INSULINORESISTENZA E CONCESSIONI NELLA DIETA

da 1 Dic 2016Diabete

LETTERA

SONO CONVINTA ORMAI SULLA DIETA VEGETARIANA

Buona sera Dr Vaccaro, ho letto con moltissimo interesse il Suo libro “Alimentazione Naturale”. Sicuramente lo dovrò rileggere, e posso affermare che mi ha già convinto sulla dieta vegetariana per molti motivi anche etici e spirituali. Avrei alcune domande da porLe sperando di non darLe troppo incomodo.

67ENNE INSULINORESISTENTE IN BUONA SALUTE

Ho 67 anni e sono “insulinoresistente”, per cui tendo a mettere su peso e non tollero bene i carboidrati, ma per il resto godo di buona salute. Finora però tendevo a mangiare molte proteine appunto per non stuzzicare la produzione di insulina e diciamo che, sotto l’aspetto del peso, funzionava.

PANE DI SEGALE, LEGUMI COTTI E UN BICCHIERE DI VINO SI POSSONO INCLUDERE?

Ora che ho rinunciato alle proteine animali, dovrei mangiare solo verdura e frutta cruda oppure mi sarebbero concessi anche un po’ di pane di segale integrale e legumi cotti quali ceci, fagioli, soia e proteine vegetali quali tofu? Posso concedermi un po’ di vino? Spero avrà la bontà di chiarirmi questi dubbi rispondendomi.

STO PER ORDINARE ANCHE IL SUO NUOVO TESTO “DIABETE”

Le sarei molto grata in quanto Lei mi ha ispirato molta fiducia e un Suo parere lo riterrei davvero importante. Ho intenzione di comperare ovviamente anche il Suo nuovo libro “Diabete”. Nel ringraziarLa porgo cordiali saluti.

Maria Stella, da Venezia

*****

RISPOSTA

CONCESSIONI POSSIBILI

Ciao Maria Stella. Per pane di segale risposta positiva. Per un bicchiere di vino idem, purché si tratti di un solo bicchiere, e di vino leggero meglio se rosso, d’annata e a bassa gradazione, non pastorizzato. Per i legumi dare preferenza assoluta ai lupini in tutte le forme, anche sotto sale, vista la loro spiccata azione anti-diabetica. Vanno benissimo pure i fagiolini, i fagioli e i piselli, meglio se di stagione. Ti consiglio sì di consultare il testo Diabete, avanzato e ricco di aggiornamenti e di correzioni su quanto blatera la diabetologia ufficiale, ma anche di andare sul blog e digitare come motore di ricerca le parole diabete, punteggio insulico, insulina. Troverai una sfilza di tesine sull’argomento.

DATI SCONVOLGENTI SUL DIABETE E SUL PRE-DIABETE

Quasi 4.000.000 di italiani, su una popolazione di 60.000.000 pare siano colpiti dal diabete. Nella popolazione adulta over 65, le stime parlano di un 20% di ammalati mentre nei giovani siamo intorno al 5%. Senza contare poi i dati sul pre-diabete che aggravano di molto le statistiche. Conoscere il diabete e imparare ad affrontarlo nei giusti modi è molto importante. All’inizio del suo manifestarsi è quasi asintomatica ma nel tempo può provocare gravi conseguenze. Inutile dire che una sana alimentazione ed una altrettanto regolare attività fisica, aiutano il nostro organismo a tenersi in forma, rigenerarsi ed affrontare situazioni di malattia al meglio.

NON QUESTIONE DI PANCREAS IMPRODUTTIVO MA PIUTTOSTO QUESTIONE DI SANGUE GRASSO

Il diabete è una malattia cronica in cui si ha un aumento della glicemia, ovvero dei livelli di zucchero nel sangue. Questa condizione può dipendere da una ridotta produzione di insulina, circostanza contestata aspramente nel corso degli anni, visto che il pancreas dei diabetici produce il doppio o il triplo di insulina rispetto a quello dei non-diabetici. L’insulinoresistenza o l’insufficienza insulinica, o la ridotta capacità dell’organismo di utilizzare adeguatamente l’insulina, sono piuttosto causate dal sangue grasso che rallenta ed inibisce l’azione dell’ormone.

DIABETOLOGIA UFFICIALE AFFETTA DAL DOGMA GLICEMICO, NONOSTANTE IL FALLIMENTO CLAMOROSO DELLE DIETE MONTIGNAC

Per la dietologia ufficiale, tutto verte sui livelli alti di glucosio nel sangue. Se tali livelli non vengono corretti adeguatamente, possono divenire croniche le complicanze del diabete, con danni a cuore e arterie, a reni ed  agli occhi oltre che al sistema nervoso periferico.

L’INDICE GLICEMICO DEGLI ALIMENTI

Alcuni alimenti, malgrado il loro Indice Glicemico (IG) molto basso (in particolare carne, pesce, uova e latticini) hanno la capacità di indurre il pancreas a secernere insulina in modo spropositato, hanno cioè un IS (Insulin Score o Punteggio Insulinico) elevatissimo e non correlato all’IG, questa ricerca, ha ridimensionato l’importanza che si attribuisce all’indice glicemico nell’insorgenza e cura del diabete.

IS, INSULIN SCORE O PUNTEGGIO INSULINICO

Infatti gli scienziati spiegano che hanno scelto di misurare la risposta insulinica in termini di porzioni di alimenti determinate a parità di contenuto energetico (1000 kJ, pari a circa 240 kcal) anziché a parità di carboidrati.

PREMESSA DELLE RICERCHE CONDOTTE IN AUSTRALIA E IN USA

Per fare un esempio significativo, occorrono 94g di pane bianco per ottenere le 240 kcal, ma servono ben 625g di arance, 59g di formaggio, 351g di manzo alla griglia, 200g di pasta e riso, 383g di Polenta per ottenere le 240 kcal citate. Lo studio ha considerato 38 Alimenti, suddivisi in 6 categorie:

  • Frutta: uva, banane, mele ed arance,
  • Prodotti da forno: croissants congelati, torta al cioccolato congelata, ciambelle con cannella e zucchero, biscotti al cioccolato, crackers,
  • Snack e prodotti confezionati: Mars, yogurt alla Fragola, gelato alla vaniglia, caramelle, arachidi tostate e salate, patatine chips, popcorn.
  • Alimenti proteici: formaggio americano cheddar, uova in camicia, lenticchie al pomodoro, fagioli al pomodoro in scatola, bistecca di manzo alla griglia, pesce bianco al vapore,
  • Alimenti ricchi di caroidrati: pane bianco, pane integrale, pane di segale, riso bianco, riso integrale, pasta bianca, pasta integrale, patate sbucciate lesse, patatine fritte congelate,
  • Cereali da colazione: Kellogg’s cornflakes, Special K, All-Bran, muesli naturale, fiocchi d’avena.

METODO DELLA RICERCA

Ciascuno dei soggetti sani selezionati per lo studio hanno consumato una porzione di pane bianco, per confermare la loro normale tolleranza al glucosio. Come riferimento è stato scelto il pane bianco e gli è stato assegnato un punteggio insulinico (IS)=100%, che sarà poi il termine di paragone per tutti gli altri alimenti. Ad ogni soggetto è stato misurato il livello di glucosio e quello dell’insulina dopo 10 ore di digiuno notturno (quindi la mattina al risveglio), e poi gli è stato somministrato l’alimento test (pane bianco) accompagnato con 220 ml di acqua. Ai soggetti, seduti in posizione comoda, sono stati misurati i livelli di glucosio e insulina nel sangue ad intervalli di 15 minuti per le successive 2 ore. Per ogni soggetto è stato calcolato il punteggio insulinico (IS) di ciascun alimento in percentuale, moltiplicando per 100 il rapporto tra il carico insulinico generato dall’alimento in esame, e il carico insulinico generato dal pane bianco. Così anche per il punteggio glicemico. Alla fine sono state fatte le medie fra tutti i soggetti della ricerca.

CONSIDERAZIONI E RIFLLESSIONI SULLA RICERCA

I prodotti alimentari di base del mondo occidentale quali pane e patate, si sono rivelati tra i cibi più insulinogenici, come i prodotti da forno raffinati e gli snack che inducono un sostanziale aumento di secrezione insulinica per grammo, rispetto gli altri alimenti della ricerca. Al contrario, la pasta, i fiocchi d’avena (porridge), ma anche i cereali All-Bran (da colazione), hanno prodotto risposte basse di Insulina, nonostante il loro contenuto di carboidrati (il principale dei macronutrienti per la maggior parte degli alimenti). Quindi, sorprendentemente, non è così scontata una forte correlazione tra i valori dell’insulina e quelli della glicemia.

IMPORTANZA PREPONDERANTE DELLA SECREZIONE INSULINICA INDOTTA

Generalmente, il contenuto di fibra non ha influenzato la risposta insulinica. I risultati evidenziano che le diete tipiche occidentali sono significativamente più insulinogeniche rispetto alle diete più naturali a base di cibi meno raffinati. Gli alimenti molto proteici e ricchi di grassi (uova, carne, pesce, formaggi, torte, ciambelle, ma anche lenticchie e fagioli) hanno indotto un’alta secrezione insulinica.
Ne consegue che non è solamente importante la quantità di glucosio rilevata nel sangue e nelle urine per un determinato alimento, come predicato per decenni dalla diabetologia ufficiale, ma soprattutto la quantità di secrezione insulinica che induce!!!

TEST DAI CONFRONTI PIÙ EQUI E PIÙ LOGICI

Le ricerca seppur molto parziali e poco precise, avrebbero dovuto testare più alimenti vegetali crudi o cotti al vapore e non contaminati industrialmente. In ogni caso le proteine causano una risposta insulinica non prevista e spropositata. Il buono di questi test è che mettono a confronto i cibi in maniera molto più equa, non più a parità di carboidrati o a parità di peso, ma a parità di calorie. Dato che notoriamente frutta e verdura hanno bisogno di maggiori quantitativi per raggiungere le calorie di carni e cereali, anche se assunte in quantitativi nettamente superiori, si avrà con esse un indice insulinico in ogni caso inferiore.

PER I DIABETICI SONO DA PREFERIRE DIETE A BASE DI CEREALI INTEGRALI E DI FRUTTA

Gli alimenti a base di cereali integrali in generale (soprattutto pasta e avena), hanno risposta insulinica bassa come indice glicemico, e sono dunque da preferire nelle diete per il diabete. Anche la frutta, con una media del rapporto insulina/glucosio di 124±10, si conferma come alimento da scegliere. Alcuni tipi di frutta possono avere un indice glicemico alto, ma presentano in compenso una risposta insulinica adeguata al carico glicemico.

MAZZATA PER LA DIABETOLOGIA MONDIALE

Queste ricerche scientifiche sono una autentica mazzata per la Diabetologia Mondiale, per le Diete SuperProteiche e per la Curomania a tutti i costi. Mettono in secondo piano l’indice glicemico e rispettano invece l’ORAC dei cibi, acronimo di Oxygen Radicals Absorbance Capacity, che misura il loro potere antiossidante, il Punteggio Insulinico degli alimenti e i valori di vibrazione-vitalità-radianza sulla scala Simoneton. Si fa strada sempre più prepotentemente la tesi di una Alimentazione Naturale Basso-Proteica da 20-24gr/giorno (altro che 1gr x chilo/giorno di peso di una persona, come si ostinano a consigliare i medici!!!). Si conferma dunque una dieta vitale e naturale, ridondante di acqua biologica, minerali e vitamine, una Dieta Vegetale a base di frutta e verdura preferibilmente crude, pochi cereali integrali e frutta secca oleosa senza esagerazioni. Insomma la classica Dieta Vegana Tendenzialmente Crudista.

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

4 Commenti

  1. arvo

    Oggi tre cornacchie camuffate da dietologhe si sono prodigate nel rispondere alle domande che venivano loro poste da casa,nell’ennesima trasmissione medico-tv. Sulla frutta una ha detto che troppa fa male per il contenuto zuccherino; e che comunque non si deve andare oltre i due tre frutti al giorno.
    Poi ha aggiunto “cra cra cra!!”
    Insomma nel paese delle porcherie industriali e delle mescolanze velenose,il problema ora è la frutta.
    Stiamo lontano più possibile da ‘sta gentaglia,date retta.

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  2. Andre Maraglio

    Arvo avresti dovuto sentire stamattina da radio unicusano campus …. sui vaccini e sull hiv… incredibile ma sono questi gli amplificatori che fanno arrivare le bugie e le mezze verita alle orecchie delle persone. Mai un contraddittorio in queste trasmissioni ….criminale il tutto , ma davvero…..

    Rispondi
  3. arvo

    Arma indispensabile…. l’indipendenza.
    Nel senso di autonomia di pensiero. È la principale arma di difesa. Il tutto poi va coniugato con l’apertura mentale e l’informazione. Non è facile evitare le trappole,comprese quelle dell’ informazione di regime.

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  4. Andy Ray

    Infatti Arvo, la frase per eccellenza rimane quella di Alan Goldhamer: ” Ricorda che vivi in un mondo programmato per farti ammalare, Se vuoi stare bene, devi diventare un pensatore autonomo.”
    Come dargli torto!!!
    Un abbraccio Andy

    Rispondi

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