LETTERA
DAL VEGANISMO AL CRUDISMO
Gentile Dr Vaccaro, mi sono inscritto al blog ma non ho ancora capito come postare un messaggio!
Le scrivo così via email. Sono Gianluca di Vigevano ed ho 47 anni. Da circa 10 anni sono vegano e, dall’inizio del 2015, sto provando ad inserire più cibi crudi e vorrei passare completamente all’alimentazione crudista.
LEUCOCITI BASSI IN CONCOMITANZA DI DONAZIONE SANGUE
Ho i leucociti storicamente bassi, sempre tra 3.5 e 4, dovuti essenzialmente ai linfociti bassi. A marzo però, durante la donazione all’AVIS, ho notato un ulteriore abbassamento del valore a 2.9, con linfociti a 0.9. Fisicamente mi sento abbastanza bene, non sono particolarmente stanco, l’unico problema che mi affligge ogni tanto fin da bambino è la ricorrenza dell’herpes.
PUÒ ESSERE CHE DERIVI DAL CRUDISMO?
La scorsa settimana ho donato di nuovo il sangue e gli operatori medici Avis mi hanno confermato i valori bassi, consigliandomi una visita dall’ematologo. Lei cosa ne pensa? Potrebbero essersi abbassati i valori con l’inizio dell’introduzione del crudismo, seppur in maniera blanda?
MI SPIACEREBBE DOVER TORNARE AL CIBO COTTO
Ho letto sul suo blog che l’alimentazione crudista potrebbe abbassare i globuli bianchi. È corretto?
Sarebbe un peccato dover tornare indietro e rinunciare ai cibi crudi che tra l’altro apprezzo molto più di quelli cotti! La ringrazio in anticipo e la saluto cordialmente.
Gianluca
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RISPOSTA
NON CONFONDIAMO LA LEUCOCITOSI DIGESTIVA CON LA LEUCOPENIA ORGANICA
Ciao Gianluca. L’alimentazione vegan-crudista assoluta e quella vegan-crudista tendenziale non hanno difetti funzionali o carenziali. Al contrario massimizzano la potenzialità e la salute di ciascuno di noi a 360 gradi. Il grande medico zurighese Max Bircher-Benner (1867-1939), quello che aveva in cura la famiglia reale degli Zar di Russia, si distinse come precursore della nutrizione naturale e crudista. “L’uomo è nato per essere sano e non malaticcio. Eppure va a rovinarsi col cibo sbagliato e col cibo stracotto, sabotando così la sua straordinaria dotazione ereditaria. Cominciare ogni pasto con un abbondante piatto di verdura cruda, masticare lentamente e così si evita la leucocitosi. Frutta e verdura fanno miracoli”.
PRESENZA DI HERPES IN CORPO METABOLICAMENTE RALLENTATO ED ASFITTICO
Da rilevare che la leucocitosi digestiva scoperta da Paul Kouchakoff, indica un aumento patologico dei leucociti in fase di difficoltà digestive, per cui nulla a che fare ha con la leucopenia organica. La compresenza di herpes significa sicuramente incapacità del corpo di ripulirsi e liberarsi con prontezza dai propri detriti cellulari morti, e quindi ostruzione metabolica più conseguente scarsa vitalità. A maggior ragione va bene la scelta crudista tendenziale, unica in grado di dare forza radiante, vibrazionale, enzimatica e mineral-vitaminica a un sistema asfittico e soffocato.
FORMULA LEUCOCITARIA FORMATA DA GRANULOCITI, MONOCITI E LINFOCITI
I leucociti, noti come globuli bianchi, sono cellule del sangue e si occupano di difendere il nostro corpo dalle insidie di veleni e tossine prodotti dal corpo e non prontamente espulsi dal sistema, nonché di veleni, tossine e microrganismi provenienti eventualmente dall’esterno. Includono:
- Granulociti, i più numerosi, definiti anche neutrofili, basofili o eosinofoli, in base ai loro coloranti acidi e basici,
- Monociti, di dimensioni maggiori,
- Linfociti, dalla circonferenza più tonda.
Queste tre tipologie di globuli bianchi, sono presenti nel sangue in modo continuativo in base a una formula specifica, detta formula leucocitaria, che consente di stabilire in quale percentuale debbano essere distribuiti. Di conseguenza i neutrofili sono i più numerosi, con circa il 70%, a seguire con i linfociti (con circa il 20%) e il resto distribuito nei monociti (con circa il 10%).
DEFINIZIONE DI LEUCOPENIA
In campo medico il fenomeno dei leucociti bassi si definisce leucopenia. Essa è un’anormale riduzione dei globuli bianchi, quasi sempre granulociti, in circolo nel sangue. Solitamente si parla di leucopenia quando il numero di leucociti è inferiore alle 4000 unità per microlitro di sangue.
Per quanto si contrapponga alla Leucofilia (i leucociti alti), quello dei globuli bianchi bassi nel sangue è un disturbo che ha, talvolta, origini ad esso comuni. Spesso è associato ad accumuli virali, all’uso di farmaci e quindi a malattie iatrogene o medico-causate, a disturbi del midollo osseo o al cancro. La leucopenia può essere acuta o cronica a seconda della sua durata, moderata o grave in base a quanto il numero di leucociti si discosta dalla soglia ottimale. Chiaramente un soggetto con 3500 globuli bianchi per microlitro è meno a rischio di un paziente con una conta di 500.
SINTOMI DI LEUCOCITI BASSI
I sintomi dei leucociti bassi sono quasi sempre corrispondenti alla causa che li determina. Indubbiamente, un numero di leucociti molto basso rende l’organismo più vulnerabile ai veleni e alle sostanze estranee con incremento del rischio di contrarre malattie. Frequenti infezioni o stanchezza possono essere segnali generici di leucopenia, così come il mal di testa o la comparsa di molteplici afte in bocca.
CAUSE DEL FENOMENO
La leucopenia può essere scatenata da una riduzione della produzione di leucociti nel midollo osseo, o da una grave infezione nella quale soccombono tanti globuli bianchi che il midollo osseo non riesce a rimpiazzare alla stessa velocità. Inoltre, abbiamo già osservato che in presenza di un’infiammazione i globuli bianchi migrano dal sangue al tessuto. In quest’ultimo caso siamo difronte a pseudoleucopenia, poiché nonostante l’emocromo evidenzi carenza di globuli bianchi nel sangue, in realtà essi abbondano nel sito infiammato. Le cause più comuni di leucociti bassi sono:
- Infiammazioni,
- anemia,
- chemioterapia,
- lupus,
- leucemia o cancro del sangue,
- uso di farmaci antidepressivi, antipsicotici, antiepilettici, antitiroidei, diuretici, antibiotici e immunosoppressori,
- avvelenamento d’arsenico,
- fumo.
EOSINOPENIA, BASOPENIA E NEUTROPENIA
Gli eosinofili bassi possono indicare intossicazione da alcol, sindrome di Cushing o uso massiccio e scorretto di corticosteroidi. Tuttavia, l’eosinopenia è un sintomo estremamente raro, quasi mai foriero di diagnosi più complesse. La basopenia è pure essa rara, può comunque verificarsi in presenza di orticaria o di leucemia. Dal momento che i neutrofili costituiscono ben oltre la metà di tutti i globuli bianchi, la leucopenia è quasi sempre sinonimo di neutropenia. I neutrofili sono i leucociti dal destino più infausto. Hanno una vita brevissima e sono destinati a soccombere in massa ad ogni accumulazione virale derivante da detriti cellulari interni inespulsi prontamente per debolezza immunitaria. Con meno di 1500 neutrofili per microlitro si può già ritenere di avere neutrofili bassi e pertanto di essere più esposti a ostruzione virale e a conseguente sovrasviluppo batterico che, in realtà, viene in aiuto ai leucociti, mangiandosi per nostra fortuna le scorie in eccesso. Le malatti
LINFOPENIA
Si parla di linfociti bassi quando si ha un numero di cellule inferiori a 1000 per mm cubo di sangue. Quando si abbassa il numero di linfociti, la capacità del corpo di resistere e combattere le infezioni è gravemente compromessa e la sua suscettibilità alle malattie ed in particolare al cancro è aumentata.
La linfopenia è dunque una condizione corporale caratterizzata da riduzione dei linfociti nel sangue periferico e le sue conseguenze dipendono dal tipo di sotto-popolazione colpita (linfociti B o linfociti T). Trattasi di alterazione poco frequente, legata ad estesi processi distruttivi del tessuto linfoide.
CAUSE DI LINFOPENIA E DI LINFOCITI BASSI
Senza voler fare connessioni con il caso presente, si tratta di una alterazione tipica ad esempio dei linfomi, cioè nei tumori maligni primitivi di questo tessuto, come il linfogranuloma, o morbo di Hodkin, tipo il linfosarcoma. La linfopenia si osserva anche in seguito a:
- Eccessiva esposizione dell’organismo ai raggi X,
- Prolungata somministrazione di cortisone e di steroidi,
- Varie forme di stress,
- Traumi,
- Emorragie,
- Donazioni di sangue in condizioni di precarietà,
- Uso di farmaci citotossici,
- Malattie infiammatorie acute,
- Riduzione dei linfociti T helper CD4 che si riscontra nelle sindromi di immunodeficienza e di esaustione innescate da disfacimento del sistema immune,
- Chemio,
- Radioterapia.
TESINE DA LEGGERE
- Donazioni sangue generose ma discutibili
- Dubbi glicemici, analisi e donazioni di sangue
- Herpes innocente e conti che non tornano
- Herpes medico ed herpes igienistico
Valdo Vaccaro
Secondo me un consulto con un ematologo non è malvagio e soprattutto rifarei gli esami magari cambiando laboratorio così da capire se il problema è transitorio o se il lab del centro donazioni sia meno preciso.
Non sono igienista ma per alcune cose bisogna venirsi incontro…l'herpes ricorrente è un segnale che qualcosa non funziona.
Poi, ognuno faccia come crede.
In bocca al lupo!
Ciao!