LETTERA
IPERTROFIA DEI TURBINATI
Dottore buongiorno. Mi permetto di contattarla innanzitutto per esprimere l’apprezzamento per il suo lavoro e per segnalarle una mia sintomatologia che corrisponde a quella in oggetto.
Seguendo il suo blog mi sono interessato all’ipertrofia dei turbinati e i consigli che lei dava per la risoluzione del problema con alimentazione dedicata.
NON HO ANCORA RISOLTO DEL TUTTO IL PROBLEMA
I primi medici che mi hanno diagnosticato questa ipertrofia mi hanno paventato immediatamente la necessità di un’operazione. Non volendo operarmi ho cercato metodi alternativi ed è per questo che sono finito sul suo blog tra l’altro in contemporanea ai vari servizi delle Iene.
Ho seguito i consigli alimentari che lei gentilmente posta per tutti quelli che hanno bisogno del suo aiuto, ma purtroppo non ho risolto il problema.
UN PRIMARIO HA SCOPERTO CHE LA MIA IPERTROFIA È DI MODESTE DIMENSIONI
Diciamo che sono arrivato finalmente ad un primario che ha inquadrato meglio di chiunque altro il mio problema. L’ipertrofia, che prima era da operare, ora è certo che è invece di modeste dimensioni. Questo per dire che sicuramente io avrei avuto bisogno di un suo consulto diretto che non ho fatto.
IL BRAVO MEDICO CHE LAVORA CON COSCIENZA PUÒ ESSERE RISOLUTIVO
Ma, in secondo luogo mi permettevo di rilanciarle un argomento di confronto. Tutti i casi sono risolvibili con l’alimentazione? È possibile che ci sia talvolta la necessità di ricorrere ad una terapia farmacologica? È possibile che, con un po’ di fortuna, il bravo medico che lavora con coscienza e competenza posa essere risolutivo, non crede? Mi scuso in anticipo se la mia email può essere fraintesa o le risulta inopportuna, ma Le scrivo per puro spirito di conoscenza, confronto e ricerca anche personale. Cordialmente.
Giuseppe
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RISPOSTA
SBAGLIO O TI HO RISPARMIATO UNA OPERAZIONE AI TURBINATI?
Ciao Giuseppe. Vorrei osservare che, sulla base di quanto scrivi, grazie ai miei consigli non hai ceduto alla spinta medica per l’operazione. Sì o no? Già questo mi pare importante e va rilevato. Tant’è che alla fine il primario da te contattato, ha riconosciuto che la tua ipertrofia è di modeste dimensioni e non va affatto operata.
SBAGLIO O I TURBINATI, MANGIANDO MEGLIO DEL SOLITO, SI SONO RIDIMENSIONATI
Anche qui mi viene il sospetto, se mi permetti, che l’ipertrofia stessa abbia subito un ridimensionamento proprio mediante quell’alimentazione che hai praticato e che secondo te non è stata risolutiva. Alimentazione naturale, acquosa, vitale non miracolosa o risolvente in sé, ma semplicemente amica del sistema immunitario.
NIENTE E NESSUNO HA POTENZA GUARITIVA DALL’ESTERNO
Quanto al tema “Chi guarisce, cosa guarisce e come guarisce”, non è una questione di confronti personali tra medico e non medico. Vediamo di fare chiarezza visto che la preparazione di tipo igienista non mi pare sia il tuo forte. Non ho mai detto che l’alimento in sé sia risolutivo e sia capace di guarire. Ti immagini un’arancia o una mela-miracolo, dotata di intelligenza guaritiva? Torneremmo indietro di secoli. Niente e nessuno al mondo ha potenza guaritiva al di fuori dell’unico vero ed infallibile protagonista rimediale che sta all’interno di ciascuno di noi, al di fuori del nostro medico interiore o angelo custode interiore, se vuoi metterla in termini catechistici. Né io filosofo igienista e naturalista, se mi vuoi definire tale, né il migliore ed il più onesto-bravo-fortunato medico del mondo, siamo effettivamente in grado di guarire. Al massimo siamo in grado, chi più chi meno, chi la imbrocca più giusta, di mettere il corpo nelle condizioni migliori per guarire.
SMONTIAMO UNA BUONA VOLTA LE FALSE IDEOLOGIE SUI MECCANISMI GUARITIVI
La guarigione è un fatto intimo ed interno che avviene nell’organismo quando esistono le condizioni adatte a guarire. Il corpo non va mai contro se stesso poiché è autoguarente o health oriented. Ogni malattia insorge solo quando serve e dura solo finché necessario. Dura brevemente se non vai a interferire e a disturbare l’immuno-competenza con interventi invasivi e con cure sul sintomo, si prolunga e a volte si cronicizza e si incattivisce se invece ricorri a cure improprie sul sintomo.
TANTE COMPARSE POSITIVE E NEGATIVE MA UN SOLO VERO PROTAGONISTA
Chi pensa e sostiene di guarirti commette un atto di presunzione e di millantazione. Esiste, come dicevo, un solo protagonista della guarigione, e poi ci sono le comparse positive (la frutta, il digiuno, il sole, l’aria, il buon comportamento, la fiducia in se stessi e nelle leggi di Mare Natura), e le comparse negative (la carne, il latte, gli zuccheri raffinati, i farmaci, gli integratori).
Valdo Vaccaro
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