LA BATTAGLIA SULL’ARANCIA E SULL’ACIDIFICAZIONE

da 28 Feb 2011Salute

LETTERA

IL MITO DELL’ACQUA IONIZZATA ED ALCALINIZZATA

Carissimo Valdo, sono un medico di Medicina Olistica che vive a Syndey e tutti i santi giorni riceve bombardamenti di studi, dicono scientifici, sull’uso necessario di un’acqua ionizzata ed alcalinizzata.

Tutte informazioni che non mi persuadono e che ritengo basate soprattutto sulla vendita dei dispositivi ionizzanti-alcalinizzanti. Nel mio convincimento, ritengo questo uso antieconomico, quando invece si potrebbero ottenere gli stessi risultati (ovvero quelli decantati da Laura Perin & Company) cambiando semplicemente l’alimentazione.

Secondo i dettami della bioelettronica, ci sono incongruenze tra ciò che gli assertori dell’acqua alcalina dicono e le regole della bioelettronica stessa, circa il pH sanguigno ed urinario.

Molto più saggio per me modificare le errate scelte nutrizionali della gente, e non buttar via soldi in aggeggi che non risolvono in alcun modo i problemi del pH corporale.

Ti sarei veramente grato se tu mi potessi dare lumi in merito. Dr Claudio Capozza, Holistic Medicine-Sydney


RISPOSTA

IGNORANZA, CORRUZIONE E DISEDUCAZIONE SULL’ACQUA E SUL PH

Ciao Claudio, ti sono grato di questo messaggio dall’Australia, perché mi permette una volta di più di fare dei chiarimenti basilari sia sull’acqua, che sulle cole, che sul succo d’arancia e l’acidificazione del sangue. Ti ho allegato le mie tesine sull’acqua e ti renderai conto che quasi tutti i giorni sono bombardato da messaggi che chiedono chiarezza.

In pratica dovrei scrivere una tesina al giorno sull’acqua ed una sull’arancia, tanta è la diseducazione, sia per ignoranza che per corruzione, che circola su questi argomenti. Mi dirai cosa mai abbiano a che fare le arance con l’acqua. C’entrano eccome. È sempre un discorso che riguarda i minerali, la dieta, le integrazioni.

L’ACIDIFICAZIONE NON SI CONTRASTA CON LE ACQUE ALCALINE

Cominciamo con l’acqua. Ho ricevuto anch’io messaggi dalla Laura Perin, a cui bisognerebbe dare un premio Nobel come ottima promotrice commerciale di un progetto sbagliato.

Sono d’accordissimo con le tue osservazioni critiche. L’acidificazione si contrasta con la dieta e solo con quella. Non certo col sistema delle acque alcaline (nota bene alcaline e non alcalinizzanti, che è cosa diversa), o rese tali dai dispositivi vari in commercio. Non è questione soltanto di spreco economico, ma anche di immaginabili effetti collaterali, oltre che di inconvenienti di altro tipo. Non si va mai contro natura senza conseguenze negative soprattutto nel lungo periodo.

BASTA UN DISPOSITIVO CHIAMATO ALCALINIZZATORE E SEI IN PARADISO

Nella pubblicità relativa a questi aggeggi, si parla di cose giustissime, quali la normalizzazione della glicemia e della pressione, lo scioglimento dei calcoli renali, la normalizzazione del colesterolo, il ritrovamento della forma fisica, la perdita del grasso superfluo, la diminuzione della ritenzione idrica, la scomparsa della sindrome premestruale, la sconfitta dei fastidiosi sintomi della menopausa nelle donne.

Ci mancava solo di aggiungere il diabete, la dialisi renale, la cardiopatia e il cancro. Insomma, basta l’alcalinizzatore applicato sul rubinetto è il mondo torna a correre felice e contento. Magari fosse così semplice.

IL CORPO NON È UN RIMPIAZZATORE MA UN TRASFORMATORE DI SOSTANZE

Alimentarsi con acqua alcalina significa produrre le stesse sottili alterazioni provocate dagli integratori minerali e dalle vitamine sintetiche. La biochimica ha dimostrato da tempo che il corpo è un trasformatore di sostanze e non un rimpiazzatore.

La proteina non proteinizza affatto il corpo umano, il prodotto alcalino morto e inorganico non alcalinizza affatto il sangue o il corpo, il latte non apporta affatto maggiore capacità caseo-emuntoria, la vitamina sintetica non vitaminizza affatto il corpo ma lo stimola, lo dopa e lo schiavizza soltanto, al pari di una tazza di caffè.

Integratori e vitamine sintetiche sono accettabili esclusivamente in sede di pronto soccorso e mai come cura, non c’è Linus Pauling che tenga su queste cose basilari.

LA DISINFORMAZIONE CHE VIENE DALL’INTERNO

Più sbraito e più dico, e più la gente viene a piagnucolare che ha letto questo e ha letto quello. La disinformazione impera. E quel che è peggio, arriva da fonti che si definiscono vegetariane e vegane, e si permettono di usare i nomi di Ehret, di Shelton, Di Armando D’Elia, azichè quelli di Pinocchio o della Coca-Cola direttamente.

PRENDO AD ESEMPIO UN SITO MASCHERATO DI PSEUDO-VEGANISMO

C’è ad esempio su internet un articolo che definire fuorviante è riduttivo. Parte con una bella premessa: SALUTE E LIBERTÀ SI CONQUISTANO OGNI GIORNO.

Il titolo è esplicito: GLI EFFETTI DANNOSI DI UNA DIETA FRUTTARIANA A BASE DI FRUTTA ACIDA.

Le cavolate che contiene sono eclatanti, e fanno pure un danno tremendo. Mi stanno scrivendo delle mamme preoccupate, con frasi tipo: “Sto dando arance alla mia bambina, non le rovinerò i dentini?”

MILIONI DI SDENTATI AL MONDO, SENZA MAI TOCCARE UN’ARANCIA

La mia risposta in sintesi ad Andrea Conti, se è lui che scrive (l’articolo non porta la firma), è che il mondo è strapieno di gente sdentata che non ha mai toccato un’arancia in vita sua.

Ed è pure strapiena di gente sdentatissima che tutti i giorni si acidifica con latticini e carni. Il gioco degli intrufolati, dei guastatori, degli attentatori, delle spie, degli agenti segreti e dei cavalli di Troia, esiste dacchè mondo è mondo.

Non mi permetto di fargli delle accuse in tal senso, non avendo prove. Ma la solerzia, la determinazione e la costanza con cui questo filone farabutto penetra su internet e in tutta la cultura truffaldina dei nostri giorni, risulta perlomeno sospetta.

Di certo che le opzioni sono due soltanto. O profonda ignoranza o pesante corruzione.Non esistono alternative.

LA PUBBLICITÀ MASCHERATA DEI VEGANI TRAVESTITI

La controparte ha capito benissimo che un Cremonini non può parlar bene della carne ed essere nel contempo creduto. Ha capito che una Coca-Cola non può elogiare le bollicine ed essere creduta.

Ha capito che un Illy non può inneggiare scientificamente al caffè, ed essere creduto. Si renderebbero non solo scontati e banali, ma anche ridicoli. La sottigliezza pubblicitaria sta sì nel parlar male dei vegetali, ma da parte dei vegetariani. E sta pure nel parlar male della frutta più nobile, (limone e arancia intendo), ma da parte dei fruttariani, e magari dall’AVA stessa, o da gente che ha frequentato l’AVA o che si dà protezione con uno scudo di nome AVA.

RISPOSTE ASSURDE E COL TRUCCO, IN PARTE VERE MA SOSTANZIALMENTE FALSE

Ma vediamo di rispondere punto per punto alle argomentazioni del Conti. “In molti mi pongono domande tipo Sei fruttariano? Puoi darmi dei consigli per diventarlo?

La mia risposta è sempre la stessa: il percorso è personalissimo, si deve imparare ad ascoltare il proprio corpo e non si può mangiare solo frutta dall’oggi al domani, senza un minimo di conoscenze basilari su cibo acidificante/alcalinizzante, sul pH, sulla confusione delle ceneri digestive, ecc”.

IL PERCORSO È COMUNE, CON QUALCHE MINIMA PERSONALIZZAZIONE

Il percorso non è affatto personalissimo. Sette miliardi di bipedi equivale a sette miliardi di fruttariani per disegno e costituzione biochimica, inclusi quelli che divorano 21000 animali nell’arco della vita, finendo nella trafila ospedaliera-onoranze vent’anni prima e nel peggiore dei modi. Si parla di conoscenze basilari per mangiare la frutta? Ridicolo.

Nessuno dice di fare attenzione all’alimentazione carnelattistica. Tanto quella non fa male, apparentemente. Nemmeno lo zucchero, il the, il caffè, le mentine, i panettoni e le merendine, fanno male, sempre e solo apparentemente.

L’UMANITÀ È IN GRAN PARTE ROVINATA DAGLI STATI PUTREFATTIVI DEL COLON

La realtà è che la stragrande maggioranza ha un sistema gastrointestinale fruttariano più o meno rovinato dalla disbiosi intestinale creata dai batteri putrefattivi (bacteroides, bacillus suispestifer, helicobacter pylori, bacillus enteridis, bacillus Breslay, bacillus streptococcus bovis, prione mucca pazza, salmonella) provenienti esclusivamente dalle proteine animali.

Batteri putrefattivi e disbiotici che colonizzano il colon e prevalgono di gran lunga sui batteri saprofiti di provenienza vegetale (bifidobacterium bifidis, citrobacter, lactobacillus), che per sopravvivere pretendono ossigeno, e che non si sviluppano in situazione anaerobica come fanno i colibatteri patologici.

LA DIFFERENZA ESISTE E SI MISURA IN METRI QUADRI ASSIMILATIVI

È solo questo che distingue un soggetto dall’altro. C’è da un lato gente che ha un colon normalizzato e pulito, un campo da tennis assimilativo funzionante, e un duodeno libero da riflussi, miasmi ed helicobacter. E c’è, dall’altro lato, gente intasata e piena di problemi, per cui se le metti dentro una fetta di anguria, una manciata di ciliegie, un grappolo d’uva, un vasetto di mirtilli o un’elettrizzante spremuta d’arancia, va in angoscioso tilt allergico.

Quanto alla confusione ed alla lacunosità sul pH e sulle ceneri digestive essa esiste fortissima ed evidente proprio in questo malaugurato articolo, che parla di salute e di consapevolezza, non sapendo nemmeno cosa esse vogliano dire.

LA FRUTTA ACIDOGNOLA NON È AFFATTO ACIDIFICANTE

L’autore, che ha letto troppo in fretta e superficialmente D’Elia, Ehret, e persino Shelton, si avventura a fare delle precisazioni sulla frutta acida, sul dimagrimento, sulle problematiche dentistiche causate, dice, “da cibi fortemente acidificanti, che molti crudisti utilizzano ancora oggi in gran quantità (semi oleosi, frutta essicata e frutta acida in primis), pensando di sopperire così all’assenza dei vecchi cibi cotti”.

Non esistono intanto in natura, inteso nei prodotti vegetali vivi, delle sostanze fortemente acidificanti. Il limone è soltanto acidognolo in partenza, similmente all’arancia. Acidognolo significa disposto a reagire facilmente coi vari minerali presenti nell’intestino tenue e nella stessa frutta disgregata in zona duodenale.

CENERI ALCALINE SIGNIFICA SALI NEOFORMATI ALCALINIZZANTI

Quando si parla di ceneri alcaline, si intende sali minerali alcalinizzanti che vengono prontamente assorbiti dal sangue tramite la vena porta nel giro di mezz’ora dal momento dell’assunzione in bocca.

Gli acidi tipici della frutta sono in realtà acidi deboli (malico, citrico, tartarico, borico, ecc), dispostissimi a formare sali alcalini come i citrati di sodio, di potassio, di boro, di magnesio, ecc., tutti preziosi alcalinizzanti ed alleati della salute.

Vi sono alcuni soggetti che hanno difficoltà a metabolizzare tali acidi? Sicuramente. Trattasi di quelle persone che soffrono di diverticoliti, di rettocoliti, di stitichezza e di disbiosi intestinale.

SERVE PULIRE L’INTESTINO E RIDIVENTARE DEGNI DEL NOSTRO CIBO ELETTIVO

I danni fermentativi in quel caso non sono imputabili alla frutta, ma alle condizioni patologiche del soggetto in questione, superabili con breve digiuno purificante e con progressiva reintroduzione del cibo elettivo dell’uomo, che è la frutta dalla A alla Z.

Non sono estranei a queste difficoltà gli apparati renale, cutaneo e polmonare, i quali, quando sono in forma ed in salute, danno luogo a sistemi tampone e a meccanismi compensativi basati sui carbonati. I polmoni, grazie alla respirazione, e la pelle con la traspirazione, eliminano i cosiddetti acidi volatili, i quali danno origine all’anidride carbonica che è eliminata dall’uomo ad ogni respiro.

NEL PH C’ENTRANO GLI ENZIMI, LA VITALITÀ ATOMICA E LE VIBRAZIONI ANGSTROM

Il pH è un concetto complesso, trattandosi della misura concentrativa degli idrogenioni, per cui si deve sempre parlare di rapporto quantità/volume, di caratteristiche qualitative e non di sola quantità.

Gli idrogenioni, o idrossoni o protoni, hanno come formula bruta H3O e si trovano in tutte le sostanze anfotere (acide e basiche nel contempo), in tutti gli acidi organici ed inorganici, forti e deboli, responsabili di effetto acidificante o alcalinizzante a seconda delle soluzioni in cui operano.

COMPORTAMENTO ANFOTERO DI MOLTI ELEMENTI

Hanno comportamento anfotero anche l’acqua, gli aminoacidi e gli ossidi, in quanto possono sia cedere lo ione H+, che acquisirlo. Molti metalli come zinco, stagno, alluminio, berillio, possiedono ossidi anfoteri.

L’ossido di zinco ZnO reagisce in modo diverso a seconda delle soluzioni in cui si trova. Con pH acido dà luogo a 2 ioni positivi di zinco più 3 molecole d’acqua, ma con pH basico sviluppa idrato di zinco bivalente negativo.

GLI AGRUMI SONO ALCALINIZZANTI PER ANTONOMASIA

Non servono troppi discorsi su questo. Le prove che il limone e l’arancia, nonché tutti gli agrumi e tutta la frutta acidognola-acquosa, alcalinizzano il sangue e il corpo umano stanno in tutte le salse scientifiche di questo mondo.

Stanno soprattutto nelle esperienze che ognuno di noi può fare giornalmente. Le bevande alla cola hanno un 2.5 di pH, e sono corrosive al massimo. Non solo e non tanto per il pH in sé, ma per la loro struttura inorganica e priva di enzimi catalizzanti.

LA COCA-COLA CORRODE E IL LIMONE NO, PERCHÉ?

Il succo di limone invece, pur stando a 2.4, non acidifica e non corrode affatto, ma è addirittura il maggior alcalinizzante naturale.

Come mai? La risposta è che trattasi di alimento vivo, che il corpo umano (non però quello del gatto ad esempio) sa metabolizzare al meglio. Senza contare che servirebbero 30 limoni per eguagliare il livello di acidità dello stomaco.

Stesso discorso per le pesche (3.8), le pere (4.1), il succo d’arancia (3.7) le carote (5.2), i fichi (5.0), l’uva e i mirtilli.

IMPORTANZA FONDAMENTALE DI SEMI, FRUTTA SECCA E CEREALI

Per i cereali, è inutile riferirsi a Ehret o a Hilton Hotema, come si trattasse di divinità infallibili. Erano degli umani e giustamente ce l’avevano contro le industrie cerealicole di allora, che stavano imbastendo i primi grandi silos a sostegno degli allevamenti intensivi di bestiame.

Quanto poi alla frutta da guscio, tipo mandorle, noci, noccioline, pinoli, pistacchi e anacardi, è dimostrata la sua enorme importanza in termini di vitamine del gruppo B e in termini di acidi grassi insaturi, o di vitamina F (Omega3). Le proteine vegetali non acidificano quanto quelle animali, ed in più non producono batteri putrefattivi ma batteri simbiotici e saprofiti, grazie alle loro fibre vegetali.

VEGANI IN GRAVE PERICOLO E CARNIVORI SANI COME PESCI

L’articolo in questione prosegue dicendo, nota bene in neretto, che “esistono 4 pericoli specialmente per fruttariani, crudisti e vegan: la frutta acida (a cominciare dalle arance), i succhi di frutta (compresi centrifugati, spremute e frullati), le monodiete di frutti diversi dalla mela, e i digiuni dei vegani che innescano sempre acidosi”.

Concede che “per quanto riguarda frutta acida e succhi di frutta, non è necessario eliminarli completamente ma bisogna ridurli al minimo, ovvero non più di una volta alla settimana”.

Chissà perché una volta, poi. Meglio mai, se una cosa fa così male! Come dire carne e latte, più due mele da lunedì a sabato, e un’arancetta o un succo di domenica. Come dire niente digiuni, ma farmaci, integratori, operazioni e trapianti.

LIBERTÀ DI OPINIONE, A PATTO CHE I TRAVESTITI SI TOLGANO LA MASCHERA

La miglior formula sottoscrivibile da Big Pharma, dalle multinazionali, dal Codex e dalla McDonald’s. Musica soave per la Pfizer, la Monsanto, la Unilever, la Nestlè, l’Eridania, nonché per Motta ed Alemagna.

Il tutto da un sito camuffato di veganismo, e condito ad arte di pseudo-ehretismo e di pseudo-sheltonismo. Un terrorismo sofisticato e pungente. Una pubblicità antivegana, anticrudista ed antinaturale che nemmeno il peggior Giorgio Calabrese televisivo si sognerebbe mai di imbastire.

TEORIA DEMENZIALE CON CREDIBILITÀ SCIENTIFICA ZERO

Che tipo di credibilità concedere a una teoria demenziale di questa portata? Zero e niente più di zero. Preferisco parlare con chi mangia carne da mattina a sera, che con un melista di questa portata.

Le mele le mangio eccome, ma non più di una al giorno. Le arance le consumo personalmente a livelli industriali, e ho sempre goduto di struttura ossea eccellente e di base dentaria fortissima.

Ricordo di un dentista che, anni addietro, dopo una radiografia a un molare cariato e da estrarre, mi propose di spezzarlo in 4 parti e di sfilarmi le radici una ad una (cosa che non accettai e risolsi con una normale estrazione, che dimostrò la dimensione e la durezza eccezionale dei miei denti). Qualche carie di troppo la lamentai invece fin da giovanotto, quando purtroppo non consumavo arance ma formaggio in abbondanza.

OPINIONI INSENSATE SU SCELTE INSENSATE

Viene poi aggiunta la foto e la testimonianza di un dentista come Stanley Bass che, pur avendo frequentato le riviste di Shelton, scrive cose insensate su sue scelte altrettanto insensate.

“Dopo essermi cibato esclusivamente di succo di pompelmo, imbottigliato e senza zuccheri, per oltre due settimane, ho notato che le mie gengive sanguinavano e i miei denti ballavano, e tutto questo mi spaventò”, dice Bass.

QUI C’È ANCHE DA RIDERE

Quanto sopra è ai limiti dell’umorismo. Primo, nessuno al mondo dotato di comune cervello propone questi obbrobri, con due settimane esclusivamente a succo di pompelmo, innanzitutto.

Secondo punto, i succhi imbottigliati, anche senza zucchero, vengono notoriamente pastorizzati, e quindi acidificano davvero. Noi siamo beninteso per l’operazione “spremi e bevi all’istante”, che è la regola cardine ed inequivocabile dell’alcalinizzazione e della salute.

SE UNO FA 70 GIORNI A SUCCO D’ARANCIA O 35 GIORNI A SUCCO D’UVA, NON È LA FRUTTA DA BIASIMARE, MA IL SUO BACATO CERVELLO

Il medesimo Bass, indice intellettivo basso ben oltre il suo cognome, non contento della gaffe precedente, decide di fare 70 giorni a succo d’arancia, e niente altro che quello. Capirai che dieta.

E poi, ciliegina sulla torta, passa a 35 giorni di succo d’uva. “In quel momento si rese conto che c’era qualcosa di sbagliato con la dieta di frutta”. Io direi piuttosto che avrebbe fatto bene a farsi ricoverare in una clinica psichiatrica, per imbecillità manifesta.

NON POSSONO MAI MANCARE L’INTELLIGENZA, IL BUON SENSO E L’ETICA

In qualsiasi circostanza umana, in qualsiasi pensiero, ragionamento ed azione, non può mai mancare il supporto del buon senso, dell’intelligenza e dell’etica.

Se devo dire la pura verità, mi danno fastidio tutte le etichette, persino quella di vegano o di crudista. Persino quella di maschio, anche se non ho nessuna tentazione di passare a sponde diverse, visto che sono stato criticato da una lettrice lesbica per l’attrazione che provo e dichiaro per la bellezza femminile.

Le ho chiesto di perdonarmi se ho il limite di essere degeneratamente e banalmente eterosessuale. Massimo rispetto però per chi non lo è, anche se in qualche tesina mi è forse sfuggita qualche frase che sarebbe stato meglio evitare.

SONO UNA PERSONA NORMALE IN TUTTO E PER TUTTO

Sono una persona normale che cerca di ragionare in modo libero, logico e trasparente, senza farsi condizionare da niente e da nessuno, se non dai fatti, dalle leggi divine e dai sentimenti.

Non pretendo che la gente ragioni con la mia testa, o mi creda sulla parola, o diventi valdiana. Preferisco che ognuno si faccia le sue riflessioni e arrivi per conto proprio alla verità, senza agganciarsi a falsi miti, senza seguire il gregge o il santone di turno (non sono un santone e nemmeno un poeta), e senza inchiodarsi a dogmi sballati.

È ora di finirla di leggere A e il contrario di A, B e il contrario di B, C e il contrario di C, finendo disorientati e col mal di testa. Non posso tornare sugli stessi argomenti ogni due o tre giorni.

ACQUA NEUTRA, MELE RIPULENTI, ARANCE ALCALINIZZANTI E MANDORLE A COMPLETAMENTO

Spero di essere stato chiaro e conto su un buon passa parola, per questo importante documento. Acqua a 7.0 di pH, cioè distillata e priva di dannosi minerali inorganici, o comunque acqua leggera e vicina a tale conformazione.

Frutta di tutti i tipi e succhi (solo freschi e vivi) di tutti i tipi, 5 o 12 volte al giorno, ma da noi bastano 5 volte, soprattutto d’inverno.

Cura migliore per il rafforzamento di denti e gengive? Il limone e l’arancia, naturalmente, senza mai scordarsi delle mandorle e dei semini. La mela invece quale regolatrice della peristalsi e scopa intestinale, oltre che buon dentifricio finale.

Valdo Vaccaro

Se l’articolo ti è piaciuto e vuoi supportare la mia attività lo puoi fare con una donazione libera.

Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

Iscriviti al blog tramite email

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog, e ricevere via e-mail le notifiche di nuovi post.

Articoli Correlati

Commenti

9 Commenti

  1. tartaclown

    Ciao Valdo, molto interessante il discorso sul ph. Sono molto curioso del processo di acidificazione del sangue in generale: come avviene biochimicamente sia nel tratto intestinale che nel sangue e quali conseguenze comporta. Andrebbe bene anche un testo o articoli di riferimento.

    Grazie

    Valerio

    Rispondi
  2. Valdo Vaccaro

    Sono in molti a chiedermi dove e come si fa un test pH sul sangue, o a chiedermi riferimenti di tipo bibliografico.
    Nella misura in cui una persona è viva, ha sempre un sangue alcalino, grazie ai meccanismi automatici protettivi del sistema immunitario che danno priorità assoluta alla difesa del pH vitale, e si avvalgono dell'acqua biologica, del sole, dei micronutrienti, dei minerali inorganici della terra debitamente trasformati dalle piante mediante la fotosintesi clorofilliana che li rende organicati, dotati cioè di molecole sminuzzatissime ed assimilabili dal sistema renale. Ad ogni attentato acidificante si crea un immediato intervento tampone mediante prelievo di calcio organico prelevato urgentemente dalle ossa (osseina), mentre il calcio cotto-inorganico-caseinico (es. quello del latte, e quello degli alimenti cotti, delle verdure cotte, delle acque minerali pesanti) non è utilizzabile dal processo tampone e va solo a creare mineralizzazioni improprie e calcoli al fegato, alla cistifellea e ai reni, rendendo il corpo più rigido, ingessato, fragile, calcificato.
    Le prove di laboratorio a favore del crudismo e del veganismo latitano non perchè impossibili, ma solo perchè sono costose e non trovano facili sponsorizzatori.
    Quale multinazionale ha mai interesse a provare che l'arancia, il radicchio, l'anguria, le pesche e le ciliegie, sono la vera e unica risposta alla salute e al benessere dell'umanità?

    Rispondi
  3. dario

    Un articolo molto interessante,mi ha colpito molto "l'acqua con ph7,cioè distillata e priva di minerali inorganici",ma non crede che l'acqua distillata sia dannosa ed eliminatrice dei minerali nell'organismo?

    Rispondi
  4. stelio caruso

    questa acqua alcalina ottenuta per elettrolisi e quindi in maniera innaturale, questi mini cluster che entrano dappertutto e super puliscono ed idratano più che mai, questa super acqua dei miracoli, COSA RACCONTANO TUTTI QUANTI ? PERO’ NON SONO RIUSCITO A TROVARE UNA RECENSIONE NEGATIVA. COME SI SPIEGA?

    Rispondi
  5. Yoru M

    È da circa due mesi che bevo abbondanti spremute di arance e limoni, e a dicembre avevo una forte predilezione per le clementine… purtroppo però i denti hanno iniziato a provocarmi fastidio e a diventare ruvidi perciò mi sono spaventata… Non so se continuare con le spremute che ormai erano rito quotidiano e appagante, ma i denti che ho sempre avuto fragili ho timore che si stiano erodendo, sicuramente sono debilitati dalla mia dieta scorretta ventennale e non tanto per gli agrumi, ma ora che faccio? La demineralizzazione è evidente al momento…

    Rispondi
    • Devis

      Mah, non so da quanto tempo segui il blog. Ci sono state in passato svariate discussioni in merito a frutta acida e agrumi tra i commentatori del sito. Pare che non sia mai emersa una posizione univoca, come del resto anche su altre questioni. Per esempio, alcuni, di cereali e legumi ne dicono peste e corna, riempiendo di meraviglia altri soggetti che invece non manifestano particolari disturbi consumandoli con moderazione.
      Per quanto mi riguarda, ho smesso di consumare frutta acida tre anni fa, quando mi accorsi di non trovarla più così irresistibile e gradevole come qualche tempo prima, anzi, stavo anch’io incominciando ad accusare alcuni dei sintomi che hai accennato. Ho insomma voluto dare credito alle mie sensazioni, piuttosto che a una teoria.
      Personalmente non penso che un determinato cibo sia perfetto sempre e comunque per tutti indistintamente e in qualsiasi situazione. Alcuni con una dieta di sola frutta deperiscono in breve tempo, altri invece si sono adattati bene e non tornerebbero mai più sui loro passi.
      C’è anche da dire che pure tra i fruttariani, che sono i vegani maggiormente selettivi e rigorosi, non c’è identità di vedute con la frutta acida.
      Io se fossi nel tuo caso, sospenderei l’abitudine al succo di agrumi. O al limite, visto che nonostante tutto lo trovi gradevole, prova a limitarti a un solo piccolo bicchiere al giorno. Poi verifichi se dopo qualche tempo la situazione va a migliorare.
      Comunque sono anche convinto che per problemi di demineralizzazione siano di gran lunga più efficaci i succhi di verdura piuttosto che quelli di frutta. Chiaramente è solo una mia opinione, non importa niente se condivisa anche da tanti altri. Magari non c’entra niente (dubito…), però da quando ho iniziato ad assumere succhi di verdura con regolarità, ho riscontrato un notevole miglioramento sullo stato dei denti. Ad ogni modo è giusto che ognuno si regoli come meglio crede, mantenendo sempre un certo senso critico su quanto si apprende dalle esperienze di altri, positive o negative che siano.

      Rispondi
      • Yoru M

        Grazie della risposta… intanto ho trovato un compromesso cioè bevo ancora il succo ma diluito con acqua e facendo poi un risciacquo, così non sento fastidio ai denti e la situazione mi sembra stabile mentre l’altro giorno mi ero preoccupata… per la demineralizzazione pensavo sì alla verdura cruda e magari mandorle, fichi secchi, semini, che questi ultimi li avevo trascurati in effetti. I succhi di verdure non ho ancora provato, ho fatto solo quelli di frutta finora ma proverò. Purtroppo fin da bambina e per anni a seguire ho mangiato un sacco di zuccheri, merendine, dolciumi e bevande allucinanti, oltre ad abbondanti formaggi… Sempre avuto carie e unghie molto fragili, i capelli che di solito sono collegati a questi sintomi invece (stranamente?) non hanno sofferto di debolezza, fragilità ecc. Da qualche mese seguo il blog e di conseguenza ho aumentato di molto il crudo che prima pur avendo una dieta vegana ignoravo. Quindi vediamo se depurandomi da una parte e immettendo finalmente gli alimenti giusti dall’altra risolvo la storia di denti e unghie che li ho sempre visti terribilmente deperiti, ci vorrà un po’… comunque vero anche che la risposta si trova sperimentando e trovando il proprio metodo ideale, difficile generalizzare troppo date le esperienze e trascorsi di vita differenti

        Rispondi
        • Devis

          Ah, è del tutto “normale”, medesimo iter compiuto da me, te e da milioni di altre vittime del cibo spazzatura. Pure io ho avuto come regalo due o tre carie, poi “curate” con amalgame al mercurio, più una serie innumerevole di altri piccoli e grandi disturbi.
          Sono veramente grato al sistema per avermi sedotto e boicottato fin da piccolo, conducendomi amorevolmente verso la rovina della salute per poi offrirmi l’ancora di salvezza della dipendenza farmacologica. Ma per mia fortuna sono riuscito a divincolarmi abbastanza presto dalle sue grinfie. Non mi ha mai convinto l’abitudine comune al ricorso facile del farmaco stoppasintomo.
          Pensa che due anni fa, a culmine di un periodo molto stressante, ho preso il Fuoco di S.Antonio, e memore del calvario post-varicella del 2011-12 (un anno mi ci è voluto per riprendere forze, dopo l’uso di antibiotici e aciclovir…), l’ho salutato con una pernacchia. Solo qualche ridicola tisana di erbe, un inutile rimedio floreale e stop. Per il resto ho solo alleggerito di molto la dieta. Sarò stato un incosciente? Forse. Ma ero rimasto troppo impressionato dalla pesantezza della cura anti varicella. Così ho agito come un toro infuriato, infischiandomene di rischi e pericoli.
          Non invito nessuno a seguire il mio esempio.
          Però devo dire che in due mesi avevo risolto tutto, senza nessuno strascico. Più nessuna traccia dell’esantema che si era propagato nella parte destra di schiena e torace.
          Per cui figurati quale piacere è stato per me sentire le recenti affermazioni di Garattini contro lo scriteriato abuso di farmaci.
          Comunque, ritornando alla salute dentale, ti posso dire che nel mio caso la svolta in positivo l’ho ottenuta con l’incremento massiccio di cibo crudo nella dieta. Di carie non ne ho più avute, in più è cessato definitivamente il fenomeno del sanguinamento indotto dall’uso dello spazzolino. Il dentifricio non l’ho adopero più da un bel po’, perchè non serve a niente, se non a rendere più piacevole l’uso dello spazzolino. E’ chiaro che l’erosione viene soprattutto dall’interno (acidosi), nessun animale che in natura si nutre del cibo specifico, può soffrire di problemi alla dentatura.
          Non sono un purista del crudismo, attualmente assumo ancora abbastanza cibo cotto, non sono nelle condizioni per disfarmene completamente. Mi aiuta a mantenere il peso, e aiuta a riscaldarsi in periodo invernale. Nondimeno, penso che i vantaggi reali di una dieta vegana, si possano palesare solamente aumentando il più possibile la quota di cibo crudo. Bisogna che ognuno arrivi a capire a quale percentuale possa arrivare, senza correre il pericolo di innescare situazioni di squilibrio, come per esempio una magrezza eccessiva.

          Rispondi

Lascia un commento

Scopri di più da VALDO VACCARO

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere