LETTERA
PELLE ISPESSITA E BOLLE SU TUTTO IL CORPO
Carissimo Valdo, Ti scrivo per parlarti di un argomento al quale tengo tantissimo. Mia nipote che ha la stessa età di mia figlia, 3 anni, è nata affetta da ittiosi bollosa, in una forma abbastanza grave. Ti invio un paio di foto che ho e dalle quali si può intravedere in parte il problema. Ho cercato nel tuo blog se tu avessi pubblicato una tesina in merito a questa malattia ma non ho trovato nulla. La bimba ha la pelle ispessita, di colore grigio-giallastro, con un persistente odore tipico. Spesso le si creano delle bolle rossastre che possono infettarsi. Ne è ricoperta su tutto il corpo, dal cuoio capelluto ai piedi.
PRURITO ALLE MANINE E PROBLEMI RELAZIONALI A SCUOLA
Le zone dove la pelle è più spessa sono intorno al collo, ai polsi, gomiti e ginocchia mentre il resto del corpo ha su alcune zone un aspetto “a tartaruga” ed in altre parti spellate. Per fortuna la pelle del viso è soprattutto secca, senza un impatto visivo forte come per il resto del corpo. La piccola soffre di prurito e secondo me ha dolore soprattutto alle manine perché la vedo spesso grattarsi fino a ferirsi. A causa della malattia ogni ferita si rigenera in modo incredibile creando nuovi ispessimenti. A livello psicologico la bimba è molto forte ma ovviamente sta iniziando ad vere i primi problemi relazionandosi con i bimbi all’asilo che ingenuamente le dicono che ha le mani da vecchia.
GENITORI NON ESATTAMENTE IN LINEA CON L’IGIENE NATURALE
Purtroppo i genitori della piccola appartengono proprio alla cerchia di parenti che non condivide i miei ideali sull’alimentazione il più possibile vegan per bimbi e genitori. Io sono convinta che un’alimentazione sana potrebbe aiutare la piccola ad avere una pelle più idratata. I genitori si sono rivolti ad un ospedale di Bari.
LA PICCOLA VENNE TRATTATA CON ANTIBIOTICI E GLI ANTIBIOTICI NON C’ENTRANO CON LA GENETICA
Non avendo particolari risposte oltre che sentirsi dire che è una malattia genetica e che l’unica cosa da fare sono dei bagnetti frequenti ed il metterle la crema Dexeryl. Dopo la nascita (da neonata si è subito presentata con la pelle completamente spellata) so che è stata trattata con antibiotici e poi nulla in particolare. Hai qualche informazione in più in merito a questa malattia? Invece della Dexeryl, la pelle potrebbe essere idratata esternamente con oli vegetali, burro di karitè o altro?
MALATTIA FIGLIA FORSE DELLO SCOMBUSSOLAMENTO ALIMENTARE DI QUESTI ULTIMI ANNI
Magari leggendo una tua risposta i genitori potrebbero provare una nuova strada per alleviare il problema della piccola, anche se purtroppo sono sicura che “i metodi tradizionali di svezzamento e cure mediche” li abbia ormai influenzati definitivamente. Ho sentito che questa malattia è una figlia dello scombussolamento alimentare e di abitudini delle generazioni precedenti. Ti ringrazio ancora per l’attenzione.
Daniela
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RISPOSTA
IPERCHERATOSI E PROCESSO DESQUAMATORIO ALTERATO
Ciao Daniela. In greco, il termine hichthyòs sta per pesce, e il termine ittiosi significa pelle squamosa, simile a quella dei pesci, dei serpenti o dei coccodrilli. Parliamo di una condizione congenita e rara, caratterizzata da una alterazione nel processo di desquamazione della pelle, con formazione di aree secche, ossia di squame dal colore grigio, giallognolo o marrone, ed episodi di bolle superficiali che che possono attrarre colonie di stafilococco aureus e di altri batteri. In altri termini, siamo di fronte a una ipercheratosi diffusa che interessa in particolare il palmo delle mani e la pianta dei piedi, ma anche gambe e cuoio capelluto, con lisi dei cheratinociti negli strati superiori dell’epidermide.
RICAMBIO CELLULARE RALLENTATO DA PIGRIZIA LINFATICA PRECOCE
E’ normale e fisiologico che ci sia un processo di desquamazione della pelle, con eliminazione di qualche miliardo di cellule morte al giorno che devono essere sostituite e ricambiate. Negli individui che soffrono di ittiosi, questo processo è compromesso da un eccessivo accumulo di proteine all’interno degli strati superficiali della pelle. In questo modo il processo di ricambio cellulare subisce una inibizione e un rallentamento. Esistono pure fenomeni consequenziali di colonizzazione batterica per macerazione delle squame, con produzione di odore acre.
QUASI UN ESEMPIO ED UNA LEZIONE DAL VIVO DEI DANNI PROVOCATI DAL SANGUE DENSO
Nella visuale igienistica, batteri che per fortuna vanno a cibarsi di materiale virale inespulso ed in eccessiva accumulazione. Una forma assai tastabile e verificabile, perché epidermica, dei processi di disgregazione cellulare con formazione di detriti chiamati virus endogeni, che stanno alla base di ogni cosiddetta infezione virale, che non è poi infezione (o moltiplicazione) ma sempre e solo accumulazione d materiale morto.
L’ALIBI DELLA GENETICA SCONFESSATO DAGLI STESSI SPECIALISTI DEL SETTORE
Ad ogni malattia rara che spunta all’orizzonte, si scomoda sistematicamente il fattore genetico, usando ancora i criteri in uso negli anni scorsi, obsoleti e smentiti dagli stessi genetisti, in quanto basati sul concetto dogmatico di fissità e di invariabilità dei geni. La genetica finisce così per diventaste alibi giustificativo valido per tutte le salse, e impedisce pure di analizzare le altre ipotesi causative. Pare incredibile che la medicina non abbia ancora capito che la genetica ha fatto tabula rasa e sta ripartendo umilmente da zero.
MIOPIA MEDICA SULLE IPOTESI TOSSICOLOGICHE
Che dire piuttosto della assunzione di farmaci, vaccini e integratori sia nelle gestanti che nei loro infanti? Che dire delle diete iper-proteiche imposte dalla pediatria mondiale? Che dire dei menu scolastici incentrati scandalosamente sulle proteine animali, in rispetto non certo alla salute degli alunni ma piuttosto agli interessi dei macelli? Che dire di certi prodotti chimici che ci circondano? I sofferenti di ittiosi soffrono in genere di scarsa o nulla sudorazione, di iperidrosi e di ritenzione idrica. Pensare che la medicina scomodi dei fattori di tipo alimentare in questi casi è pretendere troppo, visto che i medici danno per tradizione e convinzione pochissima importanza alle causanti nutrizionali, e pongono maggiore enfasi su microrganismi, allergie e casualità.
DARE PIU’ VITALITA’ ALLA DIETA
Il minimo che si può dire è che una dieta vitale e acquosa, accoppiata a verdure crude di tipo diuretico, tipo le cicorie, il tarassaco, l’acetosa, la malva, lo zenzero, le ortiche, sarà in grado di smuovere il metabolismo idrico e quindi di rendere il ricambio cellulare della pelle, dei cheratinociti, meno problematico. Respirare, muoversi, traspirare, catturare il sole e attendersi anche le risposte positive del corpo che, nel lungo periodo dovrebbe spingere verso una soluzione spontanea, queste le strategie da applicare.
DARE PIU’ SPRINT AL SANGUE E ALLA LINFA
Valgono in genere tutte le considerazioni fatte per le affezionino renali e per le eruzioni cutanee tipo la psoriasi, visto che il derma rimane uno degli organi eliminativi più importanti del corpo umano. Si consigliano bagni tiepidi e caldi. Ottimi gli oli di oliva e di mandorla, la buccia interna dell’avocado, ed anche l’olio di catrame. Non lascerei intentata l’applicazione, sempre per uso esterno, di cataplasmi di fango, di foglie di cavolo e di cipolla.
Valdo Vaccaro
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