LETTERA
ANOMALIA DI CARATTERE FORSE FAMILIARE
Salve Dott. Vaccaro, un amico mi ha parlato di Lei e del Suo libro che mi appresto a comprare (anzi approfitto per chiedergli dove, visto che sono di Catania). Vado al dunque. Ho da sempre il colesterolo totale alto, compreso tra 220 a 240. Mio padre è morto con infarto, presumo per ipercolesterolemia. Quindi sembra che il mio problema sia di origine familiare.
COME FARE PER RIENTRARE NEI RANGHI
Dalle ultime analisi del sangue risulta colesterolo totale 231 e l’HDL (colesterolo buono) a 44,6. Facendo la divisione tra colesterolo totale e HDL, e considerato che per i maschi 5 è il limite da non superare, SONO A RISCHIO INFARTO! Cosa mi consiglia? medicinali? Alimentazione corretta (che già comunque faccio!), o altro? Ho 46 anni, non fumo, faccio una vita sana (insegno) e faccio molto sport aerobico e non. Grazie anticipatamente.
Prof. Alessandro G.
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RISPOSTA
DOVE TROVARE I MIEI LIBRI
Ciao Alessandro, i miei due libri Alimentazione Naturale e Storia dell’Igienismo Naturale, li puoi trovare e ordinare nella sezione Libri del mio sito.
FAMILIARITÀ COME CATTIVE ABITUDINI FAMILIARI E NON COME GENI DIFETTOSI
Per la familiarità del fenomeno potrebbe anche starci. Non però in termini genetici, quanto in termini di concezioni discutibili sul cibo, di stili di vita e abitudini prevalenti in famiglia. In ogni caso, non devi fartene un cruccio o metterla sul piano dell’ansia e del panico, che sono fattori di innalzamento stress e di ipercolesterolemia. Non sei affatto a rischio. Tuo padre non faceva sport e non consumava cibi corretti come fai tu. Entro certi limiti il colesterolo è da considerarsi costituzionale. Non devi prendere nessuna statina e nessun medicinale. Chiaro?
COLESTEROLO E TRIGLICERIDI
Sia il colesterolo che i trigliceridi sono un fatto naturale del corpo e nel sangue, e diventano dannosi solo a livelli elevati. I trigliceridi sono grassi immagazzinati nelle cellule adipose e vengono rilasciati nel sangue come liberi acidi grassi. Il colesterolo invece è una sostanza simile a una cera di tipo alcolico e gioca un ruolo importantissimo nel corpo umano, in quanto agisce da isolante e da separatore nei processi elettrochimici relativi alle cellule cerebrali e neuro-spinali, per cui la sua presenza nelle zone decisive del corpo è intensa.
RUOLO POSITIVO DEL COLESTEROLO
Il colesterolo serve nella fabbricazione di determinati ormoni (come quelli sessuali), e il suo maggior centro di produzione interna è il fegato che lo converte poi in sali biliari essenziali per la digestione dei cibi e per l’evacuazione. Il coinvolgimento del colesterolo nei meccanismi nervosi è riflesso dal suo significativo aumento in caso di stress.
LIPOPROTEINE ALFA E BETA, SUDDIVISE IN HDL E LDL
Il colesterolo si divide in lipoproteine alfa, beta e pre-beta, dove alfa e beta predominano. Le alfa e beta vengono a loro volta distinte in HDL (high density lipoproteins, o colesterolo buono) e LDL (low density proteins, che sono quelle della dieta, responsabili delle placche arteriose e dell’aterosclerosi, oltre della paralizzazione dei macrofagi del sistema immunitario).
ESEMPIO DI MISURAZIONI
Il colesterolo si misura internazionalmente in milligrammi per 100 millilitri (mg/%) o in millimoles per litro (mm/L). Un sano e possente vegetariano, di mezza età, può avere un livello di 1:0,5, con un totale di 110 mg%, mentre un cardiopatico può trovarsi a 1:4,0, con un totale superiore a 300 mg%. Nel mio caso personale, misurato in mg/dL, a una colesterolemia totale di 136 mg/dL (range 50-250), corrisponde un HDL di 53 (range 35-80), un LDL significativamente basso di 68, inferiore a quello dei monaci buddhisti Zen koreani che sta a 80 (range 135-190), e una trigliceridemia di 74 mg/dL (range 25-180).
I MICIDIALI CHILOMICRON DEL COLESTEROLO LDL
La colesteerolemia totale varia e sbalza a causa dell’LDL, ovvero di quello che consumiamo, mentre i valori di HDL tendono alla stabilità, aumentando solo in caso di forte stress che stimola la produzione interna in zona epatica (questo succede perché al corpo non interessa un eventuale LDL compensativo in più). I grassi alimentari LDL (specie se saturi e di origine animale) sono distintamente terribili rispetto al colesterolo HDL prodotto dal fegato. Sono confezionati in milioni di piccole particelle pericolose chiamate chilomicron, che entrano nel sangue alla base del collo, dove la linfa si svuota nelle vene sanguigne.
DIFFERENZE STRUTTURALI E FUNZIONALI TRA HDL E LDL
Mentre il colesterolo HDL corporale è confezionato in un solubile ma solido involucro lipoproteico, l’LDL alimentare arriva confezionato in un fragile involucro grasso. Il primo, entrato nelle arterie, viene facilmente risucchiato fuori e rimandato al fegato in caso di eccessi, mentre il secondo no e rimane intrappolato nelle arterie stesse. Il fegato può tollerare una certa quantità di colesterolo alimentare senza danni (specie se si tratta di grassi crudi e non cotti), ma se il livello aumenta è costretto a mandar fuori in circolo la parte eccedente di LDL che si depositano in placche grasse sotto la pelle, cristallizzandosi persino intorno all’iride degli occhi con quegli anelli bianchi chiamati arco senile.
È INCREDIBILE CHE, IN TEMPO DI INFORMAZIONE GLOBALE GLI ALLOCCHI CADANO TUTTORA NELLA RETE DEI FARABUTTI
Il dr Kenneth Cooper, nel suo testo The Aerobic Way, cita il disgraziato dr Robert Atkins, copiatore della disgraziata dieta Stillman e capostipite delle tragiche low-carb diets (Zona, Gruppi Sanguigni, Montignac, South Beach, Dukan, Lemme, ecc). Atkins presentava tronfio alla stampa un suo paziente che aveva perso 26 libbre di peso in una settimana (13 kg). Non diceva però che il colesterolo di quel poveretto era schizzato in 7 giorni dal livello 164 al livello 252!
L’UNICO DIGIUNO SANO E SICURO AL MONDO È QUELLO IGIENISTICO. HO DETTO UNICO E LO RIBADISCO SOTTOLINEATO TRE VOLTE
Cooper non menziona poi i livelli di inquinamento tossico scompagnato e rimasto integralmente all’interno a corrodere tessuti ed interstizi cellulari, privato cioè della sua precedente protezione lipidica. Eppure c’è gente che, nel corrente anno 2012, continua a cadere nelle infide reti dei dietologi da strapazzo. Non esiste al mondo un solo metodo sano per dimagrire rapidamente. Soltanto il digiuno igienista, con stop a ogni cibo e a ogni farmaco, e con molta acqua leggera (se non si trova la distillata alimentare), è in grado di espellere definitivamente i grassi E LE TOSSINE, per cui non ci sono effetti collaterali, e ritorno di sete da spegnere, e rischi di infarto.
RAFFRONTI ESTREMAMENTE SIGNIFICATIVI
Sul testo “The Health Revolution” dell’ingegnere salutista australiano Ross Horne, sta pubblicata una interessante tabella edita dalla rivista australiana Seventh Day Adventist, dove si elencano diversi soggetti con tanto di TSC, Total Serum Cholesterol (ho inserito nella tabella pure la mia situazione personale, come semplice punto di riferimento e di testimonianza, e vorrei che Dukan, Lemme, ed anche il dr Giorgio Calabrese, facessero altrettanto per atto di trasparenza)
TABELLA COMPARATIVA COLESTEROLO, DEGLI AVVENTISTI DEL 7° GIORNO
– Donna indios messicana di 110 anni TSC 100 mg/% 2.56 mm/L
– Valdo Vaccaro (test eseguiti il 20/3/06 e nel 2009), dopo lo stop al calciogiocato 136 2.60
– Nathan Pritikin, 68 anni, salutista e podista 110 2.82
– N. Kean, 30 anni, educatore salutista e podista 120 3.07
– Uomo africano della tribù Masai 130 3.33
– Massimo risultato desiderabile e ideale alla clinica Pritikin Longevity Center-Usa 150 3.85
– Livello ottimale in cui le placche arteriose regrediscono (bevendo regolarmente succo d’arancia) 150 3,85
– Livello medio dei bambini vegetariani di Sydney 161 4.13
– Livello max oltre il quale le placche tendono a formarsi 160 4.10
– Kenneth Cooper, medico epodista 187 4.80
– Media adolescenti maschi selezionati “in forma” a Sydney 180 4.60
– Media adolescenti femmine selezionate “in forma” a Sydney 199 5.10
– Media generale dei bambini di Sydney (su 28% del totale) 200 5.10
– Massimo risultato desiderabile per la National Heart Foundation 240 6.15
– Tipico livello medio adulti in Australia e in America 240 6.15
I MARGINI DI TOLLERANZA AI VELENI, E ANCHE AL COLESTEROLO, VARIANO
La gente fisicamente in forma è in grado di gestire meglio gli eventuali insulti del colesterolo alimentare LDL. Chi si espone di più al sole e chi ha un buon apporto di fibre alimentari nella dieta, ha migliori margini di tolleranza a tutti i veleni, incluso ogni lipotoxemia. Lo zucchero e il caffè non contengono colesterolo, ma causano al corpo forti situazioni di stress, e questo porta a situazioni di iprcolesterolemia. Lo zucchero eleva i trigliceridi ed anche la viscosità del sangue, provocando deficienza di iodina organica e un costante ipotiroidismo, con aumento di colesterolo anche in assenza di diete grasse.
GLI ENORMI ED INCALCOLABILI DANNI PRODOTTI DAI DOLCIUMI
Il professor John Yudkin, ricercatore palesemente anti-dolciumi come tutti i salutisti, ha evidenziato come lo zucchero, sia negli uomini che in diversi animali testati, fa aumentare il livello di trigliceridi, fa aumentare il colesterolo e causa pure profondi cambiamenti a livello ormonale, agendo sul pancreas (insulina) e sulle adrenali (cortisolo). Occorre dunque puntare a una dieta che porti a un TSC intorno ai 100 mg% con predominanza di HDL. Yudkin fa pensare a Benjamin Sandlers, l’unico medico al mondo capace di sconfiggere ogni forma di poliomielite, tirando via ai bambini contemporaneamente le schifezze dolci e quelle proteiche (vedi tesina “Il caso Sandlers e i conigli polio resistenti”, del 39/4/09.
LA METÀ DEGLI INFARTI COLPISCE GENTE DAL COLESTEROLO NORMALE
Attenzione però a un paio di cose importanti. La prima riguarda l’omocisteina, ancora poco conosciuta in Italia. Essa ha un ruolo decisivo nei pericoli di infarto. Il test sull’omocisteina si fa a parte e merita di essere fatto per chi è a rischio. Ho scritto diverse tesine in proposito, come ad esempio “Cuore, metile ed omocisteina”, del 2/2/11, e “Omocisteina barometro funzionale del corpo umano“, del 6/12/11. La metà degli infarti che succedono al mondo, succedono paradossalmente a gente che ha il colesterolo su livelli normali e non alti. Come mai? C’entra lo zampino dei trigliceridi alti, ma soprattutto lo zampino dell’omocisteina.
MICIDIALE L’ACCOPPIAMENTO COLESTEROLO ALTO E OMOCISTERINA ALTA
Un’omocisteina a livello 6,3 dà rischio cardiaco 1. Ma se sta a livello 15, il rischio è quadruplo. Se sta a livello 20 il rischio è a livello ) (9 volte il livello 6,3). L’omocisteina elevata incrementa la tendenza del sangue a coagularsi e a precipitare acute trombosi vascolari, facendo crescere i rischi cardiaci in modo esponenziale. Oltre la soglia 5-15 micromolecole/L (meglio tenerla però sotto il 7), l’omocisteina diventa sempre più tossica, e va a combinarsi col colesterolo LDL per promuovere micidiali ossidazioni.
INNOCUITÀ DEL COLESTEROLO NON OSSIDATO
Il colesterolo non ossidato sembra essere innocuo per i vasi sanguigni secondo gli ultimi studi. Innocuo persino a livelli piuttosto alti e fuori range. Ma basta una sua piccola ossidazione per renderlo agente di aterosclerosi. L’omocisteina alta si comporta in altre parole da enzima scatenante.
ZUCCHERI, VINI E ALCOL VIETATI IN ASSOLUTO
La seconda cosa importante è che occorre prendere con le pinzette quanto dicono i cardiologi, anche quelli più bravi. Si parla di HDL benefico e di LDL malefico, e fin qui va bene. Abbassare l’LDL con dieta virtuosa è sempre cosa auspicabile. Non è invece concepibile aumentare l’HDL attraverso il consumo di zucchero e di alcol, come spesso succede.
DIETA REGRESSIVA PRITIKIN E CALO DEL COLESTEROLO (29%) IN UN MESE
Nathan Pritikin un tempo, e il figlio Robert Pritikin oggi, presso le cliniche Pritikin Longevity Center di Santa Monica-California e di Miami-Florida, vantano giustamente altissimi livelli di guarigioni, con pazienti che entrano in sedia a rotelle e dopo un mese escono correndo in scarpette da ginnastica. I Pritikin, con la loro Dieta Regressiva, puramente alimentare e senza integrazioni, riducono il colesterolo del 29% in 4 settimane. Il mio schema, che qualcuno chiama valdiano, tanto per capirsi meglio, rispetta pure i concetti della Regressiva.
IL COSA FARE LO TROVATE NEI MIEI SCRITTI
Cosa fare comunque per ridurre colesterolo, trigliceridi ed anche omocisteina? Dieta vegana crudista, seguendo il solito schema che allego, e che riflette poi i contenuti coerenti delle mie giornaliere tesine e dei miei libri in circolazione.
COSE DA FARE E COSE DA NON FARE, RIBADITE IN SINTESI
1) Cibarsi di frutta acquosa e da guscio, verdura, fiori, semi, germogli, cereali, legumi, tuberi e radici, limitando la cottura alle patate e ai tuberi, ai cavolfiori, ai cavolini di Bruxelles, ai porri, alle cime di rapa, ai cereali integrali, usando sistemi protettivi e di buon senso.
2) Minimizzare paste, pizze, pani (integrali), passati di verdure, e anticipare sempre ogni piatto di cotto con una terrina di verdure crude.
3) Eliminare radicalmente fumo attivo e passivo, caffè, the, alcol, cole, bevande gassate e dolcificate.
4) Eliminare radicalmente pesce, gamberetti, Omega-3 ittici (fanno malissimo al cuore, contrariamente a quanto certi medicastri sostengono). Gli unici Omega-3 capaci di sciogliere i grassi sono quelli delle mandorle, dei pinoli, delle noci e dei semini.
5) Eliminare carni bianche, che sono peggiori di quelle rosse, proprio perché promosse dai medicastri e dai pollaioli di regime.
6) Eliminare tutte le carni e tutti i latticini, soprattutto i salumi, i prosciutti, il grana. Una concessione si potrebbe concedere, senza però esagerare, ai formaggi prodotti a crudo e senza il caglio (frammenti di stomaco di vitello), e provenienti da mandrie non soggette a condanna a morte (vai te a cercartele). In ogni caso non siamo consumatori di caseina e non ci perdiamo niente, a parte l’eventuale gusto (una o due volte all’anno capita anche a me di trovare nel panino alle verdure dei tomini di Saluzzo).
7) Eliminare lo zucchero (non quello della frutta ovviamente), in tutte le sue forme sintetiche.
8) Eliminare sale da cucina o minimizzarlo in modo drastico. Idem con tutti gli integratori mineralvitaminici.
9) Vino e aceto non fanno bene, contrariamente a quanto sostengono alcuni. Solo il vino appena pigiato, ovvero il mosto, ed anche il succo d’uva a breve conservazione è ottimo.
10) Eliminare tutti i dolciumi, le marmellate, le merendine, i gelati dolci e al latte, le gomme da masticare, le mentine, i biscotti, i cioccolatini, i succhi di frutta pastorizzati.
11) Consigliato l’uso intenso di tarassaco (per la diuresi), di cipolle e porri, di semini di lino (anche gli altri semini vanno vene comunque), di funghi e tartufi, di bietole, di spinaci, di topinambur, di arance, clementine e pompelmi, di mele ricche di pectina, di vitamina-C e vitamina-E allo stato naturale (L’esperimento di Cambridge ha dimostrato che col five-per-day di sola frutta la sconfitta del cancro e delle cardiopatie, i due maggiori killer mondiali, è garantita al 100%, mentre con le diete Mediterranea, la Zona, i Sanguigni, l’Antiglicemica di Montignac e tutte le altre diete commerciali, ti garantiscono sì, l’ospedale e la tomba anticipata).
Valdo Vaccaro
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