LETTERA
UN ARTICOLO CHE ESALTA LE DOTI NUTRIZIONALI DEL VINO
Buonasera dr Vaccaro, ho pescato nella rete questo articolo, che magnifica le doti del vino dal punto di vista nutrizionale. Sono rimasto un po’ perplesso anche perché nella prima riga si fa riferimento agli igienisti che, a quanto mi risulta, del vino non parlano certo bene. Mi potrebbe dare una sua opinione?
Vorrei anche chiederle un nominativo per un contatto in provincia di Viterbo, dove abito, per un vero igienista in grado di seguire mia figlia di 2 anni, oltre che mia moglie e me. La ringrazio.
Massimo Caruso
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RISPOSTA
LATITANZA DI SPIRITO IGIENISTICO E DI ORGANIZZAZIONI SALUTISTICHE-NATURALI IN ITALIA
Ciao Massimo, se vivessi dalle tue parti ti incontrerei volentieri.
Non è facile trovare degli igienisti in Italia.
È una cultura che manca, essendo stata soffocata sul nascere dallo strapotere sanitario, del paese, non dimenticarlo, più medicale e più medicalizzato del mondo.
PIÙ CHE AD ASSISTERE CLINICAMENTE, TENDIAMO AD INSEGNARE E A RENDERE LA GENTE AUTONOMA
In più, l’igienista tende a insegnare alla gente a rendersi salutisticamente autonoma e indipendente, ricorrendo alla medicina soltanto in casi di vera urgenza e necessità, cioè quasi mai, visto che il pilastro culturale e metodologico dell’igienismo, non dimenticarlo, è la cura-della-non-cura, dove si punta tutto sull’equilibrio e sulla responsabilizzazione dei poteri autoguarenti del corpo, gestiti sapientemente non dall’igienista, non dall’omeopata, non dal medico della mutua, non dall’opportunismo medico-farmaceutico kousminiano, ma dal sistema immunitario.
UN DOCUMENTO DAVVERO INTERESSANTE, INTENSO, SFRONTATO E QUASI-CONVINCENTE
Il documento sul vino, è chiara opera di qualche cantina sociale ricca di senso umoristico e provocatorio, in vena di burle carnascialesche mescolate a linguaggio di alta levatura nutrizionistica, evidente opera di un team di scienziati bevitori, mossi da amore disperato e struggente per l’alcol, e ben sovvenzionati dall’Agroalimentare italiano, in dura lotta coi vini francesi e persino con quelli australiani.
Conosco molti amici avvinazzati, la maggior parte di essi non più di questo mondo, che avrebbe letteralmente esultato a sentire questa opera di magnificazione indiscriminata, poetica e pseudo-scientifica del loro liquido preferito. Vediamo in sintesi cosa dice il documento in questione.
I VALORI ETERNI DEL VINO
Il vino è ritenuto dagli igienisti un alimento energetico.
Il vino, antica bevanda mediterranea, dotato di valori culturali, sociali e simbolici.
Il vino simbolo di civiltà, di cultura, di ispirazione per poeti, pittori, scultori, musicisti e pensatori.
Il vino, che si è sempre bevuto e si continua a bere per molteplici ragioni, piace, nutre, disseta, è un alimento, ed è un prodotto della natura.
Il vino è un’abitudine familiare, completa il pasto, arricchisce la mensa di colore, di fantasia e di festa.
VINO SINONIMO DI VIRILITÀ PER CICERONE E MARTIN LUTERO
La parola vino deriva da vis, sininimo di virilità, secondo l’autorevole opinione di Cicerone.
Il vino non è degli stolti ma delle persone intelligenti che sono capaci di saggezza e moderazione.
Chi non ama il vino, le donne e il canto è uno stolto, e tale resterà per tutta la vita, avrebbe detto Martin Lutero.
Il saper bere fa parte del saper vivere.
IL VINO CHE FACILITA LA DIGESTIONE
Il vino esercita azione eupeptica e stomatica nell’apparato digerente, stimola la secrezione salivare favorendo la digestione dei cibi amidacei, stimola la secrezione gastrica di acido cloridrico e pepsina, promuovendo la digestione delle proteine animali, sia con un meccanismo diretto sulla mucosa gastrica, sia con un meccanismo indiretto mediato da riflessi psicosomatici, agendo sul nervo vago.
Sul fegato, il vino stimola la produzione della bile e ne facilita lo svuotamento nel lume intestinale, facilitando la digestione dei lipidi e non esercitando, a dosi moderate, effetti tossici sulle cellule epatiche.
I POTERI BATTERICIDI ED ANTIVIRALI DEL VINO
Il vino è ottimo nella dietoterapia della gotta, per le sue proprietà alcalinizzanti e diuretiche, in quanto agisce sull’ormone vasopressina, inibendolo e favorendo l’eliminazione delle scorie azotate.
I vini bianchi sono più diuretici di quelli rossi.
Gli effetti antisettici dei vini rossi sono preziosi contro l’influenza.
L’azione antibattericida del vino è dovuta anche alla malvidina presente negli antociani (coloranti dei vini rossi).
I vini favoriscono il pronto recupero in convalescenza.
I vini proteggono dai virus perchè i tannini complessano le sostanze proteiche costituenti fondamentali dei virus, denaturandole.
IL VINO CHE PULISCE LE ARTERIE E PREVIENE LE CARDIOPATIE
Il vino previene l’arteriosclerosi secondo le ricerche dell’OMS, grazie all’azione dei polifenoli, cioè le catechine, i flavoni, le procianidine ed il resveratrolo.
Il vino previene le trombosi, le embolie, l’infarto e l’ipertensione dilatando i vasi, grazie anche all’azione ipocolesterolemica e anti-arterosclerotica.
I polifenoli del vino, fissandosi sulle arterie, inibiscono la degradazione delle proteine strutturali della parete interna dell’arteria, proteggendone la solidità e l’elasticità, evitando la penetrazione dei lipidi.
IL VINO CHE REGALA SICUREZZA E CONFIDENZA IN SE STESSI
Gli oligomeri flavonilici (leucocianidolo) rappresentano dei cofattori della vitamina C, la economizzano e ne rafforzano l’azione depuratrice del sangue.
Il vino aumenta i livelli delle lipoproteine ad alta densità (colesterolo HDL), vere e proprie spazzine delle nostre arterie.
Il vino esercita azione positiva sull’umore, sul carattere e sul temperamento dell’uomo, promuovendo endorfine, dando confidenza in se stessi, e diminuendo la paura, l’ansia e la tensione emotiva.
IL VINO CHE PREVIENE I TUMORI, DÀ QUALITÀ ALLA VITA E CONSENTE MAGGIORE LONGEVITÀ
Il vino ha azione antiaggregante per le fitoalessine (resveratrolo, quercitina, epicatechina), prevenendo la formazione e lo sviluppo dei tumori.
Il vino consente maggiore longevità.
Il vino è l’unico componente della dieta che riesce anche a migliorare la qualità della vita.
Il vino, per il grande Louis Poter, è la più sana ed igienica delle bevande.
UN ATTIMO. ANDIAMOCI PIANO. NON CONFONDIAMO L’UVA COL VINO.
Tutti a bere vino per recuperare la salute persa per strada? Un attimo. Andiamoci piano.
Non tutte le cose dette sopra sono sciocchezze.
Le qualità positive elencate appartengono tutto sommato a un frutto fantastico che si chiama uva, non al certo al vino. Il vino appena spremuto è infatti quanto di più salutare si possa bere.
Il succo d’uva non pastorizzato, non cotto, non preservato e non fermentato, è oro liquido per il nostro corpo.
Ma tutto finisce lì.
L’ALCOL È SEMPRE STATA UNA SOSTANZA MICIDIALE
L’alcol che si sviluppa con la fermentazione degli zuccheri naturali, e ciò vale per l’uva, le mele, i cereali, e qualsiasi frutto e prodotto naturale si voglia trasformare in bevanda alcolica, è sempre stata e rimane tuttora una sostanza micidiale.
Se qualcuno non sa davvero rinunciarvi, abbia almeno l’accortezza di adoperare non bicchieri ma bicchierini, se non cucchiai.
Abbia pure la saggezza di berlo lontano dai pasti, perché digerire boli alcolizzati significa solo sciupare i cibi e mandarli velocemente in gabinetto, e non certo assimilarli.
E abbia il senso di civile responsabilità di non mettersi mai alla guida di un veicolo.
NON SIAMO AFFATTO PER LA DISTRUZIONE DEI VIGNETI
Se serve per rilassarsi e vincere una tensione amorosa, per disinibire, o come alibi per dire L’ho fatto perché ero ubriaca (mentre magari non è vero), può anche andare, purchè non diventi un vizio.
Distruggere i vigneti? Niente affatto. Rendere piuttosto i vigneti liberi dagli attuali trattamenti chimici.
Curare piuttosto i metodi di produzione e conservazione innocente del succo d’uva, il metodo della essicazione degli acini e il metodo della estrazione di olio di vinacciolo a freddo, per recuperare tutti i polifenoli, gli enzimi Q10 e le vitamine F e B di cui è ricco il semino dell’uva, ossia il vinacciolo.
18 MOTIVI, SERI ED AUTENTICI, PER NON CADERE NELLA TRAPPOLA DELL’ALCOL
Per equilibrare la divertente ode al vino, vediamo 20 motivi seri per non cadere nella trappola dell’alcol, vino o non vino che sia:
1) L’alcol è un veleno protoplasmico. Avvelena il fegato, il sangue e i nervi.
2) L’alcol è una droga che dà assuefazione, dipendenza fisica e psicologica.
3) L’alcol sovverte la mente. Bere alcol manda fuori uso il pensiero. Con ogni assunzione di alcol si distruggono per sempre cellule cerebrali che mai più saranno rimpiazzate.
4) Dopo i primi effetti piacevoli, subentrano sentimenti oscuri e tenebrosi. L’alcol ordina al cervello di bloccare la produzione delle endorfine, e questo porta alle crisi depressive.
5) L’alcol crea una barriera di distanza, di puzza alcolica e di incomprensione con le persone care.
6) L’alcol è causa di incidenti stradali e sul lavoro.
7) L’alcol è causa di malattie, includenti la cirrosi epatica, la degenerazione del cervello, l’indurimento delle arterie, i cancri allo stomaco, al fegato, al pancreas, alla laringe, alla faringe e all’esofago.
8) L’alcol causa lo spreco e la rovina di tonnellate di ottimi cibi. Frutti, tuberi e grani, e tutte le risorse usate per coltivarli, impiegati per produrre alcol, in un mondo affamato di cibo vero e genuino.
9) L’alcol distrugge la sessualità mortificando i nervi che presiedono all’erezione, sballando la circolazione e causando squilibri ormonali. Nell’uomo, la demascolinizzazione avviene perché l’alcol decapita i livelli di testosterone, e ostacola l’abilità epatica di distruggere gli eccessi di estrogeno, ed anchè perché le bevande alcoliche rimpiccioliscono i testicoli.
10) L’alcol causa afflosciamento e indebolimento del fegato, del cuore e dei muscoli.
11) L’alcol causa rigonfiamento renale, perdita proteica e degenerazione dei grassi.
12) L’alcol danneggia le cellule nervose dello stomaco, le desensibilizza e impedisce di percepire in tempo infiammazioni ed ulcerazioni del medesimo.
13) L’alcol indurisce le membrane mucose, indurisce la lingua, provocando intorpidimento del palato.
14) L’alcol causa cardiomiopatia (degenerazione del muscolo cardiaco), blocco cardiaco, allungamento delle vene del collo, ostruzione nasale, ingrossamento gambe e rigonfiamento addominale.
15) Persino consumi minimi durante la gravidanza possono causare difetti nello sviluppo del feto. Una donna che beve alcol aumenta del 50% il rischio di sviluppare cancro al seno.
16) L’alcol causa improvvisi vasospasmi nei delicati vasi sanguigi del cervello, provocando ictus.
17) Il rischio di infarto tra i bevitori è di 4 volte superiore rispetto agli astemi. Stessa cosa succede alle coronarie, dove l’alcol favorisce mortali aritmie ventricolari.
18) I vini contengono abbondanti solfiti, naturali e innaturali (aggiunti al processo di fermentazione), tutti altamente tossici. I vini contengono anche una miscela naturale cancerogena chiamata uretano.
Valdo Vaccaro
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