(BREVETTO DEL PIRBRIGHT INSTITUTE SUL COME INVENTARE ED INGEGNERIZZARE UN VIRUS )
DEFINIZIONE DEL TERMINE INVENZIONE
Parleremo di invenzione che sta indifferentemente per creazione e per ingegnerizzazione, tutti termini che si contrappongono ovviamente al concetto naturale di virus secondo la scuola igienistica.
Per non ripetere all’infinito il termine Coronavirus, useremo l’abbreviazione CV, per cui CV uguale Coronavirus. Siamo nel campo delle Tecniche Vaccinali Animali ed Umane e in particolare nel campo della creazione di virus attenuati ovvero vaccini. Siamo nel campo della virologia, della immunizzazione e della Genetica.
Non nel campo della scienza e non della biologia o della microbiologia ma in quello ben diverso delle tecniche invasive e sofisticate di laboratorio.
BREVETTO CORONAVIRUS
https://patents.justia.com/patent/10130701
La presente invenzione riguarda un CV, un Coronavirus attenuato comprendente un gene a replicazione variante che produce un virus a ridotta patogenicità, e riguarda pure l’uso di tale CV in un vaccino atto a prevenire e a curare la malattia virale.
DEFINIZIONE DI VIRUS INFETTIVO DELLA BRONCHITE
L’infezione aviaria del virus della bronchite (IBV Infective Bronchitis Virus), agente eziologico o causatore della bronchite infettiva IB, è un patogeno altamente infettivo e contagioso dei volatili domestici che si replica primariamente nel tratto respiratorio ma anche nelle cellule epiteliali dell’intestino, dei reni e dei condotti ovaioli.
L’IBV è un membro dell’ordine Nidovirales, famiglia Coronavirae, sub-famiglia Corona Virinae e Genus Gamma Coronavirus, geneticamente simile al CV che causa la malattia nei tacchini, nelle galline, faraone e nei fagiani.
SEGNI CLINICI O SINTOMI DEL CORONAVIRUS
I segni clinici includono starnuti, rantoli tracheali, respiri affannosi con sibili. I volatili da carne non crescono di peso e i volatili da uova producono meno uova e uova di qualità scadente.
L’infezione respiratoria predispone le galline a infezioni batteriche secondarie che possono essere fatali ai pulcini in arrivo. Il virus può anche causare danni permanenti all’ovidotto specie delle gallinelle, portandole a ridotta qualità e quantità di uova e a frequenti danni fatali al fegato.
L’IBV è stato riportato come responsabile di più perdite economiche per l’industria aviaria di ogni altra malattia infettiva. Sebbene i vaccini attenuati e inattivati vengano universalmente usati nel controllo dell’IBV, la protezione ottenuta dalla vaccinazione può essere persa sia per insuccesso vaccinale che per l’introduzione di un nuovo sierotipo IBV non correlato al vaccino in uso, e capace di mettere a rischio l’industria aviaria.
NECESSITÀ VACCINALI DEGLI ALLEVATORI
C’è bisogno nell’industria aviaria di sviluppare vaccini adatti ad essere usati in ovo, al fine di incrementare l’efficienza e il costo dei programmi vaccinali. Una maggiore sfida o difficoltà associata alla vaccinazione in ovo è che il virus deve essere capace di replicarsi in presenza di anticorpi madre-derivati contro il virus, senza che essi siano patogeni per l’embrione.
Gli attuali vaccini derivano da passaggi multipli in uova embrionale, e questo produce virus a ridotta patogenicità, per cui sono usabili come vaccini vivi attenuati. Comunque, tali virus quasi sempre mostrano una incrementata violenza verso gli embrioni e pertanto non possono essere usati nelle vaccinazioni in ovo in quanto causano ritardato sviluppo.
ATTENUAZIONE VIRUS SECONDO NUOVI METODI
L’attenuazione che segue a passaggi multipli nelle uova embrionale comporta ulteriori svantaggi. Trattasi di un metodo empirico, visto che si tratta di attenuazione selvaggia che differisce ad ogni nuovo passaggio del virus. Così i transiti dello stesso virus attraverso una diversa serie di uova portano a diverse mutazioni e alla attenuazione stessa.
Esistono anche problemi di efficienza associati a tale procedimento. Alcune mutazioni consentono la replicazione del virus e richiedono un sierotipo. In aggiunta ci sono problemi associati con l’inversione e la stabilità dei vaccini. È importante che vaccini nuovi e più sicuri vengano sviluppati per il controllo dell’IBV, vaccini IBV privi dei citati inconvenienti e adatti alle vaccinazioni in ovo.
MUTAZIONI E PATOGENICITÀ
Gli attuali inventori di vaccini usano un approccio di genetica inversa ottenendo una razionale attenuazione dell’IBV. L’approccio è molto più controllabile rispetto alla attenuazione casuale che fa seguito a passaggi multipli in uova embrionali.
Essi hanno identificato varie mutazioni che producono sul virus livelli ridotti di patogenicità. Tali livelli possono essere ridotti in modo tale che quando il virus è iniettato in un uovo embrionale, esso è capace di replicarsi senza danneggiare l’embrione.
Il sistema attuale fornisce dunque un Coronavirus vivo e attenuato, comprendente gene replicante e codificante con poliproteine incorporanti una mutazione in una o più delle proteine non-strutturali NSP-10, NSP-15, NSP-16.
CODIFICAZIONI E SEQUENZE
Il gene variante replicante può codificare una proteina comprendente una o più mutazioni di amminoacidi selezionati dalla lista che va:
- da PRO a LEU alla posizione 85 di sequenza ID Numero 6
- da VAL a LEU alla posizione 393 di sequenza ID N. 7
- da LEU a ILE alla posizione 183 di sequenza ID N. 8
- da VAL a ILE alla posizione 209 di sequenza ID N. 9
Il gene replicante può comprendere una o più sostituzioni di nucleotidi selezionati dalle liste che vanno:
- da C a T per la posizione nucleotide 12137;
- da G a C per la posizione nucleotide 18114;
- da T ad A per la posizione nucleotide 19047;
- da G ad A per la posizione nucleotide 20139;
confrontato alla sequenza indicata come SEQ ID N. 1.
ESEMPIO DI CORONAVIRUS INGEGNERIZZATO
Il Coronavirus così ingegnerizzato può diventare virus infettivo bronchiale IBV. Il CV infatti può essere codificato come IBV-M41. Il CV può comprendere una proteina S con almeno una parte proveniente da un sierotipo diverso dal M41. Ad esempio l’S1, sotto-unità dell’intera proteina S, può derivare da un sierotipo IBV diverso dal M41.
CINQUE ASPETTI DELL’INVENZIONE
Per il PRIMO ASPETTO dell’invenzione il CV possiede ridotta patogenicità a confronto con un CV esprimente una replicazione di tipo selvaggio-incontrollato-casuale, come quella del virus iniettato in un uovo embrionale. Il CV ingegnerizzato e controllato è capace infatti di replicarsi senza causare danni all’embrione.
SECONDO ASPETTO, la presente tecnica fornisce una replicanza variante conforme al 1° aspetto.
TERZO ASPETTO, la presente tecnica fornisce una proteina codificata da un gene CV variante replicante conforme all’aspetto 2.
QUARTO ASPETTO, la presente tecnica fornisce un plasmide comprendente un gene replicante conforme l’aspetto 2 (i plasmidi sono piccoli filamenti di Dna super-avvolti e a doppia elica circolanti nel citoplasma).
QUINTO ASPETTO, la presente tecnica fornisce un metodo per fabbricare il Coronavirus CV in conformità all’aspetto 1, comprendente i seguenti passi:
PASSI DA COMPIERE E OBIETTIVI DA PERSEGUIRE
L’invenzione include altri passi come:
- Trasferimento di un plasmide nella cellula ospite secondo il quarto aspetto
- Infettamento della cellula ospite con un virus ricombinante comprendente il genoma di un Coronavirus dotato di gene replicante
- Ricombinazione omologa tra le sequenze di gene replicante nel plasmide e le corrispondenti sequenze nel genoma del virus ricombinante al fine di produrre un gene replicante modificato
- Selezione di virus ricombinante comprendente il gene replicante modificato.
Ecco che a questo punto il gioco è fatto e abbiamo a disposizione un virus del vaccino (Vaccinia virus) attenuato-controllato-ingegnerizzato. Il metodo ora visto può anche includere un ulteriore passo:
- Recupero del Coronavirus ricombinante comprendente il gene completamente modificato dal Dna preso dal virus ricombinante (vedi passo 4)
SESTO ASPETTO, Fornitura di cellula capace di produrre un CV secondo il 1° aspetto.
SETTIMO ASPETTO, Fornitura di un vaccino CV secondo il 1° aspetto adatto ed accettabile come produzione farmaceutica.
OTTAVO ASPETTO, Fornitura di un metodo per trattare o prevenire una malattia in un soggetto tramite iniezione di un vaccino secondo la voce 7.
VARI METODI DI SOMMINISTRAZIONE VACCINI
La malattia in questione può essere la bronchite infettiva IB (infective bronchitis). Il metodo di somministrazione del vaccino può essere selezionato da un gruppo di scelte come inoculazione nell’occhio, somministrazione intra-nasale, somministrazione orale (bicchiere d’acqua), incisione cutanea, incisione in ovo.
L’invenzione corrente prevede un metodo per produrre un vaccino conforme all’aspetto 7 che prevede di infettare una cellula secondo il 6 aspetto. Fornisce inoltre un CV dotato di gene variante replicante a patogenicità ridotta (rispetto al CV da gene selvaggio).
DESCRIZIONE DEL CORONAVIRUS OTTENUTO
Il Gammacoronavirus è un virus genetico animale appartenente alla famiglia Coronaviridae, cioè virus rivestito da involucro da genoma RNA positivo a singolo intreccio e di metrica ericale. La dimensione del CV va da 27 a 32 kilobasi, che è la più lunga misura per qualsiasi virus RNA conosciuto.
Il CV infetta primariamente l’apparato respiratorio superiore e il tratto gastrointestinale di mammiferi e uccelli. Ha 5 o 6 diversi tipi di varianti Coronavirus correntemente noti e in grado di infettare l’uomo. Il più noto e comune è il SARS-CoV che causa la sindrome respiratoria severa e acuta (SARS) e che ha una unica patogenesi perché produce infezione a entrambi i tratti inferiori e superiori del sistema respiratorio, e può anche causare gastroenterite.
La Middle East Sindrome del CV (MERS-CoV) causa pure una infezione al tratto respiratorio inferiore negli umani. Si pensa che i CV causino una significativa percentuale di tutti i comuni raffreddori negli adulti umani. Il CV causa pure una gamma di infezioni negli animali vivi da allevamento e negli animali domestici da compagnia, alcuni dei quali possono rappresentare minaccia per gli allevamenti industriali.
CORONAVIRUS ECONOMICAMENTE SIGNIFICATIVI
Coronavirus economicamente significativi includono il virus bronchiale IBV, che causa soprattutto malattie respiratorie nei polli colpendo seriamente l’industria aviaria mondiale, il CV porcino che produce gastroenterite TGE e il Bovino Coronavirus, entrambi causatori di diarrea negli animali giovani, il CV felino ha 2 forme, il Cv enterico patogeno di scarso rilievo clinico ma con possibilità di spontanea mutazione in peritonite infettiva felina (FIP), malattia ad alta mortalità.
Ci sono anche 2 tipi di CV canino (C Cos), uno che causa leggera malattia gastrointestinale e uno che causa malattie respiratorie, Il virus dell’epatite nei topi (MHV) è un CV che causa una epidemia Murine ad alta mortalità, specie tra le colonie dei topi da esperimento.
SUDDIVISIONE DEI CORONAVIRUS IN GRUPPI
I CV sono divisi in 4 gruppi.
GRUPPO ALFA:
- CV canino (C CoV)
- CV felino (Fe CoV)
- CV umano 229E (HCoV-229E)
- Cv porcino epidemico diarroico (PEDV)
- CV da virus trasmissibile gastroenterico (TGEV)
- CV umano NL65 (NL o New Haven).
GRUPPO BETA:
- CV bovino (B CoV)
- CV canino respiratorio (CR CoV) comune in Sud-EstAsia e Oceania
- CV umano OC43 (H CoV-OC43)
- CV topi epatico (MHV)
- CV porcino encefalico-mielinico-emoglutinante (HEV)
- CV dei ratti (ROY) prevalente in East Australia
- CV da severa sindrome respiratoria acuta (SARS-CU)
- CV da sindrome respiratoria (MERS CoV)
GRUPPO GAMMA:
- CV virus infettivo bronchiale IBV
- CV dei tacchini
- CV dei fagiani
- CV delle faraone.
GRUPPO DELTA:
- CV Bul-bul dei passeri (BuCoV)
- CV Thrush da lesioni bianche alla lingua
- CV Munia del mughetto (MuCoV)
- CV porcino (PorCoV)
BRONCHITE AVIARIA CONTAGIOSA
La bronchite IB è una malattia aviaria altamente contagiosa del sistema respiratorio che causa significative perdite economiche. La malattia è caratterizzata da sintomi respiratori includenti animazione, tosse, starnuti, rantoli tracheali, scarichi nasali. Nei pulcini si possono verificare sei eri disturbi respiratori.
Nelle gallinella uova si hanno malattie respiratorie, nefrite, calo produttivo uova, calo qualitativo nelle uova e nel guscio. Nei pollastri tosse e gas sono segnali clinici comuni che si diffondono a tutti i polli delle vicinanze. La morbilità è 100% nei soggetti non vaccinati. La mortalità varia in base all’età, al virus e alle infezioni secondarie che si hanno nel 60% dei soggetti.
SIEROTIPI AMERICANI MASSACHUSETTS E SIEROTIPI CINESI QUINGDAO
Il primo sierotipo IBV identificato è stato il Massachusetts in USA con diversi stereotipi come Arkansas e Delaware, in circolazione corrente. La varietà IBV Beaudette è derivata da almeno 150 passaggi negli embrioni dei polli. La IBV Beaudette non è patogeno per galline vaccinate ma uccide rapidamente gli embrioni.
H120 è un sierotipo IBV commerciale vivo attenuato Massachusetts, ottenuto tramite 120 passaggi in uova embrionale. H52 è un altro vaccino Massachusetts, leggermente più patogeno. I vaccini basati sull’H120 sono di uso comune. IB QX è un virus virulento isolato dal IBV, conosciuto anche come Chinese QX e isolato da scoppi epidemici nella regione cinese Quingdao negli anni ’90.
Da allora si è diffuso in Europa. Dal 2004 a oggi ci sono stati gravi cali produttivi di uova, con identificazione di diversi virus in Olanda, Germania, Francia, Belgio, Danimarca e Regno Unito. Il virus isolato olandese dal Dutch Research Institute a Deventer è chiamato D388. Il legame col CV cinese dipende dal fatto che era al 98% simile ai virus cinesi QX. Un virus OX vivo attenuato simile all’IBV è stato sviluppato di recente.
L’IBV è un virus ricoperto che si replica nel citoplasma cellulare e contiene genomi Una non segmentati a singola cardatura e senso positivo. Esso contiene genomi da 27,6 Kb Rna e come tutti i CV contiene 4 proteine strutturali, contiene spike glicoproteins 5, contiene piccole membrane proteiche (E), membrane proteiche integrali (M), e proteine nucleo-capsidi (N) che interagiscono col Rna genomico.
GENI VARIANTI E REPLICANTI
Tutti i CV codificano un set di geni proteici accessori dalle funzioni tuttora sconosciute che non sono richiesti nella replicazione in vitro, ma che giocano tuttavia un ruolo nella patogenesi. IBV codifica 2 geni accessori, il gene 3 e il gene 5, i quali esprimono entrambi proteine accessorie 3a, 3b, 5a e 5b.
Il gene variante replicante del CV nella presente ingegnerizzazione può derivarsi da un IBV, forse dal IBV Beaudette, o da quelli già citati (H120, H52, IB QX, D388, M41). L’IBV può essere pure IBV M41. L’M41 è un prototipo del Massachusetts isolato in USA nel 1941. È un virus usato in molti laboratori di tutto il mondo come patogeno da laboratorio e si può ottenere dall’ATCC (VR-21).
Varianti attenuate vengono usate anche da parecchi produttori di vaccini come vaccini IBV contro il sierotipo Massachusetts causatore di problemi nel settore aviario. Gli attuali inventori di virus scelgono di usare questa versione avendo lavorato per anni su questo virus e anche perché la sequenza completa del genoma virale è disponibile.
QUI SI ESULA DEL TUTTO DALLA SCIENZA
Questa prima parte dell’articolo non è il massimo di chiarezza e comprensibilità per chi non frequenta i laboratori biochimici. Mi sono sobbarcato questa traduzione dall’inglese, entrando nel mondo sofisticato ed esclusivo delle tecniche sofisticate correntemente impiegate nei laboratori di produzione dei vaccini.
Lo scopo è di entrare un po’ nei gangli segreti di chi si dedica a queste attività che nulla hanno a che fare con la natura e con la scienza. La mia netta impressione è che in questi ambienti ci si illude di manovrare e rivoltare le cose a proprio piacimento, secondo le bizze e secondo i voraci appetiti di danaro e di potere degli esecutori e dei mandanti, e senza mai pagare dazio.
LA DISTORSIONE DELLA NATURA NON È MAI PRIVA DI RIPERCUSSIONI
Da queste parti ci si culla nella illusione di distorcere impunemente la natura a proprio vantaggio, di sostituirsi alle leggi naturali senza pagarne le conseguenze. Ma le cose non vanno affatto lisce come si vorrebbe. Le cose ti sfuggono di mano causando gravissime e insidiose ripercussioni.
Non c’è da meravigliarsi che sorgano delle epidemie e delle pandemie di complicata e problematica soluzione. Tu violenti la Natura anziché rispettarla è quella ti restituisce pan per focaccia.
Parliamo di laboratori in cui si fanno esperimenti allucinanti dei quali poco trapela all’esterno. Parliamo di uso perverso e irresponsabile dei microscopi elettronici e delle strumentazioni elettroniche più avanzate.
CREARE PAURA E PANICO SIGNIFICA FARE ANTI-SCIENZA
È proprio in questi ambienti che si crea il terrore e la paura. È proprio da queste parti che si parla di virus vivi attenuati ad uso prevenivo e curativo, di virus inventati e ingegnerizzati.
Alterare gli equilibri della natura non significa fare scienza ma anti-scienza. Come esiste una medicina saggia, naturale e olistica, messa in un angolo e discriminata, così una biologia intelligente e rispettosa della Natura.
In un altro scritto di questi giorni parlo di biologi e genetisti eccellenti come Bruce Lipton e Pietro Perrino e Peter Duesberg, ed è a questo tipo di ricercatori trasparenti, valorosi, saggi e coraggiosi che noi facciamo riferimento.
NOI CREDIAMO AI VERI SCIENZIATI E NON ALLE SCAMORZE
Le cause di malattia non sono mostri batterici e mostri virali partoriti dalla mente bacata della Medicina Monatta e Untrice. Le cause di malattia sono le condizioni di salute e di tranquillità mentale, spirituale, sociale ed economica della gente.
Chi fa un attentato a questi valori commette dei crimini orrendi contro l’umanità. Inutilità e dannosità assoluta di tutte le vaccinazioni. Questi i temi riaffermati dal prof Pietro Perrino che lo pongono ai vertici della Scienza Genetica e in perfetta linea con la nostra Health Science Igienistica Naturale.
LE MACCHINAZIONI BIOCHIMICHE PORTANO A RISULTATI ABERRANTI
Noi affermiamo da sempre l’innocenza di batteri e virus nei riguardi delle malattie e invitiamo la gente a credere in se stessa e a debellare la paura, principale fattore di malattia e di morte. Ovvio che in questa attuale cagnara mondiale le cose stanno diversamente.
Qui siamo di fronte a macchinazioni biochimiche che portano alla creazione di veleni biologici ingegnerizzati che vanno al di là delle capacità filtrative e riparative naturali. Il giudizio sull’operato della biologia commerciale si valuta sui risultati concreti. La pazzia collettiva di questi giorni dovrebbe insegnare qualcosa.
MALATTIE IATROGENE E PESTI IATROGENE
Quando la medicina scivola e si compromette con la chimica e la farmacologia, mettendosi in contrasto con Madre Natura, produce malattie iatrogene o medico-causate, terza causa di morte nel mondo odierno.
Quando la biologia scade a strumento di perversione e di manipolazione sul piano molecolare e cellulare, sul piano della genetica, sul piano dei microrganismi, sul piano dei vaccini, commette scelleratezze ancora più gravi e produce epidemie e pandemia di tipo iatrogeno, con conseguenze gravissime e imprevedibili.
Qui siamo di fronte a una ulteriore dimostrazione di presunzione e arroganza tecnologica, oltre che di imperizia pazzesca, da parte del Regime Sanitario che guida a bacchetta le sorti del pianeta.
MALASCIENZA A RUOTA LIBERA
Alla fine l’attuale pandemonio manicomiale scatenato dal Coronavirus, è qualcosa che nasce e si sviluppa nei laboratori americani e congiuntamente, oltre che in concorrenza, nei laboratori cinesi non meno pericolosi di quelli statunitensi del CDC-CentralDiseaseControl, tutti bravissimi a scatenare il panico e la paura contagianti che sono alla fine i veri agenti di scombussolamento, di depressione e di morte.
Ingegnerizzare virus creati in laboratorio, mescolandoli a materiale organico, trasformandoli in bombe biochimiche pericolose, e dandogli attivazione biochimica e successiva attenuazione, significa entrare nel mondo della malascienza, dannosa e pericolosa per uomini e animali.
La Natura non tradisce, ma le tecniche manipolatorie e vaccinatorie sì. La Natura è sovrana medicatrice di tutti i mali, non altrettanto si può dire della medicina e della virologia dei nostri giorni, presuntuose, aggressive e quanto mai pericolose palle al piede per l’intera umanità. Non scienze per la salute ma contro la salute.
CONOSCI TE STESSO E SCOPRI TE STESSO, VALGONO PIÙ CHE MAI
La gente non è immune da critiche e da gravissimi errori di percorso. Non ha imparato nemmeno ad alimentarsi come si deve. Non è un caso che le epidemie e le pesti vere o false, reali o inventate, sorgano sempre negli allevamenti, nei macelli, nei mercati del pesce, negli assembramenti di animali, nei paraggi di questi luoghi di tortura ed i depravazioni umana.
Questo discorso vale per tutti, italiani, europei, americani e africani. Ma soprattutto per i cinesi. Fin quando la gente getta alle ortiche il principio del Conosci Te Stesso, del Conosci la Tua Anima e Conosci il Carburante specifico del tuo motore, rimane sempre al palo, in balia degli eventi, debole e vulnerabile, soggetta ad ogni possibile patologia.
LIBERTÀ DALLA DITTATURA E LIBERTÀ DALLA MALATTIA
Ho già denunciato in articoli precedenti i gravi errori di Xi Jinping e di chi gli ruota intorno, quando a margine della recente crisi studentesca di Hong Kong, disse che libertà e valori individuali sono dei lussi mentre lui deve prima riempire lo stomaco dei 400 milioni di cinesi tuttora a corto di calorie alimentari per sopravvivere.
Primo i valori di libertà sono intoccabili e non secondi a niente altro e, secondo, ci sono modi e modi di alimentarsi e di dare le giuste direttive a un grande Popolo come quello cinese.
Quello che il leader cinese non ha ancora capito è che lo stomaco dei suoi concittadini va riempito con cibi sani e naturali che abbondano nella stessa Cina, e non certo mediante carni di animali brutalizzati, sottoposti a torture di ogni genere e a orrenda esecuzione finale.
PROTEINE ANIMALI AL CENTRO DI OGNI DISASTRO
Xi Jinping nulla ha fatto per smantellare le ataviche credenze e i nuovi dogmi filo-proteici promossi dalle industrie voraci dell’Agroalimentare Mondiale. Ha invece aperto la Cina ulteriormente ai McDonalds e ai Burger King, al bovino e al latte, a polli e tacchini, a massicce importazioni di maiali da ogni paese del globo, compromettendo pesantemente la salute di una intera nazione. La sua è stata una operazione autolesionista di portata epocale.
Valdo Vaccaro
Commenti
0 commenti