LETTERA
E’ LEI CHE MI RISPONDE DIRETTAMENTE?
Salve dottor Vaccaro, non so se è lei a rispondere direttamente alle domande. Io ho 37 anni. Sono cresciuto con l’angoscia che la tv propagandava facendo vedere aloni viola attorno alle persone e cose di questo tipo. Ritengo che questo mi abbia segnato molto. Crescendo, sono diventato una persona che si è sempre informata e ha sempre cercato di essere razionale.
LA DISSIDENZA NON HA SAPUTO DARE TERAPIE ALTERNATIVE
Ho letto anni orsono il libro di Desberg, e altre fonti. La mi opinione rimane tuttora incerta su dove sia la verità. Da un lato 25 anni impiegati, e miliardi di dollari spesi si può dire per niente. Quasi nulla di rilevante da parte della scienza ufficiale. Dall’altra la cosiddetta dissidenza che però, in maniera altrettanto pesante non ha saputo dare terapie alternative.
TUTTO PORTA ALL’HIV
Io ritengo sostanzialmente che le puntualizzazioni della critica all’Aids siano molto fondate. Ma c’è una domanda in particolare che avvalora la tesi ufficiale.
La domanda è questa: se non è il virus Hiv (ammesso che esista, io penso di sì) a provocare la sindrome Aids, come si spiegano i casi, e sono tantissimi, di partner sieronegativo, che non usa droghe e hon ha altri fattori di rischio e di indebolimento immunitario, e che contrae il virus dal partner, arrivando al decesso in tempo breve?
UNA DOMANDA CHE È UN MACIGNO
Obiettivamente questa domanda è un macigno. L’unica differenza è il tanto discusso test Hiv. Prima il virus non c’era, e la donna non aveva sintomi, poi preso il virus li accusa. La mia non è una polemica, e spero lo si capisca dal tono della mia mail. E’ proprio voglia di dialogo con un medico che ritengo sicuramente competente.
UN TEMA IMPORTANTE SUL QUALE ATTENDO PRONTA RISPOSTA
Il problema è che, nonostante abbia letto, cercato informazioni, pensato e riflettuto, non riesco a dare un’interpretazione, se non quella palese, e cioè che l’unico fattore sia la presenza del virus, per cui è lui l’unico colpevole. Spero trovi il tempo e la voglia di rispondermi.
E’ un tema molto importante. Grazie anticipatamente.
Informazione
RISPOSTA
BEATO TE!
Carissimo Informazione, ti ritieni informato e razionale. Beato te. Ti ritieni coerente e addirittura non polemico. Beato te. Trovo il tuo scritto non solo polemico, ma addirittura provocatorio. La tua posizione è stracolma di pregiudizi e di informazioni derivate dal demenziale carrozzone Aids.
LASCIATELO DIRE AMICHEVOLMENTE, SEI MONATTO E UNTORE DALLA TESTA AI PIEDI
Mi hai chiesto se ti rispondo direttamente? Che volevi una risposta tramite una delle mie 5 pimpanti segretarie in bikini? Quelle che mi sogno tutte le notti e che regolarmente svaniscono al canto del gallo? Ti rispondo direttamente e senza rete.
Sei monatto e untore dalla testa ai piedi.
NON SONO CAPO, RETTORE, PROFESSORE, E LA MIA ORGANIZZAZIONE FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI
Non sono capo di nessun ministero, né rettore di nessun ateneo, né professore di alcuna cattedra, né posso fruire di qualche collaboratrice che mi detti qualcosa o mi salvi questa problematica tesina che devo riscrivere per la seconda volta ex-novo avendo perso l’originale.
Né posso disporre di una badante che mi sorregga dopo diverse ore passate al computer per risponderti, o mi passi i fogli che la mousite, procuratami dal folle e innaturale cliccare notturno, impedisce al mio braccio di sollevare con agilità.
Le mie tesine stanno sul sito e le puoi scaricare gratuitamente, a patto di leggerle
Non posso risponderti con una tesina scientifica, ripetendo le 50 tesine che ho già scritto sui virus e sull’Aids. Leggiti anzi quello che sto pubblicando in data odierna su questi temi (Rettocolite, Papillomi, nei e CDC, del 14/7/10, e George W. Soros, presidente degli Usa, dell’Aids e della B12, dell’8/1/09, che trattano pressappoco gli stessi argomenti, anche se con taglio più politico.
TAKE IT EASY! BUTTIAMOLA UN PO’ SUL RIDERE!
Non te la prendere. La voglio mettere un po’ sul lato ironico. A volte la troppa seriosità non aiuta a risolvere i problemi. Abbi pietà! Ho lavorato al computer tutta la notte sul papilloma virus, e ora mi assali tu con l’Aids? Se io ne parlassi a favore, guadagnerei molti soldi, e molti meno improperi!
QUALCUNO È MOLTO PIÙ BRAVO DI ME
Non sono il solo a lavorare duro.
Conosco un avvocato americano che è assiduo in ufficio almeno quanto me, sia pure in settore totalmente diverso, e lo può confermare il nobile russo-francese Barone Thomas (amico tra l’altro del nostro simpatico Vittorio Emanuele di Savoia) che ho incontrato a Taiwan.
I TRASTULLI SOTTO-SCRIVANIA
Questo libero professionista, contrariamente a me, lavora tanto e guadagna cifre iperboliche, tanto che lo portano in ufficio in elicottero.
Altro fattore differenziante è che lui tiene costantemente due ragazze procaci e trastullone sotto la scrivania, e le fa ruotare regolarmente su basi mensili. Anche volendolo, non potrei mai permettermi una cosa del genere.
PROBLEMI ESTETICI E PROBLEMI PRATICI
Primo, troverei sadico e triste costringere pecuniariamente due creature dell’altro sesso a starsene attive ma prostrate per ore sotto la mia scrivania, senza neanche la soddisfazione di guardarle negli occhi.
Non tanto per qualche forma di inibizione o di impedimento morale, quanto per un problema di estetica e di reale partecipazione.
E, secondo impaccio, la struttura metallica del mio ufficio, dove opero al computer, ha diversi cassetti e diversi impedimenti, per cui non ci starebbe nemmeno una bambola gonfiabile.
MAI PIÙ L’UFFICIO ALL’INTERNO DELLA PROPRIA ABITAZIONE
Terzo guaio i ragazzi e la padrona per la casa, ma lì torna in campo la precarietà organizzativa.
Mai tenere il proprio ufficio a portata di mogliera. Mai, se pretendi di testare laboratoriamente al meglio, e dal vivo, le tue teorie scientifiche sull’Aids. Non dico l’elicottero, ma una terapeutica mezz’ora di auto, come margine di sicurezza, andrebbe sempre messa in preventivo.
I MACIGNI A FAVORE DELL’AIDS, PIÙ SASSOLINI CHE MACIGNI
Quanto a te, sei bravissimo a pescare informazioni sulla casistica ufficiale Aids, e parli di macigni a favore dell’Hiv. Ti è sfuggito però un particolare, e cioè che le tonnellate di miliardi ricevuti dagli stati e dalle nazioni gabbate, cioè dal mondo intero incluso tu ed io, rendono assai facile a CDC e compari di costruire storielle ed elaborare statistiche fasulle.
HOLLYWOOD DEVE PUR SERVIRE A QUALCOSA
Vuoi che uno inventi una maxi-fandonia come l’Aids e si dimentichi poi di inventare le frottole di contorno? Vuoi che uno monti un palcoscenico mondiale, e si dimentichi di coinvolgere i Rock Hudson, i Magic Johnson, le Elizabeth Taylor e mezza Hollywood?
Mi sa tanto che confondi i macigni coi sassolini.
E’ TROPPO FACILE CATALOGARE ED ETICHETTARE I MORTI
Ti è rimasto indigesto il caso della poveretta sana andata col marito sieropositivo e poi morta un mese dopo? Guarda che non si muore in quel modo di Aids. Si può morire all’improvviso di sospetto, di paura, di schifo. E anche di 1000 altre cose. Ma non di Aids. Ti ricordi i morti di influenza suina-messicana? Morivano di altre cose che venivano catalogate suina-messicana!
I VERI MACIGNI STANNO DALLA SPONDA OPPOSTA
Perché non mi citi piuttosto le migliaia di coppie testate con rapporti improtetti, lui sieropositivo e lei no, senza nessun contagio? Perché non citi i ripetuti esperimenti della Marina Americana con marines volontari e sesso improtetto con prostitute giapponesi sieropositive, senza nessun contagio? Perché non mi citi i milioni di casi africani, testati come Aids mentre risultano essere alla fine tutti casi di malaria? E perché non elenchi le coppie volate dai ponti e dai palazzi per paura di essere infettati da un Aids inesistente, e che costituiscono la parte numerica più consistente e più vera di tutte le reali vittime Aids?
Come vedi i macigni magari esistono anche, ma stanno tutti sulla sponda opposta alla tua.
SE TU CI TENESSI DAVVERO A RISOLVERE I TUOI DILEMMI, AVRESTI STUDIATO DUESBERG A FONDO, SENZA STORPIARNE IL NOME
Dici di aver letto Duesberg, e lo chiamo Desberg. D’accordo puoi anche esserti distratto. Ma da come ti esprimi, dubito che tu abbia letto davvero una singola pagina di quel testo. Lo si capisce da come tratti il maggior scienziato vivente di microbiologia. Può anche essere che tu abbia il volume, ma se un libro scientifico ha una patina di polvere e non viene studiato, sottolineato, sintetizzatio e riletto, se ne capisce davvero poco.
QUALCHE DETTAGLIO SU PETER DUESBERG
Per fortuna che Duesberg è docente di biologia molecolare e cellulare, non all’ateneo di Gorizia o di Campobasso (con tutto il rispetto per le due magnifiche città italiane), ma alla blasonata Berkeley University of California.
Per fortuna che Peter Duesberg era in corsa per il Nobel, prima della sua dissidenza. Per fortuna che Peter Duesberg è un pioniere, nonché una riconosciuta autorità scientifica nella ricerca dei retrovirus, al punto di averli recentemente assolti da ogni pericolosità. Per fortuna che Peter Duesberg è il primo scienziato al mondo ad aver isolato un gene del cancro.
ALLA RICERCA DELL’INFALLIBILE MEDICO
Dico per fortuna, perché tu pretendi di rivolgerti non a un ricercatore non-medico qualsiasi come me, ma al massimo degli scienziati, cioè al medico, magari pasteuriano, il solo deputato a parlare con proprietà di comprendonio e di linguaggio della faccenda Aids.
Anche qui, lasciatelo dire, dimostri molta paglia in coda. Non perchè non esistano medici che sono anche scienziati. Ce ne sono tanti e di grande levatura.
I PIÙ GRANDI DEFICIENTI STANNO PROPRIO AL RIPARO DEI LORO AULICI TITOLI
Chi cerca scienza e cerca valori, non li va comunque a cercare pregiudizialmente nei titoli e nelle etichette, ma li cerca dovunque essi si trovino. Prima uno parla e discute, poi alla fine magari va a verificare se l’interlocutore aveva questo o quel titolo, o se non ne aveva affatto.
Ci può essere scienza sopraffina anche nel muratore e nel vigile, nella donna di casa e nel disoccupato. Personalmente ho delle lauree, ma sono il primo a dire che i più grandi deficienti stanno proprio al riparo dei propri titoli mal acquisiti e mal gestiti. Mi ci metto dentro anch’io, così non si offende messuno.
CHIARIAMO IL SIGNIFICATO DELLA PAROLA VIRUS, PRIMA DI PARLARE DI AIDS E DI HIV
Quando tu parli poi di virus mi fai venire i brividi. Usi la classica terminologia dei monatti e degli untori. Parli di gente che contrae il virus, cioè, nel tuo immaginario, di gente che prende il virus da altri.
Non ti è mai venuta in testa l’idea che, non dico l’Hiv che non esiste, ma tutti i virus che ci riguardano siano di provenienza autoctona, cioè interna? Come fai a parlare disinvoltamente di Ufo, se non hai mai visto un’astronave? Hai mai visto, guardato, testato, incontrato un virus, e particolarmente un virus vivo e attivo? Non offenderti. Potrei fare la stessa domanda a Gallo e Montagnier.
SPROLOQUIO E CAPZIOSITÀ
Parli di razionalità e di capacità riflessiva, e poi parti come un ossesso col piede sbagliato.
Tanto sbagliato che, dopo pochi passi ti inciampi. E pretendi che un medico dialoghi con te e ti tolga dai dubbi. Sei divertentissimo. Fossimo in un’aula universitaria, ti chiamerei spesso alla lavagna, come esempio da non seguire. Sarei disposto persino a pagarti in tale funzione dimostrativa. Tutti i tuoi ragionamenti sono inficiati dal concetto errato di partenza.
Non è che tu ragioni e poi alla fine arrivi all’Hiv e all’Aids. Tu parti da Hiv e Aids e fai i tuoi ragionamenti. Questa non è scienza e non è ragionamento, ma sproloquio e capziosità.
DUESBERG NON È ANCORA IGIENISTA, MA CI STA ARRIVANDO
Ti diro’ di più. Per quanto io sia un grande ammiratore del professor Peter Duesberg, se mi capitasse tra i piedi, o se capitassi io tra i suoi, gli direi che non esiste una singola malattia al mondo causata dai virus. Ovvio che i virus sono compresenti in tutte le malattie, provenendo essi da intensificata moria cellulare interna.
Ma, essere compresenti in qualcosa ed essere causatori di qualcosa, fa una grossa differenza.
Duesberg è uomo di grande probità e di straordinaria intelligenza, anche se un piccolo limite ce l’ha, nel senso che gli manca una solida base igienistica. Ci sta però piano piano arrivando.
LA MEDICINA SBAGLIA, MA NON PUÒ ESSERE MESSA IN DISCUSSIONE
La cosa migliore del tuo messaggio è quando dici che la tua opinione rimane incerta sulla verità, ed è già una falsità bella e buona, perché subito dopo ammetti che il virus Hiv deve esistere e che può essere solo lui il colpevole. Notevole anche l’accusa che fai alla dissidenza. In 25 anni la medicina non ha portato uno straccio di prova sull’Aids? E solo tante frottole e tanti martellamenti mediatici? Vero, ma sai com’è, la medicina è la medicina, il credito è scontato ed automatico.
Nessuna alternativa da parte della dissidenza? Di quali alternative parli? La dissidenza però non ha saputo dare alternative valide. Di quali alternative valide parli? Alternative di una malattia inventata dagli altri? E di un virus causatore inventato dagli altri? Che la dimostrino i Gallo e i Montagnier, l’esistenza dei loro beneamati virus Hiv. Chi inventa è tenuto a provare. Chi rompe paga, e i cocci sono suoi.
Pensavi che la diffidenza si mettesse a inventare un farmaco antagonista dell’Azt, quello che si è rivelato causatore autentico di esaustione stile Aids? Quello che il Suo inventore dr Beltz ha definito una sua disgraziata invenzione che non ripeterebbe mai più?
LA SCHEDA IRRESISTIBILE DEL NOBEL MONTAGNIER
Più che pagare, Montagnier è stato strapagato, e gli hanno pure dato il Nobel più farsesco mai assegnato nella storia. Un Montagnier che, nel 1984, diceva perentoriamente che la causa dell’Aids è l’Hiv. E, nel 1995, diceva che la causa dell’Aids è l’Hiv, più la cocaina e le anfetamine. E, nel 2000, diceva che la causa dell’Aids è l’Hiv, più la cocaina, le anfetamine e lo scarso sonno. E, nel 2005, diceva che la causa dell’Aids è l’Hiv, più la cocaina, le anfetamine, lo scarso sonno e la pretesa di coitare a ritmo di Viagra (come dei cavalli stanchi frustati invano dal padrone). E nel 2008, diceva che la causa dell’Aids è l’Hiv, più la cocaina, le anfetamine, lo scarso sonno, il Viagra, l’alimentazione alto-proteica, il caffè e le sigarette. E, nel 2010, dice di non rompergli più i coglioni, perché col Nobel gli sono arrivati soldi in sovrabbondanza e vuole poterseli pappare tutti in santa pace.
NON PRENDERTELA, LA PROSSIMA VOLTA TI TRATTERÒ MEGLIO, E MAGARI MI DIRAI NOME E COGNOME
In conclusione, caro Informazione, ti sei rivolto alla persona sbagliata. Non sono medico, non sono competente, non ho dialogato con te ma l’ho buttata sul ridere. Non c’è modo per me di sperare che tu possa cambiare idea, essendo stampigliato sul tuo Dna il simbolo del terrore chiamato Aids.
Alla fine dei conti hai sbagliato indirizzo.
Valdo Vaccaro
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