LETTERA
Saluti, voglio sapere come puoi risolvere una domanda per me, non è una cura per una malattia, ma una questione di teoria e pratica dell’igiene, sono una studentessa di igienismo e ho comprato i libri di Valdo, ho leggo Shelton e molti igienisti, ma ho una domanda. Beh, li commento e tu mi dici se devo pagare per loro per rispondere.
Perché nella teoria dell’igienismo non si accettano erbe, droghe o argille, e nella sezione Patologie del blog di Valdo, che rispetto per i suoi contributi di articoli di protesta contro i piani machiavellici nel mondo, ma perché nella sezione delle patologie in ogni patologia si consigliano tante erbe e tisane per ogni malattia, si presume che il corpo guarisca solo se rispettiamo correttamente le leggi della vita. Grazie, aspetto una risposta o almeno mi dicono cosa devo fare perché possano rispondermi. Grazie. Un saluto a Valdo e molto grato per il suo contributo all’igiene. P.S. Non ho potuto fare una consulenza telefonica perché parlo spagnolo. Vivo in Messico. Jesùs Ojeda Martìnez
RISPOSTA
QUESTA È DAVVERO UNA BELLA BACCHETTATA
Ciao Jesùs, Piacere di sapere che i miei libri vengono letti anche in Messico, e penso che in questo caso si tratti del mio testo in lingua spagnola Manual Pràctico de Higienismo, Ediciones Obelisco. La tua domanda è giusta e pertinente. In molte occasioni Shelton si esprime in quel senso, e così la pensano pure doversi allievi diretti di Shelton.
AVEVA E HA TUTTORA RAGIONE SHELTON
Mi sento di ribadire che, senza alcun dubbio ha ragione Shelton, per quanto radicali e rigide possano apparire le sue argomentazioni. Nella sua lunga carriera di Igienista-Naturale e di fondatore della sua Health School di San Antonio-Texas, continuava a ricevere richieste tipo “Mandami una dieta per l’artrite, una dieta per l’anemia, una per l’asma”. Il che gli dava notevole fastidio. “Sono forse un maniaco del cibo o sono un autentico insegnante di Natural Hygiene?” diceva a se stesso. L’idea che una dieta serva a qualcosa o che faccia qualcosa di specifico non appartiene infatti all’Igiene. “Continuo a sperare che un bel giorno la gente imparerà che la dieta non cura le malattie specifiche, e che inoltre le malattie non vanno curate essendo esse stesse il vero percorso curativo. Nemmeno il digiuno cura. È sempre e solo l’organismo vivente che porta avanti il lavoro curativo agendo sulle sostanze. È sempre lui che ha eventualmente successo nel ripristinare la salute attraverso i suoi processi di recupero, quando non viene frustrato nel suo lavoro da interferenze esterne, da abitudini sbagliate e da convinzioni sbagliate”. Questa le sue riflessioni in proposito.
L’OBIETTIVO NUMERO UNO RIMANE LA BUONA DIGESTIONE
Primo dobbiamo solo mettere a disposizione del corpo tutti gli elementi nutritivi indispensabili, e secondo dobbiamo alimentarci nelle condizioni fisiche-mentali-spirituali adatte a non ritardare la digestione. Pertanto evitare cibi inadatti all’uomo, cibi denaturati, combinazioni sbagliate, e rinunciare al pasto quando non si ha la voglia, l’appetito e le condizioni adatte a una buona digestione, o quando l’apparato digerente è per qualsiasi motivo alterato.
CIBO SBAGLIATO E CIBO IN ECCESSO METTONO A SOQQUADRO LA FUNZIONALITÀ DEL CORPO
Quando l’energia nervina non è sufficiente a garantire un processo digestivo-assimilativo efficiente si formano residui tossici che producono avvelenamento interno o tossiemia. L’alimentazione non prevede concetti misteriosi e non richiede preparazione universitaria. La realtà è che la gente tende a drogarsi e a ubriacarsi con troppo cibo e i dietologi poi completano il danno spingendola a mangiare di più.
FONDAMENTALE RISPETTARE I REQUISITI PRIMORDIALI
La Natural Hygiene non è un sistema di diete speciali e specifiche, ma un Piano di Vita, un Total Way of Life, non un insieme di cure alimentari per la malattia. Noi non sostituiamo i farmaci con cibi, con digiuni e bagni di sole. Piuttosto inseriamo tutto questo nei nostri metodi perché si tratta di primordiali requisiti della vita. Noi non vendiamo cure e non riconosciamo cure. La escrezione-eliminazione viene inibita e rallentata da qualunque cosa che abbassi l’energia nervosa, da qualunque cosa che produce enervazione.
IL CIBO È TANTO MA NON È TUTTO
In questo senso Shelton esprime verità assolute. Pertanto, ogni qualvolta noi pensiamo di curare col cibo prendiamo un granchio, anche se è verissimo che il cibo sbagliato e il cibo in eccesso fanno grossi danni. Persino il grande Ippocrate cade in questo errore. La sua frase “Il cibo sia la tua medicina” non è priva di contraddizioni, nonostante sia giustissimo evitare i farmaci. Una delle più belle e significative frasi dell’igienismo proviene dal padre della medicina moderna William Osler (1849-1919): “Uno dei primi doveri del medico è di educare le masse a non prendere medicinali”. L’esatto contrario di quanto i medici di oggi stanno facendo. E questo vale per farmaci, sieri e integratori sintetici.
LA STUDENTESSA MESSICANA HA COLTO NEL SEGNO
Per questi motivi, l’obiezione di Jesùs Ojeda è azzeccata e mette a nudo una incoerenza molto diffusa nella quale un po’ tutti cadiamo. Tuttavia occorre anche un minimo di tolleranza e di elasticità. La gente chiede e pretende qualche rimedio naturale e noi la accontentiamo, non fosse altro che per evitare che essa ricorra a rimedi molto peggiori di quei pochi che noi approviamo.
ANCHE I MIGLIORI SI CONCEDONO QUALCHE TRASGRESSIONE
Del resto lo stesso Shelton, pur essendo molto rigido nel condannare latticini e formaggi, si concedeva qualche trasgressione a livello personale. Fu infatti sorpreso ad addentare di nascosto una fetta di formaggio. Giustificò il fatto con l’intensa fame che a volte lo prendeva tra una conferenza e l’altra. Dopotutto la sua vita dedicata a insegnare salute autentica al mondo intero, inclusa la trentina di volte che dovette entrare nelle carceri americane per le sue idee a quel tempo super-rivoluzionarie, lo mettono al riparo da ogni critica. E poi questo conferma che anche i migliori a volte sgarrano, senza per questo dover demonizzare i loro giusti principi.
SIAMO TRA I POCHI AD AVERE LA COSCIENZA A POSTO
Fitoterapia e uso di vegetali dagli effetti amichevoli e coadiuvanti verso determinati organi e determinate alterazioni rappresentano a mio avviso il male minore e il compromesso minore, ed anche l’interferenza minore verso i poteri auto-curativi del corpo. Succhi zuccherini da frutta fresca e clorofilla verde contenuta nelle varie verdure sono in ogni caso apportatori di micronutrienti e di sostanze utili a facilitare e ravvivare la funzionalità del corpo, senza controindicazioni particolari nella misura in cui posseggono un buon livello di vitalità e di filtrabilità verso l’esterno da parte degli organi emuntori, cosa che non accade invece alle sostanze lavorate, stracotte, devitalizzate e sintetizzate. Nella misura in cui rispettiamo le Leggi Universali di Madre Natura e nella misura in cui usiamo buon senso, utilizzando le esperienze concrete accumulate nei secoli, rispettando nel contempo tutte le creature e l’ecosistema, abbiamo il diritto di ritenerci con la coscienza a posto.
Valdo Vaccaro
Bellissimo post!
Ok Valdo ma se delle persone si ammalano adottando uno stile di vita sbagliato e un bel giorno non adottano più uno stile di vita sbagliato ma cominciano ad adottarne uno corretto e guariscono, si potrebbe dire che si sono curate guarendo con l’aver migliorato il loro stile di vita? Oppure si potrebbe non menzionare per niente la parola cura ma dire semplicemente che sono guarite migliorando il loro stile di vita, giusto?