LETTERA
DIETA VEGANA E CICLISMO
Ciao Valdo. Da circa 5 mesi sono passato dal regime onnivoro a quello vegano, eliminando quindi tutti i cibi di natura animale. Al momento la mia alimentazione quotidiana è basata fondamentalmente su frutta, verdura cotta e cruda, cereali e legumi. Ho inoltre estromesso caffè ed alcol in quanto seri antagonisti nei recuperi fisici connessi ad allenamenti e a gare di ciclismo.
IMPOSTAZIONE RAZIONALE DEI PASTI
Come detto, è da poco tempo che sono passato a basarmi su prodotti completamente vegetali, ed ho ancora parecchi dubbi ed idee confuse su come potrei impostare al meglio i miei menu giornalieri in rapporto alla suddetta attività fisica. Come potrei formulare i vari spuntini ed i 3 pasti principali? E come potrei invece alimentarmi e idratarmi durante la pratica sportiva?
ACQUA LEGGERA O ACQUA CARICA DI MINERALI?
Vorrei inoltre chiederti, se anche per uno sportivo è più idonea un’acqua con un basso valore di residuo fisso oppure è consigliabile assumere dell’acqua che contenga maggiori percentuali di minerali. Grazie. Marco
RISPOSTA
UNA ACCURATA PREPARAZIONE SALUTISTICA È D’OBBLIGO
Ciao Marco. Intanto ti invito a leggere le mie tesine specifiche digitando come motore di ricerca parole tipo sport, muscoli, palestra, dieta. Puoi sempre prendere degli spunti dal mio Vitto Valdiano che va però personalizzato, evitando gli schematismi e usando il buon senso.
PRIORITÀ ALL’EQUILIBRIO CALORICO
Per quanto concerne il ciclismo, trattasi di una pratica assai esigente in termini di consumo calorico, per cui le energie vanno via in modo intenso e devono, con altrettanta solerzia, essere man mano ripristinate. Ci vuole insomma il sacchetto rifornimenti e la borraccia d’acqua sempre carica, se non vogliamo restare a secco.
FONDAMENTALE SEMPRE E COMUNQUE LA LEGGEREZZA DIGESTIVA
Sbagliato però caricarsi di troppo cibo durante le gare e gli allenamenti. Meglio limitarsi a un paio di panini integrali con avocado, zucchine, melanzane e noci e a una bustina con uvetta sultanina, datteri e pinoli, oppure una patata dolce, una fetta di strudel di mele, o una fetta di torta di riso, o di castagnaccio, o un sacchetto di pop-corn. Il sacchetto vivande va ovviamente commisurato alla lunghezza del percorso e alle sue difficoltà tecniche.
ACQUA FRESCA DI SORGENTE A BASSO RESIDUO
Per chi pedala e suda serve un buon apporto di acqua. Nulla di meglio che sostare ad ogni sorgente fresca lungo i percorsi di allenamento. L’acqua leggera a basso residuo e a pochi minerali rimane ovviamente la migliore. Le acque pesanti sono cariche di minerali inorganici non graditi dall’organismo e si trasformano in veri e propri integratori, con tutti i danni annessi e connessi.
IL RECUPERO ALIMENTARE SI ATTUA LONTANO DAI PEDALI
Il vero ripristino energetico si attua alla fine nei tempi di recupero dove una buona dose di sano appetito non manca di certo a chi pratica sport dispensiosi. In tali circostanze occorre assumere cibi digeribili e nutrienti a sufficienza, in base anche alle proprie esigenze gustative e alla propria esperienze concrete. Lo schema classico delle spremute al risveglio, della frutta in mattinata e nel tardo pomeriggio, e delle verdure crude a pranzo e cena, seguite da un secondo a piacere tipo spaghetti, patate, legumi, cereali, gnocchi, minestrone, pizza rimane sempre valido.
Valdo Vaccaro
Grazie Valdo per la tua risposta. Ma quindi anche la colazione pre gara che generalmente consumo almeno 2 ore prima dovrebbe essere costituita dalla spremuta di agrumi? O meglio qualcosa di più energico?