LETTERA
SONO PENTITA DI AVERLO FATTO
Carissimo Valdo, permettimi di rispondere a Luisa con la mia esperienza. Fortunata tu che hai conosciuto Valdo e ti ha risposto prima di decidere che cosa fare. Se l’avessi conosciuto anch’io prima di farmi operare non l’avrei fatto!
TESTO DELL’ESAME ISTOLOGICO
A novembre saranno due anni che ho subito un intervento al seno: l’esame istologico diceva (abbrevio) “Carcinoma duttale ben differenziato, multifocale con estesa componente intradduttale di tipo cibriforme. La componente di carcinoma giunge in profondità del piano profondo. Neoplasia intraepiteliale dei dotti di III grado (DIN3). Linfonodi sentinella esenti da metastasi, Recettori ormonali ER 90%.” Mi è stata prescritta la radioterapia (38 sedute), un’iniezione ogni 28 giorni per due anni per sospendere il ciclo ( avevo 49 anni e ancora il ciclo) e 5 anni di Tamoxifene.
I CHIRURGHI MILANESI SONO BRAVISSIMI
L’operazione l’ho eseguita non nella mia città in quanto volevano asportarmi il seno o meglio avrebbero deciso in fase di operazione! (Io sono anestetizzata e LORO decidono che cosa fare del mio seno !!!) e quindi sono andata a Milano dove mi è stata assicurata una quadrantectomia (niente da accepire sulla professionalità) ma poi parte il terrorismo.
SEDUTE DI RADIOTERAPIA E VOGLIA DI RIBELLIONE
Ritorno nella mia città perchè ovviamente le sedute di radioterapia dovevo farle vicino alla mia abitazione. Mi presento per la prima visita dove viene deciso il punto esatto di radiazione e poi esco con una strana sensazione. La mia testa comincia a riprendersi e a ragionare da sola nonostante la nuvola di paura che ti incutono e che mi aveva fino a quel momento appannato le sinapsi e dico a me stessa “Che cosa stai facendo Nadia?” Dopo una settimana mi presento all’appuntamento per la prima seduta (da sola perchè la decisione è solo TUA!) e comunico alla dott.ssa che non avrei fatto le sedute di radioterapia.
PRESSIONI E CONDIZIONAMENTI A NON FINIRE
Mi sembrava di essere una extraterrestre per come mi guardava. Dopo aver cercato di spiegarmi verbalmente a che cosa sarei andata incontro non seguendo il protocollo, ha chiamato un’infermiera come testimone e mi ha fatto firmare una liberatoria! Questo è solo un piccolo esempio di che cosa devi subire anche solo se decidi di fare quello che vuoi in tema di salute, non ti è quasi possibile. Il fatto di non aver seguito poi il protocollo per i farmaci e per non aver fatto una mammografia te lo risparmio. Certo che le frasi come “Ma lei signora è ancora giovane, ci pensi, pensi ai suoi figli”. Se non sei decisa e forte nelle tue decisioni, possono farti traballare.
SE PROVI A DIFENDERE LA SALUTE DEI FIGLI VIENI BOLLATA COME MADRE SNATURATA
Già quando con la mia secondogenita ho dovuto affrontare il Tribunale dei Minori per non averla vaccinata, quando ancora i vaccini erano obbligatori, provai le stesse sensazioni. E quando dovrò vaccinarla contro il papilloma virus fra un anno, e non lo farò, sarò nuovamente tacciata di essere madre snaturata.
LA SALUTE E’ BENE TROPPO PREZIOSO PER ESSERE DELEGATO A TERZI, O PER SOTTOPORLO AD AVVELENAMENTO ALIMENTARE
Ma, credimi, la salute dei miei figli in primis ed anche la mia e quella di mio marito, sono siuramente un bene troppo prezioso per non fare un cambio di mentalità (cosa che io avevo già iniziato alcuni anni fa, è quasi un cammino di consapevolezza e maturità che ti apre gli orizzonti verso un nuovo mondo) e che ho consolidato seguendo i consigli dell’insostituibile Valdo! Il nostro corpo è una macchina fantastica, si tratta solo di scoprire il prima possibile come non avvelenarlo con una alimentazione che accettiamo solo perche’ cosi’ fan tutti.
LA DECISIONE SPETTA SOLO A TE
Non mi permetto ovviamente di dare alcun consiglio è troppo personale la decisione. Ho conosciuto un’altra ragazza che avrebbe dovuto fare la chemio dopo l’asportazione del carcinoma e sono già trascorsi 6 anni ma non ha fatto (fortunata lei) nulla. Pertanto pensaci e rifletti bene, ma solo tu hai la risposta e la trovi nel tuo cuore! Un abbraccio Nadia
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RISPOSTA
QUESTA E’ UNA GRANDE TESTIMONIANZA
Ciao Nadia, ti sono grato per questa preziosa e coraggiosa testimonianza. che verra’ sicuramente apprezzata da tante lettrici messe in crisi da diagnosi che non sono diagnosi ma suonano come sentenze inappellabili che raggelano il sangue e portano un essere umano chiamato donna verso il baratro, mettendolo in balia di un apparato medico che fa di lei quello che vuole, sempre scegliendo la via della chemio e del bisturi, visto che l’autoguarigione, il digiuno e la dieta risolutiva, non appartengono alla mentalita’ ed agli interessi commerciali della medicina, ma ne sono totalmente estranei.
MALATTIA SIGNIFICA DANARO, SALUTE SIGNIFICA MISERIA
Ti immagini dei medici che ti fanno bere acqua e ti prescrivono una dieta fruttariana, con un percorso di cura che costerebbe in tutto 500 Euro, incluso 5 giorni di ospedale? Significherebbe la rovina economica per loro come specialisti e professionisti, ed anche per l’ospedale. Le multinazionali del farmaco farebbero poi la voce grossa e gli taglierebbero tutti i contributi e tutte le prebende. E, in piu’, peggio del peggio, con tale cura guariresti e recupereresti la salute, verbo vietato e odiato dai medici. Recuperare la salute significa perdere di vista il paziente.
Valdo Vaccaro
complimenti per la sua determinazione e coraggio. Forse, non avendo fatto chemio e radio terapia, non avrà rilevato che le avrebbero devastato il sistema immunitario (non è un racconto ma una realtà subita direttamente e confermata dall'oncologo che ha definito il crollo subito dal sistema linfocitario compatibile con la chemio terapia!!). E' triste dover rilevare che chi dice di operare secondo scienza e coscienza non conosca o ancor peggio lo conosca ma volutamente lo ignora, l'importanza del nostro sistema immunitario che è un'esercito di soldati specializzati a guardia della nostra salute. Soldatini efficaci e vigili, che operano a tutela della nostra salute, senza vacanze o riposi di sorta; ma che senso ha sparargli adosso. Come si può non pensare, che il fattore economico rappresentato dalla lucrosa redditività dei farmaci, non condizioni il modo di procedere degli operatori che si dovrebbero occupare della nostra salute?