LETTERA
MEDICO DI FAMIGLIA A INDIRIZZO OMEOPATICO
Gentile dr Vaccaro, mi chiamo Marcello Montorsi, sono medico e lavoro in provincia di Modena. Leggo spesso il suo blog e di recente ho acquistato un suo libro dal titolo Alimentazione Naturale, trovando molto interessante e acuta la sua analisi su salute e alimentazione, senza entrare nei dettagli. Condivido appieno le sue critiche al sistema-salute, col quale mi confronto quotidianamente come medico di famiglia e, cosa che mi sta ancora piĆ¹ a cuore, come medico omeopata.
DISSENTO PROFONDAMENTE DALLE CRITICHE ALLāOMEOPATIA
Proprio per questo motivo ho pensato di scriverle. Nel suo libro parla dellāomeopatia come di una intossicazione dannosa, provocata a caro prezzo e senza nessun risultato (ovvero sena nessuna guarigione). La mia modesta ma appassionata esperienza in questo campo (sono 17 anni che pratico lāomeopatia) mi porta a dissentire profondamente.
RISULTATI OTTIMALI A CONDIZIONI DI NON SBAGLIARE SOSTANZE, QUANTITĆ E TEMPI
Sono dāaccordo sullāesigenza di un lavoro profondo sullo stile di vita personale, ma ho visto io stesso situazioni risolversi meglio con lāausilio di una terapia omeopatica adeguata, e quindi in grado di stimolare correttamente le difese naturali del paziente. In effetti lāomeopatia ĆØ una terapia di intossicazione mirata, che ha lo scopo di determinare una reazione piĆ¹ forte, e quindi curativa, del malato. Tolto lo stimolo, non permane traccia. A meno che chi prescrive o chi assume non segua le regole, e assuma per un tempo inopportuno un inopportuno rimedio.
NON Ć PARAGONABILE UN DISCORSO DI FARMACI A ETTI E A CHILI, E UNO DI GOCCE ULTRA-DILUITE
In secondo luogo, mi sembra comunque che sostituire anni (e quindi etti o chili) di molecole chimiche sintetiche con lāassunzione di poche gocce di preparazioni ultra-diluite (spesso ben oltre il numero di Avogadro) possa costituire un indubbio vantaggio in termini di tossicitĆ .
SULLA VENALITĆ Ć QUESTIONE DI COSCIENZA E DI ETICA PROFESSIONALE
Sul guadagnare soldi soldi a spese della gente e della loro salute, posso capire come, da fuori, questo mondo delle medicine naturali possa apparire come un enorme business e basta. Lo penso anchāio, quando vedo informatori farmaceutici che propongono lāomeopatia a chi non ne sa nulla, e prescrivono per accontentare una mamma o una persona che ha letto su qualche rivista che lāomeopatia fa dimagrire. Non ĆØ il mio caso o il mio modo di intendere la professione medica. E spero di non essere il solo.
COMPLIMENTI PER LA CHIAREZZA ESPOSITIVA
Le auguro un buon fine settimana e spero di avere risposta. ContinuerĆ² comunque a leggere le sue interessanti risposte ai vari problemi di salute che le vengono posti. E complimenti per la chiarezza espositiva, dote non comune. Marcello Montorsi
RISPOSTA
MAI FARE DI OGNI ERBA UN FASCIO
Ciao Marcello, estremamente positiva e interessante la tua lettera. Da un lato hai perfettamente ragione. Non si dovrebbe mai sparare sul mucchio (e per noi pacifisti, ecologisti ed incruenti, non si dovrebbe sparare mai in nessun caso, abolendo semmai ogni arma di offesa). Si corre sempre il rischio di colpire e offendere persone giuste e innocenti come te.
IN AMBITO OMEOPATICO OPERANO MOLTI TERAPEUTI VICINI ALLE CURE NATURALI E NON-INVASIVE
Ho detto piĆ¹ volte e lo riconfermo qui che, in ambito omeopatico, esistono molti medici bravi che fanno un ottimo e lodevole lavoro, soprattutto perchĆ©, allontanandosi dalla medicina, si avvicinano allāomeopatia piĆ¹ per una ricerca di metodi naturali che per una vera e propria fede nei principi del dr Samuel Hahnemann (1755-1843), optando alla fine tendenzialmente per metodiche basate sul buon senso, sulla naturalezza e su principi che ricordano piĆ¹ o meno lāigiene naturale e gli insegnamenti originari di Ippocrate.
PERMANGONO PERĆ DELLE DIVERSITĆ IDEOLOGICHE BEN PRECISE
Ć giusto ricordare che anche in ambito strettamente medico-allopatico esistono medici bravi da rispettare e da elogiare. La politica della valutazione caso-per-caso ĆØ dāobbligo. Tu sei persona onesta e trasparente, direi squisita in fatto di educazione, e mai vorrei mettermi in contrasto con professionisti del tuo calibro. Dāaltra parte non puĆ² essere sottaciuto il fatto che una precisa diversitĆ ideologica di base esiste.
LA GRANDEZZA DI UN FISICO TORINESE CHE IL MONDO CI INVIDIA, CONTEMPORANEO DI VOLTA E HAHNEMANN
Amedeo Avogadro (1776-1856) ĆØ un fisico torinese che il mondo intero ci invidia. Basti pensare che i suoi principi quantificativi sono alla base di ogni teoria atomica e molecolare. Che se ne parli in omeopatia non ĆØ affatto casuale, visto che Avogadro e Hahnemann vissero nello stesso esatto periodo storico, al pari di Alessandro Volta (1745-1827), fondatore dellāelettrologia moderna. Periodo caratterizzato peraltro da feconde intuizioni scientifiche, fisiche e matematiche, e non a caso chiamato Illuminismo, ovvero etĆ dei lumi e della ragione, contro ogni vaghezza e ogni trascendenza.
ERANO I TEMPI DI CARTESIO, VOLTAIRE, NEWTON E LEIBNIZ
Parliamo di gente che aveva alle spalle precursori tipo RenƩ Descartes o Cartesio (1596-1650), matematico francese, iniziatore della filosofia moderna e sostenitore del principio per cui essere significa pensare e ragionare (cogito, ergo sum), Francois-Marie Arouet de Voltaire (1694-1778), impareggiabile e limpido prosatore satirico, nonchƩ vegano e teorizzatore della distruzione di ogni macello dalla faccia della terra, Isaac Newton (1642-1727), scopritore della legge di gravitazione e coautore del calcolo differenziale, in concorrenza a distanza con Gottfried Leibniz (1646-1716), che a differenza degli altri era matematico-calcolatore, ma nel contempo spiritualista.
LAVORARE COI NUMERI SENZA FARSI ABBINDOLARE ED IPNOTIZZARE DA ESSI, OVVERO SENZA PERDERE DI VISTA LE LEGGI DELLA NATURA
Il celebre numero di Avogadro non ĆØ altro che il numero di molecole che si trovano in una grammomolecola, o di atomi che si trovano in un grammoatomo, o di ioni in un grammoione (e in questo caso il numero va a 602.252 miliardi di miliardi, sperando che si tratti di cifra approssimativa). Dobbiamo certamente portare rispetto per quel tratto di storia e per quei nostri antenati che si arrovellavano il cervello alla ricerca dei numeri esatti in ogni fenomeno umano e terrestre. Spostandoci ai nostri tempi, pensare e quantificare rimane di basilare importanza, a patto perĆ² di non perdere il senso della direzione e di non tradire le leggi e le veritĆ eterne della natura, che esistono e che, pur essendo inquantificabili, sono paradossalmente piĆ¹ ancora precise dei numeri stessi. Solo a queste condizioni possiamo dire di essere sulla strada del progresso.
INTOSSICAZIONE MIRATA E CONCETTO VACCINATORIO
Lāintossicazione mirata di cui parli ĆØ dopotutto paragonabile allāeffetto quasi-ammalante e preparatorio dei vaccini, contro i quali noi igienisti combattiamo furiosamente. Oserei dire che il concetto stesso della vaccinazione si sposa bene con lāomeopatia, anche se i vaccini non sono certo stati inventati da Hahnemann, e anche se i contenuti orripilanti dei vaccini stessi nulla hanno a che fare con le idee omeopatiche.
HAHNEMANN RAPPRESENTA DI SICURO UNA EVOLUZIONE POSITIVA RISPETTO ALLA MEDICINA TRADIZIONALE
Riconosco che Hahnemann rappresenta di sicuro un miglioramento rispetto alla medicina. Accantonare le medicine forti e pericolose, le purghe violente, le sanguisughe e le pratiche energiche e sperimentali dei suoi tempi, per adottare le leggi omeopatiche sulla diluizione dei veleni, non ĆØ cosa da poco.
I SIMILI SI CURANO COI SIMILI
Omeopatia deriva dal greco homoios (simile) e pathos (malattia), ed ĆØ basata sul concetto che i simili si curano coi simili, cioĆØ il freddo col freddo (diluito), il caldo col caldo (stemperato), la febbre con la febbre (limitata), mentre nellāallopatia succede lāopposto, e si cura con gli opposti. Si ricorre ampiamente alla fitoterapia. Ad esempio la belladonna, che produce effetti simili a quelli della scarlattina, viene impiegata per combattere la stressa scarlattina, le ortiche vengono usate per combattere i pruriti, e lāeufrasia, che ĆØ irritante, viene adoperata per calmare gli occhi sensibili.
LA LEGGE OMEOPATICA DELLA DILUIZIONE, E LE POCO-CREDIBILI CRITICHE DELLA MEDICNA
La legge omeopatica della diluizione poi, da uno a dieci, e da 1 a 100, deriva dal fatto che piĆ¹ una sostanza ĆØ diluita e piĆ¹ potente diventa in proporzione. La medicina ufficiale rimane assai critica nei riguardi dellāomeopatia, ma non sa nemmeno il perchĆ©, trovando genericamente lāomeopatia poco scientifica e poco efficace. In realtĆ , la medicina vede nellāomeopatia solo un pericoloso concorrente, e non ha comunque le carte in regola per fare delle critiche mirate, dovendo pensare piuttosto alle proprie grosse magagne e alle travi esistenti nei propri occhi.
LE OBIEZIONI IGIENISTICHE ALLāOMEOPATIA
Lāigienismo invece ĆØ in grado di portare la sua critica precisa ed oggettiva, contrapponendo alle cure di tipo omeopatico, che sono sempre cure e quindi interferenze col sistema immunitario, la sua cura della non cura. In linea con lāigienismo, lāomeopatia ammette che i sintomi sono i segnali positivi di un corpo che sta usando i suoi poteri naturali di autoguarigione.
LāOMEOPATIA SI AVVICINA MOLTO ALLA VERITĆ DELLāAUTO-GUARIGIONE
Trattasi di una percezione importantissima, che porta il seguace di Hahnemann a un passo della veritĆ . Solo che poi nellāomeopata, che non scordiamolo ĆØ sempre un terapeuta farmacologico e medicale, scatta e sopravviene il suo essere intimamente medico e quindi interventista e modificatore, per cui va a creare interferenza con quel potere autoguaritivo interno che sta essenzialmente nelle centraline linfatiche del sistema immunitario, e che (solo a parole) riconosce e rispetta. La tendenza a curare, ad andare contro il sintomo piĆ¹ che a rinforzarlo, ĆØ un richiamo irresistibile in ogni mente medica, una questione ormai di imprinting e di Dna.
LA FACILITĆ DI USARE SOSTANZE SBAGLIATE NELLE DOSI SBAGLIATE
Lāomeopata parla di stimolare correttamente le difese naturali del paziente, con reazione piĆ¹ forte e dunque curativa, facendo in modo che i rimedi usati siano rigorosamente quelli giusti, e che siano impiegati nei quantitativi esatti e nei precisi tempi necessari. Ammesso che tutto ciĆ² sia valido, cāĆØ da chiedersi quale essere umano al mondo esista, capace di imbroccarla giusta e di non confondersi tra decimi, centesimi e magari tra i micronumeri di Avogadro.
UNA VISITA A 5 TERAPEUTI DELLE TRE MAGGIORI SCUOLE CI FA CAPIRE COME VA IL MONDO
Se un qualsiasi paziente fa la prova concreta e va da tre cinque diversi medici allopatici, si ritrova con 5 diagnosi diverse e 5 cure farmacologiche o chirurgiche diverse. Se ripete lāesperimento con 5 diversi omeopati, succede esattamente la stessa cosa, e varieranno magari i quantitativi di gocce e di rimedi erboristici, centellinati ma cari, indipendentemente dalla venalitĆ o dalla morigeratezza dellāomeopata prescrittore. Se va invece da 5 igienisti diversi (ho detto, nota bene, igienisti e non naturopati), la diagnosi sarĆ sempre semplice ma non semplicistica, coerente e non contradditoria, mentre la cura verterĆ immancabilmente su una purificazione del sangue, dellāintestino e della mente (possibilmente con lāaiuto di un riposo fisiologico introduttivo, chiamato digiuno igienistico e crisi eliminativa), e su una progressiva sterzata sullāalimentazione e sul comportamento, sempre in vista di un recupero dello stato di omeostasi e di equilibrio, sempre in vista di una reale auto-guarigione.
SPESSO LāOMEOPATA FINISCE PER APPLICARE METODI PLACEBO E METODI QUASI-IGIENISTICI
Quanto ai risultati concreti, cāĆØ gente che ĆØ dotata di ruvida scorza e di alta vitalitĆ , e che ĆØ pertanto in grado di cavarsela prima o poi con qualsiasi metodo, anche con quello peggiore (e non mi riferisco certamente al metodo omeopatico). Non metto in dubbio che si possano ottenere omeopaticamente risultati assai migliori di quelli conseguibili con terapie mediche classiche, visto che poche gocce ultra-diluite si riducono alla fin fine a un intervento quasi-placebo, dove non si vanno a piantare grosse grane al sistema immunitario, comportandosi coscientemente o inconsapevolmente piĆ¹ da quasi-igienisti che da omeopati.
NON ESISTONO GUARITORI E NON ESISTONO GUARIGIONI, MA SOLO AUTO-GUARIGIONI
Tutte le scuole terapeutiche si illudono di guarire mentre, come sottolineiamo noi igienisti, non esistono al mondo guarigioni, ma solo auto-guarigioni. La realtĆ ĆØ che, quando un paziente guarisce da qualcosa, dopo una cura medico-farmacologica o dopo una qualsiasi operazione, lo fa non per merito del farmaco o dellāoperazione in sĆ©, ma nonostante il farmaco e nonostante lāoperazione stessa. La forza trainante rimane infatti quella del sistema immunitario e del corpo nel suo assieme i quali, se messi nelle condizioni di reale operativitĆ naturale, non vanno mai contro se stessi e contro il processo guaritivo da essi impostato con millimetrica saggezza e precisione.
IL DIGIUNO TOTALE AD ACQUA DISTILLATA CHIARISCE MOLTE COSE
La prova decisiva che lāigienismo ha ragione sono le guarigioni perfette che si ottengono tramite una operazione naturale e scientifica, cioĆØ ripetibile e controllabile, come il digiuno totale ad acqua distillata, dove si assiste a una espulsione delle tossine interne e la sconfitta veloce di ogni malattia definita dalla medicina come patologia batterica o come patologia virale, senza lāuso di alcun farmaco, e dove avvengono anche riequilibri endocrini, dissolvimenti di formazioni tumorali vecchie e nuove, disgregazioni di accumuli minerali inorganici e pesanti, nonchĆ© espuilsioni di veleni e droghe depositati nelle cellule lipidiche dellāorganismo.
LāIGIENISMO NATURALE Ć CONTRO TUTTE LE CURE MEDICHE-ALLOPATICHE, MEDICHE-OMEOPATICHE ED EXTRAMEDICHE
Lāigienismo ĆØ contro tutte le cure farmacologiche invasive (mediche) o mini-invasive (omeopatiche), in quanto operano in ogni caso sul sintomo considerato come malattia, e lasciano inalterata la vera patologia a monte, che sta soprattutto nel vuoto mentale della gente, nel suo piegarsi ai media, nel suo riempire il carrello spesa e poi il frigorifero di determinati cibi e bevande, nel sottoporsi placidamente a determinate cure e vaccinazioni.
NON MI RESTA CHE ESPRIMERE LA MIA STIMA, NONOSTANTE LE DIFFERENZE IDEOLOGICHE
A parte tutto questo discorso sui principi e sulle diversitĆ delle varie scuole, occorre sempre valutare le persone non in base ai titoli e alle targhette esterne, ma piuttosto in relazione alla loro impostazione globale e alla loro umanitĆ -sensibilitĆ -ragionevolezza-apertura mentale-trasparenza professionale. Ti ricordo che i primi medici igienisti americani, e mi riferisco a gente del calibro di Isaac Jennings (1788-1874), Russell Thacher Trall (1812-1877) e John Tilden (1851-1940), praticarono per diversi anni medicina allopatica ed omeopatica, prima di convertirsi e diventare colonne storiche dellāigienismo naturale. Ti confermo in ogni caso la mia profonda stima e ti allego le mie tesine con le recenti conferenze a Cividale, Milano, Carpi, Roma e Gandino.
Valdo Vaccaro
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