LETTERA 1
DISAVVENTURE CHIRURGICHE E POST-CHIRURGICHE
Buon giorno Valdo, mi scusi se la disturbo ma mi permetta di chiederle dei consigli. Questa e-mail come può vedere gliela avevo inviata il giorno 27/08/2012. Non avendo risposta da parte sua torno all’attacco. Sono molto preoccupata perchè in questi 3 mesi ne sono successe di tutti i colori. Faccio la tac e mi evidenzia una neoformazione al fianco destro. Me la asportano e, oltre a questa, più in profondità, ne appare un’altra tutta attorcigliata al muscolo. Inutile dire che l’istologico parla di cellule tumorali maligne.
MARCATORI ALLE STELLE E VANA ATTESA DI UNA SUA RISPOSTA
Mi iniziano una nuova chemioterapia. Il marcatore, da 1600 prima sale a 3946 e, nell’ultimo controllo fatto 10 gg. fa è arrivato a 6000. Avevo parlato con la sig. Maria che mi aveva detto che con un pò di pazienza Lei mi avrebbe risposto. Ogni giorno ho guardato la posta ma non ho trovato nulla. Devo forse guardare altrove? La prego mi risponda si può fare qualcosa? Mi perdoni se sono stata insistente. La ringrazio e le auguro una buona giornata. Elda
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LETTERA 2
CHEMIO CURATIVI E CHEMIO PREVENTIVI, CON 7 MESI DI STABILITÀ
Buon giorno Valdo. Sono stata operata nell’ottobre del 2008 di carcinoma ovarico. Mi hanno fatto l’isterectomia totale. Da questo sono seguiti 6 cicli di chemioterapia. La laparoscopia di controllo era negativa ed ho fatto altri 3 cicli di prevenzione. Sono stata ferma su quei valori per 7 mesi, poi il marcatore tumorale ha ricominciato a salire e così ho dovuto riprendere la terapia. Ho fatto 9 cicli senza alcun risultato.
ALTRE CHEMIO E SITUAZIONE CHE SFUGGE DI MANO
Un’altra laparo mi dava metastasi addominale. Nuovo cambio di terapia chemio. Sembrava funzionasse, ma invece, alla fine del quinto ciclo il marcatore ricomincia a salire. Ennesimo cambio terapia e non va bene ancora. Ne inizio un’altra ancora, peggio che peggio. Gli esami vanno alle stelle e, dal 336 che erano, i valori di marcamento che dovrebbero stare tra 0 e 35, sono andati a 1602.
TENTATIVO DI APPROCCIO ALLA DIETA VALDIANA
Da un’amico vengo consigliata a seguire la dieta Valdiana, una dieta vegetariana-tendenziale crudista. Non ci sono problemi. Inizio a mangiare qualche giorno solo frutta, altri giorni della pasta all’olio o qualche panino con delle fette di pomodoro, eliminando completamente dalla mia dieta carne, pesce, uova e formaggi.
DISTURBI A NON FINIRE
Da qui ho iniziato ad avere parecchi disturbi. Meteorismo, crampi fortissimi al ventre, crisi di vomito, scariche di poca quantità e ravvicinate tra loro che non mi danno la sensazione di svuotamento completo. Questo non so se attribuirlo al cambio dieta o alla malattia. Penso anche che la mia alimentazione, così come l’ho impostata io, sicuramente non è corretta. Potrebbe consigliarmi Lei cosa integrare? La ringrazio tantissimo del tempo che mi ha dedicato. La saluto cordialmente. Elda
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RISPOSTA
PERDONAMI IL RITARDO
Ciao Elda, mi spiace per il ritardo nelle risposte, ma sto faticosamente scalando la solita situazione di accumulo. La tua seconda lettera, qui sopra riportata, è la duecentesima della serie “messaggi non ancora letti”. Per quanto io faccia sempre le ore piccole e per quanto mi alzi presto, il problema è recidivante, una specie di ricrescita e di riformazione continua. Qualcosa di simile a quello che succede coi tumori asportati. Stacco una ventina di corrispondente e ne insorgono prontamente 30 di altre. A volte ci sono casi gravi come il tuo che rimangono penalizzati mentre non dovrebbero.
LA TUA STORIA CONTIENE MOLTI INSEGNAMENTI
Le tue vicende sono una dimostrazione concreta di quello che accade quando si adopera bisturi e chemio per la risoluzione dei propri problemi. Una riflessione su questo è giusto farla. Non vado oltre perché a te non interessa piangere sul latte versato. Ti preme sapere cosa fare oggi per sperare in qualcosa di meglio. Ti interessa di impostare un progetto non per la salute e la vita in generale, ma per saltar fuori al meglio da una situazione insostenibile, dove nessuna cura medica riesce a darti un minimo di benessere fisico e un minimo di sicurezza nei valori.
PROBLEMATICO IMPATTO COL VEGAN-CRUDISMO
Ovvio che non mi metto a parlare di chemio. Ho già espresso le mie opinioni in lungo e in largo. Parto invece dal drammatico approccio con la dieta tendenzial-crudista che ti ha causato crampi, vomito, meteorismo e altri problemi ancora. La scelta di lasciar fuori le proteine animali è giusta e indifferibile, su questo non ci sono dubbi. L’approccio alla frutta e al crudo vanno invece gestiti assai meglio.
DIGIUNI E DIETE DEPURATIVE COMPORTANO INEVITABILI E PREZIOSE CRISI ELIMINATIVE
Sia nel digiuno sheltoniano, con totale riposo fisiologico, stop a ogni cibo e libera assunzione di sola acqua leggera e possibilmente distillata a ph 7.00, che nel digiuno ehretiano ad acqua e succo di limone, che nel semidigiuno a base di frutta acquosa e di centrifugati di carote-sedani-ananas e verdure varie alternate, che nella semplice dieta vegan-crudista integrale, si richiede un rigoroso abbandono dei farmaci, e si avverte il paziente che, queste soluzioni migliorative e depurative, provocano crisi eliminative tanto più intense quanto più importante è lo stock tossico accumulato, e tanto più intense quanto più reattivo è il sistema immunitario.
LO STRIZZAMENTO DELLA SPUGNA
In pratica il corpo diventa una spugna che si strizza per mandar fuori i veleni accumulati. Solo che in questo caso i veleni devono passare attraverso il sangue, sballando tutti i valori e creando le congestioni e gli scarichi di muco che sono sì fenomeni negativi e fastidiosi nel breve termine, ma restano anche preziosi atti di detossificazione di cui il corpo ha grande necessità. Migliorare la dieta, togliere peso, fatica e costi digestivi all’apparato digerente, significa scatenare grossi lavori di ristrutturazione interna, i famosi lavori in corso con disgregazioni e autolisi guaritive.
CI VUOLE UN APPROCCIO GRADUALE
Nel caso tuo, hai abbandonato la carne e le proteine animali, buttandoti a capofitto su frutta e verdure, e magari con scarsa conoscenza delle precedenze, delle quantità, delle combinazioni. Il tutto poi con un corpo da tempo inabituato al crudo. Mancando una situazione di accettabilità intestinale, il risultato è stato aberrante.
LA DIETA VEGAN-CRUDISTA TENDENZIALE È QUELLA GIUSTA
Ribadisco che quella è la sola dieta in grado di massimizzare le tue capacità di recupero, e di bloccare i marcatori su valori regolari. Dopotutto Max Gerson ha insegnato al mondo intero che con la cura fruttariana si riesce a ripescare persino dei malati terminali. Dovrai però procedere gradualmente. Nella fase iniziale ci siano pure i passati di verdure, i purè di patate, il cavolfiore e il cavolino di Bruxelles.
RIPARTIRE CON PAZIENZA, PRUDENZA E FIDUCIA
Ogni corpo ha, in determinati momenti e circostanze della sua vita, particolari esigenze e preferenze. Il tuo corpo poi è stracarico di punti interrogativi circa la capacità assimilativa. Nessuno meglio di te è in grado di studiarselo e di provare con i diversi alimenti, un po’ alla volta, trovando le soluzioni per esso accettabili. Ti consiglio di dare un’occhiata al mio “Vitto Valdiano“, e di prendere degli spunti, personalizzandolo secondo le tue esigenze digestive, assimilative ed evacuative. Chiaro che se trovi la forza, la voglia e il tempo di leggerti più intensamente i miei scritti, libri e tesine, ti farai un’idea più dettagliata sul da farsi.
Valdo Vaccaro
Elda, non mollare, ti prego.
Vengo da una esperienza dolorosissima, in cui ho perso l'amica che più amavo al mondo. Pur sapendo tutto quello che Valdo dice, al momento di passare dal dire al fare, ha mollato per paura.
Ha preferito delegare alla medicina la cura della sua malattia.
Ma grazie a lei, io sono arrivata a fare questa scelta, vegan, ed in maniera confusa.
Seguendo questo blog, sto migliorando.
Un abbraccio fortissimo.
Pat