IPERPROLATTINEMIA, IPERINSULINEMIA E ARROGANZA SANITARIA

da 8 Feb 2013Diabete

LETTERA

LIBERATAMI DALLA SCHIAVITÙ DI EUTIROX

Gentilissimo Valdo, le scrivo dopo quattro giorni di ricovero all’ospedale di Ferrara per un controllo metabolico.Le allego scansione del referto. Da tre mesi sono diventata vegetariana grazie ai suoi consigli e ho tolto Eutirox e Parlodel che curavano la mia iperprolattinemia e il mio ipotiroidismo. Non le dico come sto meglio da quando mi sono liberata da quei farmaci! Grazie!

I MEDICI DI NUOVO ALL’ATTACCO

Ora mi trovo in un vero dilemma e sono pure molto, molto arrabbiata!! I medici mi consigliano di riprendere l’Eutirox, quando i livelli sono assolutamente rientrati. La scusa è che la mia tiroide “é troppo piccola, 3ml!”. Non solo, oltre a considerare che forse è sempre stata piccola, mi dico, ma se almeno quella non è scompensata! Ho invece scoperto con grande rabbia e rammarico di soffrire di iperinsulinemia e mi sento frustrata perché, dopo decenni di diete e la spiegazione del fatto che ingrassavo ridotta a “signora, mangerà di notte!”, sapere che ho questo disturbo mi riempie di tensione.

DECENNI DI DIETOLOGIA MEDICA DIETRO LA MIA IPERINSULINEMIA

Stavo rovinando il mio fisico senza che nessun competente mi avvisasse!! Ora le chiedo, cortesemente, come fare? Non intendo riprendere l’Eutirox. Ho più fiducia nelle sue indicazioni e voglio tornare allo stato di equilibrio, alla faccia della manipolazione palese dei medici!! Ho 39 anni e peso 78 kg (presi in pochissimo tempo, dopo la mia prima figlia, essendo rimasta alta la prolattina), mentre dovrei pesarne 60/63, essendo alta 1,64cm.

VOGLIO RIORDINARE IL MIO SISTEMA ORMONALE COL VEGANCRUDISMO

La mia prolattina è in esubero. Mi ha fatto pure perdere un bimbo prima della mia piccolina, e vorrei un secondo figlio a breve. Come posso agire su questo sistema e riordinarlo con la dieta vegetariana?Come scegliere gli alimenti e con quale grammatura. Mi può dare qualche preziosa indicazione, per favore?

HO IL DENTE DAVVERO AVVELENATO CON QUESTO TIPO DI MEDICINA IMBAVAGLIATRICE

Mi creda, sono furiosa e determinata! Non capisco i medici, non li capisco proprio! Anzichè portare il paziente alla propria consapevolezza, imbavagliano i problemi ed evitano di farne prendere coscienza con soluzioni intermedie da protocollo! Mi aiuti, per favore, in questa battaglia chi vuole vincere sono assolutamente io. Anche per mia figlia e per il mio futuro secondogenito, perché il loro futuro sia la loro libertà! Grazie! Silvia

*****

RISPOSTA

ARROGANZA E DISEDUCAZIONE VERSO CHI VA FUORI DAL LORO SEMINATO

Ciao Silvia. Che dire. Esprimo tutta la mia solidarietà nei tuoi riguardi. Hai usato il termine giusto per descrivere la medicina moderna come imbavagliatrice e come arrogante nell’imporre i suoi metodi e le sue scelte, persino di fronte all’evidenza. Lasciamo le polemiche e passiamo subito ai tuoi problemi.

RECETTORI INSULINICI DISATTIVATI

L’ormone insulina proviene dal pancreas col ruolo di regolatore glicemico, di modulatore del livello di glucosio nel sangue. L’insulina facilita in particolare l’ingresso del glucosio nei tessuti e nelle cellule insulino-dipendenti (muscoli e adipe) che sono dotate di particolari recettori per l’insulina. Se le cellule per qualche motivo diventano meno sensibili all’ormone si parla di insilino-resistenza, per cui l’insulina respinta ed in esubero torna nel sangue e causa iperinsulinemia, precondizione per il diabete-2. Questo è un aulico parere medico. Peccato che pure tale informazione sia parziale e misteriosa, e pertanto non verace e non educativa. Si parla di recettori cellulari che “per qualche motivo”, forse per hobby o per strane antipatie zuccherine non recepirebbero l’insulina. Perché invece non andare a fondo e dire come stanno davvero le cose?

L’IPERINSULINEMIA È UN MECCANISMO INTELLIGENTE, FISIOLOGICO E COMPENSATIVO

Il diabete-2 è infatti caratterizzato da un noto sintomo che è l’alto tasso di zucchero-glucosio nel sangue. Si sa anche che il pancreas, intelligentemente, secerne meno insulina, e ciò porta com’è ovvio a maggiori zuccheri circolanti. La corretta domanda a questo punto dovrebbe essere: “Perché mai viene prodotta meno insulina?” I medici non se la pongono. Anche perché, se lo facessero, risolverebbero ogni enigma e guarirebbero il diabete, cosa che non rientra assolutamente nei loro piani operativi, visto che guarire significherebbe tirare il collo alla gallina dalle uova d’oro chiamata “malattia a vita”. Ecco allora la loro scelta, che è quella di trattare il sintomo, e di abbassare il tasso di zucchero con sostanze chimiche o con iniezioni di insulina, poco importa se questi interventi provocano frequentemente cancro alla vescica.

DIABETE SIGNIFICA CORPO CHE REAGISCE AGLI INSULTI ALIMENTARI

La vera causa del diabete esiste ed è pure nota. Sta nel fegato fruttariano dell’uomo. Sta nella scarsa capacità di quest’organo di metabolizzare i grassi, derivanti ovviamente dalle diete mediche, dallo spezzatino, dal pesciolino, dal pollo, dal prosciuttino, dal brodino, dal parmigiano e dalla bistecca magra che magra non può mai essere. I grassi dunque, rifiutati dal fegato, vanno a depositarsi all’interno delle pareti dei vasi sanguigni, ed in particolare nei capillari che alimentano da vicino le cellule. La pellicola grassa impedisce ed ostacola il passaggio degli zuccheri dal sangue alle cellule che, prive di nutrimento, diventano affamate. Da qui le crisi di fame e gli eccessi proteici, con regolare rottura del tetto proteico di 24 grammi/giorno. Da qui il vivere in condizioni di stabile e mortale acidosi. Cosa altro può fare il sistema immunitario se non di ordinare al pancreas Stattene buono e non emettere più insulina, dato che serve più zucchero alle cellule?

SCEGLIERE ALIMENTI VITALI AD ALTO TENORE DI CLOROFILLA NELLA FASE INIZIALE

Una dieta vitale, con succhi di tuberi, rape, bietole, carote, patate dolci, topinambur, crescione, okra, tarassaco in avvio, ed anche succo di sedano puro (un bicchiere al giorno), seguita da passati di verdure con patate, zucche, cavolo, calvolfiore, porri e cipolle, mantenendo abbondante uso di frutta tipo mirtilli, fragole, ciliegie amarene, mele e pere, e qualsiasi diabete-2 se ne va per conto suo. Poi. dopo i primi due mesi introdurre piano piano tutta la frutta senza alcuna limitazione. Prima si comincia questo percorso e meglio è, visti gli enormi danni che tutta la farmacoterapia e le diete mediche associate stanno facendo al pancreas, all’apparato urinario e alla salute globale dei diabetici.

PROLATTINA ALTA

La prolattina, altro ormone critico, è collegata alla gravidanza ed allallattamento. Se è alta, ovvero oltre il range normale 0-20 ng/mL, diventa spia di diversi possibili problemi. La prolattina è prodotta dall’ipofisi per stimolare le ghiandole mammarie alla secrezione del latte dopo il parto. Per questo motivo aumenta significativamente fino a raggiungere valori doppi di 40 ng/mL e oltre. Nella fase post-parto la prolattina cresce e nel contempo estrogeni e progesterone calano, innescando in tal modo la produzione di latte materno.

MEDICINA A SENSO UNICO VERSO IL FARMACO

Per la riduzione della prolattina nessuno che parli di dieta. L’unico modo secondo i medici è quello di fare ricorso a due precisi farmaci ce si chiamano Eutirox, in funzione nti-ipotroidismo, e Parlodel. L’Eutirox comporta noti effetti collaterali ed Eutirox-dipemdeza a vita. Ma pure il Parlodel non scherza, causando esso cefalee, congestione nasale, crampi addominali, nausea, vomito.

SINTOMI E CAUSE DI IPERLATTINEMIA

I conseguenti sintomi sono latte alle mammelle oligomeorrea (allungamento ciclo), amenorrea (scomparsa ciclo), riduzione volume utero e aumento del seno, cefalee, tenenza all’obesità, tendenza all’intolleranza glucidica, tendenza alla policistosi ovarica, tendenza all’aborto spontaneo, piccoli umori ipofisari. Stress e pressione alta inanzitutto, ipotiroidismo, emdometrio sottile, utero piccolo ovaie piccole con pochi follicoli, uso di farmaci antidepressivi, reggiseno stretto, pillola anticoncezionale, stimolazione al seno.

È FISIOLOGICO D’INVERNO SOFFRIRE DI LEGGERO IMPIGRIMENTO LINFATICO, DI IPOTIROIDISMO, DI RITENZIONE IDRICA

In questo periodo critico di stanca e di letargia generalizzata, di freddo polare sballante e stressante, è inevitabile che la gente tenda all’ipotiroidismo, al leggero impigrimento linfatico e all’insufficienza funzionale dei reni.

NON C’È NULLA DI CUI PREOCCUPARSI

Trovo molto più importante il test reale del sentirsi bene e in forma, che la situazione specifica della prolattina. Ritengo che la solita determinazione medica a voler sistemare le anomalie dei valori singoli per via farmacologica, senza sapere nemmeno il motivo esatto per cui la prolattina è fuori posto, sia un gioco quasi bambinesco. Una persona può avere tutti i valori perfetti e in regola e stare contemporaneamente malissimo.

OGNUNO HA I SUOI VALORI FISIOLOGICI

Non fa sicuramente bene alla salute forzare, per via chimica, un valore fuori norma verso la normalità. Ci sono ragioni valide e logiche, che agli esaminatori regolarmente sfuggono, perché il corpo esprima determinati valori in un determinato momento. Il solito discorso astruso dell’intervento modificativo medico. I valori sono sempre dei sintomi di qualcosa che sta a monte, e i sintomi vanno capiti e interpretati, ma non modificati invasivamente.

I VALORI DEVONO REGOLARIZZARSI IN MODO NATURALE E SINERGICO

In altre parole, se l’obiettivo che cerchiamo è quello di abbassare la prolattina (e su questo possiamo anche essere d’accordo in linea di massima), esso deve avvenire per iniziativa e consenso dell’ipotalamo, della pineale (soprattutto della pineale, e della sua melatonina che tende a normalizzare l’intero sistema ghiandolare), della tiroide, del timo, delle adrenali, del pancreas, e delle gonadi. In pratica serve il consenso di tutto il sistema endocrino e del sistema immunitario che lo tiene d’occhio a breve distanza.

IGNORARE L’ISTANZA MEDICA E PUNTARE AL RIEQUILIBRIO GLOBALE

Il mio consiglio pertanto è di ignorare completamente l’insistenza medica a usare il farmaco, cercando piuttosto di puntare sempre tutto su un miglioramento ulteriore dell’equilibrio, perché la salute è una questione di equilibrio, e si deve sempre conseguire per vie naturali e non farmacologiche.

LO STRESS MODIFICA SOSTANZIALMENTE I VALORI ORMONALI

Raccomando sempre di curare la respirazione e di evitare ogni stress. E lo stress delle tabelle mediche è quanto di peggio possa esistere, come se già non bastassero le ansie del vivere quotidiano.

A PRIMAVERA LE COSE MIGLIORERANNO

Tenere piuttosto d’occhio la funzionalità renale, eliminando radicalmente ogni sale e ogni zucchero. Non appena rispuntano le piante primaverili, acetosella, tarassaco, piantaggine, equiseto, fragole, ciliegie, asparagi amari di pungitopo, ci sarà di che ripristinare la funzionalità renale. Non appena il sole tornerà a riversare più energia sull’emisfero Nord, ci sarà di che rivitalizzare il sistema, abbassando la prolattina e aumentando il testosterone.

TESINE DA LEGGERE

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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