LA SALUTE È NELLE TUE MANI

da 9 Giu 2014Salute

(Conferenza di Verona del 7 Giugno 2014)

A VOLTE I CONTI NON TORNANO AFFATTO

Buon giorno a voi amiche e amici di Verona. Grazie per essere qui di mattina presto. Il Teatro Santa Teresa ha una capienza di 300 persone e devo rilevare che è occupata solo a metà o neanche quello. Chi ha contato con accuratezza parla di 85 presenze soltanto, più 5 relatori e una ventina di personale dell’Associazione, assai accaldati e madidi di sudore nelle ore pomeridiane. Cifre onestamente improponibili e di tipo fallimentare. A conferma poi che le maxi-conferenze giornaliere non sono scelte facili da gestire. Salvo che qualcuno non ci prenda per dei beduini del deserto, pronti a tutto per un pugno di dollari bucati e per la soddisfazione di far parte di un Movimento Salutistico Straordinario e di essere scelti poi come simboli eroici e super-economici del medesimo.

LA FORMA PSICO-FISICA DIPENDE DAI NOSTRI PENSIERI E DALLE NOSTRE SCELTE

Nessuna intenzione polemica nei riguardi degli organizzatori. A volte, per puro paradosso o per la famosa legge del menga, anch’essi vengono penalizzati dalla insostenibile situazione. Forse sono troppo viziato da mie altre uscite precedenti, con sale regolarmente strapiene non solo in località primarie tipo Cagliari e Padova, ma anche in cittadine meno grandi tipo Codroipo. Salute, equilibrio, benessere, stato di forma. Chi di noi non insegue tale brillante condizione del corpo e dello spirito? Il titolo del mio intervento non lascia adito a dubbi. Siete voi, e nessuno altro al di fuori di voi, gli artefici della vostra salute. Più che un insegnamento, una assegnazione di responsabilità.

PER LA MISERIA, QUI MANCA CAMPBELL

Elisa, organizzatrice dell’evento e in evidente vena di scherzi, ha avvertito me e Marcello Pamio che la mia apertura mattiniera e la chiusura pomeridiana di Pamio stesso sarebbero particolarmente importanti. La verità è che tutti i conferenzieri convenuti sono di ottima levatura, e tutti italiani. Ovvio che se ci fosse pure il professor Colin Campbell ne avremmo guadagnato in richiamo pubblicitario. Ma dove mai lo avremmo sistemato? E, con lui presente, sarebbe forse valso di più il nostro evento in termini di carisma e di dignità scientifica? Non diciamo idiozie! Ho il massimo rispetto per l’ultimo personaggio della Terra, figurarsi per uno che sta dalla nostra parte e che fa un ottimo lavoro di ricerca, rappresentando una straordinaria referenza internazionale.

VOGLIAMO SEMPRE LASCIARE IL SEGNO MA LA MOBILITAZIONE DELLA GENTE VA MESSA AL VAGLIO

Scherzi o non scherzi, intendo iniziare alla grande, perdio. E per me alla grande significa metterla sul piccantino e lasciare il segno. Ogni nostro intervento deve avere queste caratteristiche di avanzamento, altrimenti finiremmo per annoiarci nel ristagno. Nessuna critica ai presenti. Ci mancherebbe. Al contrario, c’è dell’eroismo in ognuno di voi. Potrei forse criticare la Dania e le amiche di Feletto Umberto, Comune di Tavagnacco, giunte in treno da Udine, con diverse ore di assorbimento elettrico-ferroviario? Non ho sottomano l’elenco completo, ma di sicuro molti di voi si sono sobbarcati centinaia di chilometri d’autostrada e delle spese non indifferenti, venendo da lontano. La mobilitazione della gente, di relatori e di appassionati, non è una cosa da prendere sottogamba, alla leggera. Occorre preparare gli eventi al meglio e non illudersi che basti risolvere alcuni punti affinché i conti tornino.

CENTO O FORSE SOLTANTO 85, SICURAMENTE POCHI MA BUONI

Eppure non siete in 800, con code ed assembramenti fuori della sala. Eppure non siete nemmeno in 300 a riempire ogni seggiola del Teatro Santa Teresa. Eppure nessuno di voi ha dovuto sborsare 320 euro d’ingresso come a Vicenza, con tanto di fierezza organizzativa da parte di Eat4? Significa forse che per nobilitare un evento salutistico in questo paese serve la bandiera a stelle e strisce? Significa forse che qualcuno di noi debba sentirsi un paria, un poveraccio, un pezzente o un sotto-scienziato incapace di reggere il confronto con un docente americano della Cornell University, nonché ricercatore ad alta valutazione del prestigioso MIT, Massachusset Institute of Technology? Significa forse che il mio intervento valga di meno di quello di Campbell e che io debba accontentarmi di un obolo da 300 euro più 100 di rimborso spese, dopo che vado a scomodare chi mi porta al treno e mi riporta a casa a tutte le ore del giorno e della notte, e che finisce magari di fare l’incidente per fortuna leggero, ma in piena colpa e con 16000 euro di danno, per coprire i quali dovrò fare conferenze per due anni di seguito?

SCONTO COTTIMISTICO UNILATERALE SUL BUDGET FISSATO

Significa forse che il mio report, sia sottoponibile a sconto per il fatto che oggi vi sto lasciando alle 12 e 30, quando ho dovuto lavorare al testo dalle 4 di questa mattina, per cui anche la retribuzione a cottimo dovrebbe premiarmi e non penalizzarmi? Significa forse che vadano tenute in conto le bellezze innegabili dell’Agriturismo che mi ha ospitato stanotte, quando una camera per dormire e una colazione mattiniera sono normali e d’obbligo? Non è critica o polemica con l’Associazione Madre Natura, ma è un invito a maggiore senso di razionalità e di coscienza organizzativa, sia nei propri riguardi che nei confronti di chi viene invitato sul palco e tra le seggiole. Se non si è in grado di fare 250-300 persone almeno, meglio non farlo. Meglio riconoscere in anticipo che si è fallito e annunciare la cancellazione dell’evento, e non scaricare il barile su valutazioni insostenibili tipo l’eccesso di conferenze nell’area, cosa che mi era del resto stata citata anche a Peschiera del Garda. Non attraiamo abbastanza persone? Peggio per noi. Meglio che ce ne stiamo tranquilli ed indisturbati a casa nostra.

COSTO MOLTO CARO

A chi mi chiederà d’ora in avanti le mie condizioni per conferenze e colloqui, vedrò di dissuaderlo dicendo che costo “molto caro” e probabilmente al di là del suo attuale budget. Ho messo a disposizione gratuita del pubblico italiano ed internazionale un blog settennale gratuito da cui pescare. Ho un programma di risposte selezionale gratuite alla marea di mail in arrivo. Qualcosa che nessuno al mondo sta facendo. Ho una Ambulant University che costa zero allo Stato Italiano e ai cittadini, costa zero all’Europa e al mondo. Nessuno si permetta di dire che la sto mettendo su un piano di voracità mercantilistica, quando l’intera mia iniziativa mi decurta centinaia di migliaia di euro anno in mancate iniziative e mancati guadagni. Un caro amico di Verona, imprenditore di fama mondiale, mi ha ammonito nei mesi scorsi con una frase raggelante. Valdo, mi ha detto, hai tutta la mia ammirazione. “Mettiti però bene in testa una cosa soltanto. Meno tu costi alla comunità e meno vali per essa. Non si tratta di una battuta ma di una precisa regola di mercato”.

UNA IMPORTANTE PRESENZA FEMMINILE

Meglio essere chiari e trasparenti in queste faccende. Dobbiamo sì condurre la nostra solita missione, ma non possiamo procedere come dei questuanti, o come dei relatori di secondo piano, o come compagini di serie B, visto che in questo caso siamo un gruppo ristretto di 6 relatori, tra cui una Aida Vittorini Eltanin di cui sentiremo ancora parlare, visto che è non solo giovane, brava e preparata, ma rappresenta al meglio l’altra metà del cielo, la parte femminile, quel fenomeno evidentissimo che sta portando alle nostre conferenze più donne che uomini, senza alcuna offesa per la parte maschile a cui appartengo. Aida mi fa pensare a donne mirabili del passato tipo Florence Nightingale, o anche a donne di oggi come la dottoressa franco-canadese Guylaine Lanctot, coraggiosa autrice di “La Mafia della Sanità”. La Aida ha scritto un testo notevole dal titolo “La dieta di Eva e la salute di Eva”. Mi ha pure detto che ha preso diversi spunti dai miei libri e dal mio blog, e non posso che sentirmi onorato per queste sue attenzioni.

IMPARIAMO DAL VATICANO A SOVVERTIRE IL SIGNIFICATO DI ELEMOSINA

Impariamo dalla Chiesa Cattolica che, pur possedendo il più grosso patrimonio edile ed artistico nazionale, con parchi, teatri, monasteri, colonie e impianti sportivi, non prova alcun imbarazzo nel sollecitare al popolo dei bonus, dei contributi e dei versamenti, in nome delle tante sue buone azioni. Alcune buone di certo. Missioni di assistenza ai poveri e ai malati non hanno prezzo e avvengono  primariamente grazie ai sacrifici di monachelle anonime ed ammirevoli, o di bravi monaci come fu Taddeo di Wiesent, irripetibile benefattore dell’intero continente sudamericano. Altre meno munifiche come il possesso di multinazionali tipo la Eridania Sadam, produttrice di zuccheri raffinati in quantità, in mano al gruppi Maccaferri, proprietà dello IOR o Banca Vaticana. L’elemosina viene fatta dal ricco verso il povero. Ma la Chiesa Cattolica, per niente afflitta da povertà pecuniaria e da persecuzioni impositive statali sull’immenso patrimonio posseduto, ha rovesciato il concetto di elemosina, per cui è il ricco che chiede aiuto alla massa impoverita dai disastri bancari e commerciali provocati ad arte dai Grandi Manovratori delle multinazionali e del gruppo Bilderberg.

ERIDANIA SADAM E BUSINESS DELLO ZUCCHERO, SOSTANZA BENEFICA SECONDO I BUGIARDI DELLO IOR E DEL GRUPPO MACCAFERRI

Un business, quello degli zuccheri raffinati, che vale 47 miliardi di US$/anno. Il Gruppo è uno degli attori chiave nel mercato agroindustriale italiano ed è presente lungo tutta la filiera saccarifera, con produzione, distribuzione, infrastrutture e commercializzazione, attraverso una strategia di governance strutturata e articolata, con annessa un’attività nel trading internazionale dello zucchero. Il gruppo Eridania Sadam da sempre crede nel valore della corretta nutrizione. Buona nutrizione intesa come elemento fondamentale per migliorare la qualità delle persone, e come base per il benessere e la salute dei consumatori. Ovviamente questa è la voce del Vaticano, che anche in questa occasione non ce la racconta giusta.

I DANNI SICURI ED IRREPARABILI DI UNA DROGA BIANCA E DOLCIFICANTE

Se pensiamo che l’assunzione di zucchero raffinato 1) Sottrae preziosa vitamina C all’organismo come fanno le sigarette, 2) Uccide diversi batteri simbionti che nel nostro organismo producono vitamine del complesso B, 3) Altera il ciclo di regolazione glicemica, 4) Stimola il pancreas che reagisce allo zucchero puro con una ipersecrezione di insulina, 5) Comporta eccesso insulinico seguito da ipoglicemia e superlavoro pancreatico, 6) Causa ovvia di diabete e di sbalzo iperglicemico alternato a scarsità di zucchero, 7) Determina sonnolenza post-prandiale, 8) Altera il metabolismo e influisce sui delicatissimi equilibri ormonali, 9) Decalcifica le ossa e può portare alle carie dentarie, 10)  Determina chiaramente intensificazione di tumorosità nella gente, visto che le comunità che non conoscono ancora lo zucchero raffinato non sanno nemmeno cosa sia il cancro, 11) Provoca ulcerazioni gastriche ed intestinali, 12) Favorisce allergie e malesseri psicologici.

MENO ZUCCHERO E MENO TUMORI, MENO ASPARTAME E MENO CANCRO

Non è affatto casuale che il più basso livello di tumorosità mondiale si sia registrato in Olanda due anni dopo l’occupa.zione nazista, quando zucchero e caffè erano quasi scomparsi dalla tavola. Tutti gli studi sulla prevenzione e la cura naturale del cancro confermano che più si mangia zucchero e più si rischia di sviluppare tumori di vario genere.  Si sa che la salute non genera business, ed anche che la prevenzione primaria non genera mercato. Si sa che la malattia dà da mangiare a tutto il sistema sanitario. Come già diceva un anonimo e trasparente medico egizio 3.500 anni fa “un quarto di quanto mangiamo serve per nutrire il corpo, il restante serve per nutrire noi medici”.

PREVENZIONE PRIMARIA PRIVA DI INTERESSE SPECULATIVO

Forse è proprio per questo che nelle università di medicina di tutto il mondo si continua a disinteressarsi totalmente dell’alimentazione come fattore influente sul benessere dell’individuo. Forse è per questo che non ci si interessa affatto del mantenimento-salute mediante prevenzione primaria e corretto stile di vita, mentre si punta sulla ben più costosa e redditizia prevenzione secondaria, basata su test di laboratorio poco affidabili e carichi di pericoli, regolarmente denunciati dai medici più trasparenti e onesti come Robert Mendelsohn, o anche come la Kousmine, colpevole però di essere caduta nel business degli integratori, al pari di Linus Pauling.

SENZA GLUCOSIO LA CELLULA DEPERISCE E LA ZONA CEREBRALE SOFFRE IN MODO PARTICOLARE

La cellula per nutrirsi, e dunque per le centinaia di migliaia di reazioni che avvengono nel suo citoplasma, aerobiche o anerobiche, necessita di di trasformare ciò che ingeriamo sotto forma di carboidrati in glucosio. Senza glucosio la cellula deperisce e muore rapidamente. Per gli appassionati del metabolismo cellulare riferito ai nostri 100 trilioni di cellule, occorre ricordare che i passaggi del ciclo di Krebs (Glucosio, glucosio 6, fosfato, glucosio 1, difosfato 6, e via avanti, che ci portano all’acido Piruvico), sono soltanto la prima delle fasi più importanti del ciclo dei Krebs.

CICLO DI KREBS COME VIA METABOLICA E VIA DELLA RESPIRAZIONE CELLULARE

Il ciclo di Krebs, detto ciclo degli acidi tricarbossilici o dell’acido citrico e dell’acido peruvico, è un ciclo metabolico di importanza fondamentale in tutte le cellule che utilizzano ossigeno nel processo della respirazione cellulare. In questi organismi aerobici, esso è l’anello di congiunzione delle vie metaboliche responsabili della degradazione o del catabolismo dei carboidrati, dei grassi e delle proteine in anidride carbonica e acqua con la formazione di energia chimica. Il ciclo di Krebs è una via metabolica anfibolica, poiché partecipa sia a processi catabolici che anabolici. Il ciclo fornisce infatti anche molti precursori per la produzione di alcuni aminoacidi tipo l’alfa-chetoglutarato e l’ossalacetato, oltre che e di altre molecole fondamentali per la cellula. Il ciclo è così denominato in onore dello scienziato anglo-tedesco Sir Hans Adolf Krebs, che propose nel 1937 gli elementi chiave della via metabolica. Per questa scoperta ricevette nel 1953 il Premio Nobel per la medicina.

NON DEMONIZZARE IL GLUCOSIO NELLA SUA FORMA NATURALE DI SUCCO ZUCCHERINO DA FRUTTA E DA AMIDO NATURALE

Non demonizziamo dunque l’elemento glucosio che assieme all’acqua è alla base della vita. Ricordiamoci che gli istinti di base dell’uomo cono l’istinto del dolce, del salato e del grasso. Cerchiamo piuttosto di saperne fare un uso corretto per evitare di affaticare gli organi che presiedono al nostri processi metabolici, fegato e pancreas in primis. Ricordandoci però che l’organismo, come illustra opportunamente Harrison nei suoi trattati di medicina interna, non è mai un assieme di compartimenti ma un tutto unico, per cui una disfunzione al pancreas, una infiammazione del coledoco, direi persino una marcata forma ipocondriaca, possano scatenare reazioni imprevedibili in diversi organ bersaglio del corpo umano, prescelti in base ai nostri punti più deboli e al nostro Tallone di Achille.

NIENTE COMPARTIMENTI STAGNI E NIENTE CURE ZONALI SUL SINTOMO

Una medicina che pretenda di agire per compartimenti stagni e per cure zonali sul sintomo è destinata a sicuro fallimento. Una medicina che non tenga in debito conto le brillanti affermazioni del dr franco-vietnamita Deni Diezer, per il quale la malattia si manifesta sempre assai lontano e assai distante dal suo posto causativo, non va di sicuro assai lontano.

CAMPBELL MI È PURE SIMPATICO MA NON OCCUPA AFFATTO I PIANI SUPERIORI

Ricordo di aver incontrato Campbell a Baltimora nel 1995, in una delle ultime grosse manifestazione dell’ANHS, della quale preservo pure abbondante documentazione fotografica. Colin aveva appena abbozzato il suo drammatico cambio di percorso da insegnante di alimentazione tipica americana, basata su carne e latte, a insegnante di vegan-crudismo. A quel tempo, Valdo Vaccaro aveva alle spalle 50 anni almeno di militanza attiva in favore del vegetarianismo. Gli sarà concesso dire che nulla di meno egli si sente di valere rispetto al collega americano? Mi pare di avervi chiarito che il termine Health Science ha di inglese soltanto il nome, e che la Scienza della Salute appartiene storicamente di diritto alla Magna Grecia, all’antica Roma, alla blasonatissima Scuola Medica Salernitana, irraggiatrice per oltre un millennio di filosofia medica pitagorica, ippocratica e galenica, nonché a Luigi Alvise Cornaro, nobile veneziano autore di “Intorno alla vita sobria”, primo testo igienistico a livello mondiale.

SIAMO GENTE SPECIALE E DETERMINATA A DETUMORARE IL MONDO

Lo avete capito sì o no che siamo gente speciale e fuori dell’ordinario? Vi siete sì o no resi conto che siamo qui non a soddisfare una richiesta burocratica di esserci, e che non siamo qui a raccontarvi storielle, a millantare ipotetiche e mirabolanti imprese guaritive, o a farvi perdere tempo? Avete finalmente inteso che siamo qui a detossificare e detumorare, a de-diabetizzare e a de-cancerizzare l’intero pianeta?

SENZA GENUINO INTERESSE E SENZA RISORSE INTERNE DI ENTUSIASMO, NON SI VA DA NESSUNA PARTE

Mettiamoci pertanto tutta la grinta, tutta la determinazione e tutto l’entusiasmo che servono, se vogliamo davvero dare la giusta rilevanza a quanto stiamo facendo tutti assieme. Possiamo anche apparire minuscoli e dispersi, disorganizzati e umiliati, privi di referenze e di super-lauree in medicina, ma non siamo per niente una ciurma di sbandati, di ignorati e di perdenti. Siamo al contrario destinati a vincere la nostra battaglia. Siamo sì o no i continuatori ideali della Grande Roma, quella che priva di medicine, di medici e di curomanie sui sintomi diede lezioni di forza, di salute e di civiltà al mondo intero?

NIENTE STAMPELLE MA SOLO UN MESSAGGIO GLOBALE

Dirlo qui, in queste circostanze non certamente ideali, non è un voler fornire delle stampelle organizzative agli amici di Verona che dovranno fare qualche sincero ripensamento, se vorranno davvero puntare alla continuità. L’importanza di questo messaggio va intesa soprattutto come punto di arrivo di una serie di conferenze sempre intense, significative e collegate una all’altra, come messaggio globale e trasversale per tutta la gente che mi ha seguito negli ultimi mesi con incredibili manifestazioni di fiducia, di affetto e di risultati. Potrei dire infatti le cose più belle e soavi del mondo, ma senza il conforto dei risultati concreti conterei quanto il due di spade al gioco della briscola. Mi risulta di aver lavorato duro per un bianco e un nero, come si suol dire in Friuli. Alla fine, chi mi segue saprà anche capire la situazione e trarne le debite conseguenze.

PRENDIAMO NOTA DELLE NOSTRE CARATTERISTICHE E DEI NOSTRI AUTENTICI VESSILLI

Siamo o no legati a due importanti vessilli che sono il tricolore nazionale innanzitutto, ma anche la bandiera rossa con l’acronimo S.P.Q.R. preceduto da croce greca, che sta per Senatus Populus Que Romanus, cioè le due classi dei Patrizi e dei Plebei che erano a fondamento dello Stato Romano, oppure sta a significare Sabinis Populis Quis Resistet, ovvero “Chi potrà mai resistere alle genti sabine?”

PARMENIDE, EROFILO, ASCLEPIADE E GALENO

Claudio Galeno (129-201 d.C), medico-filosofo nel cui sterminato sapere è depositata gran parte della tradizione medica, ma soprattutto quella di matrice etica-pitagorica-ippocratica, è uno dei tanti medici antichi che amo spesso ricordare, assieme a Parmenide, Erofilo ed Asclepiade. Lo faccio non solo perché era medico personale del più formidabile imperatore di Roma, ossia di quel Marco Aurelio che seppe lasciare il segno in termini di salute col suo Vivi secondo natura e con le sue Riflessioni, tuttora best-seller seguiti più in America che da noi.

UN FENOMENO MEDICO-FILOSOFICO CHIAMATO GALENISMO

La formazione culturale di Galeno, tra filosofia e medicina, e la sua concezione profonda di medico ambizioso ma discreto nel contempo, si fa lentamente strada a Roma nel secondo secolo dopo Cristo, dopo 600 anni di divieto assoluto di arte medica nella Città Eterna e Caput Mundi. L’ambizione di Galeno sta nel porsi e proporsi come garante di salute fisica e morale dell’umanità. L’ideologia medico-filosofica chiamata Galenismo parte dagli iatrosofisti bizantini e, tramite elaborazioni ed integrazioni successive in epoche di influenza araba ed ebraica, giunge fino alla formidabile Scuola Medica Salernitana, impregnata di valori pitagorici ed ippocratici, per poi insediarsi annacquata e stemperata nelle cattedre universitarie e sopravvivere tra fasi di declino e di ripresa le contraddittorie stagioni del Rinascimento e della Rivoluzione Scientifica in Età dei Lumi.

NON MANCANO STUDI DI ALTO LIVELLO A MILANO E PAVIA, E NON SOLO IN REGIONE LOMBARDA

Il Galenismo, similmente al Socratismo e all’Ippocratismo, similmente all’arte medica genuina ed originaria di Ippocrate, è segnato di volta in volta da alti e bassi, da certificati di rinascita e di estinzione. Esso riveste con alta dignità l’abito teoretico ed etico di una filosofia salutistica che è matrice del saper vivere per gli stessi medici di oggi. Gli spunti qui raccolti sono pure rintracciabili nell’opera di Giorgio Cosmacini, docente della Facoltà di Chirurgia e Filosofia alla Università Vita-Salute del San Raffaele, autore di diversi testi sull’argomento e conduttore di diversi corsi su Teorie e Storia della Salute presso l’Università degli Studi di Milano. Sono pure frutto del lavoro di Martino Menghi, docente a Pavia dopo aver conseguito il dottorato in Storia del pensiero medico e filosofico antico alla Sorbona.

UNA RIFLESSIONE SULLA MAIEUTICA

Maieutica deriva dal greco maieutiké, che significa letteralmente “levare” o tirare fuori dalla propria interiorità. E-duco, dal latino significa infatti “conduco fuori”, per cui i conti tornano. È scontato poi che i termini educazione ed istruzione piacciano assai di più per la loro familiarità. Se maieutica è dialogo, discussione interna e ironia, pure essi dicono le stesse cose, pure essi scrostano le verità sedimentate nelle coscienze, per renderle palesi e portarle alla luce. Non arte retorica e ancor meno arte della persuasione sofistica, ma arte di aiutare mediante corretta divulgazione scientifica.

SVILUPPARE LA CURIOSITÀ E L’INTUIZIONE

La maieutica è l’arte di far emergere e di portare a galla, in superficie, ciò che è ancora inespresso e potenziale. È un insieme di auto-interrogazioni logiche attraverso le quali è l’allievo a scoprire la verità sviluppando l’intuizione, andando dal particolare, che è limitato e circostanziale, all’universale, dove si trovano i principi e le verità.

LE RISPOSTE VANNO CERCATE AL NOSTRO INTERNO

L’allievo è così stimolato a ricercare le risposte dentro di sé e non altrove, è spinto ad approfondire gli argomenti e a non adeguarsi passivamente a quanto gli viene impartito. L’allievo diventa non più contenitore fisico di nozioni mnemoniche o di concetti altrui, di concetti mutuati spesso da ci ha poco da dire, ma protagonista della propria educazione e della propria crescita evolutiva. Nella mia sobria ed umile Scuola Salutistica-Alimentare-Comportamentale, nella mia Ambulant University e nel mio Health Science Group dove molti di voi si identificano, tutti siamo allievi e tutti siamo insegnanti sullo stesso piano. In questa occasione devo dire grazie ad Alessandro Siri, tanto per fare un esempio. Da Roma mi ricorda i punti decisivi delle mie tesine, offrendomi una preziosa collaborazione editoriale.

SIAMO MOSSI DA BUONE INTENZIONI

Questo vale per qualsiasi argomento, ed ancora di più se parliamo di salute, di etica, di comportamento, di alimentazione. Nel caso mio personale questa è la regola. Magari non ci riesco sempre. Ma quando vengo tra voi, con uno scritto, un colloquio o una conferenza, cerco di farlo con questo spirito, per cui sono qui ad apprendere prima ancora che ad educare. Le continue domande, le intelligenti sollecitazioni che mi vengono poste sul blog o anche durante i colloqui individuali e nel dopo-conferenze, diventano sempre momenti di scambio culturale e di fecondo apprendimento.

IL NON SAPERE È IL PROPULSORE DELLA SCIENZA

La verità del resto non è insegnabile da nessun maestro per quanto bravo, chiaro e preparato egli sia, e questo non è sicuramente il mio caso. Non è insegnabile perché è un sapere dell’anima, ed anche perché è un sapere relativo e mai definitivo, per cui l’uomo autentico resta sempre ignorante. Il bravo insegnante, sia alle elementari che all’università, non ha paura né vergogna del suo non sapere. Solo il sofista, l’arrogante e il presuntuoso si cullano nell’illusione di conoscere tutto, nella vana speranza di poter imporre i propri dogmi, mentre in realtà sono stracarichi di incredibili lacune. Più si sa e meno s sa, ha ribadito un saggio di nome Albert Einstein, centrando in pieno la questione.

UN COMPITO EDUCATIVO DA SVOLGERE AL MEGLIO

Chi gode di doni tipo la conoscenza e la sensibilità ha poi l’obbligo morale di trasmetterli e di propagarli tra i meno fortunati. Se l’uomo viene educato a non dar valore alla vita che lo circonda, difficilmente saprà essere sensibile verso i propri simili. Seminare bene è il nostro compito. Più in là di questo non possiamo andare.

VEDRÒ DI INSERIRE QUALCHE RIFERIMENTO IN PIÙ

A qualunque persona impegnata in un settore-chiave come quello della salute, i conti devono devono tornare nella logica, nel buon senso, nella coerenza e soprattutto nei risultati concreti. Chi cerca la verità se la deve sudare studiando seriamente, e non assistendo a confronti fasulli e manipolati. Nel mio caso, ho messo a disposizione del pubblico del materiale trasparente e privo di secondi scopi. Bianco su nero. Per i riferimenti e le fonti ricorro spesso a consultazioni raccogliticce varie da libri e riviste in lingua inglese, e persino da documenti ciclostilati e di difficile reperimento, oltre che ai testi classici dell’igienismo. Giusto o sbagliato che sia, attribuisco notevole importanza al fattore “capacità selettiva e capacità di formare un mosaico coerente di affidabili e utili informazioni”, più che alla menzione continuativa delle fonti. Facessi l’opposto, mi ritroverei a fare elenchi noiosi di riferimenti, perdendo di vista il filo conduttore. So bene che qualcuno ama conoscere la provenienza di ogni piccolo dettaglio. Qualche volta vi dovete accontentare di quanto passa il convento. Più che incuriosirvi sulle fonti, badate invece a valutare il grado di validità, di verità e di buon senso delle cose che vi presento!

INTESTINO NON STRUTTURA MARGINALE MA CENTRO EFFETTIVO DELLA VITALITÀ E DELLE EMOZIONI

Partiamo ad esempio  con l’intestino, visto che mi stanno arrivando  tutti i giorni lettere disperate sul mal di pancia e come risolverlo. Per decenni l’intestino è stato considerato una struttura periferica, deputata a svolgere funzioni marginali. Ma la scoperta di attività che implicano un coordinamento a livello emozionale ha rivoluzionato questo pensiero. Il nostro secondo cervello indipendente ed autonomo è localizzato nel colon, ed è una sorta di chiave che regola stress, ansia e tensione. Il nostro secondo cervello enterico vive dunque nel ventre e svolge importanti funzioni che si riflettono sull’intero organismo. A maggior ragione si impone un rispetto religioso per il nostro corpo. A maggior ragione si impone la necessità di dare al nostro motore il carburante adatto in qualità e quantità affinché esso funzioni al meglio, senza farci dei brutti scherzi, senza lasciarci per strada, soli, disperati e privi di assistenza.

IL 95% DELLA SEROTONINA VIENE PRODOTTA IN ZONA INTESTINALE

Ne è convinto anche Michael D. Gershon, esperto di anatomia e biologia cellulare della Columbia University, che ha presentato a Milano la teoria dei due cervelli. L’intestino, pur avendo solo un decimo dei neuroni del cervello cranico, è in grado di svolgere in modo autonomo delle funzioni fondamentali. Aiuta a fissare ricordi, traumi, entusiasmi ed emozioni del passato, oltre che segnalare gioia e dolore, stati di forma ed eventuali depressioni. Non è un caso che le cellule intestinali producano il 95% della serotonina, il neurotrasmettitore del benessere. Chissà che, approfondendo la questione, non si finisca per scoprire che il cervello addominale è la matrice biologica integrale dell’inconscio, ossia un vero e proprio direttore d’orchestra del nostro organismo.

AUTONOMIA FUNZIONALE DEL CERVELLO ENTERICO

Sino ad oggi si pensava che il sistema nervoso enterico regolasse al massimo funzioni zonali quali l’assorbimento delle sostanze alimentari, l’afflusso di sangue e di linfa, nonché la peristalsi che convoglia e spinge ritmicamente il cibo nel canale digerente. Succede invece che, a differenza degli altri circuiti neuronali periferici, il circuito neuronale intestinale funziona anche se tagliamo i suoi collegamenti e le sue fibre connettive col cervello cranico e col midollo spinale.

UNA ULTERIORE CONFERMA CHE LA RAGIONE STA TUTTA DALLE NOSTRE PARTI

L’importanza dell’intestino è fondamentale. Tenerlo pulito e funzionante è un obbligo per chiunque sia interessato a star bene. Lo ho ribadito nella tesina “La salute umana parte dal colon”, del 24/6/10. Se pensiamo che la medicina arriva ad affermare che il cibo c’entra poco e niente con la salute, e che adottando una dieta sobria, innocente, vegetarian-crudista e vegan-crudista non si risolve un bel niente, ci rendiamo conto di quanto veramente la ragione stia tutta dalle nostre parti.

MALATTIA DI CROHN O SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE

Di intestino irritabile, con complicazioni varie che vanno dalla rettocolite ulcerosa, alla ileite, alla pancolite e simili, soffre il 20% e oltre della popolazione. Dalla bocca all’intestino retto intercorrono 10 metri di curve, tornanti, gomiti, discese, risalite, restringimenti, aderenze. Chi soffre di colon irritabile farà meglio a ritrovare equilibrio e funzionalità enterica, intesa come digestione integrale leggera e facile, non solo per risolvere i suoi dolori e le sue irritazioni, ma anche perché solo da quel tipo di digestione completa, inclusiva di digestione stomacale, di assimilazione e di espulsione residui fecali vecchi e nuovi, si potrà ottenere la rossa sostanza magistrale capace di garantirci salute e benessere, ovvero il sangue fluido e alcalino di cui il nostro sistema ha assoluta necessità.

L’ARTE DI PROCEDERE GRADUALMENTE E SENZA SCORCIATOIE

Bisognerà procedere per piccoli passi, puntando dapprima al succo giornaliero crudo di carota da solo o misto a sedano. A volte servono settimane e mesi per ripristinare l’equilibrio perduto. Sempre 100 volte meglio questo che ricorrere a farmaci o a interventi favoriti dalle solite pressioni e dai soliti terrorismi della medicina. Tener presente a volte risulta positivo e preferibile ricorrere temporaneamente ai vegetali cotti di tipo amidaceo, e mi riferisco al riso integrale, al miglio e al saraceno, alle stesse patate, alle batate, alle rape, ai topinambur, al purea di patate e di zucca, a gnocchi di patate non irradiate, ai cavolfiori, ai broccoli e ai cavolini di Bruxelles.

COSTIPAZIONE O STIPSI E SINDROMI DIARROICHE

Nel caso di stitichezza, patata cruda, aloe, acetosa, tarassaco, cavolo, crescione, dolcetta o valerianella, melanzana, pomodoro, spinacio, topinambur, zucchini, cetrioli e zucca, pop-corn e banana, più qualche altra varietà erboristica compatibile, risultano ideali. Quanto ai frutti, ottimi l’albicocca, gelso nero, fico, fragola, lampone, melone, anguria, pesca, prugna, ribes, mirtillo, uva, mela di albero o anche mela cotta. Nel caso di sindromi diarroiche, diventa indispensabile ripristinare la flora batterica, devastata da eventuali cure antibiotiche. La frutta più indicata in questi casi è l’albicocca, melagrana, castagna, cotogna, mirtillo, mora di rovo, nespola germanica, noce, ribes nero. Le verdure migliori restano sempre cavoli, broccoli e verze in versione cotta e cruda.

FIBRE VEGETALI E DINTORNI

Le fibre vegetali danno corpo alla massa fecale si impregnano di preziosa acqua e stimolano i movimenti intestinali. Certo è che sviluppano pure dei gas e vanno dunque assunte in modo mirato e progressivo, secondo criteri di compatibilità non schematica o stile bilancino, ma sempre e solo secondo criteri personali. Peperoncino, zenzero in radichetta sbucciata, semi di zucca, e aglio in tutte le forme, fanno sempre bene in entrata, come rimarginanti e antiparassitari,  ma a volte causano bruciori in fase di uscita, soprattutto se manca il supporto oleoso e lubrificante dell’oliva e dell’olio di oliva. Chi punta  al riequilibrio non riempirà lo stomaco in modo eccessivo, non farà troppe rischiose mescole di alimenti, userà il buon senso di una masticazione lenta, userà il buon senso di mangiare poco e spesso secondo i suggerimenti dei propri sensori di fame, di sete e di sazietà, userà il buon senso di dare precedenza al crudo sul cotto, al cibo digerito veloce sul cibo digerito lento, alla frutta acquosa sulla frutta secca.

SIAMO ENTITÀ BATTERICHE PRIMA ANCORA CHE ENTITÀ CELLULARI

Quanto ai batteri, non facciamoci mai ingabbiare dalla medicina monatta. Abbiamo nella flora batterica del colon migliaia di specie conosciute e migliaia di altre prive ancora di nome e cognome. Flora batterica che va rispettata in modo religioso. Mantenerla in equilibrio riveste un ruolo cruciale per una sere ininterrotta di digestioni corrette. Faremmo bene a ricordarci che siamo composti sì da 100 trilioni di cellule includenti una rete di capillari da 150 mila chilometri, equivalente al percorso d’andata e ritorno Verona-Pekino per 7 volte, ma anche di 1000 trilioni di batteri, 10 volte il numero di cellule, per cui siamo un assemblamento di batteri, prima ancora che di cellule!

LE INCROSTAZIONI FECALI

Ogni singolo intervento invasivo, ogni intervento di tipo medico, ogni uso di bisturi, di eparina, di anestetici e di antibiotici annessi e connessi, finisce per essere apportatore di sballo e devastazione, per cui servono spesso non pochi giorni. Servono pertanto tempi lunghi e pazienza, senza cercare soluzioni affrettate e comode scorciatoie. Chi soffre di miasmi a risalire, di patologie emorroidali, di riflussi esofagei e d gonfiori, tenga presente la possibile presenza di materiale putrefattivo indurito, le incrostazioni fecali vecchie e nuove depositate nelle tasche e nei ventricoli, oggetti simili a vecchi copertoni di pneumatico, risultato di anni e anni di errori alimentari e di abitudini mai messe in seria autocritica e in discussione.

NON ESISTE CONFRONTO TRA FRUTTO E CADAVERE

Quanto alla carne cotta, specie se grigliata o se rosolata negli spiedini, o se indorata al forno, rimane ovviamente il prodotto più pericoloso e cancerogeno sulla faccia della terra. Ognuno poi è libero di suicidarsi a rate come meglio crede, alimentarmente parlando. Ricordiamoci sempre che il peggior frutto, il frutto più inquinato del mondo, è sempre 100 volte meglio di una bistecca biologica.

LE LEGGI NATURALI SONO SEMPLICI E NON INTRICATE, SEMPLICI E NON CERVELLOTICHE

Il vero è di una semplicità sconvolgente. Tutte le malattie sono di origine tossica, alimentare, comportamentale ed emotiva, oltre che traumatica ed ecologica. Ogni rallentamento metabolico dovuto a tali malattie sballanti comporta accumulazione (non moltiplicazione) di virus interni, di nostre cellule morte che non trovano la pronta via espulsiva mediante i canali escretori-emuntori di reni-intestino-polmoni-pelle. Ogni accumulazione di detriti cellulari comporta richiamo batterico e relativa moltiplicazione batterica fino a quando non cala e scompare tale cibo.

CI ARRIVA SOLO CHI HA GENUINA VOGLIA DI CHIAREZZA

I medici non ce la fanno a portare a buon fine il loro ruolo professionale, non ce la fanno a far stare meglio la gente. Questo succede non certo per loro deficienza personale, visto che si tratta di gente oltremodo dotata, ma per A) Meccanismo deviatorio inserito artificiosamente nel loro cervello chiamato anche pensiero a senso unico, B) Troppe cose da fare e troppi farmaci da prescrivere, e quindi poco tempo per pensare a queste fisime salutistiche, C) Poca voglia di mettere in discussione i propri dogmi, D) Scarsa convenienza e scarsa motivazione a cercare delle verità scomode che si ritorcerebbero su di essi.

SOLO CON L’UMILTÀ, L’AUTOCRITICA E IL RIMETTERSI IN DISCUSSIONE, CI POTRÀ ESSERE UNA EVOLUZIONE DI TIPO COSTRUTTIVO E SALUTISTICO

Come esistono le trasmissioni vietate ai minori, così ci sono gli argomenti vietati alle persone inquadrate in un certo sistema. La verità e la linearità, la logica e la schiettezza non sono cose per tutti. Curiosità ed umiltà sono doti fondamentali per chi vuole conoscere e progredire. Dobbiamo sempre imparare dal prossimo, e in particolare da chi la sa più lunga di noi. L’intelligenza sia sempre accoppiata a doti come apertura mentale e flessibilità.

COLLOCAZIONE PITAGORICO-IPPOCRATICA

Ribadisco che faccio il libero ricercatore salutistico e che, per chi mi vuole attribuire a tutti i costi una collocazione, aderisco alla linea millenaria della medicina naturale non nociva e non innaturale che porta la firma di Pitagora, Parmenide, Socrate, Ippocrate, Asclepiade, Galeno, Marco Aurelio, Paracelso, Cornaro. A quella medicina non invasiva, non violenta, non nociva, non curomane-sul-sintomo che lasciò una indelebile traccia millenaria col nome di Scuola Medica Salernitana, basata essenzialmente sugli insegnamenti dell’accoppiata Pitagora-Ippocrate, e rispettosa delle leggi di Madre Natura. La natura è sovrana medicatrice dei mali, diceva Ippocrate, e l’igienismo non ha fatto altro che adottare questo sano principio come sua inalterabile legge. Per noi la malattia non è affatto un mostro diabolico, ma piuttosto una intelligente, logica, positiva e risolutiva espulsione di tossine. Una fase costruttiva indispensabile per realizzare un processo guaritivo.

POSIZIONI AD ISPIRAZIONE SHELTONIANA

Appartengo idealmente a quella medicina che aveva guadagnato l’ammirazione ed il rispetto di tutta Europa, al punto che non esisteva medico germanico, scandinavo, danese, olandese, svizzero che non venisse a Salerno per un corso post-laurea in medicina naturale a completamento della sua preparazione sanitaria. E parliamo di una medicina che poco o nulla ha a che vedere con la medicina convenzionale di oggi. Una medicina semmai allineata con la Health Science o la Scienza della Salute ad ispirazione sheltoniana, ripristinata storicamente dalla ANHS, American Natural Hygiene Society, oggi scomparsa dalla scena e finita addirittura nelle mani della speculazione anti-igienistica sotto denominazioni simil-igienistiche fasulle.

LA SALVEZZA FISICA, MENTALE E SPIRITUALE VA CERCATA SEMPRE E SOLO DENTRO DI NOI

Dove sta dunque la guarigione? Da nessuna parte. Essa è un semplice mito rincorso da tutti, un miraggio illusorio ed inesistente che ti fa apparire e intravedere l’acqua corrente in mezzo al deserto del Sahara. L’unica realtà al mondo capace di rimettere le cose in ordine sta al nostro interno e da nessuna altra parte. Non il guru, non il santone, non il danzatore vudu, non il medico della mutua, non il chirurgo illustre ed illuminato ti fanno guarire, ma sempre e soltanto il sistema autoguaritivo interno chiamato sangue pulito e fluido, chiamato sistema linfatico efficiente e non pigro, chiamato sistema immunitario attivo ed efficace, chiamato batteria carica, irradiata, vibrata e vitalizzata.

VISCOSITÀ EMATICA

Il basso grado di viscosità del sangue rimane la chiave di volta della salute e del benessere umano. Quella caratteristica speciale e peculiare che la medicina cerca invano di risolvere con l’eparina di maiale, quando in natura esistono dei rimedi fluidificanti ed anti-infiammatori fantastici tipo il radicchio, il carciofo, il finocchio, la ciliegia, il tarassaco. La realtà è che col sangue denso, melmoso, lipotossico, non salti fuori da nessun problema e da nessuna disfunzione, da nessuna insufficienza epatica, intestinale, renale e ghiandolare. Mai mi stancherò di citare lo slogan straordinario e veritiero ddi Padre Taddeo da Wiesent, per il quale “Nessuno muore di mal di cuore ma tutti muoiono di sangue guasto e di sangue malato, ovvero di sangue denso, grasso e melmoso”. Se prendiamo quello slogan e lo estendiamo nella sua validità e nel suo significato, possiamo dire senza alcun timore che “Nessuno muore di intestino, irritabile, di diabete, di sclerosi, di tiroidite e di cancro, ma tutti crepano di sangue guasto”. Ognuno di voi rifletta profondamente su queste affermazioni di base.

COME SI FABBRICA IL SANGUE DOC

Per star bene serve sangue fluido e circolante, dicevo. Sangue sano e sangue puro. Sangue che noi stessi siamo tenuti a fabbricare. Fabbricare come? Mediante una serie sistematica di digestioni sobrie, leggere e rapide, rispettose della formula ehretiana V=P-O (vitalità = potenza meno ostruzione), accompagnate dai soliti valori del nostro formidabile pacchetto-salute che sono sole, aria, acqua, riposo, buoni pensieri, auto-stima, motivazione, rispetto del prossimo a 360 gradi. Solo il cibo vivo, vibrante e radiante è capace di trasformarci in elargitori di energia e di aura rossa positiva per un raggio di 6 metri, ed anche in trasmettitori di influssi telepatici benefici a distanza. Al contrario, se continuiamo a non raccogliere questo tipo di messaggio, a stare sostanzialmente lontani dalla natura e dalle sue leggi, assumiamo l’aspetto di sanguisughe o di buchi neri che assorbono energia anziché donarla.

L’IMPORTANZA DEL MOVIMENTO

È fondamentale anche muoversi. L’esercizio migliore e più completo è la semplice camminata tra il verde, accompagnata da una buona respirazione ventrale e diaframmatica. L’esercizio fisico produce le famose endorfine, che sono autentici antidepressivi creati dal corpo in pieno esercizio. Conviene a tutti farlo. Troppo insidiose le patologie legate alla sedentarietà, per trascurare la camminata quotidiana, o la nuotata quotidiana per chi ha la fortuna di stare vicino alle spiagge. Chi soffre di qualche limitazione fisica può sempre ricorrere alle racchette o a un paio di bastoncini. È sufficiente mezz’ora al giorno, meglio se esteso a un’ora o due, per garantirsi una lunga serie di benefici, tipo 1) Deciso miglioramento dell’umore mediante sprigionamento delle endorfine, che sono molecole anti-stress, 2) Accelerazione del metabolismo, 3) Calo pressione arteriosa, 4) Riattivazione del ritmo e del flusso circolatorio, 5) Stimolo compressione dei cuscinetti venosi sotto pianta-piede, che aiutano il sangue venoso appesantito a risalire verso il cuore evitando ristagni, gonfiori, lividi, flebiti e vene varicose, 6) Abbattimento tumorosità a seno, prostata e colon, 7) Aiuto e prevenzione verso osteoporosi, infarto e ictus. Insomma, miglioramenti assicurati per ogni tipo di patologia.

CONCETTO DI TOSSIEMIA

La tossiemia, lo dice la stessa parola, è una impregnazione tossica del sistema, con veleni provenienti dal nostro interno, chiamati endotossine, e con veleni di origine esterna, chiamati esotossine. Impregnazione tossica che assottiglia e riduce i margini di tolleranza ai veleni che tutti noi produciamo. Quei margini fisiologici e mentali che in genere ci consentono di far fronte alle nostre veniali trasgressioni dietologiche, e che ci abilitano pure a resistere alle offese e ai traumi che tutti i giorni subiamo sul piano mentale ed emozionale. Parlo di quei margini che, se vengono a mancare, ci trasformano in esseri quanto mai fragili e vulnerabili, intolleranti ed allergici, suscettibili ed irritabili ad ogni minima contrarietà alimentare o esistenziale.

TERRENO MINATO

Non dimentichiamo poi che quando si ha a che fare con la salute della gente la faccenda si fa delicata. Non sempre chi legge è in grado di capire il tutto. Le parole e i suggerimenti, anche quelli più validi, positivi e in buona-fede, possono essere interpretati male, o possono essere presi in modo isolato e fuori del contesto. In pratica scrivere su salute e malattia diventa per tutti una specie di terreno minato. Si opera dunque in regime di alto rischio e di alta vulnerabilità. Gente come me, o come Marcello Pamio, assiste tutti i giorni ad auto-guarigioni incredibili e importantissime che meriterebbero titoli cubitali sulle prime pagine di quotidiani e di telegiornali nelle ore di punta. Ovvio che la massa è tenuta all’oscuro di tutto questo, visto che il Sistema Sanitario, o meglio la Mafia della Sanità, per usare la terminologia schietta di Guylaine Lanctot e della nostra qui presente Aida Vittoria Eltanin, non hanno alcun interesse a prendere in seria considerazione e a segnalare tali risultati, nemmeno di fronte a dichiarazioni verbali e scritte delle stesse persone guarite! Non cito qui il dr Domenico Battaglia, Carmelo Scaffidi e Franco Libero Manco, essendo costretto a lasciarvi in anticipo, ed essendomi chiare e condivise le loro posizioni.

PIÙ COERENZA, PIÙ AMORE E PIÙ IMPEGNO SCIENTIFICO

La guarigione passa di sicuro per il cervello. Serve preparazione, apertura mentale e spirito combattivo. Se qualcuno desidera recuperare la salute occorre chiedergli se è disposto a identificare e sopprimere le cause della sua malattia. Solo allora sarà possibile aiutarlo. Parola di Ippocrate. La malattia esiste solo quando è necessaria e dura solo finché ce n’è bisogno. Parola di Herbert Shelton. Gli uomini, papi, cardinali e religiosi in prima linea, tendono a sottrarre Dio da tutte le loro formule e da tutte le loro equazioni, anche se ne parlano in continuazione, ma alla fine i conti non gli tornano e non quadrano. Parola anonima di Grande Saggio. Non si può parlare di bontà e grazia divina, albergando nel contempo sofferenza, lacrime e cadaveri tra gli anfratti intestinali.

MENO VILTÀ E DEGRADAZIONE

Certe azioni, certe attività, certe professioni, certi comportamenti, sono vili e degradanti perché si pongono in antitesi e in contraddizione, in rotta di collisione, con leggi e principi universalmente chiari e verificabili. L’assassinio è tale non perché qualcuno ti chiama assassino, ma per il fatto semplice ed incontrovertibile che hai commesso un odioso crimine.

ANCHE I MACELLAI HANNO BAMBINI INNOCENTI DA EDUCARE E DA FAR CRESCERE

Non ho mai augurato ad allevatori e macellai una rovina economica. Una scomparsa di tali inique aziende e un avvio di attività sostitutive, anche sovvenzionate dagli stati, questo sì. Il mio messaggio igienistico e salutistico è indirizzato pure verso i macellai. Hanno pure essi bambini innocenti da far crescere, meritevoli di comportarsi e di nutrirsi in piena salute. Se la carne fa male all’uomo, fa male pure al macellaio e ai suoi discendenti.

SOLO IL DIRETTORE GENERALE D’ORCHESTRA PUÒ GIUDICARE LE SINGOLE PERSONE

Non mi permetto di giudicare i macellai. Le persone umane singole hanno tutte un loro destino e un loro curriculum karmico entro il quale muoversi. Solo il Direttore Generale d’orchestra può permettersi di esprimere dei giudizi e di comminare eventuali sanzioni.

RISPETTARE LA NATURA SIGNIFICA RISPETTARE LE LEGGI ETERNE

L’hygiene è basata su una riverenza assoluta verso il Creatore e verso la Natura, su un religioso rispetto per il corpo e l’anima, sulla buona coscienza, sul buon senso, sui buoni principi. L’hygiene è basata su leggi scientifiche, precise ed eterne. La legge di causa ed effetto, la legge dello squilibrio e del riequilibrio (ossia del gioco salute-malattia), la legge dell’intossicazione e della crisi detossificante-eliminativa, la legge del minimo (la legge della catena, che è forte tanto quanto il suo anello più debole), la legge della saggezza intrinseca corporale (per cui il corpo non va mai contro se stesso, ma tende ad auto-guarire, non appena gli vengano date le possibilità di farlo).

È L’ANELLO PIÙ DEBOLE A DETERMINARE LA FORZA DELLA CATENA

Posso avere in una catena 100 anelli indistruttibili di acciaio inox, ma se uno solo di essi è fatto di latta, la catena si spezzerà sempre e solo in quel punto. Tutti così pronti ad ossessive e inutili prove del sangue, per sapere se c’è carenza di questo minerale o di quella vitamina, ignorando che esiste la legge del minimo, per cui se manca la presenza, magari irrisoria, del manganese e del rame, ogni aggiunta di ferro non risolve ma aggrava il problema.

GLI ASPETTI VISIBILI E TOCCABILI DELLE COSE

Pensiamo forse che il fatto di aver fagocitato maiali e vitelli, galline e struzzi, anatre ed oche, tacchini e conigli, sia ininfluente e non abbia correlati verificabili su una tabella di controllo e su una scheda diagnostica? Pensiamo forse che le nostre perdite di auto-stima non vengano registrate sul monitor generale? Crediamo forse di essere solo mossi e toccati dagli aspetti visibili e materiali delle cose? Ma questa è stupidità manifesta. Ce l’ha insegnato Giordano Bruno, prima di essere messo al rogo a Campo de’ Fiori, nel febbraio del 1600, da un certo Ippolito Aldebrandini, un pontefice chiamato paradossalmente papa Clemente, Clemente VIII per l’esattezza.

L’ANELLO PIÙ DEBOLE RIMANE QUELLO SPIRITUALE

Ecco pertanto la necessità assoluta di rivolgere le nostre attenzioni al nostro punto fragile, al nostro punto di rottura. Ma nelle analisi mediche, per un valore che si cita ce ne sono 100 che si tacciono. L’anello più debole della nostra catena è, assai spesso, quello spirituale, quello morale, quello etico. E nessuna prova del sangue è in grado di evidenziare valori fondamentali quali il rispetto per noi stessi e per tutti gli altri, il benessere, l’armonia, la serenità, l’accettazione della prova suprema, l’accettazione della vita e di quello che viene dopo di essa.

NIENTE SCHEMATISMI

Sempre ricordandoci che la fame spirituale è la più importante e che cibarsi di spiritualità non comporta alcun problema digestivo, invito tutti a personalizzare e a stare lontano dagli schematismi, e a prediligere una navigazione a vista, anche se assistita da bussola e da strumenti di bordo, adattando la dieta alle proprie esigenze corporali-gustative-spirituali, al materiale disponibile in qualità e quantità, alla stagione, all’equilibrio tra calorie apportate e calorie consumate. Il termine frutta non va inteso in senso stretto ma in senso ampio, includendovi le verdure, frutti degli orti o dei pochi spiazzi selvatici rimasti nelle campagne, e tutti i frutti di terra, tipo patate, radici, tuberi. Nessuno pretenda diete mirate con tanto di bilancino, quando su 7 miliardi di persone non ne esiste una identica all’altra, e quando ognuno di noi denota esigenze variabili giorno dopo giorno. Serve il giusto principio innanzitutto, mentre i dettagli vanno aggiustati secondo criteri personalizzati e commisurati alla situazione del nostro sistema corporale.

QUALCHE CONCESSIONE E QUALCHE PERMISSIVITÀ

Senza contare poi la necessità di essere amici di noi stessi e di non sottoporre il nostro organismo a rinunce e stress alimentari fuori della norma e fuori dalla nostra portata. Abbiamo optato non a caso per una dieta tendenzialmente fruttariana e tendenzialmente vegan-crudista. Una dieta capace di adeguarsi alle nostre reali e concrete esigenze umane, capace di essere drastica e rigida nei momenti di depurazione interna, ma anche generosa e conciliante per i giorni normali.

GLI STRAPPI ALLA REGOLA, LA SOCIALITÀ, IL DIVERTIMENTO E LE ENDORFINE

Il raggiungimento di una quota del 60-70% vege-fruttariana-crudista permette a chi lo desidera di completare il suo menu con dei piccoli ed innocenti strappi alla regola, con dei cibi cotti, con qualche mezzo bicchiere di vino e di birra, con qualche pezzetto di formaggio crudo di malga, con qualche ovetto di galline ruspanti e, al limite, con qualche pesciolino, per chi vive col profumo di mare sotto casa, e non intende rinunciare di tanto in tanto al pescato. Più una forma di rito del mare che una reale necessità nutrizionale.

TENDENZIALITÀ NON SIGNIFICA CEDIMENTO E NEMMENO APPROSSIMAZIONE

La tendenzialità, il piccolo compromesso, la concessione innocente e non sistematica, sono intese a rendere la scienza della salute e il vegan-crudismo più accessibile e più accettabile alla gente, evitando che una risorsa comportamentale-alimentare di straordinaria portata come la Health Science rimanga ristretta e confinata a una nicchia minoritaria di persone.

UN PIZZICO DI TOLLERANZA IN PIÙ PER UN MAGGIORE IMPATTO SOCIALE

Ultimamente ho allargato ulteriormente la cinghia dichiarando accettabile in alcuni casi anche lo scendere di qualche gradino, anche il permanere in zona vegetariana più che vegana, anche il concedersi a volte, magari due volte l’anno, lo sfizio dell’acciuga col cappero, con evidente sforamento e retrogradazione del proprio status, utile però a rendere ancor più popolare e diffuso il nostro credo. Ma nulla ho contro i pesci e condivido semmai le scelte rivoluzionarie alla Red Canzian, finalmente accortosi che anche la trota ha gli occhi che guardano e il cuore che batte e quindi ha indiscusso diritto alla vita. Troppo spesso pescherie e macelli vanno a braccetto perché si possano approvare reti e lenze.

MOTIVAZIONI NOBILI E AUTOSTIMA RIMANGONO FATTORI FONDAMENTALI

Per concludere, la salute non è solo questione di cibo, di pesoforma, di longevità, di piramidi salutistiche, ma anche di altre cose più sottili ed impalpabili come i sentimenti, come l’autostima, come l’etica, come il sentirsi in pace ed armonia con se stessi e l’intero universo. Chi poi crede di trovare intelligenza guaritiva nella mela, nell’arancia, nell’erba di campo, nell’erba rara o nel fiore di Bach, se ne scordi. La salute non si compra al supermercato, e ancor meno in farmacia. Indispensabile è dare una motivazione sensata e uno scopo nobile alla nostra esistenza. L’importante è dare una svolta netta e metterci ogni nostra risorsa interna, ogni grinta ed ogni entusiasmo. La vera salute comincia con un alto senso di autostima, accompagnato da rispetto e amore per il prossimo bipede e non bipede.

GHIANDOLA PINEALE PER IL CONTROLLO MENTALE, TIMO PER L’ENTUSIASMO E ADRENALI PER LA STABILITÀ FUNZIONALE DEL SISTEMA

Il pensiero negativo porta a stress e traumi emotivi che cambiano la chimica corporale e alterano il buon funzionamento delle varie ghiandole. La ghiandola pineale con funzioni materiali e spirituali, strettamente interconnessa con l’ipofisi, è basilare per il controllo mentale, per la comunicazione telepatica e per la conoscenza intuitiva. Il timo rappresenta la ghiandola dell’entusiasmo e della giovinezza, e tende a perdere funzionalità e ad atrofizzarsi man mano che ci annoiamo e ci dedichiamo troppo alle cose materiali. Le adrenali, termostato regolatore della temperatura corporale, mantengono stabile il ritmo metabolico, controllano il bilancio idrico ed elettrolitico, la pressione, gli incrementi e gli sbalzi zuccherini, il consumo di ossigeno e la produzione calorica.

INSEGUIRE IL DANARO NON PORTA ALLA FELICITÀ

Aggiungiamo pure che la ricchezza sottoforma di moneta non può comprare la felicità e che la gente ricca e vorace, la gente tutta dedita alle arrampicatore sociali e ai ridondanti conti in banca è in realtà gente misera e disperata. La ricchezza reale sta nell’autostima, nell’amore e nel rispetto degli altri a 360 gradi. I soldi sono desiderabili in quanto servono a sopravvivere e a tirare avanti, visto che tutto costa e tutto si esprime in un prezzo da pagare. Ma il danaro in sé non può essere fattore determinante.

AMA IL PROSSIMO TUO COME TE STESSO

La sola motivazione sensata per vivere è quella di essere felici. Occorre sconfiggere la depressione e i sentimenti negativi che sono causa prima di fatica e di debilitazione psico-fisica ed emozionale. La gente più felice del mondo, indipendentemente dal proprio background e dai propri titoli, è quella che non rinuncia al fattore numero uno, cioè alla capacità di accettare se stessa e di accettare il prossimo, di amare se stessa e di amare il suo prossimo. La longevità può essere importante, ma è la qualità della vita che conta più delle cifre e più del pallottoliere.

PITAGORA, COI SUOI 5 PUNTI CHIAVE, CE L’ABBIAMO TUTTI NELLE VENE

Cosa scrive Larisa, moglie di Kostantinos, allievo di Pitagora, riguardo al nostro grande maestro? Dice che i principi della vita, in amore con l’intero universo, sono molto semplici, e sono basati su 5 punti chiave: 1) L’amore cordiale, 2) La calma della mente e il silenzio interno, 3) La benevolenza verso tutti, uomini, animali e piante, 4) L’operare per il bene di tutti i viventi, nei propri pensieri, nelle proprie emozioni e nelle proprie azioni, 5) La gratitudine verso il Creatore per tutte le lezioni che ci dà ad ogni istante della nostra vita.

NON SIAMO SUI LIBRI PAGA DEL NEMICO E NON SFRUTTIAMO COMODI FILONI CHE TIRANO

Me lo ricordano con la loro magnifica energia telepatica e radiante supporter eccezionali e di ineguagliabile spessore, autentici trascinatori che ci seguono, ne menziono soltanto due e così nessuno se ne abbia. Fidel in Olanda (o forse al Rolland Garros di Parigi?), Giorgio Malvezzi nella sua stupenda Carpi, Lina ed Elena dedite più che mai alla collana libraria, Alessandra e Giulia nelle loro assolate spiagge cagliaritane, è gente che sento vicina anche se stesse in capo al mondo. Così come sento vicini  e trascinatori nella loro impareggiabile forza morale e spirituale Stefania e Andrea, che invece stanno qui tra di voi. Alla fine di questa riflessione, sia ben chiaro che non siamo qui  a soddisfare impegni burocratici pregressi o interventi di routine. Ogni nostro passo è improntato a motivazioni di ordine superiore. Rispettiamo ognuno di voi, anche se ci è impossibile conoscervi uno ad uno per nome e per qualità personali. Vogliamo fare sì che il vostro tempo non venga in alcun modo sprecato e scialacquato.

UN MINIMO DI NOBILTÀ SPIRITUALE CI VUOLE SEMPRE

Siamo mossi da motivazioni di ordine superiore, dicevo. Vogliamo cose precise e ben delineate.. Vogliamo incidere e lasciare la giusta impronta. Vogliamo fortissimamente che chi sta bene continui a farlo. Vogliamo che chi è fiappo e demotivato si riprenda. Vogliamo che chi sta male si rimetta al più presto in carreggiata. Non siamo di sicuro sul libro paga di centri ospedalieri troppo spesso oberati dai debiti e alla continua ricerca non di offrire salute, ma di fare cassa sulle disgrazie altrui. Non siamo di sicuro sul libro paga dei vari enti di stato per i quali rappresentiamo il più delle volte fattore di disturbo e irritazione. Non siamo di certo sul libro paga di Montana, Simmenthal e McDonald’s. Meno ancora siamo sul libro paga della Monsanto, della Bayer, della Glaxo e della Pfizer e delle multinazionali. Non siamo qui a sfruttare il filoni salutistici che finalmente tirano. Tutta la nostra forza sta nella trasparenza e nella genuinità del nostro messaggio.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

1 commento

  1. Stefano

    Un Bosco incantato ed agevole,pero’,da percorrere.
    lo sto Studiando.
    Stefano ad Maiora.

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