LETTERA
Buongiorno, mi chiamo Patrizia e le scrivo per chiedere il suo parere e il suo aiuto per la mia condizione di salute. Da novembre 2021 mi è stato diagnosticato il diabete di tipo Lada, quindi una sorta di patologia autoimmune che porta il mio corpo a distruggere le cellule beta del pancreas che producono insulina. Ho cercato di invertire questo processo con un’alimentazione priva di carboidrati e facendo tanta attività fisica. Sono andata anche da Giuseppe Cocca che mi ha seguita fino a poco tempo fa quando mi ha detto che mi dovrò piegare all’insulina perché, per un diabete di tipo 1 non c’è molto da fare, visto che ormai il mio fisico non metabolizza neanche la frutta. Tenga presente che la glicemia al mattino si aggira intorno ai 200 anche se la sera mangio solo 2 cetrioli. Non mi voglio arrendere anche se sono un po’ scoraggiata, ma mi chiedo perché il mio corpo ha iniziato a distruggere queste cellule essenziali? Ci sarà un modo per fargli capire che non deve distruggerle? Le allego le ultime analisi fatte. La ringrazio di cuore se mi vorrà aiutare. Cordialmente. Patrizia
RISPOSTA
DEFINIZIONE DI DIABETE LADA
Secondo diabete.com, “il 6-10% dei diabetici inizialmente definiti come diabetici tipo 2 sono in realtà affetti da una forma di diabete autoimmune a lenta evoluzione verso l’insulino-dipendenza, definita diabete LADA (acronimo dall’inglese: Latent Autoimmune Diabetes in Adults). Da un punto di vista clinico, tali diabetici spesso ricevono una diagnosi di diabete tipo 2 e seguono pertanto il trattamento con dieta/attività fisica ed eventualmente ipoglicemizzanti orali, ma nell’arco di 2-6 anni tali persone manifestano un deterioramento della funzione beta-cellulare tale da richiedere la terapia insulinica. Gli aspetti epidemiologici, genetici e fisiopatologici di questo tipo di diabete non sono completamente chiariti e alcuni autori ritengono che il LADA rappresenti in realtà il diabete tipo 1 dell’adulto (denominato da alcuni diabete tipo 1.5 a sottolinearne la posizione intermedia).”
PUNTEGGIO INSULINICO, ALIMENTI ORAC E SANGUE GRASSO
Detto questo, occorre evidenziare le nette diversità di percorso e di metodo tra la medicina ufficiale e la health science igienistica. Consiglio di consultare le tante tesine pubblicate su questo sito a proposito di diabete. C’è poi anche il mio testo “Diabete” che tratta a fondo l’argomento. Da rilevare che la diabetologia ufficiale è stata oggetto ultimamente di tante correzioni e aggiornamenti su alcuni punti-chiave e concetti-chiave che parevano dogmi inalterabili e che invece sono stati clamorosamente smentiti. Mi riferisco in particolare alla revisione dei punteggi insulinici e alla scelta degli alimenti con valori ORAC elevati (Oxygen Radical Absorbance Capacity), e mi riferisco pure alla riconferma clamorosa di un concetto messo da decenni in disparte ed ora riportato giustamente alla luce, e cioè che nei diabetici il pancreas produce molta più insulina che nelle persone normali. Il fattore inibente-insulinico o fattore diabetizzante non sta nella carenza di insulina, ma nel fatto che il sangue grasso e non fluido impedisce all’insulina stessa di arrivare in tempo nei punti critici.
PIANO CON I DOGMI
Ma chi ha detto che il diabete Lada sia poi una vera malattia che distrugge le cellule essenziali? Andiamoci piano con queste affermazioni dogmatiche e lontanissime da ogni pensiero scientifico. Non esistono al mondo malattie di alcun tipo ma soltanto conseguenze di nostri errori, che è cosa ben diversa. Se cominciamo a non aver fiducia in noi stessi e nelle formidabili doti auto-guaritive di cui dispone il nostro corpo commettiamo un gravissimo errore.
NON FACCIAMOCI FUORVIARE DALLE FALSE IDEOLOGIE DEI MEDICI
Il corpo non ha bisogno di lezioni dalla nostra mente condizionata. Il corpo sa benissimo cosa fare e non va mai contro se stesso, a patto di essere lasciato libero di lavorare senza interferenze. Noi siamo health oriented e chi non riconosce questa verità basilare sottovaluta se stesso e sottovaluta le leggi immortali dell’universo. Se vai a seguire le idee della medicina ufficiale, con le presunzioni dei diabetologi, vieni portata totalmente fuori strada. Il problema del diabete, di ogni forma di diabete, è collegato a delle motivazioni.
OCCORRE PIUTTOSTO DEPURARE E SGRASSARE IL PROPRIO ORGANISMO
Non c’è nulla di casuale al mondo. E non c’è nemmeno nulla di standardizzato come i diabetologi vorrebbero farci credere. Ogni persona è unica e diversa da tutte le altre. Impossibile pertanto stabilire una terapia standard, un protocollo standard uguale per tutti come pretendono di fare in modo fallimentare i medici del sistema. Sappiamo per certo che una delle cause principali di ogni forma di diabete è il sangue grasso che impedisce all’insulina di fare il proprio lavoro.
I diabetici non sono affatto privi di insulina e il loro pancreas non è per niente difettoso. Occorre però depurare il proprio organismo e rendere il sangue fluido. Tutto sta quindi nella formula del sangue. Come insegnato da un grandissimo medico come Padre Taddeo da Wiesent, “Nessuno al mondo muore di cardiopatie, nessuno muore di cancro, nessuno muore di diabete, ma tutti muoiono di una cosa soltanto: muoiono di sangue guasto, di sangue grasso, colloso e catramoso”, e magari anche di omocisteina alta e di eccesso di solfati accumulati nel corpo, come fattore aggravante.
È SEMPRE VALIDO TENERE BASSA LA GLICEMIA, MA IL FATTORE MENTALE PREVALE SU TUTTO
Ovvio che resta sempre valido il principio di abbassare la glicemia. E questo obiettivo lo si raggiunge mediante le solite migliorie alimentari e comportamentali che segnalo in continuazione nelle mie tesine. Ma la cosa che più conta è il coraggio e la determinazione nel cambiare mentalità ed atteggiamento, nell’utilizzare appieno le formidabili dotazioni auto-guaritive insite nel nostro corpo.
APPLICARE I CICLI CIRCADIANI COME ORIENTAMENTO ALIMENTARE
Suggerisco di seguire le mie tesine sui cicli circadiani. Una dieta vegan-crudista tendenziale, sostenibile e personalizzata apporterà sicuramente dei benefici. Il cibo dovrà essere sobrio, semplice, digeribile, fresco e ricco di acqua biologica derivane da frutta acquosa, soprattutto durante il primo ciclo circadiani della giornata che va dalla 4 alle 12 (ciclo ripulitivo-depurativo-fruttariano).
VERDURE CRUDE E PROTEINE VEGETALI IN PREVALENZA
In primo luogo, prediligiamo farine integrali, che contenendo una maggiore quantità di fibra impediscono i picchi glicemici, in quanto il glucosio viene assorbito lentamente. Altri alimenti per abbassare la glicemia, o quantomeno per evitare i picchi glicemici, sono la verdura, di qualsiasi tipo, e le proteine vegetali. Da non sottovalutare anche l’azione dei condimenti, come ad esempio l’olio extravergine di oliva oppure l’utilizzo di alcune spezie (pepe, curcuma, aglio, cipolla).
ACIDI GRASSI OMEGA 3 E OMEGA 6
Assicuriamoci inoltre di mangiare il giusto quantitativo di acidi grassi Omega 3 e 6, preferibilmente dal mondo vegetale. Troveremo gli Omega 3 nell’olio di lino, nella portulaca, nell’avocado, nelle alghe fresche e secche, nelle mandorle-pinoli-noci-nocciole-pistacchi, nelle castagne, nei lupini, nei fagiolini, nei piselli, nei semi di zucca. Per gli Omega 6 ci rivolgeremo ai semi di girasole, al germe di grano, al sesamo bianco e nero, al mais.
NIENTE DOLCI LAVORATI E NIENTE ALCOLICI
Occorre anche evitare gli alimenti che alzano la glicemia, a partire chiaramente dai dolci lavorati, che vanno ridotti o meglio eliminati. Al loro posto vanno benissimo datteri, uva sultanina, manna, stevia e dolcificanti naturali. È consigliabile ridurre il quantitativo di prodotti a base di farine raffinate (pane, pasta, prodotti da forno), a favore invece di quelle integrali. Preferiamo inoltre frutta come agrumi, mirtilli, e in generale la frutta poco matura e poco zuccherina. Evitiamo infine la frittura e il consumo di alcolici o bevande zuccherate.
Valdes Sepich Vaccaro
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