(Conferenza di Imola del 7 maggio 2017)
L’INTERVENTO DEL DR PROF ROBERTO CALCATERRA E DELLA DR MARA DI NOIA
(Appunti, sintesi, aggiunte coerenti, interpretazione, titolo e sottotitoli e sintesi di VV)
ENTUSIASMARE UNA CLASSE IGIENISTA NON È AFFATTO UN COMPITO FACILE
Nella vita è verissimo che una ciliegia tira l’altra. L’aria che tira poi ci influenza tutti. I nostri allievi ormai li conosciamo bene. Tutti diversi e tutti speciali. Tutti ligi al loro impegno. Una cosa li accomuna ed è la grande voglia di capire e di apprendere in modo non schematico e non superficiale. Non ti direbbero mai che una cosa è bella e va bene per motivi diplomatici. Non ti esprimerebbero mai entusiasmo e passione tanto per farlo, o per piaggeria. Sono franchi e critici. Ma non sono per niente arrendevoli. Ascoltano con pazienza e buona educazione, ma non si lasciano per questo conquistare su due piedi, non si fanno mettere nel sacco facilmente.
COMPLIMENTI PERTANTO AL PROF ROBERTO CALCATERRA
Devo fare grandi complimenti a Roberto Calcaterra, medico gastro-enterologo milanese, equilibrato ed elegante sì, eppure decisamente fuori dal coro, nella sua ampia visuale ideologica e terapeutica. Una persona grande non solo per altezza fisica e per tempra atletica, ma anche per genuina esperienza terapeutica, corredata da marcato senso autocritico, da sensibilità e saggezza non comuni nel mondo della Medicina.
UNA FIGURA CARISMATICA E ALLA MANO
Una persona in pace con se stessa e con le regole divine del Padreterno, ma non certo col nutrizionismo medico e con l’agroalimentare italiano tutto latte e prosciutto, tutto caffè, tutto teina alcol e dolciumi. Una persona alla mano e carica di umanità, al di là della sua chiara fama e reputazione. Spero che il suo libro attualmente in cantiere sia reso disponibile al più presto. Ha riscosso un successo al 100%, senza limiti e senza riserve. Ognuno ha capito di essere di fronte a una persona di carisma che ha saputo riscaldare gli animi.
CINQUE SISTEMI CORPORALI PER RIPULIRSI IN CONTINUAZIONE
Dipendiamo fortemente dalle nostre scelte alimentari. Quello che noi oggi mangiamo, domani noi saremo. Non possiamo digerire bene se non rispettiamo le esigenze del nostro organismo. Il corpo ha 5 sistemi per eliminare le tossine vecchie e nuove che lo appesantiscono e lo frastornano nella mente e nello spirito: fegato, digerente (con secrezioni biliari e pancreatiche), reni, polmoni e pelle, vale a dire gli organi emuntori.
DIFENDERE IL FEGATO A SPADA TRATTA
Il cardine della capacità eliminativa delle tossine è il fegato, che va rispettato religiosamente, non fosse che per le sue 500 ed oltre funzioni svolte su basi quotidiane. Latticini, zuccheri, alcol, grassi, proteine animali lo mandano in sofferenza e lo fanno durare di meno, gli fanno perdere funzionalità ed efficienza. A quel punto le difese interne intervengono e vanno a sovraccaricare gli altri organi escretori-emuntori, ed è a quel punto che cominciano i dolori. L’alcol assunto in partenza, ed anche quello che si forma internamente per fermentazioni e putrefazione improprie, distrugge le cellule epatiche in progressione.
IL DRINK SOCIALIZZANTE DEMOLITORE DEL SISTEMA EPATICO
Questo demolisce i giovani, specie le ragazze e le donne ignare, portate a sorbire l’aperitivo, il digestivo, lo champagne, la birretta, il prosecco, la bevanda socializzante, quando la loro capacità di sopportazione alcolica è fortemente ridotta rispetto alla controparte maschile. Gli effetti micidiali si accumulano e alla fine vanno tutti mogi mogi ad ingrossare le fila degli ambulatori e degli specialisti.
INSOSTENIBILE CONFRONTO TRA I BAR IRANIANI E QUELLI DI CASA NOSTRA
La bellezza e la straordinarietà dei bar iraniani a Tehran, Isfahan e dintorni, stanno nella loro formula salutare, sobria e rivitalizzante. Bar che distribuiscono succo fresco di melograno, spremute di pesche e di arance a getto continuo, mentre al loro ingresso stazionano i carretti dei raccoglitori-montanari, che vendono pesche crude, mazzetti di acetosa, di selene, di crescione, di ortica, di tarassaco e di altre erbe selvatiche mangerecce. Qualcosa che contrasta enormemente con i bar nostrani che ruotano intorno alla macchina del caffè espresso e del cappuccino, ai gelati in confezione, ai panini con maiale a fette, nonché i McDonald’s delle patatine fritte più la Coca-Cola e i panini imbottiti di bovino torturato e salsa, regolarmente in agguato nei dintorni.
CURA DELL’APPARATO DIGERENTE E DEL FEGATO
Tutti i problemi digestivi sorgono da cattiva alimentazione aggravata dallo stress, dal caffè, dal cappuccino, dal fumo e soprattutto dalle cure iatrogene. L’elemento più acido del corpo è il succo biliare. Ecco perché in caso di infiammazione dell’apparato dirigente si deve innanzitutto curare il fegato, riequilibrarlo, riportarlo alla piena funzionalità. L’acido cloridrico è della massima importanza, ma se il flusso biliare viene stimolato da alimenti alto-proteici sopravvengono i bruciori.
GASTROPROTETTORI E INIBITORI DELLA POMPA PROTONICA
Ecco la moda del sollecitare al medico di turno farmaci gastro-protettivi e inibitori della pompa protonica, tipo l’omeoprazolo, o di acquistarli senza tanti preamboli come farmaci da banco e da supermercato, senza considerare che esso modifica le condizioni del sangue. La pelle poi è figlia del fegato. Tutto ciò che fuoriesce dalla pelle è bello da vedersi per un medico olistico e intelligente. Ma al medico comune viene insegnato che il sintomo va rimosso, e chi ha il prurito o l’eruzione o l’esantema chiede e pretende di “guarire” ovvero di fare rientrare la crisi al più presto possibile.
FAMIGERATA CURA DEL SINTOMO E RICORSO AL RIMEDIO UNIVERSALE CHIAMATO CORTISONE
Ecco la famigerata cura sul sintomo, ecco il ricorso al cortisone, rimedio universale. Ecco la sostanza magica che impedisce di eliminare le tossine e simula così una falsa e temporanea guarigione, creando le basi per altri guai peggiori, aumentando la pressione e peggiorando la formula del sangue. A quel punto il fegato sovraccarica lo stomaco. Nessun problema per il medico. L’accoppiata cortisone e omeoprazolo o simili risolve tutto. I colleghi odierni poi, non suoni da offesa per nessuno, vengono formati e fabbricati come fossero polli da batteria. Non conoscono gli alimenti e non conoscono gli stessi farmaci, oppure ne sottovalutano le conseguenze.
INSABBIAMENTO CONTINUO DELLE NOTIZIE CHE CONTANO PER LA SALUTE
I ricercatori a volte riescono a fare il loro dovere. Riescono a fare luce a sprazzi, e a lanciare informazioni ed ammonimenti fondamentali. Il problema è che in televisione parlano di tutto e di più, fuorché di quello. Le televisioni sono grancassa delle multinazionali e del sistema. Se i canali sgarrano di un millimetro subiscono pressioni e si chiudono i rubinetti del dollaro facile, si accorciano e si riducono proporzionalmente i fondi e gli spot.
LA DISINFORMAZIONE CONTINUA A MARAMALDEGGIARE INDISTURBATA
I caroselli di oggi sono stabilmente occupati da raccomandazioni fasulle e devianti. Sette spot su dieci riguardano farmaci e integratori. Nove rubriche su dieci e 10 telegiornali su 10 spingono con autorità a vaccinare, a mangiare male, a bere litri d’acqua, ad integrare, a non assumere troppa frutta, a non prendere il sole e a stare lontano da Madre Natura. Una sequenza di insulti e di disinformazione mai vista nella storia umana.
FIDARSI PIÙ DELLA MENTE ISTINTUALE CHE DEL SECONDO CERVELLO
L’intestino è il primo cervello poiché è a contatto col cibo giornaliero, con le secrezioni e con le scorie interne, col materiale vivo di tipo batterico e col materiale morto dei virus e dei detriti cellulari inespulsi che arrecano pigrizia linfatica e metabolica, che arrecano fibromialgie, mali di testa e disturbi endocrini. Nell’intestino c’è la prima risposta corporale alla verità biochimica. Poi, in fase successiva, interviene la mente, il secondo cervello. Ma la mente mente. La mente funziona per pregiudizi e non in modo diretto ed istintuale come l’intestino.
I PUNTI DEBOLI E LE FRATTURE DELL’UOMO EMERGONO NELLA LORO EVIDENZA
Come funzioniamo? Quale è il segreto della malattia? Siamo sempre e comunque quello che mangiamo. Perché si ammala l’uomo? Si ammala perché non non è fatto per il dolore. Sul dolore fisico c’è qualche comprensione esterna e qualche aiuto provvisorio. Ma sul dolore psichico assolutamente no. Nessun rispetto, nessuna tolleranza dall’esterno, nessuna pazienza, nessuna soluzione se non la martellata dello psico-farmaco, accoppiata al sospetto e alla diffidenza di chi ti sta intorno. La malattia è l’incapacità di accettare il dolore, l’incapacità di affrontare la patologia con coscienza, l’incapacità di sostenere la croce, il karma e il destino.
SOGNO UNA SCUOLA CHE INSEGNA E CHE PREPARA
Non esiste consapevolezza. Non esiste preparazione. La prevenzione è cambiare molto prima che si avverino gli eventi e le patologie. La prevenzione si fa a partire dalla gravidanza e a partire dalla nascita. Io sogno una scuola pubblica e privata dove si faccia educazione alimentare, educazione psichica, educazione mentale, educazione civica ed educazione spirituale. Questa la magistrale lezione di un Nuovo Grande Amico che ha lasciato il segno alla Health Science University.
COMPLIMENTI PURE ALLA DR MARA DI NOIA, AUTRICE DI UN REPORT QUANTO MAI EFFICACE
Pure la sua compagna di vita dr Mara Di Noia, medico veterinario diventata ben presto nutrizionista vegana ha riscosso il nostro vivo apprezzamento. Le sue esperienze al macello generale lombardo e al mercato ittico di Milano hanno lasciato il segno su di lei, rendendola persona coraggiosa e temeraria, per niente disposta a nascondere fatti evidenti e provati che i media si guardano bene dal rivelare.
LE MUCCHE CHE NON SI REGGONO IN PIEDI PER PRODURRE LATTICINI, CARNI E CASEINE CHE METTONO A DURISSIMA PROVA L’ORGANISMO UMANO
Ha saputo sciorinare in sintesi dati da brivido, come ad esempio i 15-20 farmaci al giorno a cui vengono sottoposti i bovini per resistere alla follia degli allevamenti intensivi, come ad esempio i 7-10 litri di latte prodotti dalle mucche di un tempo contro i 70-80 litri al giorno dalle mucche attuali, incapaci persino di reggersi in piedi e di camminare. Caseina e cadaverina in ogni caso rimangono prodotti ammalanti e cancerogeni, fatto dimostrato da ricerche affidabili e a largo raggio.
ATROCITÀ INENARRABILI CONTRO PORCELLINI, SCROFE E MAIALI, NONCHÉ CONTRO I VOLATILI DA CORTILE
Ha citato ad esempio le indicibili atrocità che stanno dietro ai prosciutti di Parma e di San Daniele (vedere on-line il video Prosciutto Crudele). Ha denunciato gli alimenti imposti e rifilati ai polli di allevamento, dove non mancano farine di zoccoli e di scarti di altri animali, mescolate a farmaci di ogni tipo. Ha messo pure in guardia contro zuccheri, dolcificanti e dolciumi che rimbambiscono i bambini creando pure pericolose dipendenze chimiche. Chi ospita e ama gli animaletti domestici e di compagnia farà bene a non fidarsi delle crocchette comuni.
Valdo Vaccaro
Grazie Valdo, leggo sempre con molto interesse le tue tesine.
Dissetano la mia voglia di sapere.