LETTERA
EX-COMMERCIANTE ED EX-CONSUMATORE DI CARNE
Carissimo Valdo, sono Marco da Reggio Emilia. È da 3 anni ormai che ti seguo e leggo le tue tesine. Per quanto riguarda il mio problema, ti avessi incontrato 20 anni prima. Ho 70 anni e sono in pensione. Ho commerciato per 40 anni carne di cui mi sono cibato giornalmente per quasi una vita.
IPERTROFIA PROSTATICA E SCARSI MIGLIORAMENTI
A 40 anni primi problemi alla prostata. Poi da un medico all’altro con antibiotici, anti-infiammatori e farmaci di ogni tipo. Ho speso una fortuna in visite. Nell’ultima visita specialistica il medico mi propone intervento al laser che io ancora non ho accettato. Come avrai capito soffro di ipertrofia prostatica benigna con Psa a 5 e prostata larga 62. La mia dieta odierna è al 90 percento quella che tu consigli. Da due anni però i miglioramenti sono pochi. Ora non so più che pesci pigliare. Vorrei un tuo consiglio. Grazie.
Marco
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RISPOSTA
PROBABILE DEBOLEZZA IMMUNITARIA E CONSEGUENTE RALLENTAMENTO DEI TEMPI DI RECUPERO
Ciao Marco. Intanto lascia da parte la questione del Psa che rappresenta un reale imbroglio, oltre che a uno sviare dai problemi di fondo. La questione dei pochi ed irrilevanti miglioramenti va invece affrontata. È probabile che il tuo corpo sia tuttora in fase eliminativa, per cui il lavoro di espulsione dei veleni accumulati in 40 anni di carnivorismo e di cure mediche inappropriate, sta complicando e rallentando la tua ripresa. Metti pure in conto che la tua funzione immunitaria non è esattamente al massimo, sia per l’età che per il massiccio compito depurativo che si trova a dover affrontare. Questa potrebbe essere la ragione dei tempi lunghi. La funzione immunitaria si sostiene con un regolare apporto di vitamina C naturale e non sintetica.
LE PROSTATITI RISPONDONO BENE ALLE CURE NATURALI
In effetti, se si riesce a trovare la giusta soluzione, le prostatiti non sono poi il mostro che appare e vengono ridotte, rimediate e riportate a condizioni pressoché normali nel giro di poche settimane. Si tratta di eliminare ogni forma di stress, niente caffè, the, cole, alcol, fumo. Si tratta di ridurre la percentuale di cereali nella dieta. Si tratta di fare esercizi di contrazione e rilassamento dei muscoli in zona addominale, di fare passeggiate, di respirare profondo e ritmato.
ALIMENTI AMICI DELLA PROSTATA
Puntare a una dieta vitale basata su abbondanza di frutta acquosa, di estratti di verdure, di verde clorofilla da verdure crude. Inserire nella dieta, cavoli, cavolfiori, crescione, ribes, mirtilli, ravanelli, porri, mezza cipolla rossa e cruda al giorno, tagliuzzata se vuoi nell’insalata di patate, o anche con l’insalata cruda di cavolo, con fagiolini cotti al vapore e aglio crudo tagliuzzato, con porri in tutte le forme, con lupini, con succhi quotidiani di melagrana allungati con acqua, e anche limone allungato con acqua. Il lycopene del pomodoro risulta prezioso. Il lycopene si trova anche nelle angurie, kaki, papaya, guava e pompelmi rossi. Utili anche i the di ortica, di malva e di menta.
NIENTE CONTROLLI E NIENTE PRELEVAMENTI
La prostata è un organo estremamente delicato che non va toccato e disturbato in alcuna maniera. Non va soprattutto tormentato con prelevamenti e biopsie, pratiche correnti e micidiali di uso comune da parte della medicina. Serve armarsi di pazienza e di fiducia. Non esistono alternative pratiche a tutto questo.
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Valdo Vaccaro
Questo ex-macellaio poteva aspettare ancora un po', già che c'era…