LETTERA
Preziosissimo Valdo Vaccaro, non so se si ricorda di me, sono un’amica del compianto Paolo De Santis, il quale mi ha indicato lei come fonte di informazioni per una più corretta alimentazione, ciò che mi ha consentito di migliorare il mio stato di salute compromesso da una polineuropatia.
Adesso le scrivo con le lacrime agli occhi. A mio marito è stato diagnosticato un linfoma non hodgkin di tipo b, non sappiamo altro ed aspettiamo diagnosi più completa. Mi hanno preannunciato chemioterapia ed una buona probabilità di venirne fuori, date le percentuali di rito. Cosa devo fare di fronte a queste buone probabilità?
Io ero contraria alla chemioterapia prima di piombare in questo incubo. Mi segnalerebbe un suo scritto su rimedi alimentari etcetera? La ringrazio di cuore per il tempo che potrà dedicarmi. Jessica
RISPOSTA
Ho già ampiamente affrontato queste patologie in diversi articoli come ad esempio “Linfoma non Hodgkin e ricerca di orientamento” dell’1/4/14 e “Linfoma non Hodgkin indolente o leucemia linfatica cronica” del 29/12/12.
Ho parlato di linfa come liquido chiaro e lattescente che deriva direttamente dal sangue, contenente amminoacidi, vitamine, ormoni, zuccheri, e particolare abbondanza di globuli bianchi e di lipidi.
Viene movimentata non dal cuore come succede per il sangue, ma dall’azione dei muscoli che agiscono da vera pompa. La linfa raccoglie liquidi in eccesso e materiale di scarto dalla periferia per poi veicolare il tutto agli organi di depurazione (fegato, reni, polmoni, linfonodi).
I linfonodi sono stazioni di filtraggio situate in punti strategici dell’organismo, non molto dissimili dai pozzetti depurativi che si intercalano lungo i canali di scorrimento acque e che periodicamente devono essere ripuliti e svuotati dai materiali di ingombro.
Il sistema linfatico consente alla linfa di fluire nei tessuti corporei, drenando e purificando ogni angolo dell’organismo prima di riversarsi nelle vene. Parallelo al sistema cardiocircolatorio, è considerato il baluardo difensivo del nostro organismo.
Per mantenere in salute il sistema linfatico e massimizzare l’efficacia delle difese immunitarie è fondamentale:
- Svolgere regolare attività fisica onde favorire l’azione della pompa muscolare ed evitare un rallentamento funzionale del linfatico
- Adottare una dieta digeribile ed equilibrata
- Adottare tecniche di automassaggio e di linfodrenaggio manuale per rimediare a eventuali edemi e a liquidi stagnanti.
Chiaro che il linfoma è una forma tumorale a carico del sistema linfatico. Per maggiori dettagli su LH (linfoma Hodgkin) e LNH (linfoma non Hodgkin) consultare i 2 articoli citati all’inizio.
I non-Hodgkin sono in forte crescita nel mondo intero, con 360.000 nuovi casi/anno diagnosticati, 70.000 negli Usa e 12.000 in Italia, dove il nostro paese vanta il non consolante record planetario in relazione al numero degli abitanti.
Chiaro che le pessime abitudini alimentari tipiche della distorta nuova dieta mediterranea ricca di carni e grassi animali, di formaggi, di zuccheri industriali, di sali, di acque minerali pesanti, di caffè e di cole, giocano un ruolo determinante.
ROCKEFELLER MEDICINE E SALUTE SONO COSE BEN DIVERSE
Ho avuto l’onore e il piacere di conoscere da vicino Paolo De Santis, persona davvero fantastica, e trovo molto gratificante sapere che correggendo la tua alimentazione tu abbia migliorato di molto le tue condizioni compromesse da una polineuropatia.
Se tale positiva esperienza ti è stata di aiuto, ti sarai fatta un’idea su cos’è la Health Science Igienistica, e su quanto essa si distingua e si diversifichi rispetto alla medicina convenzionale. Medicina che pretende di chiamarsi Medicina, ma che in realtà è una Rockefeller-Medicine a partire dal rapporto Flexner del 1910, colpevole di aver fatto piazza pulita di ogni esistente scuola di salute e di aver sviluppato un regime sanitario monopolistico e privo di ogni sana competizione.
La nostra salute è troppo importante per essere affidata in esclusiva ad una singola categoria professionale. In ogni caso, la nostra Scienza della Salute percorre una strada troppo diversa da quella medica per essere considerata sua concorrente.
CONSOLANTI PERCENTUALI DI SOPRAVVIVENZA
Il guaio è che le persone di tanto in tanto si rivolgono al nostro Igienismo e ne vengono pure beneficiate, ma poi sotto il martellamento sanitario quotidiano ed incontrastato ridiventano preda e vittime della ipnotizzazione di massa, soprattutto quando manca in loro una forte preparazione igienistica ed anche quella dose di autostima e di personalità indispensabili per affrontare ogni nuova evenienza in modo autonomo, libero e responsabile.
Nel caso tuo dimostri sì di non aver scordato del tutto i vantaggi della non cura sul sintomo, ma parli anche di “buona probabilità di venirne fuori e di consolanti percentuali di sopravvivenza”.
NESSUNO OSI TOCCARE LA DIVINA SCIENZA MEDICA
A questo punto non intendo interferire più di tanto. Ero stato invitato a Roma da Rai Uno per una intervista su due questioni scottanti come l’Aids e come i trattamenti anticancerogeni a base di chemio e bisturi.
Alla rete nazionale e al suo affiliato mondo medico-sanitario-farmaceutico, non interessava di certo ascoltare le mie opinioni, quanto semmai ad offuscarle e troncarle con sdegno e disprezzo.
Gli interessava presentarmi come un non-medico incompetente che si permette di diffondere ideologie false e tendenziose contrastanti con la Divina Scienza Medica. Ci mancava solo l’Inquisizione e il Rogo.
La mia unica frase, sul fatto che il corpo umano tende ad autoguarire se messo nelle giuste condizioni di poterlo fare, senza cioè le gravi interferenze tipiche dei trattamenti medici, ha sollevato polemiche a non finire ed è stata pure ricoperta da insulti.
IL DOGMA DELLA RIMOZIONE CHEMIO-CHIRURGICA
Questo non solo non mi fa recedere di un millimetro, ma mi convince ancor di più che la ragione sta dalla mia parte. I miei articoli citati all’inizio rimangono più che mai validi, trasparenti e privi di discrepanze.
Riconosco che hanno un grave difetto ovvero non portano danaro nelle avide ed assetate gole del sistema ospedaliero e del sistema farmaceutico. Capisco però quanto sia difficile per chi ha un problema in famiglia e deve prendere delle decisioni sul da farsi.
L’idea di rimuovere chirurgicamente e chimicamente dal corpo una indesiderata malignità apparentemente misteriosa, è divenuta una specie di dogma grazie a questo tipo di medicina sbrigativa e pressapochista quanto basta.
Delegare ogni cosa ai medici che ti spingono in modo univoco e pressante verso quella direzione, che ti rassicurano e si prendono ogni responsabilità di tipo legale-sanitario, essendo i soli autorizzati per legge a trattare questi casi sia nel bene che nel male, può sembrare la via più ovvia, logica e scontata.
CAUSE DEI LINFOMI TOTALMENTE SCONOSCIUTE ALLA MEDICINA
Se mi chiedi cosa ne penso delle cosiddette buone probabilità di sopravvivenza e sulle promesse del mondo sanitario, non aspettarti degli incoraggiamenti o qualche forma di comprensione e complicità da parte mia.
Allo stato attuale delle cose, le cause dei linfomi Hodgkin e dei linfomi non Hodgkin sono totalmente sconosciute alla medicina. Al massimo si parla di distorsione linfatica o di malformazione ematologica.
La stessa loro classificazione segue degli schemi che non tengono conto del fatto che ogni singola persona è diversa da tutte le altre. La via terapeutica asportativa e chemioterapica non ha pertanto alcuna base scientifica per cui si procede sperimentalmente e ad occhi bendati.
Parlare poi di tempi di sopravvivenza statistica, senza mai citare la qualità della vita di una persona sottoposta a tali trattamenti, è un altro punto-chiave della nostra critica.
Dire poi che il 70% dei diagnosticati e curati sopravvive almeno 5 anni non è per niente rassicurante. Primo, c’è una consistente fetta del 30% che se ne va prima, e secondo, tutti sanno che le statistiche mediche vengono comunque gonfiate e manipolate secondo convenienza sanitaria.
LE STATISTICHE VANNO PRESE CON LE PINZETTE
Per fare dei raffronti credibili, servirebbero ovviamente le statistiche di coloro i quali non si sottopongono alla trafila medica standard. In America si sono fatte negli anni scorsi dagli stessi enti sanitari, statistiche generiche sul cancro, che si sono rivelate autolesionistiche e sbalorditive. I pazienti non trattati infatti, riscontravano in linea generale tempi di sopravvivenza tripli e quadrupli rispetto ai pazienti trattati.
Chiaro che nessuno oggi si avventura a fare queste statistiche nemmeno negli USA. In Italia poi tali statistiche non esistono e non si sono mai fatte. Mancano i soldi per farle, mancano le motivazioni per farle, mancano i numeri per farle. Tutti o quasi tutti finiscono per cedere e cadono infatti regolarmente nelle rete sanitaria.
RIVEDERE LE PROPRIE SCELTE E SCONFIGGERE LA PAURA
La cura della non cura sul sintomo (e ogni malignità interna è un sintomo, una conseguenza, un effetto causato da qualcosa) non consiste solo nel non fare niente.
Va piuttosto rivisto radicalmente il proprio stile di vita, va posta in primo piano l’importanza dell’acqua biologica e del succo zuccherino-mineralvitaminico in mattinata, e del succo clorofilliano a pranzo e cena.
Va esaltata l’importanza dei bioflavonoidi, del succo d’uva e di mirtilli, va ripristinata o impostata ex-novo una dieta vegancrudista con cipolle, bietole, carote, cavoli, rape, sedani, acetosa, crescione, salvia, ravanelli, valeriana, ravanelli, tarassaco, carciofi, finocchi.
E soprattutto va annientata la paura e l’ansia che la medicina produce e moltiplica ad arte, accorciando il respiro e l’autostima della gente.
PRIMA COSA NON FARE DANNI
Come diceva Thomas Low Nichols (1815-1901) medico co-fondatore assieme al dr Christopher Gian-Cursio (1910-1985) della ANHS-American Natural Hygiene Society, un grammo di prevenzione vale più di un quintale di cure.
Come prevenire ed evitare le malattie? Vivendo in armonia con le condizioni di salute, evitando le cause di malattia e mantenendo la purezza del sistema, obbedendo cioè alle Leggi di Madre Natura (come quella citata del corpo autoguarente).
In tutti i casi di malattia, quando la forza vitale è sufficiente, la Natura effettua la sua cura. La vera cura della malattia non viene realizzata da nessun sistema medico al mondo. È sempre e solo la Natura, o se vuoi la scorza vitale del soggetto, o se vuoi il medico interiore di ciascun individuo, a svolgere il vero lavoro di recupero.
La prima cosa che dobbiamo imparare è quella di non nuocere e non fare danni. Non è vero che dobbiamo per forza intervenire e fare qualcosa. Se non siamo sicuri di cosa di tratta e da dove realmente proviene il male in termini di causa, se non siamo certi di poter aiutare Madre Natura, è sempre meglio non fare nulla, è sempre più sicuro non fare nulla e non interferire.
DEPURAZIONE DEL CORPO E SERENITÀ DELLA MENTE
Vietato comunque lasciarsi prendere dal panico e dall’ansia. Vietato alimentare pensieri di malignità, di dolore e di morte. Sgombrare la mente da queste nefaste interferenze.
Il primo obiettivo sta nella serenità della mente e nella depurazione progressiva dell’organismo. Ovvio che se c’è fiducia in se stessi e nelle straordinarie forze di cui disponiamo internamente, tutto cambia. Occorre una iniezione massiccia di ottimismo e di serenità.
Non serve nemmeno precipitare e fare le cose con l’acqua alla gola. Il linfoma non è un mostro arrabbiato che ti insegue e ti rincorre.
Prendiamoci tutto il tempo che serve per meditare e rilassarci, per fare in tutta libertà le scelte che più ci convincono. Sei mesi di rilassamento e di miglioramenti nello stile di vita possono cambiare del tutto la situazione.
I due articoli da leggere:
- Linfoma non Hodgkin e ricerca di orientamento
- Linfoma non Hodgkin indolente o leucemia linfatica cronica
Valdo Vaccaro
Eccezionale come sempre