LETTERA
ENORME CONTRIBUTO ALLA RIVOLUZIONE IGIENISTA
Caro dr Valdo, mi chiamo Clara, ho 38 anni e le scrivo da Roma. Sono molto amica di Sabrina, Loredana e altre tue lettrici con le quali ho intrapreso un percorso di consapevolezza non solo alimentare, che mi ha pure portata alla lettura del suo libro “Alimentazione Naturale”. Mi sento di ringraziarla, anche a nome del fidanzato Eugenio, di familiari e amici che stanno beneficiando dei suoi preziosi consigli di vita, e per il suo enorme contributo alla Rivoluzione Igienista. Lei non lo sa, ma io sono da un anno la sua portavoce nella mia zona. Il suo libro è arrivato a molte latitudini, dal Lazio alla Scandinavia, dai Caraibi alle Bahamas, seguendo i miei contatti e i miei movimenti.
TROPPO IMPORTANTI I BENEFICI PER NON ESSERE DIVULGATI
I benefici ottenuti hanno fatto sì che mi venisse chiesto in questi mesi da tante persone il motivo di questo mio grande risveglio. Ed è stato per me naturale parlare di questo nuovo stile di vita, della mia totale svolta dal punto di vista alimentare e, “last but not least”, della certezza di non voler più far parte del circuito Carnivori & Company, per tutti i motivi che ben sappiamo.
DIFFICOLTÀ E RESISTENZE PSICOLOGICHE
Il confronto con tante persone mi ha portata spesso allo scontro verbale e le devo dire che sto trovando, lungo questo intenso e favoloso cammino di rinnovamento, molta ignoranza e molta chiusura mentale, anche da parte di chi ha un grado di istruzione elevato. Ha ragione quando afferma che in Italia si avrebbero meno problemi a parlare di religione e di politica, visto che l’argomento “cibo” scatena reazioni violente, frutto di errate certezze, di intoccabili dogmi e di tradizioni assurde.
PROGETTI UNIVERSITARI ED IMPRENDITORIALI
Per la mia intransigenza e per la volontà d’acciaio che mi caratterizza, sono stata accusata di essere una “Talebana”. Non mi curo di queste battute, ma guardo e passo. Non sono una che torna indietro. Sto anzi approfondendo l’argomento igienista grazie ai suoi libri e alle sue tesine, grazie ai libri di Shelton e di altri autori. Non le nascondo che mi piacerebbe iscrivermi all’Università di Urbino, Facoltà di Scienze Alimentari, e di aprire in futuro un piccolo ristorante vegan-crudista.
DUE ANNI DI PROFONDI CAMBIAMENTI
Tutto è partito dal gennaio 2009. Mi sentivo stanca già dal mattino, senza forze e soprattutto senza un apparente perché. Così ho voluto capire un po’ di più le cause dei miei malesseri, tramite letture interessanti su acidità e alcalinità e sulla fruttoterapia. Ho incrociato nella strada eccellenti medici ma, a posteriori, devo dire non abbastanza preparati quanto lei! Per bilanciate lo stress del lavoro ho ripreso a fare del fitness e a prendere aria buona, andando a camminare per diverse ore alla settimana sul lungomare romano. Ma il percorso personale non era che all’inizio.
VACANZE PROVVIDENZIALI
Ero sempre stata convinta di mangiare abbastanza bene, con poca carne e pochissimo pesce, con scarsi formaggi, molta verdura, cereali integrali e legumi, ma poca frutta e, ahimè, moltissimi caffè. Convinta sì, fino a quando non ho letto il suo libo lo scorso febbraio. Consigliata da quelle amiche ho acquistato il testo e sono partita per una settimana di ferie alle Bahamas. Ora ero libera, licenziata dall’ufficio dove lavoravo per mancanza di lavoro, ma liberata per fortuna da una situazione di follia e di enervazione collettiva con la quale mi sono dovuta confrontare per 4 lunghi anni. Paradossalmente, questo licenziamento è stata la mia salvezza.
L’EPATITE-C E LA PESTE BUBBONICA
Dal luglio 1993 ho dovuto gestire problemi di epatite cronica “C”, che si è evidenziata con valori di transaminasi prossimi ai 3000, rischiando di mandarmi all’altro mondo. Di pari passo si è manifestata l’infezione da HIV (o almeno questo mi è stato disinvoltamente e frettolosamente diagnosticato). È stato molto difficile all’inizio pensare di affrontare la prima di queste due malattie, l’epatite, con la prospettiva di dover risolvere anche la seconda, e per giunta una peste. “È incredibile”, mi dicevo. Non mi sono mai drogata, non ho mai bevuto, salvo una breve parentesi, e ho sempre avuto una vita sessualmente tranquilla.
RESISTENZA AL MONATTISMO E PROGETTO DI GRAVIDANZA
Dopo il primo giorno di sconcerto, mi sono rimboccata le maniche e, senza piangermi addosso, ho affrontato la situazione con dignità, forza e coraggio. Non ho mai e poi mai creduto, come vogliono far credere ai diagnosticati HIV, che la peste potesse essere una inevitabile spada di Damocle sulla mia testa. Ed eccomi qui oggi in ottima forma psico-fisica, col sogno di poter diventare presto mamma, a scrivere ad una persona fantastica che ha il grandissimo merito di divulgare fra noi come stanno esattamente tante cose, al di là dei travisamenti e delle manipolazioni.
DUBBI RESIDUI SULL’HIV E SULL’AIDS
Dopo quasi 20 anni le posso dire che TUTTO TORNA! Stato di enervazione totale, piena di caffè, lavoro stressante, divertimento notturno che portava via con sé molte ore al riposo, poco movimento e niente aria aperta. Faccio sinceramente ancora molta fatica a pensare che l’AIDS non sia causato da un virus. Conosco il libro e le affermazioni del grande Peter Duesberg, ma porto con me questo limite di non comprenderne bene il significato.
ATTUALE SITUAZIONE SANITARIA
Fin dal giorno del ricovero causa epatite nel 1993, sono in cura presso divisione malattie infettive di un ospedale laziale. EPATITE “C” Non ho mai accettato di fare cure con interferone. Ho fatto in questi anni 2 biopsie epatiche che hanno evidenziato “tessuti del fegato a posto”. I valori della transaminasi sono sempre stati un po’ fluttuanti, e le ultime analisi di un mese fa indicano AST 111 e ALT 144. HIV Da febbraio 2007 sono in cura con farmaci Telzir, Norvir e Truvada, ma vorrei trovare il coraggio di eliminarli dalla mia vita. HIV 1 RNA quantitativo è sempre stato “non rilevato” dalle mie analisi. Mi reco all’ospedale ogni 4 mesi circa, per controlli di routine.
OZONO-TERAPIA
Le faccio presente che mi reco dal 1994 all’estero a curare l’epatite con ozono-terapia. Questo mi ha creato non pochi problemi con chi mi ha in cura in Italia, ma nulla mi distoglie dalle mie idee, e poi la pelle è mia. Pilates e yoga mi hanno aiutata a ottenere notevoli miglioramenti, per non dire dei suoi incredibili e semplicissimi consigli. Lei dr Valdo non può immaginare cosa sia stato leggere parti del suo libro nel paradiso delle Bahamas. Aria salubre e stupenda già di prima mattina, mare turchese, bagni di sole meravigliosi, dieta fruttariana, insomma la pace dei sensi, l’Eden! Proprio quello che stavo leggendo era lì a mia disposizione, all’ennesima potenza.
LO SBALORDITIVO VIDEO DI LUC MONTAGNIER
Mi sono rivista più volte il video di Luc Montagnier, supposto scopritore di un supposto HIV causatore di un supposto AIDS. Un Montagnier che si sbugiarda da sé in modo clamoroso, dopo anni di assillante impegno a difendere il suo mitico AIDS in dura concorrenza con Robert Gallo. Quando lei parla di ignobile farsa della sieropositività (sua tesina del 30/8/10), la capisco bene. Frequentando da quasi 20 anni gli ospedali, ho avuto modo di farmi una precisa idea sul come vengono trattati i pazienti, e soprattutto sul fattore “paura”che sta poi alla base del terrorismo psicologico mondiale.
L’IGNORANZA PROFONDA DELLA CLASSE MEDICA
Ho sempre rispettato i medici, e persino il loro discutibile approccio verso questi problemi, ma col passare degli anni ho scoperto molte cose che la gente non sa. Ho riscontrato la grandissima ignoranza della classe medica. Se penso poi che i medici non hanno mai dovuto sostenere degli esami sull’alimentazione e sull’igiene naturale, mi vengono i brividi. Per non parlare del discorso farmaci. Ho resistito 14 anni alle loro pressioni e devo ringraziare la mia testardaggine se le terapie CD4 sono state leggere e limitate alla parte iniziale. Desidero parlare con lei di persona per le mie prossime scelte di purificazione del fegato e per perfezionare ulteriormente la mia dieta.
IL MONDO STA CAMBIANDO
Da molti anni ritengo che ci sia bisogno di un bel repulisti, visto lo stato pietoso di ignoranza, di dipendenza, e di sottosviluppo culturale in cui viene tenuta la stragrande maggioranza della popolazione mondiale. Vedo che tante cose si stanno accelerando. Spero non si tratti solo di un inizio. Tante sono le cose da rifondare e da riscoprire, come la semplicità del cibo, e tutte le cose che lei tratta nel libro e nelle tesine.
L’ETICA ANIMALISTICA CON COERENZA E SENSO PRATICO
Vorrei anche affrontare con lei la problematica dell’etica verso gli animali, non tanto dal punto di vista alimentare (non si mangiano punto e basta), ma sotto il punto di vista dei capi in pelle. Non si può essere animalisti soltanto nel cibo. Se poi penso alla mia passione per scarpe e borsette, mi vengono i brividi. Anche il mio fidanzato la vuole conoscere, visto che sta ottenendo molti benefici. Giuro che le rubo solo poco tempo durante un weekend di inizio dicembre, e il resto del tempo lo dedichiamo magari all’acquisto di un bel prosciutto di San Daniele! Grazie per la sua attenzione e continui così! Con affetto. Clara da Roma
*****
RISPOSTA
ANCORA DI FRONTE A QUESTO INDISPONENTE ED INCOMMENTABILE IMBROGLIO
Ciao Clara, grande davvero questo tuo intervento. Il bubbone AIDS non è stato debellato del tutto. Dieci anni per pianificarlo, lanciarlo, e portarlo dalla versione GRID (gay related immunodeficiency disease) alla fase AIDS (acquired immunodeficiency disease), altri 10 per rinforzarlo e dogmatizzarlo nel mondo intero da parte dei caricaturisti americani formatisi alla scuola di Hollywood, e da parte degli elemosinieri miliardari formatisi alle scuole di Bill Clinton e Billy Gates, altri 10 per infinocchiare e gabellare gli ultimi paesi ingenui ed allocchi, come la Cina, l’India e il Vietnam, mercati troppo importanti per non succhiare pure a loro ulteriori risorse, e alla fine ci si trova a parlare ancora di AIDS, quando tutti sanno che si è trattato del maggiore imbroglio mai perpetrato sul pianeta, ai danni dell’umanità intera, per mano del CDC (Central Disease Control) e dell’OMS.
UNO SCHELETRICO PALCOSCENICO VUOTO DA DISASSEMBLARE
Tutti sanno. Intendo tutti quelli che se ne intendono. A cominciare da Luc Montagnier l’inventore dell’Aids stesso, capace di buttarla persino sul ridere e sulla burla, dopo aver però incassato, uno sull’altro, i tanti bei soldini del Nobel. Quanto al suo collega-concorrente Robert Gallo, nessun segnale di pentimento o di ilarità, visto che non ha bisogno di Nobel, sommerso com’è da sacchi di banconote sporche di sangue e di sofferenza, guardato pure a vista come simbolo della massima farsa medica del secolo. Quando finisce l’allestimento di un film e i vari attori se ne sono andati, chi all’altro mondo come la testimonial Liz Taylor, e chi defilato in altri lidi come le tante ochette del cinema (la Stone e le altre), tutto seno e poco cervello, rimane l’incastellatura nuda e cruda, rimane lo scheletro da disassemblare.
IL BUBBONE È ANCORA GONFIO
Smontare però un bubbone trentennale di questo genere non è una cosa semplice. Parliamo di un carrozzone AIDS su cui sono saliti 5 presidenti, 5 governi USA, 200 premier, 200 capi di stato e 200 ministri della salute delle varie colonie americane, e almeno un milione di docenti di microbiologia e di medicina del mondo intero. Nel mio piccolo ho dato molto alla causa della verità. C’è un mio corposo articolo pubblicato sulla rivista Nexus del marzo 2010, dal titolo “AIDS, non malattia ma programma di governo“, che meriterebbe di essere riletto. È servito a qualcosa? Temo di no. Qualcuno mi ha mandato grandi lodi e qualcuno mi ha dato del pazzoide. A conferma che le verità dette una o due volte non convincono nessuno, mentre le fandonie ripetute giornalmente, si solidificano e diventano dogmi assoluti.
BUFFONATE A RIPETIZIONE, TEATRO PIÙ CHE SCIENZA
Siamo arrivati al punto che nemmeno le sorprendenti dichiarazioni di Luc Montagnier, verificabili su internet, sono servite a far cadere questo vergognoso e incredibile castello di bugie chiamato oggi HIV/AIDS. Non si può inventare Paperino, dargli vita, dargli un contenuto simil-scientifico, imprintarlo nella mente dei docenti delle maggiori università (vedi il prof Aiuti della Sapienza), e poi distruggerlo con una manata, da un giorno all’altro. Ci sono libri di biologia e tomi universitari che parlano di HIV/AIDS come si trattasse di cosa vera e reale, e non certo come una buffonata di Carnevale. Libri da buttare al macero. Ci sono ospedali impegnati a fare trattamenti anti-HIV, senza nemmeno sapere cosa sia e dove sia questo HIV. Ospedali che testano l’Aids con l’Elisa-test, confondendo la comunissima malaria con l’ AIDS. Robe da chiodi, verrebbe da dire. Ma sarebbe una frase riduttiva ed eufemistica. Tu stessa sei rimasta psicologicamente intrappolata, al punto di ammettere di “far fatica a pensare che l’AIDS non sia causato da un virus”.
DEFICIENZA PIÙ ANCORA CHE IMMUNODEFICIENZA
La realtà è che l’HIV non è mai esistito e che l’AIDS (sua pretesa conseguenza) non è mai esistito, trattandosi di fantasia partorita dalle feconde menti dei funzionari CDC, noti fabbricanti di nuove patologie strategiche. Più che immunodeficienza, è il caso di parlare di deficienza mentale della gente di oggi, che verrebbe messa nel sacco a occhi chiusi anche dal cuoco-mattacchione Chichibio.
LA RESURREZIONE DEI VIRUS
Gente che penzola e muore di varie debolezze, intossicata dal fumo, dall’alcol, dalle droghe, dall’insonnia, dal caffè, dalla vita stressante e sregolata, dall’alimentazione priva di frutta e verdura cruda, ce n’è a bizzeffe. Mettergli una comoda etichetta onnicomprensiva chiamata AIDS, e supporre l’esistenza di un virus vivo, semi-vivo, dormiente o nottambulo, latente o risvegliante, quando in ogni caso tutti i virus dell’universo sono cadaveri morti per sempre e incapaci di qualsiasi azione che dir si voglia, è davvero il massimo dell’umorismo. Peccato che a farne le spese sia il popolo, sprovveduto, disinformato e disorientato come sempre e più di sempre.
MALATTIE TOSSICOLOGICHE TRASFORMATE IN PATOLOGIE VIRALI
Ma le stesse patologie epatiche, classificate in base al tipo di virus che rivelano al radio-microscopio, rappresentano niente altro che una presa in giro. La presenza di virus nelle varie patologie non significa affatto responsabilità dei virus stessi, e tantomeno contagio dei virus stessi. L’accumulazione di detriti cellulari delle proprie cellule morenti fisiologicamente al ritmo di miliardi al giorno (detriti chiamati impropriamente virus), succede quando il sistema linfatico funziona male e il metabolismo è già rallentato da digestioni difficili e da sangue addensato, cioè da irregolarità comportamentali a monte (malattie causative), che in questo caso comportano intasamento virale e richiamo di batteri, preziosi a divorare il materiale virale in eccesso.
LA PROVA DEL NOVE CHE INCHIODA ED IMBARAZZA I MONATTI DI OGNI SPECIE
Queste posizioni sono deducibili da molte mie tesine sulla questione batterico-virale. La prova del nove che batteri e virus non sono contagianti e non sono causa di malattia, ma solo conseguenze dell’intossicazione a monte, si ha durante il digiuno igienistico a semplice acqua leggera, dove senza alcun antibiotico, antibatterico, antivirale, ogni digiunante rimane vivo e privo di batteri e di virus in eccesso, mentre, se fosse vera la fantastoria dei virologi (fatta di spaventevoli mostri virali e batterici), ogni digiunante verrebbe divorato senza scampo.
PETER DUESBERG HA TUTTA LA MIA AMMIRAZIONE
Peter Duesberg è un grande e coraggioso docente di fronte al quale mi inchino, ma è sempre un virologo. Il suo testo sull’AIDS l’ho studiato chiaramente a fondo e rappresenta quanto di meglio esista in circolazione. Il sottoscritto non insegna né a Berkeley né a Canicattì, eppure va un po’ oltre allo stesso Duesberg. E Duesberg finisce per dargli indirettamente ragione, quando ad esempio assolve i retrovirus da ogni responsabilità patologica, nelle sue ultime posizioni (Duesberg fu il primo a studiare il fenomeno retrovirale e a ipotizzare responsabilità patologiche dei medesimi, rivelatesi poi inesistenti come l’acqua fritta).
VIA ASSOLUTAMENTE TUTTI I FARMACI VIRALI E RETROVIRALI
Siamo uomini o caporali? Uomini o burattini? Giunti a questo punto, cara Clara, non possiamo fare un lavoro di retroguardia. Siamo costretti per forza di cose a fare la punta di diamante. In concomitanza con questa tesina, sto pubblicando non a caso quella sull’autismo, relativa alla mia pendente conferenza in Cina. Vieni pure a trovarmi in Friuli, al solo patto di buttare prima nel bidone delle immondizie tutti i farmaci Glaxo e non-Glaxo che mi hai citato, ultimi orpelli della farneticante peste che hanno cercato di cucirti addosso.
LE PRIORITÀ DEI SINDACI E DEGLI ASSESSORI ALL’AMBIENTE
Ricevo tutti i giorni inviti per meeting e conferenze da parte di club e associazioni private, il più delle volte volonterosi ed ammirevoli, ma privi di risorse, per cui devono rimetterci magari di tasca propria. Nel frattempo non c’è una Amministrazione Comunale d’Italia (salvo il Comune di Soave e quello di Pontebba), e non c’è una Università d’Italia, che mi abbiano invitato a fare una conferenza. Le finanze prosciugate? La crisi incombe? Mancano i fondi per la cultura? Non facciamoci ridere! Si vadano a controllare i bilanci, con tutte le regalie a pescatori e cacciatori, coi fondi destinati a botti e fuochi artificiali, alle sagre del maiale, del cavallo, del cappone, del toro allo spiedo, e capiremo meglio quali sono le idee e le priorità che albergano nella mente dei sindaci e degli assessori alla cultura e all’ambiente.
Valdo Vaccaro
Bellissimo intervento quello di Clara, persona tenace e determinata.