LETTERA
PROSPETTIVA DI ASPORTAZIONE TIROIDE
Buonasera Dr Vaccaro, le scrivo per sottoporre alla sua attenzione un problema di salute serio che mi preoccupa parecchio perché comporta l’asportazione della tiroide. La cosa riguarda la madre del mio fidanzato che ritengo sia molto giovane per perdere un organo così vitale. Vorrei sapere cosa ne pensa, se dal suo canto ritiene che l’operazione sia l’unica soluzione o se si possano prendere ancora strade diverse consultando eventualmente altri specialisti. La ringrazio fin d’ora per la sua attenzione.
Cari saluti.
Michela
*****
DAL DOCUMENTO ALLEGATO
La paziente ha 51 anni, altezza 1.64, Peso ante-malattia 78kg, Peso attuale 64 kg, malattia diagnosticata a metà Ottobre: Tiroide di Hashimoto-Morbo di Basedow, Assunzione farmaci ante malattia: metformina una volta al giorno, Inegy 10/10 (anti-colesterolo), Farmaci assunti per curare il morbo di Basedow: Topazole 30 mg al giorno, Propiltiroucile 300 mg al giorno, Stato malattia con assunzione di Topazole: progressivo miglioramento, con conseguente abbassamento dei globuli bianchi con valori inferiori ai minimi, Stato malattia con assunzione Propiltiroucile: miglioramento netto, abbassamento dei globuli bianchi (3100) -esito negativo. Soluzione finale proposta dalla medicina: Asportazione tiroide.
*****
RISPOSTA
LA TIROIDE APPARTIENE A UN SISTEMA VITALE DELICATISSIMO
Ciao Michela. Quando si parla di asportazione di qualcosa, definiamo innanzitutto cosa è questo qualcosa che si vorrebbe rimuovere. La tiroide fa parte intanto del sistema endocrino, composto da un insieme di ghiandole interconnesse ed intercomunicanti l’una con l’altra, per cui ogni interferenza con un singolo componente va a riflettersi inevitabilmente su tutto il sistema ghiandolare. Già questa semplice considerazione dovrebbe far riflettere.
UN DECISO CAMBIO ALIMENTARE È LA VERA STRADA RIMEDIALE
Il compito della tiroide poi è legato alle più importanti funzioni vitali. Essa fa parte anche del sistema immunitario. Tener presente inoltre che l’uso di farmaci correttivi ed immunosoppressivi comporta l’insorgenza di diversi tipi di tumori. L’ipotiroidismo è molto comune tra le popolazioni che si alimentano con diete alto-proteiche, con abbondanza di carne e latticini in particolare. L’Austria ad esempio è tra i paesi più colpiti. E questo la dice lunga sul dove intervenire e sul perché.
IL BISTURI, ALL’INFUORI DELLE REALI EMERGENZE, RAPPRESENTA IL FALLIMENTO DELLA MEDICINA
Come diceva il grande fisiologo americano, Oliver Wendell-Holmes (1809-1894), docente prestigioso ad Harvard, il bisturi rappresenta il fallimento della medicina e della sua missione, nel senso che confessa e conferma la sua incapacità di capire la malattia e di risolverla. Concetto che valeva nel secolo scorso e che vale a maggior ragione nei tempi attuali. Concetto che vale ancora di più nel caso specifico delle ghiandole endocrine, parti corporali delicatissime.
ASPORTARE ORGANI VITALI È SEMPRE UNA MENOMAZIONE
La tiroide viene anche chiamata ghiandola sentinella. Il cattivo funzionamento della tiroide, come del resto anche la sua asportazione, può trasformare una persona da giovane in vecchia, da elemento sano in persona deperita, fiacca e cascante. Per un buon funzionamento della tiroide è necessaria una buona alimentazione e iodio organico abbondante. Serve anche un buon supporto del gruppo vitaminico B, non compromesso dall’uso mai abbastanza biasimato di zuccheri raffinati distruttori sistematici del gruppo B.
NIENTE PIÙ FARMACI E NIENTE PIÙ MEDICINE
Quello che posso suggerire è un netto cambio di marcia con l’alimentazione e con le cure. Uno stop radicale a tutti i farmaci, estromettendoli in modo progressivo. Stop totale alla carne e ai latticini in tutte le forme. Stop a ogni forma di zucchero raffinato e a dolciumi. Adozione di una dieta leggera e vegancrudista. Preparazione specifica ed intensificata sulla scienza igienistica, visto che la paziente deve convincersi e coinvolgersi personalmente nel piano alternativo. È indispensabile credere in se stessi e credere nelle leggi della natura . Natura presente all’interno del corpo umano. Corpo umano autoguarente, con un sistema immunitario che non sopporta affatto le curomanie invasive di stampo medico. Sul blog ci sono molte tesine su questo argomento e basta digitare come motore di ricerca le parole tiroide, Hashimoto, Basedow, tiroidite. Da rilevare che i farmaci assunti nel caso specifico comportano danni epatici e pesanti alterazioni nei valori ALT e AST.
TIROIDE IPER-ATTIVA OSSIA MORBO DI FLAIANI-BASEDOW-GRAVES
La malattia di Basedow-Graves è conosciuta anche come malattia di Flaiani-Basedow o gozzo tossico diffuso. Con una tiroide iperattiva si ha un metabolismo incrementato, rapido battito cardiaco 90-100 al minuto, alta pressione del sangue, insonnia, forte appetito con perdita di peso, occhi sporgenti, gozzo e ingrossamento generale della tiroide, aumentata produzione di calore, traspirazione e sudore, instabilità emozionale con sovreccitazione e allucinazioni, iper-irritabilità del sistema nervoso, pigmentazione della pelle con tendenza al colore bruno.
TIROIDE IPO-ATTIVA O MORBO DI HASHIMOTO
Con una tiroide deficiente e sotto-attiva, come nel Morbo di Hashimoto, si va in mixedema, ossia in un edema del sotto-cute dovuto ad accumulo di muco-polisaccaridi, tipico dell’ipotiroidismo, con gonfiori al viso e alle labbra, sonnolenza e paranoia, udito e memoria alterati, movimenti rallentati.
Nell’ipotiroidismo, il mixedema significa alterazione cutanea causata dalla mucina che si deposita nelle fibre del derma. Il mixedema è una condizione caratterizzata da diminuzione del ritmo metabolico, aumento di peso, diminuzione di vigoria fisica e mentale, occhi addormentati, battito lento. unghie spesse e fragili, capelli radi e secchi, bassa temperatura corporale, anemia nelle parti periferiche.
IL NODULO TIROIDEO
La tiroide può sviluppare nel suo tessuto uno o più noduli solidi o contenenti liquido. In questo caso parliamo di cisti tiroidee. Si tratta di una condizione assai frequente nelle donne. Pare che in alcune popolazioni la metà delle donne abbiano almeno un nodulo di 1 cm di diametro.
L’ASPORTAZIONE GHIANDOLARE È UNA MUTILAZIONE CHE NON RISOLVE
Queste alterazioni della tiroide risultano incurabili coi mezzi della allopatia, visto che i medici, dopo aver sperimentato per inutile routine la via farmacologica, intervengono chirurgicamente sul sintomo. In pratica estirpano l’organo ritenuto erroneamente malato, anziché agire sulla causa reale della alterazione, e lasciano così in piedi lo stato di disordine organico.
NORMALIZZARE LA COMPOSIZIONE DEL SANGUE
Il trattamento logico ed auspicabile deve invece normalizzare la composizione del sangue mediante A) Buone digestioni in serie, B) Attiva eliminazione cutanea e C) Riequilibrio termico corporale.
La dieta comprenderà alimenti di origine vegetale, frutta di stagione, insalate miste crude condite con olio di oliva extravergine e poco sale, accompagnate volendo, per i vegetariani da formaggi freschi e uova sode, per i vegani da noci, pinoli, anacardi, pistacchi e mandorle dolci. Come piatti cotti, sempre al minimo di temperatura e di tempo di cottura, Manuel Lezaeta raccomandava minestroni o zuppe di verdura, zuppe di frumento o farro integrale od orzo, condite sul piatto con olio d’oliva a crudo. Per lo iodio organico si trova abbondante nei cavoli, nel crescione e in tutte le crucifere, oltre che nelle alghe e nell’avena.
UN SIGNIFICATIVO CASO DI AUTOGUARIGIONE E DI REMISSIONE SPONTANEA
Ovvio che ogni singolo caso è diverso, e che le mie valutazioni sono di carattere generale. Ricordo di un caso assai simile di qualche anno fa, quando venne da me piangendo una giovane cinese di Hongkong, amica di mia moglie e sposata in Italia. Mi portò una cartella di documenti relativi alla sua tiroide. Le ultime lettere in particolare, con intestazione ospedaliera, la ammonivano in modo particolarmente brutale a presentarsi e a sottoporsi alla asportazione della tiroide, visto il fallimento di tutte le cure farmacologiche sostenute in precedenza. Le dissi soltanto di ignorare la richiesta di presentarsi in ospedale e di estromettere ogni farmaco, nonché di fare un netto cambio di marcia alimentare (niente più latticini che assumeva senza limiti) e introduzione di dieta crudista. Dopo un anno l’ho rivista pimpante e sorridente in un bosco montano del Friuli mentre raccoglieva castagne. Non solo guarita del tutto. Nel frattempo era rimasta incinta ed era in fase di allattamento della sua seconda creatura.
Valdo Vaccaro
Carissima Michela,
sono passata dalla strada di tua suocera ma per fortuna la paura dell'intervento era tale che sono riuscita a tenermi tutti i miei preziosi organi!
Prendevo la stessa quantità di farmaci di tua suocera, nell'arco di un anno guarivo per poi ricadere nel baratro entro l'anno sucessivo.
Ho cambiato 4 endocrinologi, tutti mi hanno detto che l'unica soluzione era l'asportazione.
Poi ho deciso di provare questa via alternativa.
Solo mio marito mi ha appoggiata. Mia madre, mie sorelle, mia suocera e qualunque persona con cui parlassi mi osteggiava mi faceva sentire pazza e pretendeva analisi dei valori del sangue.
Due parole su come ho affrontato la malattia: Ho eliminato tutti i prodotti di origine animale, tutti gli zuccheri e tutti i farmaci (gradualmente) e sono guarita!
Non ho ascoltato nessuno se non il medico interno del mio corpo, ci sono stati momenti difficili, momenti in cui ho avuto una profonda paura ma più il tempo passava e più stavo bene.
Non mi sono mai rivolta al medico per consigli e non mi sono mai fatta le analisi del sangue per timore che poi ci fossero prove che stavo sbagliando tutto (in questo modo nessuno può dire che stavo sbagliando, e ti assicuro che ci sono tantissime persone che avrebbero voluto farlo).
In ogni caso questo è solo un racconto personale per dare coraggio a tua suocera e a te.
SI PUO' GUARIRE!
Poi la decisione finale spetta solo a tua suocera, puoi farle leggere le tesine e cercare di convincerla ma se non riesci non ti abbattere, ognuno è artefice del proprio destino!
Buon giorno, ho letto le sue tesine e la contatto per avere dei consigli da parte sua in merito al mio problema. Nel 2008 ho iniziato ad avere problemi di salute e ho scoperto di essere affetta dal "morbo di Basedow". Sono dimagrita 10 kg in due mesi. soffrivo di insonnia, ero nervosa ed avevo un'esoftalmo molto accentuato. Nel 2010, l'endocrinologa mi ha convinto a rimuovere la tiroide perché il Tapazole iniziava a darmi problemi, quindi ad aprile di quell'anno mi hanno operato. Nel corso degli ultimi 5 anni ho preso l'Eutirox ogni giorno, ma gli esami che ho fatto periodicamente indicavano che il dosaggio non era giusto. Quindi da cinque mesi, su consiglio del medico, ne ho sospeso l'assunzione e da allora i miei esami (TSH; FT3 ed FT4) rientrano nella norma. Nel corso di questi anni ho fatto due ecografie dalle quale non risultavano residui cellule tiroidee e due settimane fa ho fatto la scintigrafia total body per escludere cisti ovariche o tumori e un'altra ecografia. Da questi ultimi esami sono risultate cellule tiroidee fuori sede, cioè un pò più in alto sul collo, sotto il mento. Io sono vegana da due anni e vegetariana da 4, volevo da parte sua dei consigli alimentari, perché visto che non ho problemi senza l'Eutirox, vorrei continuare così. Invece l'endocrinologa insiste che devo fare o un'altra operazione o lo iodio radioattivo per rimuovere le cellule tiroidee e quindi non rischiare una recidiva del morbo.
Sono sicura che saprà consigliarmi per il meglio,
Donatella Rossotto
Scusa Donatella, ma Valdo non legge i commenti e bisogna inviargli direttamente una mail. Nel frattempo un mio consiglio assolutamente personale è di evitare la soia in tutte le sue forme, perché i dannni che provocherebbe alla tiroide e annessi/connessi sono, secondo alcuni, certi e documentati. Solo come precauzione in attesa di informarsi meglio e scegliere con maggiore cognizione di causa.