LETTERA – SOTTOTITOLI DI VV
CROCIATA VEGAN-ANIMALISTICA ESASPERATA E INGIUSTO SPAZIO ALLE SPARATE DI GREGER
Salve Valdo, la disturbo per segnalarle un fatto che, sebbene complessivamente trascurabile, mi sembra comunque meritevole di una certa rilevanza: mi è arrivata oggi, come di consueto, la newsletter di Franco Libero Manco, che nella sua ininterrotta quanto malintesa “crociata” veganistico-animalistica – con queste desinenze voglio mettere in evidenza l’esasperazione dei toni che immancabilmente lo contraddistinguono, e non certo i principi che ne sono alla base – arriva ad avvalorare nientemeno che l’ipotesi-spauracchio di un medico americano, Michael Greger – peraltro già elogiato anche da Lei, ma per tutt’altri motivi – che ha nella nota teoria del contagio virale il proprio fondamento. Ecco parte del testo provveduto da FLM:
ARRIVO DI UN SUPER-VIRUS MANIPOLATO DI ULTIMA GENERAZIONE E DIFFUSIONE IMPROPRIA DI ALLARMI INGIUSTIFICATI
“Secondo Michael Greger, un dottore americano, è in arrivo un virus letale al cui paragone il Covid-19 è uno scherzo. Un mammasantissima di virus che falcerebbe gran parte dell’umanità”.
Il motivo per cui FLM tributa tutta questa improvvisa attendibilità a una sparata del genere è che in essa si fa cenno all’evenienza – data praticamente per certa – che la prossima “pandemia” (sic!) originerà dagli orrendi allevamenti intensivi”. Che sono senza dubbio orrendi, su questo non ci piove, ma ciò non dovrebbe autorizzare lo stesso FLM, e nessuno che voglia vantare una coerenza personale e una reale onestà intellettuale, a sottoscrivere, e anzi, ad esaltare, affermazioni talmente pazzesche, facendolo poi cavalcando toni tanto allarmistici.
IL VEGANISMO GENUINO E NON INVASATO NON SI FA TRASCINARE DALLE BUFFONATE E DALLE SMARGIASSATE DEL SISTEMA
Ora io mi chiedo se in tempi di falsa pandemia e per di più quando molti elementi di questa solenne, grottesca e tragicomica buffonata globale e globalistica sembrano sul punto di rivelarsi in tutta la loro natura fittizia, un sedicente “igienista” – sebbene al sottoscritto FLM molto di rado sia sembrato realmente tale, limitandosi per quanto mi riguarda a essere un “veganista” ideologicamente invasato – possa uscirsene fuori con un’affermazione talmente abnorme da negare in un sol colpo tutte le acquisizioni secolari della Scienza della Salute, solo per assecondare il suo veganismo fanatico da cui è semplicemente accecato.
GIÀ LA VITA DI TUTTI RESTERÀ AMMORBATA PER ANNI
In questo modo, e dovrebbe apparire evidente anche a lui, se per l’appunto non risultasse obnubilato dalla propria esaltazione “ideologicamente corretta” – contribuisce a corroborare la montatura medico-mediatica in corso ormai da tre mesi, e che purtroppo credo, nonostante i segnali incoraggianti, che ancora per anni ammorberà le vite di tutti. Egli in questo modo non sta facendo altro che il gioco del Sistema apolide sovranazionale nutrendo la paura irrazionale della gente già a bella posta da Esso suscitata. Se il medico in questione non fosse stato vegano e non avesse fatto cenno agli allevamenti intensivi, infatti, si può star sicuri che avrebbe ignorato la cosa.
NON BASTA ESSERE VEGANI SE SI CADE IN QUESTI TRANELLI
Gran brutta cosa quando il fanatismo ha la prevalenza su ogni altra considerazione, perché chi si lascia guidare da esso non persegue un’autentica ricerca della verità, ma solo l’ottenimento di un risultato personale, travestito con mille imbellettamenti moralistici a celarne l’assoluta arbitrarietà degli intenti. Episodi come questo non fanno che confermarmi quanto il “veganismo” fondato sulla pura ideologia, e la Scienza della Salute, siano cose profondamente diverse, nonostante le apparenze. Grazie per quanto sempre fa per fare emergere la verità a dispetto del Sistema.
Andrea Di Massimo
RISPOSTA
NON VOGLIO E NON POSSO ESSERE INGENEROSO CON FRANCO LIBERO
Ciao Andrea. Ho collaborato per anni con Franco Libero Manco. Gli sono grato per avermi dato modo di far conoscere al pubblico i miei primi lavori. Ho fatto decine e decine di conferenze a Roma in piazza D’Asti e dintorni negli anni scorsi. Sono stato suo ospite più volte. Se trovo qualche annotazione interessante tra i suoi scritti non sono prevenuto nei suoi riguardi e non esito a pubblicarla. Sbagli e strafalcioni ne possiamo commettere tutti. È da diversi anni peraltro che non frequento l’AVA. Sarebbe ingeneroso da parte mia alimentare polemiche o diversità di posizioni che esistono sempre per natura anche tra le persone più amiche o più compatibili.
L’INSIDIA DI ESSERE MONOTONI E SCONTATI NON MANCA MAI
Quando si manda avanti negli anni una associazione culturale, pur mossa dalle migliori intenzioni possibili, non mancano le insidie. Possiamo scadere senza accorgercene in una specie di gabbia ideologica, rimanendo preda in qualche modo delle nostre idee giuste o meno giuste, delle nostre fissazioni e dei nostri limiti, a volte della nostra prevedibilità, noiosità, monotonia. Le cose ripetute e ribadite troppe volte corrono fortemente tale rischio.
LE PREDICHE SPESSO NON SORTISCONO EFFETTI CONCRETI
Se so già in largo anticipo dove vuoi arrivare, va a finire che non ti ascolto nemmeno. Diventa un romanzo privo di sorprese, un giallo privo di suspense col nome dell’assassino già ben chiaro e dichiarato fin dalle prime pagine. È per questo che spesso Nemo propheta in patria.
Del resto che fai? Uno ha l’obbligo di essere coerente coi propri principi, e di non voltare gabbana alle prime difficoltà, in assenza di validi motivi. Se poi rimani lì a recitare una parte, un copione mandato giù a memoria, privo di autentico interesse e di autentica passione, tanto peggio, diventi uno zombie e perdi di mordente sia agli occhi di te stesso che davanti a quelli del pubblico che ti segue. Bisognerebbe sapersi togliere di mezzo e mettersi da parte non appena ci si accorge di aver fatto il nostro tempo. Ve l’ho detto in lungo e in largo come stanno le cose. Punto e basta, vi saluto.
“A DISPETTO DEL SISTEMA” MI PIACE IMMENSAMENTE
Il problema riguarda tutti, ovviamente anche me stesso. Me lo pongo tutti i giorni. Rispetto a Franco Libero avrò 1000 punti a sfavore, ma ho l’innegabile vantaggio di avere due ragazzi di nuova generazione che mi pungolano e mi aggiornano in continuazione, e che mi mandano pure a dormire al primo segno di offuscamento serale, al primo calo di tensione, al primo sintomo di indebolimento mentale. Per fortuna che c’è molta gente come te che mi continua a sostenere. Quel tuo “Grazie per far emergere la verità a dispetto del Sistema” è una delle cose più belle e consolanti che ho sentito, e te ne sono grato.
LE CRITICHE POSSONO ANCHE TRASFORMARSI IN BUONI CONSIGLI
Veniamo al dunque, alle tue critiche. C’è innanzitutto l’aspetto personale. Franco Libero non ti entusiasma e lo trovi pesante, su questo non c’è alcun dubbio. Del resto hai espresso il tuo feeling con franchezza. Non è una pugnalata alla schiena, ma potrebbe non essere gradito a Franco Libero. Lo hai martellato impietosamente e questo forse non se lo merita. Potrebbe suonare molto ingeneroso. Lui crede molto in quello che fa e in come lo fa. Non penso si possa mettere in dubbio la sua buona fede animalistica e vegana. Del resto hai portato le tue argomentazioni con lucida competenza.
QUALCHE MARGINE DI MIGLIORAMENTO CE LO ABBIAMO TUTTI
Sarà motivo di riflessione per lui, e magari lo farà un po’ ricredere sulla sua tendenza a eccedere forse in rigorosità, portando alla ossessione ideologica. In questo senso, avresti dato un contributo e uno stimolo alla sua ulteriore evoluzione, visto che tutti, anche i più perfetti o presunti tali, abbiamo margini di evoluzione e di miglioramento. Su alcune cose ci vorrebbe ancor più rigore, come nella selezione dei relatori forse. Su altre, nessuno può pretendere che Franco Libero si metta a trangugiare del tonno, del salame o delle bistecche. E questo vale pure per me ovviamente. FLM un buon bicchiere di vino rosso lo include sempre e non sbaglia almeno in questo. La cucina alla AVA poi è sobria ma inappuntabile grazie alla Signora Rossana.
VIETATO INFONDERE ULTERIORE PAURA E PREOCCUPAZIONE
L’altra critica sul fatto di non spaventare ulteriormente una popolazione già abbastanza ammorbata e ai limiti, riportando cose ancora più apocalittiche di quanto sta oggi accadendo e “facendo il gioco del Sistema Apolide e Multinazionale”, le trovo giustissime, puntuali ed appropriate. Dare credito alle sparate non certo condivisibili di un Michael Greger che per il resto è sicuramente un medico di alto livello, e che forse ha commesso solo una autentica gaffe nel prospettare questo ipotetico mostro maligno, non era la migliore cosa da farsi.
INFORMARE LA GENTE, RENDERLA EDOTTA E RESPONSABILE, MA ANCHE RINCUORARLA
La paura è davvero una brutta bestia, qualcosa che fa andare la gente fuori di senno. C’è davvero bisogno di rincuorare la gente e di riportarla alla serenità. Ma per fare questo occorre avere tutte le carte in regola. Occorre essere dei veri uomini. Non esprimo giudizi su me stesso e non mi metto tra i buoni e tra i migliori, anche se cerco sempre e comunque di muovermi in tale direzione. Ho appena scritto “Servono uomini e donne autentici”, e non è un caso.
Valdo Vaccaro
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