LETTERA
Buongiorno Valdo, seguo con molto interesse il suo blog e le sue tesine. In questi giorni mi è stata diagnosticata (dal dermatologo) la cutis verticis gyrata sul cuoio capelluto. Dove posso reperire informazioni per cercare di guarire naturalmente? È una malattia rara e senza cura per la medicina mentre il medico omeopata mi dice che è una manifestazione della rabbia. Grazie.
Fernanda
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RISPOSTA
DEFINIZIONE DI CUTIS VERTICIS GYRATA O CVG
Ciao Fernanda, la Cutis Verticis Gyrata (CVG) è una malattia rara che comporta la comparsa sul cuoio capelluto di creste, solchi e pieghe cutanee cerebriformi profonde che fanno ricordare per aspetto la conformazione della corteccia cerebrale. Oltre all’ispessimento progressivo del cuoio capelluto non ci sono in genere altri sintomi.
Questa condizione venne riportata dal dermatologo francese Jean-Louis Alibert nel 1837, che la chiamò cutis sulcata. Altre descrizioni cliniche della condizione sono datate 1843 e 1907. È stata anche chiamata cutis verticis plicata, pachidermia verticis gyrata, sindrome di Robert-Unna, cuoio da bulldog e pelle ondulata. Nel 1953 Polan e Butterworth classficarono la cutis verticis gyrata dividendola in forma primaria e secondaria.
Nel 1953 Garden e Robinson hanno espanso la classificazione introducendo nuovi termini: Cutis verticis gyrata primaria essenziale, per i casi in cui il paziente con CVG non mostrasse altre anormalità, e CVG primaria non-essenziale, che può essere associata a deficienza mentale, epilessia, schizofrenia, anormalità craniche (microcefalia), sordità, disturbi oculari (cataratta, strabismo, cecità, retinite pigmentosa), o una combinazione di essi.
Si tratta di un’anomalia del cuoio capelluto caratterizzata da pieghe morbide e soffici che non si correggono con la pressione. Il numero di pieghe può variare da 2 a 10, localizzate nelle le regioni centrali e posteriori del cuoio capelluto, ma a volte può coinvolgere l’intera area. I capelli sono di solito normali sui solchi e radi sulle pieghe. Dal momento che si tratta di una patologia molto rara gli studi effettuati non sono molti e le cause sono sconosciute.
LA MALATTIA RIGUARDA ESSENZIALMENTE IL PERICRANIO
Il cuoio capelluto è costituito da tre strati che coprono interamente la parte superiore del cranio. In altri termini, sebbene non visibili, sotto i capelli sono presenti strati di pelle, tessuto connettivo, vasi sanguigni e muscoli. Strati vagamente collegati al cranio da un tessuto chiamato pericranium che, oltre a coprire e a proteggere il cranio, è necessario al cuoio capelluto per stimolare la crescita dei capelli e la creazione delle espressioni facciali.
CAUSE DELLA CUTIS VERTICIS GYRATA
Nella maggior parte dei casi, il fenomeno pare verificarsi in giovani ragazzi che hanno da poco superato la pubertà, in rapporto di 5:1 rispetto alle ragazze. Se per la CVG primaria la ricerca medica brancola tuttora nel buio e ipotizza le solite inconsistenti ipotesi genetiche, per la Cutis Verticis Gyrata secondaria si è riscontrata una associazione a una lunga serie di patologie tra le quali:
- Acantosi nigricans
- Amiloidosi
- Sindrome di Beare-Stevenson
- Collagenoma o elastoma
- Cretinismo
- Leiomiomatosi cutanea
- Cilindroma
- Dernatofibroma
- Diabete mellito
- Sindrome di Ehlers-Danlos
- Carcinoma delle tube di fallopio
- Fibroma
- Morbo di Graves
- Amiotrofia nevralgica
- Aneurisma intracraniale
- Processi infiammatori (eczema, psoriasi, malattia di Darier, erisipela, dermatite atopica, acne conglobata)
- Leucemia
- Sindrome di iperimmunoglobulinemia E
- Ependimoma intraventricolare
- Neurofibroma
- Sindrome di Turner
Ci possono essere anche cause iatrogene, ad esempio eventuali trattamenti con Minoxidil o altri farmaci equivalenti. Il Minoxidil è un farmaco vasodilatatore anti-calvizie ed anti-ipertensivo. Provoca effetti collaterali come aritmie cardiache, irsutismo, ritenzione idrica, gonfiori a mani e piedi.
POSSIBILITÀ DI GUARIRE PER VIE NATURALI
Pur in presenza di scarse conoscenze sugli effetti causanti, valgono sempre le leggi della natura, e in particolare quelle relative ai meccanismi autoguaritivi a disposizione del corpo, e quella relativa al fatto che il corpo non va mai contro se stesso e tende a riequilibrarsi non appena togliamo di mezzo gli alimenti sbagliati e le sostanze indigeste ed inquinanti dalla alimentazione, e non appena interrompiamo i nostri errori di impostazione negli stili di vita.
Pertanto occorre liberarsi di fumo, alcol, caffè, farmaci, integratori. Occorre armarsi di fiducia in se stessi, adottare una dieta vegan-crudista tendenziale e ricca di frutta acquosa di stagione, migliorare la respirazione diaframmatica, soprattutto in concomitanza con camminate giornaliere in zone preferibilmente boschive, ed anche con nuotate in acque marine. Inserire infine nella alimentazione sostanze naturali drenanti e disinfiammanti, come mirtilli rossi, mirtilli blu, ananas, uva spina, uva ribes, uva, lamponi, more, tarassaco, malva, asparago, finocchio, ciliegie, bietole, ravanelli, zucchine, ortiche.
Valdo Vaccaro
La superficialità dei medici, anche non convenzionali, è disarmante. Se la causa del disturbo fosse solo la rabbia vedremmo almeno metà delle persone colpite! Quanto meno dovrebbe averle fornito un accurato programma per gestire la rabbia e lo stress e lavorare sulle relazioni, ma non credo sia questo il problema. Sono psicologo, neuropsicologo, terapista Tomatis