LETTERA
VALORI RIMASTI PIÙ O MENO IMMUTATI
Buongiorno Valdo, oggi ho ritirato le analisi del colesterolo e, nonostante la buona alimentazione adottata da 7/8 mesi, i valori sono sempre quelli soliti, con 248 HDL e 53 LDL 180. I trigliceridi sono bassi, la pressione è bassissima, 90/100 massima e 53/65 minima.
PRECEDENTI DI TIPO IATROGENO
Sono stata operata di tumore al seno 12 anni fa, ho fatto radioterapia e tamoxifene per 5 anni e punture Zoladex per 3 anni. Avevo 46 anni, ora ne ho 59. Ho problemi vari alle articolazioni, osteoporosi, angiomi al fegato, coxoartrosi, stenosi valvola mitrale e prolasso aortica. Un po’ di tutto.
QUALCHE DELUSIONE RISPETTO ALLE ATTESE
Sto seguendo questo nuovo regime alimentare, mi sento fisicamente ed energicamente bene, a parte il dolore sordo a una gamba che mi accompagna da 4 o 5 anni e a parte il CPK alto. Mi aspettavo di trovare le analisi molto migliorate e sono rimasta un po’ delusa. Forse mangio troppo olio di oliva per condire verdure crude e cotte? Forse troppo avocado e semi oleosi? O forse mangio troppo di rado riso integrale, legumi, miglio e quinoa?
TANTI DATTERI MA NIENTE AGRUMI
Per il resto, la colazione con frutta la rispetto, escludendo arancia e frutti acidi perché mi disturbano lo stomaco. Tanta frutta di stagione, incluso i datteri. Cosa sbaglio? Le sono grata veramente per tutto quello che fa per il prossimo e la considero un dono! Grazie anticipate se vorrà rispondermi.
Vincenza
RISPOSTA
SIGNIFICATO DI PRESSIONE BASSA
Ciao Vincenza. Si può parlare di pressione bassa, quando i valori registrati sono inferiori ai 90/60 mmHg. Per essere considerata normale, la pressione degli adulti deve attestarsi intorno ai 120/80 mmHg. Sono questi i punti di riferimento che corrispondono alla forza che il sangue, pompato dal cuore, determina contro le pareti delle arterie.
RISCHI CONNESSI ALLA IPOTESIONE
Ci sono dei rischi collegati all’ipotensione. Si incorre nella possibilità di sviluppare soprattutto patologie cardiache. Ci accorgiamo di avere la pressione bassa, se mostriamo alcuni sintomi caratteristici tipo visione offuscata, debolezza, nausea, vertigini, confusione, sonnolenza, stordimento quando si cambia postura, persino svenimenti quando il sangue arriva in maniera insufficiente al cervello. La pressione bassa può compromettere anche il corretto funzionamento dei reni.
PRESSIONE SISTOLICA E DIASTOLICA
Nella misurazione della pressione, vanno considerati due valori fondamentali che sono pressione sistolica e diastolica. La prima è quella misurata in relazione al battito cardiaco, la seconda è quella rintracciata tra un battito e l’altro. Valori che tendono a variare nel corso della giornata. Quando dormiamo, diminuiscono, quando ci svegliamo o ci troviamo in una situazione di eccitazione o di nervosismo o facciamo attività fisica, aumentano.
RIMEDI NATURALI
Utile fare un po’ di esercizio fisico, evitare di sollevare carichi pesanti, alzarsi lentamente, consumare pasti non eccessivi, riposare dopo aver mangiato e cercare di non restare immersi troppo nell’acqua calda. Assumendo the, caffè, ginseng e cacao può essere di sostegno, ma solo nel breve periodo. Le proteine di origine vegetale rappresentano un’ottima soluzione.
PICCOLI PASTI PIÙ SPESSO
È buona norma fare piccoli pasti più spesso. Vale per tutti, ma soprattutto per chi soffre della cosiddetta ipotensione postprandiale, ovvero dell’abbassamento della pressione arteriosa dopo pranzo. Aumentare l’assunzione di alimenti ricchi di 1) Vitamina A, da albicocche, carote, prezzemolo, rucola, pomodori, 2) Vitamina B da yogurt, uova, verdure a foglia verde, cereali, frutta secca, legumi, semini, e 3) Vitamina C, da cavolini di Bruxelles, fragole, clementine, lattuga, limoni, arance, mandarini, kiwi, succo di barbabietola, che andrebbe bevuto due volte al giorno, 4) Potassio, da frutta secca, semini, castagne, datteri, avocado, cocco, topinambur, miglio, funghi, patate, 5) Magnesio, da germe grano, mandorle, anacardi, semini sesamo, miglio, spinaci, datteri, fichi secchi, avocado, castagne, liquirizia radici, 6) Acqua rapportata a necessità, sudorazione e sete, ma sicuramente sul litro al giorno nei mesi caldi, 7) Eliminare i cibi spazzatura, le merendine, le cole.
L’ENZIMA CREATINFOSFOCHINASI O CPK
Cpk è l’abbreviazione di creatinfosfochinasi, un enzima che partecipa alla formazione della creatina e dell’ADP, fosfato di adenosina da cui si ricava l’ATP o trifolato di adenosina, ossia la molecola che raccoglie e immagazzina l’energia necessaria a compiere le attività cellulari. Ci sono tre tipi di Cpk, 1) Cpk-MM presente nei muscoli, 2) Cpk-MB presente nel cuore e 3) Cpk-BB presente nel cervello, ma non rilevabile nel sangue.
SIGNIFICATO DI CPK ALTO
Avvertire affaticamento muscolare dopo uno sforzo o una prolungata attività fisica è normale, ma se a indebolimento e disagio si prolungano allora è il caso di effettuare qualche controllo. Il Cpk alto può indicare un eccessivo affaticamento muscolare che ha richiesto un considerevole impiego di energia. Il Cpk alto a volte è il segnale di una miopatia congenita oppure di alcune forme di distrofia muscolare di cui la più grave è la distrofia muscolare di Duchenne. In questo caso i valori di Cpk possono aumentare anche fino a cento volte il valore massimo normale. Le cause di Cpk alto si possono distinguere in A) Cause fisiologico-ambientali e patologiche, tipo sforzo muscolare, intensa attività sportiva, traumi muscolari, temperatura esterna e B) Cause patologiche, come disfunzioni tiroidee, malattie neurodegenerative e neuromuscolari, ipertermia, terapie con statine, squilibri elettrolitici.
DELUSIONE PER LE ANALISI
Prima considerazione riguarda la logica corporale che va rispettata. Il corpo esprime determinati valori in base alle sue reali condizioni. I valori giusti o sballati sono un sintomo e non una causa. Seconda considerazione è che hai un corpo appesantito da diverse patologie, e gli effetti eliminativi tendono a prolungarsi per evidente pigrizia linfatica, per sangue guasto e per insufficiente forza immunitaria. Eviterei di tagliar fuori gli agrumi. Al massimo li puoi rendere meno intensi allungandoli opportunamente con l’acqua.
Valdo Vaccaro
Se vuoi far scendere il colesterolo totale sotto i 150 (che è la soglia di sicurezza indicata dal dr Esselstyn), devi eliminare qualsiasi grasso aggiunto, compreso l'olio d'oliva, oltre che ridurre drasticamente noci e semi e avocado (da consumare solo sporadicamente). Anche coi datteri bisogna stare attenti, sono troppo concentrati in zuccheri e fanno sballare la glicemia se consumati come cibo principale, mentre non c'è niente di male se consumati in funzione integrativa (del tipo uno ogni mela, per compensare lo scarso contenuto zuccherino della mela).
Il mio colesterolo totale è 140, però ho eliminato ogni grasso aggiunto e non mangio cereali.