LETTERA
Buona sera !!! Una amica di mia sorella mi ha parlato di lei, quindi ho pensato subito che ci può aiutare. Mi chiamo Katarina, da Romania, vivo nei dintorni di Rho. Vorrei un aiuto per mia mamma di 71 anni che vive in Romania. Lei ha un nodulo polmonare. Le hanno raccomandato l’intervento chirurgico ma mia mamma non è in grado di sopportare un tale intervento. Lei soffre di tante patologie come: insufficienza ventricolare sinistra, insufficienza valvolare aortica, insufficienza mitralica, ipertensione arteriosa primaria, iperlipidemia mista, nevrosi ansiosa (da una vita quindi calmanti forti, se smette di prenderli sta al letto per giorni con nausea). Ha pure tosse asmatica che nessuno è riuscito ad aiutarla, ha anche l’intestino irritabile. Mi scuso se non uso bene i termini medici, spero che mi ha capita. Mercoledì 20 febbraio la devo portare a Milano a fare il PET-CT-FDG, così sappiamo meglio in che fase sta, e parlo del tumore al polmone. Ho letto un po’ i suoi articoli ma non so come meglio fare per mia mamma. Mi può aiutare??? Spero che ci dara lei le indicazioni e dieta personale. Grazie mille. Katarina
RISPOSTA
INSUFFICIENZA MITRALICA, DEFINIZIONE E CAUSE
Partiamo dalla insufficienza mitralica. La valvola mitrale si chiama così per la sua forma che ricorda la mitra, il copricapo nuziale indossato anche dai papi. Essa separa l’atrio sinistro dal ventricolo sinistro. Quando la valvola non si chiude ermeticamente, il cuore va in insufficienza mitralica, con reflusso nell’atrio sinistro di parte del sangue che dovrebbe invece fluire verso l’organismo tramite l’aorta. Le cause possono essere prolasso della valvola, alterazione pre-infartuale, endocardite, febbre reumatica, difetti cardiaci congeniti, tachicardia ventricolare, ipertensione, spinta del ventricolo sinistro a dilatarsi nel tentativo di pompare più sangue verso il resto organismo.
PRINCIPALI SINTOMI
I principali sintomi sono soffio al cuore, debolezza cardiaca, palpitazioni, fiato corto specie durante l’attività fisica, ansia, vertigini, gonfiori a piedi e caviglie, necessità di urinare spesso, scompenso cardiaco, fibrillazione atriale, ipertensione polmonare. Da rilevare che in Italia oltre 60 mila persone muoiono di arresto cardiaco improvviso sia di giorno che di notte, per cui occorre fare in modo che il sistema cardiocircolatorio sia mantenuto funzionante e rilassato, evitando inutili tensioni, eccessi di rabbia, eccessi di fatica fisica, situazioni di fiato corto e di sangue addensato da assunzione di grassi animali, da stati d’ansia, di paura, di rabbia, o da comportamenti stressanti generatori di lipo-tossiemia interna extra-alimentare, non da cibo, con innalzamento di valori come il colesterolo LDL, come i trigliceridi e come la omocisteina.
COLPI A VUOTO DEL VENTRICOLO
Può succedere che si palesino, al di fuori dell’atrio, delle extrasistoli che alterano il ritmo delle contrazioni ventricolari, disgregando la forza delle gittate sanguigne. Tessuti, organi e cuore finiscono per non ricevere più la giusta quantità di sangue ossigenato, per cui l’attività di pompaggio del sangue degenera gradualmente. Quali le 2 cause di questi colpi a vuoto del ventricolo?
1) Cardiopatie o patologie disfunzionali del cuore a carico delle coronarie e a carico del miocardio, parte muscolare fondamentale del cuore, rivestita internamente dall’endocardio ed esternamente dal pericardio. Il cuore in quanto muscolo può essere sottoposto a infiammazioni a carico delle valvole cardiache, e l’insufficienza mitralica è proprio una di queste.
2) Alterazioni elettrolitiche: la nostra pompa funziona con impulsi elettrici, grazie a presenza di ioni positivi e negativi che determinano la contrazione muscolare. Gli ioni di cui disponiamo sono i comuni minerali come potassio, sodio e calcio che funzionano da elettroliti e devono muoversi in equilibrio ed armonia, senza interferenze esterne a base di integrazioni sintetiche che sballano e compromettono l’assorbimento ordinato secondo la Legge del Minimo di Justus von Liebig. Eventuali squilibri minerali portano a ipo-potassemia, con disturbi cardiaci, crampi muscolari, stanchezza, iper-ventilazione, o portano a ipo-calcemia, con aritmia, crampi muscolari, formicolii, restringimento faringe.
FARMACI VARI E DEFIBRILLAZIONI
Per i medici ci sono diverse soluzioni a base di betabloccanti, farmaci anti-artritici, farmaci anti-ipertensivi, farmaci diuretici, integratori minerali, scariche elettriche mediante defibrillatore, anti-fibrillazione atriale in caso di crisi cardiaca e di azioni a prevenzione dell’ictus cerebrale, o per ridurre o eliminare le palpitazioni, i dolori di petto e l’affaticamento cardiaco. Ripristinare il ritmo cardiaco è indispensabile in pazienti con tachicardia ventricolare senza segnali anomali al polso. Il defibrillatore è uno strumento capace di rilevare alterazioni del ritmo cardiaco e di erogare automaticamente se necessario una scarica elettrica al cuore, al fine di ristabilire il ritmo sinusale corretto. Ovvio che siamo di fronte a situazioni di emergenza cardiaca che devono essere per legge e per necessità di competenza medica e di verifica strumentale medica.
METODI NATURALI CONTRO L’IPERTENSIONE
Per l’ipertensione non servono farmaci ma si ricorre a risorse della natura a base di potassio e di polifenoli. Particolari effetti anti-ipertensivi si ottengono da biancospino, mandarino, finocchio, sedano, pomodoro, anguria, aglio, cipolla, porro, ravanelli, rape piccanti, cachi, funghi, fragole, lamponi, uva, bietole, mirtillo, riso integrale. E in più si ricorre al sole, anti-ipertensivo che non richiede sforzi digestivi. Per approfondimenti sull’ipertensione ti consiglio di leggere questa tesina specifica.
ALIMENTAZIONE LEGGERA, SEMPLICE, SOBRIA E INNOCENTE
Per quanto concerne i rimedi naturali della Health Science, rimane l’opzione dello stile di vita naturale e della scienza comportamentale, con abolizione dei fattori causativi o peggiorativi, come fumo, alcol, caffè, tè, cole, droghe, farmaci, integratori, inoculazioni. L’adozione di una dieta vegetale è d’obbligo. Scelte crudiste e fruttariane di mattina e lontano dai pasti, a stomaco vuoto e intestino chiaramente non irritato, per caricarsi di acqua biologica da spremute e da estratti freschi, frutta acquosa, ed eventuale spuntino a radicchio-pomodoro-avocado per chi si alza molto presto. Scelte decisamente verduriane a pranzo (13:30) e cena (19:30) con abbondante piatto iniziale di verdura cruda masticata lentamente e con cura o frullata in caso di dentature carenti (evitare di fare troppe mescole, con scelta tra uno o due componenti: radicchio, lattuga, valeriana, finocchio, crescione, carota, carciofo crudo, rapa piccante, ravanelli, cavolo, avocado). Secondi piatti a piacere con esclusione di carne, crostacei, pesce, zuccheri industriali e dolciumi, con riduzione al minimo possibile di latticini e uova, e con inclusione di verdure amidacee cotte in modo conservativo tipo patate, broccoli, cavolfiori, cavolini, carciofi, puntarelle, spinaci, zucchine, zucche, piselli, lupini, fagiolini, minestrine di verdure, gnocchi di patate o di zucca, pasta alle verdure, pizza sottile alle verdure con poca o niente mozzarella.
PRIMA CI SI DEPURA E POI CI SI NUTRE
Chiaro che prima ci si depura e poi ci si nutre. Se uno soffre di intestino irritabile occorre riportare gradualmente tenue e colon alla regolarità, ripartendo con cibi cotti tipo patate, carote, cavoli, minestrina di verdura, crema di semolino per 2-3 giorni, introducendo via via in modo progressivo e graduale le verdure crude ai pasti, le spremute, gli estratti di carota-sedano-ananas o mele e bietole in mattinata o nel tardo pomeriggio. La dieta va accompagnata da camminate a passo sostenuto e respirazione profonda, da esposizione solare, da meditazione, da pace interiore e da sonni tranquilli, da rapporti armoniosi con se stessi, col prossimo, con gli animali e l’ecosistema. L’accelerata depurativa chiamata digiuno, nella forma di digiuno secco di 1-2-3 giorni è possibile ma soltanto se prima ci si è liberati da ogni farmaco.
CISTI, LIPOMI, ESCRESCENZE E NODULI POLMONARI
Passiamo ora ai noduli. Si tratta di escrescenze costituite da liquidi, da tessuti cutanei simili all’acne, da cisti, tumori, ascessi, lipomi, localizzati più di frequente a ridosso di tiroide, polmoni, linfonodi, ascelle, inguine, corde vocali. Sorgono per diversi fattori alimentari, psicologici e ambientali, per ostruzioni ed accumuli di sostanza organica inespulsa (detriti cellulari) e per conseguenti stati infiammatori. Il corpo è in grado di rallentarne la crescita e anche di farli sparire, a condizione di essere messo in grado di funzionare e di recuperare forza immunitaria ed equilibrio. Anche in questi casi vanno evitate le carni e i grassi animali, i latticini e gli zuccheri raffinati, i cibi unti e i cibi fritti. Non pesce per gli Omega3, ma bensì avocado, portulaca, olio di lino, mandorle, semini. Ovvio che caffè, cole, tè, bevande gassate, fumo attivo e passivo, alcol e inquinanti vari, vanno rigorosamente evitati.
IN NATURA NON MANCANO VEGETALI ANTI-NODULO
In natura esistono diversi rimedi in grado di bloccare la crescita e far sparire i noduli. Per i noduli tiroidei servono sostanze iodate come le alghe hijiki, le alghe kombu particolarmente ricche di iodio, crescione, cavoli, asparagi, cime di rapa, cetrioli, anguria, melone, mirtillo, fragole, melanzana, banana, pesca, pomodoro, semi di girasole. I lipomi di dissolvono con sidro di mele, aceto di mele e del miele grezzo. I noduli in generale subiscono ridimensionamenti notevoli da vegetali anti-nodulo come il comunissimo centocchio (in insalata o nel tè) e le foglie secche di bambù (infuso). Anche la bentonite da usarsi come bevanda e come maschera cutanea può essere utile, come pure il miele grezzo. Prodotti naturali come curcuma, zenzero e camomilla, rientrano tra le sostanze anti-nodulo.
PROIBITE LE ZONE INQUINATE, GLI AMBIENTI CHIUSI E IL FUMO
Il problema della funzione polmonare e delle crisi respiratorie, richiede di evitare ambienti con aria chiusa e viziata, ambienti polverosi, aria troppo riscaldata, aria condizionata, strade ad alto tasso di percorrenza, zone ad alto livello di polveri sottili. Lo zolfo organico migliora notoriamente la funzione polmonare. Tener presente che lo zolfo evapora con la cottura e il lungo stoccaggio. Si trova nei vegetali piccanti come crescione, rucola, cipolle, porri, ravanelli, rape piccanti.
GRANULOMI POLMONARI E SARCOIDOSI
Quanto ai noduli polmonari, i medici parlano di un 40% rientrante tra i tumori maligni. Non è chiaro però se l’alta malignità e mortalità dipenda più dai tumori stessi o piuttosto dai trattamenti chemio utilizzati a contrasto. Succede spesso che i noduli al polmone non sovra-crescano. Finché rimangono al di sotto di un centimetro di diametro, non destano grosse preoccupazioni, a detta di molti medici. Nella sarcoidosi, malattia infiammatoria sistemica del sangue, che la medicina ritiene di origine sconosciuta, si ha formazione di piccoli nodi detti granulomi nei polmoni e nei vicini linfonodi. Quando si aggregano molti granulomi possono influenzare e impedire il corretto funzionamento polmonare dando luogo alla sarcoidosi, una alterazione che porta a dispnea (respiro corto e affannoso), stanchezza, debolezza, dolori al torace, perdita di peso, tosse secca, ingrossamento dei linfonodi.
CIBI NATURALI ANTI-INFIAMMANTI ED ANTI-OSSIDANTI
Anche qui vale il solito discorso di cibi leggeri, sobri, digeribili, inclusi cereali integrali tipo miglio-avena-saraceno-orzo-riso integrale, avocado, verdure fresche, tanta acqua biologica da frutta acquosa, utilissima per chelare i metalli pesanti accumulati in un sistema mai ripulito con regolarità. Anche qui vale il discorso su modifica radicale stile di vita, su uso di erbe, di camminate, respirazione, meditazione, yoga, assorbimento solare. Gli antiossidanti per ridurre l’infiammazione corporale includono pomodori, ciliegie, lamponi, fragole, mango, mirtilli, arance, mandarini, peperoni, zucchine, zucche, banane, patate, alimenti ricchi di magnesio.
DISTRUZIONE ALVEOLI POLMONARI ED ENFISEMA
C’è di mezzo pure l’enfisema polmonare, oggi chiamato anche BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), patologia caratterizzata dalla distruzione irreversibile dei setti inter-alveolari, dal deterioramento anatomico-funzionale degli alveoli polmonari e dei terminali bronchiali. Gli alveoli sono piccole cavità del tessuto polmonare attraverso le quali l’anidride carbonica lascia il sangue mentre l’ossigeno entra in circolo. Alveoli dunque vere e proprie unità funzionali del polmone, dove avviene lo scambio dei due gas fondamentali anidride carbonica CO2 e Ossigeno O2 tra il sangue dei capillari polmonari e l’aria che è presente negli alveoli.
RIMEDI ALLA TOSSE SECCA
La tosse secca va considerata come sintomo dei vari tipi di ostruzioni polmonari. Si contrastano con miele e limone, oppure con tisane alla malva, alla violetta, alla melissa o al finocchio. O anche con mandorle in ammollo mescolate poi con avocado e miele (un cucchiaio 2 volte al giorno). Saranno pure utili dei gargarismi all’acqua salata per liberare le vie respiratorie.
LIBERARSI DAI FARMACI E RIPRISTINARE LA FUNZIONALITÀ INTESTINALE
In conclusione, nel caso specifico, siamo di fronte a un intreccio di patologie respiratorie, ipertensive, nodulari, che non vanno affrontate una ad una ma globalmente nell’assieme. Se è possibile venirne fuori, lo si fa nell’assieme e non una per volta. Un grosso ruolo lo gioca la scorza vitale della paziente, non tanto per i suoi 71 anni, quanto per le reali condizioni del suo sistema immunitario e per l’uso di calmanti forti, oltre che per la condizione dell’intestino irritabile che fa da impedimento temporaneo alla corretta assimilazione dei cibi crudi. Occorre infatti tempo e pazienza per ottenere dei risultati stabili e soddisfacenti dalle strategie naturali. Occorre aver fiducia nelle proprie risorse residue. Occorre scegliere cibi che riducano l’infiammazione e il gonfiore. I medici parleranno di bere tanta acqua. Noi insistiamo per l’acqua biologica da frutta acquosa, a condizione che lo stato dell’intestino non sia irritato, per cui vanno tirati via al più presto tutti i farmaci attualmente in uso attuale e futuro, con prudenza e progressività, con coraggio e determinazione, stringendo i denti e resistendo alle inevitabili crisi di astinenza, visto che i farmaci sono autentico doping. Opportuno riprendere in mano altre mie tesine sull’argomento, come ad esempio “Fibrillazione atriale e farmaco della serenità” del 7/12/2013.
UNA STRAORDINARIA TESTIMONIANZA SULLE CAPACITÀ DI RIPRESA DEL CORPO UMANO
Al mio amico Graziano Ganzit da Beano di Codroipo, ex pilota di aerei leggeri e talentuoso agricoltore biologico, i cardiologi avevano diagnosticato grave forma di fibrillazione atriale una decina di anni fa. In pratica, la previsione era di 3 mesi di vita, salvo fare un intervento chirurgico. Ne parlammo e decise coraggiosamente di guarire in modalità naturali lontano da ogni tipo di trattamento medico. Adottò quello che oggi chiamo vitto valdiano vegano crudista tendenziale sostenibile e personalizzato, affinò ulteriormente i suoi stili di vita, si prese due asinelli e un piccolo calesse, concedendosi giornaliere scorribande per le stradine di campagna. Non solo ha superato in bellezza la sua crisi. Il suo cuore si è rafforzato e normalizzato al punto di concedersi la continuazione delle sue attività agricole, e persino di partecipare ad attività sociali e politiche nella sua zona, sempre con l’attiva presenza dei due fidati asinelli al suo fianco.
Valdes Sepich Vaccaro
Buongiorno seguo da mesi tutte le newsletter molto molto interessante chiedo se è possibile parlare di carcinoma mammario non operati come guarire in modo naturale visto che sono contraria ai farmaci Grazie di cuore si può trovare un consiglio un suggerimento dal signor Vaccaro