LETTERA
Gent.mo Dott. Vaccaro, le scrivo in quanto padre di un ragazzo di 13 anni a cui alcuni giorni fa è stata diagnosticata una forma primaria di ipertensione polmonare. Le lascio immaginare lo sconforto in cui io e mia moglie siamo piombati: come è possibile che possa succedere una cosa simile ad un ragazzo vivace, dinamico, pieno di vitalità? Volevo chiedere un suo gentile parere in merito, su come approcciare questa situazione e cosa possiamo fare nell’immediato, in quanto ci è stato detto che questa patologia in genere progredisce. Resto in attesa di un suo cortese riscontro, la ringrazio sinceramente. Lettera firmata
RISPOSTA
DEFINIZIONE DI IPERTENSIONE POLMONARE
Parliamo di aumento pressione del circolo polmonare, per cui i vasi polmonari si restringono e si ostruiscono facilmente creando ipossia. In altre parole la pressione sanguigna all’interno delle arterie polmonari e delle cavità destre del cuore risulta eccessiva rispetto alla norma. Va rimarcato però che concentrarsi su una determinata disfunzione non è la migliore cosa da farsi. Ogni malfunzionamento, ogni cosiddetta malattia è sempre malattia dell’intero organismo. Ricordarsi poi che le malattie non arrivano a caso ma sono sempre conseguenza di errori alimentari e comportamentali del soggetto, o della sua famiglia. Solo conoscendo bene tali errori si può puntare a delle strategie risolutive.
L’IPERTENSIONE SI RISOLVE FACILMENTE E IN BREVE
Nel caso specifico poi, la pressione polmonare non è disgiunta da una ipertensione generale esistente nel corpo. Pertanto, la buona notizia è che l’ipertensione si risolve con metodi naturali nel giro di brevissimo tempo, vale a dire entro 2-3 settimane. Comprendo che non si possa pretendere troppo da un ragazzino di 13 anni, tuttavia a mio avviso occorre assolutamente parlargli chiaro e responsabilizzarlo, fargli capire l’importanza della dieta leggera (dandogli il buon esempio da parte dei famigliari), rispettando i cicli circadiani, inserendo nella dieta in mondo regolare e frequente il riso integrale, i fagiolini o tegoline non di scatola e i lupini, insegnandogli a esporsi regolarmente al sole, ricordandogli di fare movimento aerobico, a fare esercizi respiratori tutti i giorni allungando il ritmo mediante una respirazione addominale, trasudando, studiando regolarmente le mie tesine per diventare un precoce igienista che conosce se stesso, che ha fiducia in se stesso e nelle straordinarie risorse di cui il Creatore ha dotato il suo corpo, che è solo apparentemente e temporaneamente in disordine.
CONSEGUENZE DELLA IPERTENSIONE POLMONARE
L’ipertensione polmonare è un disturbo che porta al sovraccarico e allo scompenso del ventricolo destro e dell’atrio destro. Porta a respiro corto sia sotto sforzo che a riposo. Altri sintomi sono i giramenti di testa, svenimenti, pressione toracica, edema alle gambe, edema all’addome (ascite), cianosi, stanchezza cronica, tachicardia, ronzio orecchie, crisi di ansia, difficoltà respiratorie.
RIMEDI NATURALI
Una delle cose più importanti consiste nell’apportare serenità, calma e fiducia, mediante tecniche rilassanti tipo Yoga, tecniche respiratorie, esercizi di Tai Chi, tecniche anti-stress, esposizione solare regolare (che equivalgono a fare esercizi aerobici), camminate giornaliere abbinate a respirazione ritmata e prolungata. Occorre dare priorità alla fluidificazione del sangue, a velocizzare ile metabolismo. Dieta povera di sale cioè iposodica, ricca di potassio, di magnesio, di Omega3, ricca di acqua biologica ossia di tanta frutta acquosa e di tanta clorofilla verde da verdure crude, come sempre ben masticate.
LA NATURA È PRODIGA DI RIMEDI SEMPLICI ED EFFICACI
Ricorrere a biancospino foglie, fiori e frutti (vasodilatatore dei vasi periferici), olivo (olive, olio di oliva extravergine, foglie di olivo), aglio (contro l’aggregazione piastrina), alghe, semi di canapa, semi di zucca, semi di papavero, semi di girasole, semi di chia, semi germogliati vari, germe di grano, avocado, porro, finocchio, carciofi, cardi, asparagi, cetrioli, angurie, meloni, cipolla, equiseto o coda cavallina, punte di pungitopo, radicchi di ogni tipo, ravanelli, uva, pesche, ciliegie, frutti di bosco, ananas, ortiche, fiori di sambuco e bacche di sambuco mature, tarassaco, funghi secchi. Mantenere una vasta scelta alimentare, ovvero non privarsi di qualche ovetto di gallina ruspante e di qualche formaggio caprino o anche bovino ma di malga.
CI SONO ANCHE DEI DIVIETI
Vietati i grassi idrogenati, caffè, tè, cole, bevande dolcificate, dolciumi e zuccheri raffinati (sostituibili con uvetta, datteri, kaki secchi, mele secche), vietati gli integratori sintetici, vietati tutti i farmaci che servono solo a soffocare i sintomi e i preziosi campanelli d’allarme.
Valdes Sepich Vaccaro
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