, all’aria aperta, dove sparavi a zero sui mangiatori di carne ed elogiavi chi invece, come dicevi tu seguiva un’alimentazione vegana tendenzialmente crudista. Ti ascoltavo combattuto e dicevo: ma guarda sto presuntuoso, che faccia tosta, però, allo stesso tempo, non riuscivo comunque a staccare lo sguardo da quell’intervista e da quello che affermavi. Per te era tutto così facile. E comunque, per come ero messo io, non avevo molta scelta visto la mia motivazione, tu, eri l’unica via da percorrere. Ho divorato ogni tua intervista, ogni tua conferenza, ho acquistato il tuo libro “Alimentazione Naturale”, parallelamente a “The China Study”.
UN RIBALTAMENTO ALIMENTARE DECISAMENTE TROPPO REPENTINO
Tutto intorno a me stava cambiando, i miei pensieri, le mie abitudini. Quello che però non avrei dovuto fare, oggi lo so, è stato un cambio alimentare così repentino, da un mondo carnivoro, fatto anche di alcol, essendo musicista mi capitava spesso di bere, fatto di sigarette e caffè, di dolci e di ogni schifezza esistente compreso Mc Donald, kebab, pollo, patatine fritte e coca cola. Passare direttamente da tutto questo al tuo Schema Nutrizionale Vegano Tendenzialmente Crudista è stato sicuramente non privo di insidie.
CRISI IMPROVVISA A 5 MESI DAL CAMBIO
L’ho seguito alla lettera per un anno e mezzo senza mai sgarrare di un frullato, proprio così, come tu lo consigliavi. Sono andato dritto come un ETR, fino al primo intoppo naturalmente! A distanza di circa 5 mesi dal mio cambio, una notte ho avvisato uno strano movimento nello stomaco che si è trasformato di colpo in un dolore atroce, avevo esalazioni dall’esofago, quasi come fossi deceduto! Risalivano dei gas tremendi, puzzolenti, insopportabili e che tra l’altro non riuscivo a gestire, è come se la mia bocca (con decenza parlando) fosse diventata un culo!
IN UNA NOTTE DI CRISI NON SONO MANCATE ALCUNE MALEDIZIONI DI CUI OGGI MI PENTO
Credimi, ho avuto paura di morire, anzi, avevo la convinzione che non ne sarei uscito vivo, se ripenso ai dolori, non ne parliamo! Tutta la notte passata così, maledicendo anche te naturalmente e tutto il tuo mondo igienista: guarda che ho combinato mi dicevo, ti fidi del web e adesso ne paghi le conseguenze! Mi ero convinto di aver fatto una grande cazzata!
AVEVO PERSO 20 KG IN 5 MESI
Alle 05:30 del mattino però, dopo una guerra di dolori e di paure durata tutta la notte, tutto sembrava placarsi, come il ritiro delle acque dopo il passaggio di uno tsunami. Il mio volto era scuro, e così vi rimase per svariati giorni, creando anche panico in famiglia. Mi ero anche accorto di aver perso almeno 20 kg (oggi ne ho persi da allora 30), non avevo più dolori alla pancia ma restava una gran paura per quello che avevo passato e che potesse anche ritornare.
SI TRATTAVA INFATTI DI UNA POSSENTE PURIFICAZIONE CORPORALE
Quella mattina però, invece di inveire contro il mondo igienista, ho fatto partire (istintivamente) un digiuno durato 48 ore ed ho continuato la mia ricerca, trovando dopo poco, una tua tesina nella quale parlavi di crisi eliminative. Di colpo mi sono sentito meglio, ma ancor di più mi son sentito bene nel capire che non avevo sbagliato! Ero diventato più forte, più sicuro di tutto! Quindi, cominciavo a stare bene stabilmente. Da allora ad oggi sono passati circa cinque anni e posso confermare che mi sento un cavallo da corsa, non so cosa sia la febbre, tranne l’inverno, una volta, un 38,5 di temperatura seguito da digiuno, una notte e via, il giorno dopo più in forze di prima, non so cosa sia più un raffreddore, o mal di schiena, spariti emicrania ed acidità (quest’ultima era una costante), in compenso, una grande voglia di movimento e una grande energia!
SONO TORNATO IN ME, IN PIENA ARMONIA CON MADRE NATURA
Un benessere psicologico che disconoscevo, sono cambiati i miei odori e i miei sapori, anche i miei pensieri, si parla in pratica di un cambiamento globale e parte di questo cambiamento sento che appartiene alla “Natura”, come se fosse venuta a prendermi. Se passo davanti ad una macelleria o ad una polleria ho sintomi di vomito e non lo dico per esagerare, è semplicemente la verità! È come essere tornato in me! Non riesco a concepire più il consumo della carne come l’uccisione di animali e questo mi pone in un contesto sociale scomodo e difficilmente gestibile visto la vita che ho fatto precedentemente, sia in famiglia che appunto, nel sociale.
NON MANCANO ALCUNE TENSIONI IN FAMIGLIA
L’unico tasto dolente del mio cambiamento: è che vivo una condizione familiare problematica, dove una splendida moglie e due bambini piccoli passano come le vittime sacrificali delle mie scelte. Nonostante il nostro primogenito oltre all’asma (che è la sua e la nostra croce ) non abbia mai avuto un’attacco di colite, o dei soliti virus “spaziali” di vomito e diarrea, o dissenteria, nulla di nulla e questo solo perché io gli evito la carne, il pesce (se non raramente e per volere di mia moglie), i formaggi, le uova ed ogni forma di cibo raffinato.
PER LA MIA COMPAGNA DI VITA SONO TROPPO ESTREMISTA
Fa colazione con spremute di arancia, a merenda frutta, a pranzo non riesco ad evitargli la comune pasta, anche se oggi dopo opportune analisi sappiamo che è intollerante al grano, quindi mangia pasta senza glutine che raramente mi faccio anche io. Pomeriggio sono costretto a patteggiare la merenda, quando si impunta mia moglie partono briochine o biscotti senza latte e uova (per me sempre schifezze), magari col latte di mandorla, o di riso. Secondo mia moglie sono diventato un estremista, uno che non sa bilanciare le cose e che non tiene all’equilibrio della famiglia. Il fatto è che forse ha ragione lei.
SEMBRA ASSURDO, MA IL MIO FORTE ATTACCAMENTO ALL’IGIENISMO STA METTENDO IN CRISI L’AMBIENTE FAMILIARE
Lo shock subito quella notte, il mio trauma in conseguenza di quella orribile esperienza, hanno di sicuro cambiato radicalmente le mie abitudini ed il mio carattere, anche perché ho dovuto combattere con tutti. Aver visto e capito la realtà igienista non mi ha concesso tregue con nessuno ed oggi corro il rischio di perdere la mia famiglia.
VORREI POTER ESSERE PIÙ CEDEVOLE E TOLLERANTE MA NON CI RIESCO
Anche se dietro le mie scelte ed i miei cambiamenti, oggi mia moglie fa colazione con spremuta di arance, non mangia carne, ogni tanto il pesce, si lascia andare alle mie nuove abitudini anche se non completamente, ma secondo lei, dovrei lasciarmi andare di tanto in tanto, concedendomi qualche trasgressione. Ammetto che, per la crisi familiare che sto attraversando, ho pensato anche di farlo, ma non ci riesco. Alcune cose per me sono diventate impossibili da riproporre al mio intestino. Oramai, so che non mangerò mai più carne, come mai più un pollo o i formaggi, e le mie continue negazioni, lei li vede come una forma di estremismo ed una mancanza di rispetto. Il nostro giro di amici si è ristretto, se non isolato del tutto.
I GUAI SONO COMINCIATI PROPRIO QUANDO HO CERCATO DI TRASMETTERE LA MIA ESPERIENZA INTORNO A ME
Il fatto è che dopo aver provato sulla mia pelle questo cambiamento e visto i benefici, ho dato per scontato che avrei potuto aiutare tutti quelli che mi stavano vicino ed invece, caro Valdo, proprio lì è cominciata la tragedia, questo è il secondo motivo per cui oggi ti scrivo, per chiederti un consiglio. Adesso mi sento davvero confuso perché ora la mia vita è cambiata in meglio da un punto di vista alimentare, ma è un disastro da quello familiare, forse il mio comportamento è esagerato.
LA FAMIGLIA RIMANE PER ME LA COSA PIÙ IMPORTANTE
Secondo te, dovrebbe essere più naturale la tolleranza verso “altri” cibi? Perdonami se pongo a te certe domande che non sai manco chi sono, ma non so più a chi rivolgermi, ho chiesto aiuto ad un uomo di chiesa che conosco, per una possibilità in più di tenere in piedi la mia famiglia e mi sono ritrovato davanti ad una psicologa, cosa che ho accettato pacificamente. Con tutti i difetti di un uomo imperfetto (non sono l’uomo di casa ideale, dimentico di buttare la spazzatura, litigo con le pratiche burocratiche), non sono il massimo, ma sto cercando di rimediare per quanto posso per tenere in piedi la mia famiglia che per me rimane la cosa più importante.
CAMBIARE VITA RADICALMENTE NON È SEMPRE COSA FACILE
Ho voluto raccontare tutto questo per dire che cambiare vita non è una cosa facile, specialmente se non si ha una forte motivazione a farlo, ma non è impossibile, nel mio caso, l’amore per mio figlio, è stato per me il salto di qualità che mi ha permesso di superare la soglia del “non ritorno”! Se non ci fosse stato lui davanti a quella promessa di cambiamento, dopo il primo mese sarei tornato sicuramente indietro. Oggi però ringrazio Dio per aver resistito.
MI TROVO DAVANTI AL BIVIO: RISPETTARE IL MIO CORPO O RISPETTARE LA FAMIGLIA?
Mia moglie mi rimprovera sempre di una frase che ho pronunciato dopo questo cambiamento, e cioè, che è la cosa migliore che avessi potuto fare prima che la mia vita finisca. Lei l’ha sempre presa negativamente, come se la famiglia venisse dopo le scelte alimentari. Insomma, mi sono incastrato tra due cose belle, ma il mio radicale cambiamento ha messo in cattiva luce la mia scelta ed ora sono davvero ad un bivio: Da una parte il rispetto totale del mio corpo, dall’altra la mia famiglia.
MI ALIMENTO PRINCIPALMENTE CON FRUTTA A SAZIETÀ
Ora che ti ho espresso i due motivi per cui ti ho scritto, concludo con una riflessione personale, credo di aver capito profondamente il tuo modo di vedere l’alimentazione. Fatto sta che non ho mai pesato un alimento, non mi sono mai minimamente posto il problema della B12 e quando mangio frutta, sempre senza mischiarne, ne mangio senza regole di quantità, ascolto il mio corpo e mi fermo solo quando sono sazio, sia se questi sono fichi, banane, datteri, uva, mandarini o altro.
SE TUTTI MANGIASSERO FRUTTA COME CIBO BASILARE NON CI SAREBBERO PIÙ GUERRE, CATTIVERIE E MALATTIE
La cosa più scioccante di tutto questo, anche se posso apparire folle affermandolo, e qui faccio riferimento esclusivamente alla mia esperienza personale, è che se ognuno mangiasse frutta come elemento principale per vivere, potrebbero finire persino le guerre. Un corpo alimentato in modo naturale si allontana definitivamente da pensieri negativi fatti di mali oscuri, di repressioni e di cattiveria. Insomma, il “vero cibo” risana l’uomo nel corpo e nella mente. È incredibile, ma questo è quello che è successo a me negli ultimi 5 anni della mia vita. Pensare che tutto questo è successo per caso è allucinante. Ogni essere umano dovrebbe avere questa possibilità. Non smetterò mai di ringraziarti, perché grazie a te ho potuto cambiare completamente la mia vita. Un caro abbraccio Valdo e perdona i miei sfoghi.
Francesco
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RISPOSTA
Ciao Francesco. Qualche riga in più l’hai sicuramente piazzata, ma il tuo messaggio ha il grande merito di aver chiarito non solo la validità straordinaria della scelta igienista sul piano dei risultati concreti, ma anche la necessità di procedere gradualmente ed armoniosamente con la diffusione delle proprie scelte all’interno della famiglia e dell’ambiente circostante.
UNO SPACCATO SULLE COSE CHE POSSONO SUCCEDERE IN OSPEDALE
Hai raccontato in dettaglio e in modo encomiabile tutti gli avvenimenti a partire dal dicembre 2013. Uno spaccato impietoso e realistico su cosa accade a volte negli ospedali. Qualcuno dirà non in tutti gli ospedali. Ma l’uso della paura, la spinta eterna a vacc!nare, lo scarso rispetto per i sentimenti umani in genere, non sono affatto una questione di ospedali del Sud o del Nord, e nemmeno una questione di ospedali mediocri o virtuosi. Una testimonianza davvero formidabile la tua.
MANTENERE IL PROPRIO STILE E TROVARE NEL CONTEMPO UNA FORMULA CHIARA E CONDIVISA DI CONVIVENZA
Non la tiro per le lunghe. Credo che sostanzialmente le tue scelte di vita siano ineccepibili e produttive, per cui non c’è motivo reale per rimetterle in discussione. Tuttavia tua moglie potrebbe avere le sue buone ragioni per non seguirti con l’intensità e il rigore che tu pretendi. È probabile che il tuo entusiasmo per la causa igienistica ti abbia portato a qualche eccesso di rigore o addirittura a qualche forma di fanatismo missionario e a qualche controproducente eccesso di zelo.
AMMORBIDIRE LE PROPRIE POSIZIONI, RENDERLE PIÙ SIMPATICHE, GRADEVOLI E SOSTENIBILI
Dovresti ammorbidire le tue posizioni, evitando che le cose giuste diventino nel contempo antipatiche imposizioni, creando così effetti psicologici avversi. Limitati a dare il buon esempio sia in famiglia che fuori. Non basta conoscere e praticare le cose giuste. Serve anche un buon metodo di diffusione, basato sulla diplomazia e sul rispetto di chi non ha vissuto, provato e sperimentato le tue stesse particolari vicende. Si cerca di fare del bene e di avvicinare la gente alle giuste scelte e si finisce invece per incrinare i rapporti.
SUPERBIA E PRESUNZIONE, PER QUANTO APPARENTI, SONO BARRIERE INSORMONTABILI
Il rischio che si corre concretamente è di apparire presuntuosi detentori di verità. Soggetti superbi che vengono a calare dall’alto le loro supreme ideologie. Meglio pertanto serbare in sé i preziosi segreti della salute, faticosamente conquistati, e fare in modo che la gente li avverta, li percepisca e li riconosca in te piano piano, senza traumi, senza drammi, senza salti mortali, senza pericolosi cambi di catena in fase di salita o di discesa (chi corre in bicicletta capisce cosa intendo). In questo senso non sono un buon esempio, visto che non mi sono tenuto strette le mie verità ma ho deciso di condividerle e anche di difenderle. Tutte le difficoltà che tu stai lamentando le ho incontrate pure io, non da 5 anni come nel tuo caso ma da oltre 50 anni almeno.
PRUDENZA, DIPLOMAZIA E COMPRENSIONE DELLE ALTRUI ESIGENZE
Ognuno è geloso delle proprie scelte di vita. Occorre procedere con prudenza e diplomazia se si vuole essere ascoltati. Occorre prenderla con garbo, col sorriso e con un pizzico di umorismo. Ogni persona è diversa. Ogni persona ha le sue variabili esigenze e i suoi mutevoli gusti. Ogni persona ha i suoi modi, i suoi spazi e i suoi tempi. Le migliori verità e i migliori schemi non funzionano se non vengono adattati a questa variegata realtà. Atteggiarsi a persone cariche di grandi valori e disposte ad aiutare il prossimo porta spesso paradossalmente a non trovare ascolto. Scherzaci sopra e continua a dare il buon esempio. Questo è il consiglio che cerco di dare pure a me stesso.
Valdo Vaccaro
Encomiabile condivisione grandissimo Francesco grazie !!!! Un saluto a te e la tua famiglia
Caro Francesco, arrivo da un percorso diverso dal tuo, piu graduale ma anch’io con risultati esaltanti sulla salute dettati dal cambiamento radicale dello stile vita (ora tendo fruttariano/crudista), e con la stessa identica condizione familiare … quando faccio sgarri, i miei sembrano felici!!!! Anch’io sto cercando di esser meno assillante e rigido, ma continuando a percorrere il mio personale percorso.. ho avuto forte anch’io la sensazione di essermi ritrovato (consapevole, nella natura) ma di star perdendo i rapporti con figlio e moglie e a seguire con parenti colleghi etc etc…
COME TI CAPISCO !!!!
Mi sento meno solo e più motivato nel mio percorso, grazie della condivisione,
Ti abbraccio, ringrazio e osanno il caro Valdo, che anche a me anni fa ha indicato la via maestra
Enzo
Grande esperienza Francesco !! Complimenti
Caro Francesco, rileggendo la tua storia mi è sembrato di rivivere la mia esperienza, solo con qualche elemento di dettaglio differente.
Capisco perfettamente la tua posizione. Fortunatamente mia moglie è un po’ più convinta della tua. Cionondimeno io rimango l’esaurito, l’eretico, l’esagerato, incosciente ed irresponsabile della cerchia familiare e di conoscenze.
La replica di Valdo non fa una piega. Almeno in punto di principio.
I fatti concretamente e direttamente vissuti e da affrontare quotidianamente, ahimè, si palesano in maniera e misura differenti.
Fatte salve le considerazioni sull’effettiva efficacia di teorie, parole, fatti ed esempi in prima persona divulgati e vissuti (troppi ne ho visti ricadere nel mediterraneo onnivorismo, pur avendo constatato loro stessi i benefici effetti del vegancrudismo tendenziale…), rimane sempre la questione su come “gestire” la nutrizione della prole.
Taglio corto: è meglio tenersi una famiglia sfasciata con figli vivi e ben vegeti o un contesto familiare in unità di intenti latto-ovo-vegetariani, “aperto” a qualche “occasionale” strappo (pur consci che l’occasionalità è parente prossima della regola consolidata! non c’è nulla di più definitivo del provvisorio! perdonami la divagazione…) e alle inevitabili conseguenze che ne deriverebbero?
Io la risposta la sto ancora cercando.
Lotto ogni momento della giornata. Contro tutto e tutti.
Almeno fin quando non mi andrà via dalla mente il ricordo della testa china del mio primo figlio (all’epoca dei fatti non aveva ancora compiuto tre anni), pallido come un cencio, in preda all’ennesima crisi d’asma, in attesa di essere bombardato di broncodilatatori presso il competente Pronto Soccorso mediatico. Ma l’episodio è ben vivo in me, nonostante siano trascorsi ormai otto anni.
E scusatemi la mancanza diequilibrio.
Vai avanti Francesco, per come la tua Essenza ti consiglia.
Perdona l’intrusione.
Grazie Valdo per i tuo approfondimenti, pareri e le valutazioni sempre pertinenti, accurate, misurate.
Cambia-menti
Vasco Rossi
Cambiare macchina è molto facile
Cambiare donna un po’ più difficile
Cambiare vita è quasi impossibile
Cambiare tutte le abitudini
Eliminare le meno utili
E cambiare direzione
Cambiare marca di sigarette
O cercare perfino di smettere
Non è poi così difficile
È tenere a freno le passioni
Non farci prendere dalle emozioni
E non indurci in tentazioni
Cambiare logica è molto facile
Cambiare idea già un po’ più difficile
Cambiare fede è quasi impossibile
Cambiare tutte le ragioni
Che ci hanno fatto fare gli errori
Non sarebbe neanche naturale
Cambiare opinione nonè difficile
Cambiare partito è molto più facile
Cambiare il mondo è quasi impossibile
Si può cambiare solo se stessi
Sembra poco ma se ci riuscissi
Faresti la rivoluzione
Vivere bene o cercare di vivere
Fare il meno male possibile
E non essere il migliore
Non avere paura di perdere
E pensare che sarà difficile
Cavarsela da questa situazione