LETTERA
LOTTA PERDENTE CONTRO UNA IMPLACABILE FAME NERVOSA
Buonasera Valdo, mi chiamo Massimiliano ed è la prima volta che le scrivo. Ho 36 anni e sono obeso. Lotto da una vita contro la mia fame nervosa senza alcuna vittoria. Ho scoperto per pura casualità il suo blog.
UN SOVRAPPESO CHE MI STA ANNIENTANDO
Vorrei chiedere aiuto. Vorrei imparare a mangiare correttamente per eliminare, una volta per tutte, questo peso che mi annienta ogni giorno, sempre di più.
LE CHIEDO DI PORTARMI FUORI DAL TUNNEL
Dove posso trovare una dieta Vegana scritta da lei?? Come posso abbattere questa fame, che mi sta ammazzando giorno dopo giorno? Le chiedo gentilmente una sua dritta, una strada che possa portarmi fuori da questo tunnel maledetto. Nell’attesa porgo i miei distinti saluti e tanti auguri di un natale felice e pieno di serenità. Grazie. Massimiliano
RISPOSTA
COLLABORA IN MODO COERENTE E IL RISULTATO SARÀ RAGGIUNTO
Ciao Massimiliano. Hai appena scoperto il mio blog e, senza leggervi niente, mi chiedi di tirarti fuori dal tunnel. Lo faccio ben volentieri con garanzia del 100% sul risultato, sull’assenza di effetti collaterali, sull’assenza di ricadute, ma alla precisa condizione che tu ci metti del tuo, che collabori con entusiasmo e convinzione, e che leggi le tesine regolarmente, oltre ai miei 3 libri in circolazione. Non per promuovere quanto scrivo, ma perché si tratta di una azione combinata. Il dimagrimento definitivo, e il ripristino del peso forma, partono dal cervello e da un cambiamento informativo e concettuale.
NIENTE TRUCCHI E NIENTE IMBROGLI MA REALI STRUMENTI DI RIPRISTINO DEL PESO-FORMA
Garantisco a te, e a chiunque voglia seriamente dimagrire, di esporre con la massima chiarezza possibile i reali strumenti per rimettere in funzione l’organismo e per riconquistare il peso forma, agendo non sull’adipe e sulla cellulite, ma sulle cause reali che hanno portato alla formazione di tali brutture estetiche. Se vuoi prenderla come una sfida e una scommessa non ho difficoltà a starci. Il tuo caso è soltanto uno dei tanti. Tu appartieni a quel fenomeno che possiamo chiamare “la catastrofe dell’obesità”.
TESINE DA LEGGERE
- Bulimia vegana e abbuffate ricorrenti
- Bulimia, sovrappeso e ginecomastia
- Formidabile benessere e 38 chili in meno
- Il disturbo della fame incontrollata
- La fame, l’alimento e il sovrappeso
- Peso, fame, sazietà e istinto del grasso
BULIMIA, OVVERO FAME DA BUE
Il termine bulimia deriva dal greco bòus (bue) e limòs (fame), e sta dunque per fame da bue. E’ un segnale non solo di semplice squilibrio tra calorie introdotte e calorie consumate, e quindi di cellule affamate che bussano alla porta dell’ipotalamo per ricevere più cibo. Trattasi piuttosto di un sintomo di origine nervosa ed ormonale.
IL PROBLEMA NON È IL GRASSO
Ho detto sintomo e come tale non va combattuto. Paradossalmente il problema da risolvere non è il grasso in sé ma qualcosa di molto diverso che si chiama “fattori ingrassanti”. Pertanto il grasso va sì mandato via, ma sempre nell’ambito di un ragionamento implicante il riequilibrio dell’organismo. Inoltre, il grasso non va pericolosamente ed irresponsabilmente mandato fuori da solo come succede nelle diete low-carb, ma solo assieme agli immancabili inquinanti che contiene. Ecco perché solo il digiuno igienista, che stoppa ogni alimento e usa la forza solvente-ripulente dell’acqua distillata o superleggera, fa un ottimo lavoro dimagrante e ripulente, privo di effetti collaterali, e privo di ritorno-obesità.
GLI SBALZI GLICEMICI NON AVVENGONO NEI VEGANI CRUDISTI
Nel corpo di un vegano-crudista equilibrato non si creano sbalzi di alcun tipo. Lo so per esperienza personale, avendo fatto molti viaggi all’estero intruppato con gente onnivora, col vezzo della carne, del pesce, dei formaggi, dei dolci, del vino e del caffè, oltre che delle micidiali cole. Questa gente si sazia e pare gioire di quanto mangia e beve ma, non appena cala l’effetto stimolo, gli prende una fame improvvisa e violenta che li costringe e li inchioda al primo fast-food che trovano. Cosa che a me non succede mai, grazie alla abbondanza di frutta e verdure crude, grazie all’apporto importante di acqua biologica e di micronutrienti. Se mi viene fame e sete, le sopporto con disinvoltura sino a quando non ritrovo i miei frutti preferiti, o magari un bel panino vegano.
LE CADUTE GLICEMICHE E L’IPOTALAMO INCEPPATO
Tecnicamente parlando, si verifica nel corpo dei carnivori una caduta improvvisa della glicemia. Glicemia che cade a livello dei neuroni glico-sensibili dell’ipotalamo innescando una induzione a mangiare, Glicemia dunque come fattore di induzione al pasto. Alla base dell’obesità, dei disturbi alimentari e della fame nervosa, c’è un malfunzionamento dei meccanismi dell’ipotalamo, che porta non solo a spiluccare salatini e dolcetti a tutte le ore, ma soprattutto nelle ore tarde. Un meccanismo che scatta soprattutto nelle ore notturne, quando il cibo è doppiamente ingrassante a causa del metabolismo rallentato.
DOMINARE I SENSI E NON ESSERNE SCHIAVI
Fame nervosa significa non soddisfare una fame normale o dominare il proprio appetito gestendolo al meglio, ma essere letteralmente dominati dalla fame stessa. Si subiscono degli attacchi di fame che richiedono soddisfazione immediata per un impulso irrefrenabile che porta ad ingozzarsi con voracità. Si apre il frigorifero come presi da un raptus, pronti ad ingozzarsi di qualsiasi cosa, soprattutto se grasso-proteica-salata-zuccherata e dunque poco sana, per poi sentirsi in colpa subito dopo averla assunta.
LA FAME NERVOSA DIVENTA MICIDIALE NELLE ORE NOTTURNE
La fame nervosa è uno dei più gravi e diffusi problemi di chi vuole dimagrire. Piccoli attacchi di fame possono riguardare tutti prima di pranzo (se nulla si è assunto per l’intera mattinata) o dopo pranzo se non abbiamo mangiato abbastanza. Ma gli attacchi più micidiali sono quelli notturni, dove l’ingrassamento viene moltiplicato dal lento metabolismo notturno, quando è in atto il ciclo circadiano assimilativo.
CONTRASTARE L’ISTINTO DEL GRASSO CON UN FRUTTO, O CON UN BICCHIERE D’ACQUA E SOPRATTUTTO COL PIATTONE INIZIALE DI VERDURE CRUDE A PRANZO E CENA
Istinto del grasso? Esiste, ma si tratta di fame definibile come istintuale e compensativa, derivante da effettiva fame cellulare cumulativa, e quindi da una urgente richiesta compensativa da parte delle cellule, sempre pronte a cannibalizzare quanto trovano di utile all’interno dell’organismo. Come risolverlo e contrastarlo? Con un frutto, con un bicchiere d’acqua, con un panino ipocalorico carico di verdure , più avocado, pomodoro secco, carciofino e crema di olive, e soprattutto con il famoso primo piatto di abbondante verdura cruda, da assumersi come esordio a pranzo e cena, in quanto tira via la fame vorace e permette di passare al resto del pasto con meno accanimento alimentare.
CAUSE DELLA FAME NERVOSA
Parliamo di fame psicologica e non motivata necessariamente dal fabbisogno reale di cibo. Fame nervosa che avviene per noia (non sappiamo cosa fare), per ansia o angoscia (ed è un po’ il caso presente), per tristezza, per scarsa autostima, per solitudine e carenze affettive, per “eating emozionale” (sicurezza e gioia che non possediamo e che cerchiamo di compensare col cibo).
LA SEROTONINA MIGLIORA L’UMORE E CONTROLLA IL SENSO DI SAZIETÀ
Esiste, negli affamati-nervosi, un calo della serotonina, l’ormone che rilassa, l’ormone che migliora l’umore e controlla il senso di sazietà. Uno degli aminoacidi principali usati dal corpo per sintetizzare in proprio le proteine è il triptofano. E sarà bene fare in discorso sul triptofano sia come sostanza farmacologica che come sostanza alimentare, essendo esso precursore non solo della serotonina ma di altre sostanze basilari.
IL TRIPTOFANO È UN PRECURSORE FONDAMENTALE
Il triptofano è uno degli aminoacidi più usati dal corpo per sintetizzare in proprio niacina B3 (con l’aiuto del fegato), la cui assenza produce pellagra, e piridossina B6 (la cui assenza sballa l’intero gruppo B e la somatotropina). Triptofano dunque aminoacido speciale e diverso dagli altri essendo precursore di serotonina e melatonina (ormone solare-retinico prodotto dalla pineale e in grado di regolare il ciclo sonno-veglia e di alimentare il corpo assieme alla somatotropina prodotta dalla ipofisi). Triptofano regolatore anche della biosintesi della glutammina, aminoacido che svolge ruolo critico nel mantenimento della massa muscolare e nella funzione immunitaria, essendo precursore di glucosio e glicogeno epatico per le fasi di recupero negli atleti esausti e debilitati, oltre che nei processi di convalescenza.
TRIPTOFANO SINTETICO E TRIPTOFANO ALTO-PROTEICO BOCCIATI IN MODO DEFINITIVO
Ma l’uso del triptofano come farmaco sintetico è stato da anni accantonato perchè inutile. Non serve infatti moltiplicare serotonina in eccesso ma serve piuttosto che sia il cervello a poterla catalizzare con calma e metterla in contatto coi recettori neuronali. Anche le diete alto-proteiche a base di proteine animali e pesce sono state accantonate per lo stesso motivo, avendo finalmente capito che il triptofano gradisce assai di più un ambiente ad alto carboidrato, La presenza di frutta e amidi naturali porta infatti a stimolare e richiamare l’ormone insulina, alleato intimo del triptofano. L’insulina elimina infatti gli aminoacidi contrastanti e concorrenti del triptofano.
TRIPTOFANO AMICO DEI CARBOIDRATI E DELL’INSULINA NATURALE DEL CORPO
In altre parole l’insulina del pancreas riduce tutte le proteine ma non il triptofano, collegato a sostanze rilassanti come serotonina e melatonina. L’adozione di diete proteiche non incrementa il triptofano bensì i suoi nemici che sono tutti gli aminoacidi cosiddetti essenziali, collegati a sostanze stimolanti tipo il cortisolo, l’adrenalina e, durante i picchi di stress e di depressione, la norepinefrina. Le diete alto-proteiche producono infatti tirosina, istinina e leucina, metionina, aminoacidi in conflitto col triptofano. Questo discorso suona, tra l’altro, come ulteriore bocciatura delle cure farmacologiche attuali contro il diabete, tese all’interferenza chimica con la glicemia del sangue.
UMORE E SONNO DIPENDONO DAL TRIPTOFANO
In altre parole il triptofano agisce direttamente sul nostro umore, e persino sul nostro sonno. Più triptofano significa umore eccellente e benessere, triptofano basso significa il contrario umore nero e sotto i tacchi e depressione, oltre che aumento di peso, difficoltà di concentrazione, e più bulimia. La fame nervosa richiede poi cibi ad alto tasso consolatorio e compensatorio, per cui chi cade nella trappola non fa il tuffo notturno nel succo d’arancia o nel radicchio, ma nella nutella, o nel salame, o nel formaggio, procurandosi triplo guaio obesizzante. Meglio contrastare l’insonnia assumendo prima di andare a letto un piatto di ciliegie, una banana, o delle mele.
GLI AMICI DEL TRIPTOFANO STANNO NEL CIBO VITALE E VEGAN-CRUDISTA
Pertanto, eliminata la soluzione farmacologica e la soluzione proteica, dove trovare il triptofano nei cibi naturali? Lo troviamo, guarda un po’, proprio in quei cibi che ci consentono di stare bene e di non sfondare il tetto proteico di 24 grammi/giorno, a dimostrazione di quanto coerente sia il corpo umano e di come esso rispetti le leggi dell’igiene naturale, e non certo quelle approssimative, stravaganti ed allucinanti della medicina convenzionale, del nutrizionismo televisivo e della dietologia da strapazzo.
DALLE BANANE, AL POP-CORN, ALLE VERDURE, AL PANE, ALLA PASTA E ALLA PIZZA
Quali i cibi naturali e vegani ricchi di triptofano al punto giusto? Banane, manghi, datteri, ananas, avocado, mandorle, fichi, durian, zucche, patate con la buccia, patate dolci, bietole, topinambur, rape, ravanelli, pomodori, carote, carciofi, finocchi, avena, riso integrale, pop-corn, germe di grano, semi di zucca, girasole, semini vari, cacao, legumi, lupini, fagioli di soia verde non OGM, olio di oliva extravergine, farine di castagna e di tapioca, farine di carruba e di pasta, pizza, pane integrale. Il cacao in particolare contiene non solo teobromina, stimolante naturale non dannoso quanto la caffeina, ma anche la feniletilamina.
FENILETILAMINA, DOPAMINA, NORADRENALINA
La feniletilamina è un neurotrasmettitore dagli effetti stimolanti che riduce l’appetito e rende iperattivi, apportando benessere dalla testa ai piedi. Provoca infatti attivazione delle aree neuronali che rispondono anche alla dopamina. Mentre la feniletilamina è importante per la neurochimica dell’infatuazione e dell’amore romantico, la dopamina è legata al desiderio sessuale puro e semplice, alla sensazione del piacere fisiologico e a un sistema di reazioni compensative dell’area cerebrale. La noradrenalina poi causa accresciuta attrazione e aumento della frequenza cardiaca, vertigini, euforia. Troppa feniletilamina porta però a manifestazioni schizofreniche. Siamo nel campo delle sostanze psicoattive, delle anfetamine e delle metanfetamine, conosciute anche come MDMA o ectasy.
I NEMICI DEL TRIPTOFANO SONO I CIBI SPAZZATURA
Quali i cibi che al contrario inibiscono il triptofano? Il caffè e le cole, i dolci, i succhi devitalizzati, i farmaci, i vaccini, le vitamine sintetiche e gli integratori, i salatini, le patatine fritte, tutti i menu dei fast-food e tutti i menu promossi dalle reti televisive. Nessuna meraviglia che le diete Atkins, le diete South Beach (Arthur Agatson), le diete antiglicemiche (Montignac), le diete a zona (Barry Sears), le diete basate sugli Omega-3 ittici (David Serban-Schreiber), le diete carneo-mediterranee (tipo professor Carlo Cannella), le diete a Gruppi Sanguigni (Peter D’Adamo e Mozzi), le diete Dukan, le Tisanoreiche, le Lemme e simili, tutte più o meno basate sullo schema low-carb e alta proteina, più stampelle integratrici, portino all’emoviscosità e all’obesità cronica ed irreversibile.
MANTENERE SEMPRE ATTIVO IL MECCANISMO DELLA NUTRIZIONE COMPENSATIVA AEREA
E non dimentichiamoci per favore il ruolo mortale della ritenzione idrica, figlia dell’acidosi e delle putrefazioni intestinali. Servirà muoversi e sudare. Servirà abbondare di frutta lontano dai pasti. Servirà usare i centrifugati di tuberi e sedani. Servirà implementare le spremute di agrumi al risveglio. Servirà praticare respirazione ritmata e diaframmatica, catturando aria fresca, ossigeno (20%) e azoto (80%) che, con la melatonina e il sole convogliato tramite la retina sulla pineale, produrrà il super-ormone proteico della crescita extra-alimentare chiamato somatotropina.
Valdo Vaccaro
leggo con dispiacere 'Il tuo caso è soltanto uno dei tanti', una pugnalata per chi ha un disturbo alimentare e chiede aiuto, nessuno è uno dei tanti, ma ognuno è unico anche nei suoi problemi
Dshurime, ti dispiace che Valdo abbia scritto 'il suo caso é uno dei tanti'? Io penso che le tesine non sono scritte per casi singoli bensi per tante persone che hanno quel tipo di disturbo. L'obesità, come tu sai, é un flagello mondiale pertanto io non ci vedo nulla di strano nella frase di Valdo.