Tra le domande più frequenti in arrivo ci sono quelle riguardanti il pH urinario. La Fabrizia ad esempio mi ha chiesto “Le urine con pH a livello spaccato 7, a digiuno la mattina, sono segno di acidità?”.
Troppo facile rispondere con un semplice no, risposta esatta, ciao e finita lì. La gente continua a pensare di cavarsela con un determinato valore numerico, quando invece occorre capire l’intera questione, quando occorre capire il perché quel valore 7 tutto sommato va bene.
L’argomento è l’equilibrio acido-base, e userò come punto di riferimento il magnifico testo Vivere Alcalini, Vivere Felici del dr Andrea Grieco, che mi onora pure della sua amicizia. Mi trovo in perfetta sintonia di concetti e di linguaggio, con la sola differenza della mia ormai nota predilezione per l’acqua biologica strutturata naturalmente nella frutta acquosa sotto forma di succo zuccherino naturale fresco e non devitalizzato o pastorizzato.
Pescherò dunque ampiamente da quest’opera che merita di essere inserita in ogni buona libreria salutistica. Del resto trovo abbondanti correlazioni tra quanto da me scritto in molte tesine su questo argomento, e le posizioni di Grieco, medico specialista di lunga e provata esperienza professionale.
SUCCO ZUCCHERINO E SUCCO VERDE DA CLOROFILLA SUGLI SCUDI
Questo tipo di acqua biologica, assunta correttamente a stomaco vuoto e a intestino non irritato, sotto forma di spremute, estratti freschi o di frutti interi, non solo offre la massima alcalinizzazione possibile, ma disseta e ripulisce e nutre nel contempo, diventando incomparabile strumento di salute e di riequilibrio, grazie ai suoi zuccheri perfetti e corredati da adeguato componente mineral-vitaminico, enzimatico, ormonale e auxonico.
Chi demonizza la frutta equiparandola ai comuni zuccheri industriali e accusandola di derive diabetiche, sta disinformando e diseducando il pubblico. Questo tipo di acqua biologica non ha eguali, e permette davvero di ridurre l’apporto idrico di acqua minerale ai minimi termini.
Ovvio che le verdure crude non sono da meno, e vanno incluse per il prezioso succo verde-amaro della clorofilla al naturale, tant’è che mi vanto di essere un divoratore seriale di radicchio verde, rosso, rosa e variegato, oltre che di tarassaco, dolcetta-valeriana, carciofo crudo, cavolo crudo, rucola e crescione.
SALUTE E BENESSERE SI ASSOCIANO A UN PH ALCALINO
Nessuno intende demonizzare gli acidi. C’è posto e necessità pure per loro a questo mondo. Salute e benessere tuttavia sono alcalini e non acidi, nel senso che possono esistere solo in presenza di una MEC-Matrice Extra-cellulare lievemente alcalina.
Al contrario, malattia-malessere-infelicità proliferano in ambiente extra cellulare acidificato.
Per matrice extra cellulare si intende l’insieme degli spazi che stanno tra cellula e cellula. Parlare di MEC significa parlare di spazi e di acqua, essendo la MEC riempita da vasi, cellule, fibrille, terminazioni nervose, ma soprattutto di acqua inter-cellulare, responsabile del dialogo e della connessione tra cellula e cellula, tra cellula e ambiente extra-cellulare.
ACIDITÀ DEL SANGUE E DELLA MATRICE EXTRA CELLULARE
L’acidità si associa al bruciore e alla corrosione, mentre l’alcalinità è il suo contrario. Per neutralizzare l’acidità si ricorre al tamponamento degli acidi. I nostri liquidi corporei, sangue e liquido extra cellulare sono alcalini e hanno la stessa alcalinità dell’acqua marina, a ricordarci la comune origine marina di tutti gli esseri viventi.
Il mantenimento della lieve alcalinità del sangue e della MEC è uno dei compiti più importanti che l’organismo svolge quotidianamente. Equilibrio acido-base della MEC o equilibrio del parenchima o equilibrio del connettivo vengono qui usati per semplicità come sinonimi anche se ognuno di tali sistemi possiede sue diverse caratteristiche.
Da rilevare che l’equilibrio acido-base del sangue si muove entro un range strettissimo fra 7.35 e 7.50, per cui si avvale in toto dei suoi meccanismi automatici di auto-regolazione. Scendendo sotto il 7 e salendo oltre il 7.80 significa entrare in coma e in arresto cardiaco.
Nella MEC invece il range di tolleranza è molto più ampio, senza che si corrano rischi vitali. Si può infatti avere un pH sanguigno normale pur in presenza di acidosi tessutale.
ACIDOSI DANNOSA PER CELLULE E ORGANI
Tutti gli organi sono sensibili alla acidosi, venendo da essa danneggiati. Al contrario, l’alcalinizzazione apporta beneficio ad ogni organo. Si sa da decenni che l’acidosi danneggia le cellule, favorisce l’infiammazione, produce fenomeni degenerativi, promuove insorgenze tumorali.
Tre scienziati in particolare hanno approfondito questi argomenti. Si tratta di Claude Bernard (1813-1878), Alfred Pishinger (1899-1982) e Otto Heinrich Warburg (1883-1970), nobel in medicina e fisiologia per i suoi studi su respirazione cellulare e su rapporto tra acidosi e tumore.
DALLA MEDICINA DELLA MALATTIA ALLA MEDICINA DELLA SALUTE
La pratica medica odierna, lo sappiamo ormai tutti, è impostata troppo sulla riparazione dei danni biologici e troppo poco nel prevenire i danni e nel difendere il terreno biologico. La medicina è tuttora incentrata sulla malattia, mentre la medicina del futuro sarà sempre più una Medicina della Salute, dove i medici si chiameranno Scienziati di Salute Naturale e non più medici, parola ormai carica di eccessiva negatività.
Non è estranea a tutto questo la motivazione del soldo e del business, che trasforma spesso la medicina convenzionale in una medicina della collusione e in una medicina degli inganni. La maggior parte dei pazienti è del resto viziata e diseducata, al punto di attendersi e di esigere dai medici la prescrizione di farmaci.
SCOMPARSA DEL SINTOMO NON VUOL DIRE SCOMPARSA DELLA MALATTIA
C’è la diffusa opinione che, se scompaiono i sintomi, non si ha più la malattia. Questa convinzione è frutto di una illusione di fondo, per cui se il corpo non mostra sintomi e dolorini vuol dire che si è raggiunto il perfetto equilibrio stabile.
Questo non è realistico. I sintomi compaiono in fasi avanzate della malattia. Ad esempio, un polipo intestinale rivela un carcinoma solo quando sanguina, ma era lì da anni e il paziente non ne era nemmeno al corrente. Idem per l’infarto al miocardio, dove l’ateroma o il trombo si è messo in viaggio ben prima che succedesse il misfatto.
Un mito da sfatare è che la presenza di esami diagnostici normali e senza asterischi configuri un quadro di salute, tanto più che il medico ti congeda con un “Tutto è a posto, sei sano come un pesce”. Va rilevato che non è raro per un paziente finire al cimitero con tutti i valori apparentemente in ordine.
L’ACIDOSI SI FA SENTIRE IN CONCRETO
Vi sentite stanchi? Vi affaticate con troppa facilità? Siete sempre svogliati? Soffrite di diffusi dolori muscolari? Soffrite di fibromialgia e di continue emicranie? Soffrite di prediabete o diabete? Soffrite di ipotiroidismo? Probabilmente avete bisogno di alcalinizzarvi o di yanghizzarvi, detto in termini di macrobiotica orientale Yin-Yang.
Per capire l’alcalinizzazione occorre partire dalle cellule, elemento fondamentale della vita. La vita inizia e termina a livello cellulare ed extra-cellulare. Gli enzimi che rendono possibili le reazioni di trasporto tramite le membrane cellulari sono sensibilissimi anche a minime variazioni del pH.
Se il pH si sposta verso l’acidità questi enzimi si bloccano. Il nostro organismo funziona solo se il pH è tendenzialmente alcalino o basico. L’alcalinizzazione è quindi un processo benefico di trasformazione biochimica dell’organismo, il risultato di uno stile di vita alcalinizzante.
SEGNI E SINTOMI DI ACIDOSI
L’acidosi è una intossicazione dei tessuti dovuta alla perdita della capacità di regolazione della matrice extra-cellulare che altera i propri rapporti di scambio con le cellule.
Di fronte a un individuo che presenti accentuato pallore, invecchiamento precoce, cute disidratata, occhio spento, sclera dell’occhio giallastra e poco luminosa, inespressività e tristezza, respiro corto e superficiale, tendenza agli sbadigli, postura flessa, spalle curve, alitosi, labbra sottili e contratte, lingua patinata, mani fredde, caviglie gonfie e sovrappeso. Di fronte a uno che lamenti stanchezza, ansia, abbassamento morale, nevralgie, tendiniti, facilità alle influenze, cattive digestioni, stitichezza.
Di fronte a tutto questo si può pensare a tante cause, ma è inevitabile pensare soprattutto a uno stato di acidosi.
TUTTE LE MALATTIE SONO MALATTIE DELLA MEC
Tutte le malattie del repertorio sanitario sono inizialmente alterazioni nella regolazione della Matrice Extra-cellulare, o della regolazione omeostatica.
I polmoni forniscono ossigeno, i reni regolano la concentrazione di elettroliti, l’apparato digerente estrae elementi nutritivi dagli alimenti, l’ambiente extra-cellulare mette in comunicazione cellule con cellule ed organi con organi. L’omeostasi mantiene pertanto costante il milieu interieur, fornendo pure l’energia al corpo per vivere.
L’uomo ha bisogno di mantenere costanti valori basilari come la quantità di fluidi corporei, la temperatura corporea, l’ossigenazione dei tessuti, la respirazione delle cellule, l’alcalinità del terreno biologico.
ACIDOSI SIGNIFICA DISARMONIA TRA UOMO E AMBIENTE
Di fatto l’acidosi è conseguenza di una disarmonia interiore dell’uomo col suo ambiente esterno e interno. Il 70% del nostro corpo è costituito d’acqua, il fattore più importante di comunicazione fra le cellule per gli scambi nutritivi tra ambiente extra e intra-cellulare.
Questa acqua deve mantenersi alcalina per svolgere al meglio le sue funzioni. Come la malattia passa dalla matrice extra-cellulare, anche la guarigione fa altrettanto. Una matrice carica di tossine richiede una potente azione drenante e depurativa per sbloccarsi.
SISTEMI TAMPONE NEI FLUIDI CORPOREI
Tutti i fluidi corporei sono dotati di sistemi tampone. I polmoni eliminano gli acidi deboli o volatili come acido lattico, acido citrico, acido piruvico, che vengono trasformati in acido carbonico ed eliminati come anidride carbonica con la respirazione.
Gli acidi forti (urico, fosforico, solforico), che hanno forte tendenza a liberare ioni di idrogeno, vengono prodotti dal metabolismo delle proteine animali e possono essere eliminati solo dai reni. Gli acidi che non riescono ad essere neutralizzati si accumulano nella MEC che è di fatto il più esteso sistema tampone dell’organismo. La MEC può essere considerata quindi un grande sistema disintossicante.
RISTAGNO E AUTO-INTOSSICAZIONE
La struttura colloidale della matrice extra-cellulare che è normalmente allo stato di sol (micro-particelle in sospensione di dimensione tra 1 nanogrammo e 1 microgrammo), quasi liquida, ipo-proteica ma ricca di muco-polisaccaridi, un miscuglio colloidale fatto di particelle piccolissime di diametro fra 0,2 e 0,005 micrometri, quando va in acidosi passa allo stato di gel (miscuglio colloidale fatto di particelle più grandi), più viscoso e semi-solido.
La conseguenza di questa acidosi è una compressione sia dei vasi arteriosi più piccoli (arteriose e capillari), sia delle venule e dei vasi linfatici. A questo punto si verifica un rallentamento nella capacità della matrice di disintossicarsi, e si arriva nei casi più gravi a un blocco micro-circolatorio.
Il ristagno dei fluidi che ne consegue porta a fenomeni di auto-intossicazione, ipossia e danno cellulare. L’ipossia, cioè la diminuzione dell’ossigeno disponibile, è un riconosciuto fattore di danno cellulare e quindi di malattia.
SALI ALCALINIZZANTI E SALI ACIDIFICANTI
I sali minerali ad effetto alcalinizzante, in quanto legano e neutralizzano gli acidi sono:
I sali ad effetto acidificante, in quanto si legano alle basi sono:
- fosforo
- zolfo
- cloro
- iodio
- bromo
- fluoro
- rame
- silice
Tutti i sali sono indispensabili, nel senso che non esistono sali buoni e sali cattivi. Sono le proporzioni a fare la differenza. Resta il fatto che i sali alcalini devono prevalere su quelli acidi.
INFIAMMAZIONE COME STRUMENTO DIFENSIVO DEL CORPO
La MEC svolge dunque un ruolo fondamentale. Mette in relazione funzionale 75-100 trilioni di cellule che formano il nostro organismo. Ogni volta che c’è una aggressione tossica o virale o batterica l’organismo, a scopo difensivo, attiva una reazione infiammatoria per isolare la sede della aggressione.
L’infiammazione è la più interessante strategia difensiva dell’organismo. Se essa non riesce a portare alla guarigione, si entra in una fase di complicanze e interviene un blocco funzionale delle vie linfatiche con aumento e ristagno dei liquidi interstiziali. Il blocco del drenaggio tossine, cioè la perdita della funzione disintossicante della MEC rappresenta il primus movens, ovvero l’innesco di una serie di malattie che vanno dalle infiammazioni croniche-degenerative, alle cosiddette patologie autoimmuni e tumorali.
PRATICHE ALCALINIZZANTI
L’organismo umano è stato progettato per vivere leggermente alcalino con pH tra 7 e 7.4. Ogni allontanamento da questa lieve alcalinità fa entrare in zona pericolo. La natura ci ha dotati sia di sistemi tampone che di alimenti che alcalinizzano. Esistono poi pratiche alcalinizzanti come il rilassamento psicofisico, lo sport non troppo agonistico, i massaggi, le terapie manuali.
I rapporti nell’organismo umano fra equilibrio idrico ed equilibrio acido-base sono strettissimi. L’uomo è fatto d’acqua. Il 75-80% dell’organismo del neonato e il 65% dell’anziano sono costituiti d’acqua. Un uomo di 70 kg ha 50 kg di liquidi includenti sangue, linfa, liquidi interstiziali e liquidi citoplasmatici interni alle cellule. Gli organi che hanno più liquidi sono cervello e cervelletto. La distribuzione dell’acqua corporea viene regolata dall’istamina e dai sistemi renina-angiotensina, prostaglandina e chinina.
ALTERAZIONI YIN-YANG NELLO SPORT
L’acidificazione della MEC è talmente diffusa e grave, soprattutto nei paesi industrializzati, che la la maggior parte delle persone eliminano durante la notte quanti più acidi possibili. Ecco perché le prime urine del mattino sono particolarmente acide. Tener presente che il pH urinario del neonato sano e allattato al seno è di livello 8.
Il pH dopo una arrabbiatura sarà acido, mentre dopo una meditazione sarà alcalino. In linguaggio macrobiotico, l’alterazione del pH si esprime in termini di yin e di yang. Prima di entrare in campo, un calciatore o un cestista non hanno bisogno di farsi gli esami del sangue, si sentono tesi, pesanti e yin. A fine partita, dopo aver intriso la maglietta di sudore, si sentono yang, alcalinizzati e rilassati. Il passaggio da un pH mattutino acido a un pH alcalino corrisponde a una crescita del benessere fisico della persona. Vegani e fruttariani hanno il pH del primo mattino alcalino.
ANCHE IL PH HA I SUOI CICLI CIRCADIANI
Le variazioni del pH regolano il tono neuro-vegetativo. L’acidosi attiva un aumento del tono ortosimpatico che è alla base degli eventi stressanti. L’alcalosi invece attiva il tono parasimpatico o vagotonico che è alla base della risposta ripartiva e normalizzante. Dalle 3 del mattino alle 15 predomina l’acidosi con prevalenza del sistema ortosimpatico. Dalle 15 alle 3 del mattino predomina la parasimpaticotonia. Queste variazioni hanno lo scopo di adattare costantemente lo stato del sistema neurovegetativo alle esigenze del corpo che sono di attività nella prima parte della giornata, e di riposo nella seconda parte. Ovvio che le partite di calcio giocate la sera per esigenze televisive non fanno bene alla salute dei giocatori.
CON I RITMI ATTUALI DI VITA L’ACIDIFICAZIONE È ALL’ORDINE DEL GIORNO PER TUTTI
Da rilevare che, come risultato finale di una vita moderna accelerata sotto tutti i punti di vista, c’è quasi sempre acidosi in abbondanza. Le persone, oltre ad avere uno stile di vita acidificato, riposano poco e male, e dormono anche peggio, in debito di serotonina e di melatonina, per cui al mattino producono una urina acida che va dal livello 4.5 al livello 6.5. Analizzate nella 2° parte della giornata risultano inchiodate a un mare interno perennemente acido. Niente da stupirsi se si lamentano di una vasta serie di disturbi.
Ci sono talmente tanti malesseri che la gente preferisce non elencare nemmeno, apparendo in superficie tranquilla e priva di problemi, ma alla prima occasione propizia finisce per confessarli uno per uno.
LE SFIDE GIORNALIERE DELL’ORGANISMO
L’azione di neutralizzazione dell’acidità si chiama tamponamento. Il nostro organismo ogni giorno, oltre ad essere impegnato nel mantenere le varie funzioni fisiologiche (respirazione, lavoro cardiovascolare, termoregolazione, idroregolazione) ha due sfide da affrontare: quella di mantenere stabile il pH del sangue e della MEC, nonché quella di tenere sotto controllo tramite il sistema immunitario, le migliaia di cellule che tenderebbero a sfuggire ai meccanismi di autocontrollo della mitosi o della replicazione cellulare per diventare tumori.
URBANIZZAZIONE ESASPERATA E CRESCENTE ACIDIFICAZIONE
Prima della rivoluzione industriale, le attività umane erano scandite dal movimento del sole. All’alba ci si alzava e, quando il sole era alto si procedeva per la sosta pranzo, per poi procedere alla cena serale e al riposo notturno senza altre distrazioni.
Iniziò poi una ristrutturazione sociale dove la vita dei cittadini subì una traumatica accelerazione con orari pesanti e inevitabili conseguenze. I rapporti interpersonali andavano incontro a un progressivo impoverimento per fretta e mancanza di tempo, per inquinamento ambientale e relazionale, con peggioramento dell’aria respirata, dell’acqua bevuta e del cibo ingerito.
La nascita di tante industrie ha accelerato l’urbanizzazione e l’abbandono delle campagne, creando megalopoli e mostruosi aggregamenti, per niente adatti all’organismo umano. L’allontanamento dal consumo di frutta e verdura, che sono gli unici alimenti veramente alcalinizzanti, ha prodotto e sta producendo tuttora un pianeta afflitto da crescente acidificazione.
IL LOGORIO DELLA VITA MODERNA METTE L’UOMO A DURA PROVA
“Voi uomini bianchi conoscete solo il lavoro e il guadagno. Io non voglio che i miei giovani uomini diventino uguali a voi. Gli uomini che lavorano sempre a tutte le ore non hanno tempo per sognare, e solo chi ha tempo per sognare e per svagarsi può trovare la propria saggezza.”
Così si esprimeva Smohalla, un capo indiano.
“Per una vita si rilassano con la nicotina, si svegliano con la caffeina, si stimolano con l’alcool, dormono con i sonniferi, si rilassano con gli psicofarmaci, si eccitano col viagra e si alimentano di cibo macellato, martoriato e devitalizzato. E magari poi vengono da noi come ultima spiaggia in cerca del miracolo. A volte viene persino la voglia di mandarli a quel paese”.
Questa la lamentela di un noto igienista siciliano.
LE VARIE MALATTIE HANNO COME CAUSA COMUNE L’ACIDOSI
L’acidificazione della matrice extra-cellulare è un disturbo subdolo, è un male silenzioso al pari della pressione arteriosa, dell’iperglicemia, dell’insufficienza epatica e renale. I sintomi di queste malattie vengono a galla quando i danni per l’organismo sono già in corso da molto tempo. Gli anziani sono più sensibili agli effetti dell’accumulo di acidosi.
La questione acido-base è di fondamentale importanza per il buon funzionamento dell’organismo. L’acidosi della matrice, se si cronicizza, va considerata come una specie di infiammazione cronica. Se non viene risolta diventa causa di degenerazione Una sofferenza epatica prolungata può trasformarsi in cirrosi. La quasi totalità delle malattie croniche inizia con una acidificazione della matrice extra cellulare.
CAUSE ENDOGENE DI ACIDIFICAZIONE
Ci sono cause endogene, come scarsa attività fisica e diminuita ossigenazione, ipossia per cause circolatorie tipo arteriosclerosi e trombosi, o per cause tossiche, ansia, depressione, tristezza, rabbia, paura. L’attività fisica fa produrre acido lattico, acido piruvico e anidride carbonica. Quest’ultima viene eliminata con il respiro, mentre acido lattico e piruvico vengono ossidati e trasformati in energia senza lasciare residui acidi.
Ma quando l’attività si fa intensa e prolungata gli acidi si accumulano nei muscoli generando senso di fatica. Si ha pure acidificazione da fermentazioni intestinali e da scarsa eliminazione per insufficienza renale.
CAUSE ESOGENE DI ACIDIFICAZIONE
Vitamine e oligoelementi sono attivatori di enzimi e una loro carenza porta a consegenze. Il glucosio viene attaccato dagli enzimi che lo trasformano in MIT (metaboliti intermedi tossici) come acido citrico, piruvico, lattico, succinico, fumario, ossalacetico, alfachetoglucarico. Questi MIT, in presenza di ossigeno, producono energia lasciando come residuo acqua (eliminata con urine e sudore) e CO2 (eliminata con la respirazione).
Se l’ossigenazione è insufficiente i MIT rimangono nell’organismo. Lo zucchero industriale lavorato è privo di vitamine e minerali e provoca avvelenamento da MIT inespulsi. In pratica, i metaboliti intermedi tossici rimangono nell’organismo avvelenandolo, e questo avviene per scarso apporto di acqua biologica, per uso di farmaci e di integratori sintetici, per alimentazione iper-proteica stile McDonalds, le diete Life120, le diete paleo, le diete mediterranee moderne e simili.
IL VALORE 7 NELLE URINE VA BENISSIMO
Fatta questa chilometrica premessa sui fattori Yin e Yang, torniamo alla domanda specifica posta dalla Fabrizia sul pH 7 nelle urine. Il valore 7 nel pH urinario è sinonimo di neutralità, non è affatto male, e non configura affatto una situazione di acidità. Chiaro che l’assunzione di carne e le diete alto-proteiche portano a sforare il tetto massimo dei 24 grammi/giorno di proteine, oltre il quale si va in acidificazione. Stessa cosa si ha assumendo farmaci, sostanze integratrici sintetiche e devitalizzate. Il contrario avviene, come abbiamo visto, assumendo una dieta vitale, tendenzialmente crudista, a base di frutta e verdure fresche.
ALCALINIZZARE IL CORPO PER RIPORTARLO IN EQUILIBRIO
Non ha molto senso dare alle malattie dei nomi particolari come fa la medicina. In effetti esiste solo un tipo di malattia vera e propria ed è l’acidosi del corpo, causata principalmente da un modo sbagliato di vivere, di pensare e di alimentarsi. Acidificazione significa corpo intossicato, carico di tossine e di sporcizia. L’unico rimedio è alcalinizzarlo e riportarlo in equilibrio, riacquistando energia e vitalità.
Valdo Vaccaro
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