LICHEN PLANUS PREZIOSO STRUMENTO ESPULSIVO-DEPURATIVO

da 1 Ago 2022Lichen planus

LETTERA

Buonasera, ho quarantacinque anni e da un anno circa ho un prurito al cuoio capelluto senza evidenti segni di rossore o infiammazione (tranne che un leggero rossore sulla parte del vortice superiore); il prurito invece è localizzato quasi esclusivamente alla nuca. Mi sono rivolta alla tricologa e dopo biopsia e esame istologico mi è stata diagnosticato il lichen plano pilaris in fase iniziale.

La terapia proposta è a base di antistaminici per via orale, fermenti lattici e Protopic unguento (un immunosoppressore) per due mesi. Sono un po’ preoccupata e incerta soprattutto sull’uso dell’immunosoppressore. Ho cominciato ad avere questi problemi circa un’anno fa dopo aver fatto il vaccino anticovid (ci può essere una correlazione?). La ringrazio per la sua attenzione. Antonella


RISPOSTA

DEFINIZIONE MEDICA DI LICHEN PLANUS

L’impronta di riconoscimento del lichen planus è la formazione di lesioni papulose o placche pruriginose, spesse volte erosive, a decorso recidivante, ma di natura fortunatamente benigna. Il lichen planus è noto anche come malattia delle 4P, in funzione delle manifestazioni cliniche tipiche della malattia: Papule Poligonali Pruriginose e Purple (violacee).

IMPORTANZA PRIORITARIA DELLA PELLE COME APPARATO DI DEPURAZIONE

La pelle è parte integrante del sistema emuntorio che include polmoni, fegato, pancreas, intestino e pelle. La nostra pelle ha oltre 5 milioni di pori. Da qui l’importanza di prendere regolarmente in modo diretto il sole, e di alimentarsi con sole incapsulato, ovvero con germogli, fiori, semi e frutti. Serve in particolare tanta acqua biologica (da frutta acquosa presa a stomaco vuoto).

SERVE PREPARAZIONE PER FAR FRONTE ALLE PRESSIONI MEDICHE

Invito la Antonella a fare buon uso delle centinaia di tesine sulla pelle in generale, e in particolare quella intitolata “Lichen planus: sintomi, cause e rimedi naturali“, del 12 Febbraio 2014. Utile anche studiare attentamente la tesina “Dermatite atopica e straordinaria cura della non-cura” di circa 5 anni fa e di una lettera di testimonianza eccezionale allegata a tale tesina, da parte della dr svizzera Natascha, dal titolo “Un messaggio trascinante dalla dr Natascha di Bellinzona”.

Di norma il sistema depurativo principe del corpo, cioè il sistema emuntorio, usa il sistema gastro-intestinale e il suo microbiota per prendersi dai cibi assunti i nutrimenti e l’energia che gli servono, e per liberarsi dei residui solidi tramite intestino crasso-sigma e retto, e delle acque sgradite o in eccesso (ma prive di effetti corrosivi) tramite i reni. Un lavoro altamente selettivo e intelligente che consiste nel convogliare ogni materiale escrementizio verso gli organi eliminativi finali. I reni filtrano fuori in particolare l’urina e trattengono le acque utili di emergenza che di norma si trovano nelle fibre vegetali della dieta vegan-crudista. Per quanto concerne i residui liquidi corrosivi, i reni rifiutano di prestarsi al filtraggio onde difendere le micro-mucose delicate di tubuli e glomeruli.

IL LAVORO ELIMINATIVO RICHIEDE MOLTO LAVORO E MOLTA PAZIENZA

Tutto il lavoro di ripulizia e di scarico emuntorio viene svolto consumando molta energia enzimatica, impegnando a fondo il sistema immunitario. Scrostare ed espellere i medicinali assunti anche decenni prima è una attività biochimica impegnativa e sfiancante, per cui serve mantenersi in forma eccellente per favorire tale processo eliminativo.

TOGLIERSI DALLA MENTE L’IDEA DI ESSERE MALATI DI QUALCOSA

Ovvio che le paure e le perplessità di fronte ai farmaci immuno-soppressori sono del tutto giustificate. Tali farmaci non vanno assolutamente accettati. Come ovviamente anche le inoculazioni covid le cui responsabilità solo una medicina miope e cieca potrebbe negare. Sopprimere i sintomi significa solo impedire che il corpo guarisca. Fare molta attenzione a non auto-classificarsi (e a non lasciarsi classificare dai medici) come malata di Lichen Planus che in effetti non esiste, essendo esso una condizione teorica e inventata, inserita nel repertorio sanitario di proposito, al fine cioè di giustiificare l’uso di farmaci specifici.

IL SINTOMO È UN BENE PREZIOSO DA RISPETTARE

I medici purtroppo hanno poco a che vedere con la salute. Sono il più delle volte applicatori di schemi e protocolli imposti dagli ospedali e dalle multinazionali. Nessuno ha interesse a difendere il benessere stabile del paziente, e nessuno ha interesse a vedere il sintomo come prezioso campanello d’allarme e come strada maestra verso il riequilibrio chiamato salute.

LE LEGGI DI IPPOCRATE NON HANNO PERSO DI VALIDITÀ

La scienza igienistica naturale sa troppo bene che ogni persona è del tutto unica e diversa da tutte le altre, per cui è assurdo e fallimentare pretendere che una cura fissa generalizzata e dogmatica vada bene per tutti. La conclusione dell’intero discorso è che occorre rifiutare ogni diagnosi di Lichen Planus e ogni cura invasiva. Il corpo sa in ogni momento e in ogni circostanza cosa fare per rimettersi in equilibrio, essendo noi tutti auto-guarenti, vale a dire health-oriented ed equilibrium-oriented, per cui continuano a valere le regole di Ippocrate del “Primo Non Nuocere e Non Spaventare”, e secondo “Madre Natura è Sovrana Medicatrice di Tutti i (cosiddetti) Mali”.

Valdes Sepich Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

2 Commenti

  1. Annadomenica

    Ho contratto un raffreddore lungo 3 mesi, avendo preso il Covid.Mi è rimasto il muco in gola per vari mesi, ho provato di tutto: suffumigi con sale,zenzero,malva non so piu’ cosa prendere a parte i farmaci che non amo. Mi potresti consigliare un rimedio efficace x favore, te ne sarei molto grata perche’ temo per i bronchi e polmoni Grazie

    Rispondi
    • Andrea

      Se lei pensa di “aver preso il (sic) covid” sta leggendo il blog sbagliato…

      Rispondi

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