È vero che la frutta aiuta molto anche nella cataratta?
LETTERA
Buonasera Dottor Vaccaro, ho letto sul suo sito una lettera di un certo Riccardo Giuliana il quale diceva che con fragole, arance, kiwi e succo di limone è guarito dalla cataratta totalmente. Io ho 44 anni e da circa un anno mi è stata diagnosticata una sclerosi nucleare detta anche cataratta.
Volevo chiederle se, secondo lei, è possibile una guarigione con un metodo del genere e se poteva consigliarmi in generale quali alimenti è meglio evitare, visto che gli oculisti non conoscono cure naturali se non quella di sostituire il cristallino. Io sono del parere che il prodotto originale (cristallino) è sempre meglio della copia, quindi vorrei tentare qualcosa per far regredire il problema, visto che lentamente la situazione sta peggiorando. Ringraziandola in anticipo. Saluti. Marco Ricci
RISPOSTA
Ciao Marco, permettimi di non essere d’accordo con te sul fare di ogni erba un fascio. Ci sono medici e medici, igienisti e igienisti, oculisti e oculisti. Ho la fortuna di contare su amici medici che sono davvero all’altezza della situazione. Ti sembrerà strano, ma i consigli più spinti in senso igienistico mi stanno arrivando esattamente da un importante oculista.
L’IMPORTANZA DELLE VITAMINE NATURALI E QUINDI NON DOPANTI, TIPO C, A ED E, NONCHÉ DEL GLUTATIONE
E mi sta confermando che, nel caso tuo, l’ideale è ricorrere ad abbondanti immissioni di vitamina C naturale, con spremute di agrumi, tipo arance e pompelmi, dalle 2 alle 4 volte al giorno. Anche i cibi contenenti vitamine A ed E, diventano basilari.
Pure il glutatione ha la sua importanza come potente antiossidante. Il glutatione si trova nei migliori frutti che la natura ci regala a piene mani, ossia arance, avocadi, cocomeri, carote, fragole, patate, pesche. Il glutatione, associato alla vitamina C della frutta, ed in particolare alla magnifica papaia, risulta fondamentale nella prevenzione della cataratta, e questa è parola di grande docente universitario in oculistica.
GLI OCCHI SONO LO SPECCHIO DEL CORPO E DELL’ANIMA
Ovvio che tale cura andava fatta prima ancora della diagnosi iniziale. Gli occhi riflettono non solo lo stato generale di salute del corpo sia funzionalmente che diagnosticamente (vedi iridologia ed esame del fondo oculare), ma sono legati anche allo stato di salute del fegato. Gli oculisti bravi spingono la gente a fare queste cose, lasciando le altre soluzioni come opzioni estreme.
LA CATARATTA È UN PROBLEMA DI OPACITÀ
La cataratta significa in sintesi cristallino opacato. Il cristallino è la lente che ci ha dato madre natura per vedere lontano e vicino. L’accomodazione si ha grazie alle fibre del cristallino stesso. Quando l’accomodazione non funziona più, non c’è altro da fare che ricorrere all’uso delle lenti.
PIÙ CHE I BRAVI OCULISTI, È LA GENTE STESSA A FRENARE LE CURE NATURALI
Il problema è che siamo in genere di fronte a gente anziana, e pertanto disabituata alla frutta. Gente che tira fuori tutte le scuse, come quella che le arance creano acidità (e invece non è vero), che non vengono digerite (e invece non le sanno mangiare), perché sono diabetici e non tollerano gli zuccheri (e invece non fanno le opportune distinzioni tra zuccheri industriali e zuccheri naturali). Sembrerà paradossale ma, alla fine, non sono gli oculisti bravi a frenare l’igienismo ma piuttosto i loro clienti.
CATARATTA, OVVERO INVECCHIAMENTO PRECOCE DEL CRISTALLINO
La cataratta altro non è che un invecchiamento precoce del cristallino, una malattia della senescenza. Con l’allungamento della vita media il problema si allarga e diventa statisticamente rilevante. Essa è favorita dalle alterazioni metaboliche, tipo il diabete, il colesterolo, l’alimentazione grassa e alto-proteica, e da patologie dismetaboliche tipo l’ipoparatiroidismo (ipofunzioni delle paratiroidi), dermatite topica, galattosemia. Non esiste allo stato attuale delle cose una cura medica della cataratta. L’unica terapia a disposizione è quella chirurgica.
CAUSE E CONCAUSE, CON LE ARANCE PRONTE A DARE SEMPRE IL LORO PREZIOSO AIUTO
Ci possono essere anche altre cause o concause, tipo malattie dermatologiche, intossicazioni, radiazioni, raggi X, traumi oculari, temperature elevate (vedi soffiatori del vetro). Ci possono pure essere cataratte complicate, tipo quelle derivanti da glaucoma o da uveite. Non mancano le forme iatrogene, come la cataratta da farmaci (steroidi), e la cataratta da farmaci ipotensivi miotici, che provocano miosi pupillare. Il ricorso massiccio alla vitamina C risolve qualcosa ma in modo dopante. Molto meglio portarsi a casa arance e frutta fresca a cassette.
Valdo Vaccaro
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