LETTERA
LA POLEMICA SULL’ANTIBIOTICO
Ciao Valdo, A luglio ti scrissi per chiederti un consiglio sugli antibiotici che ti impongono in ospedale quando partorisci. Ho fatto quello che mi hai detto. Mi sono assunta la responsabilità sia per me che per mio bimbo per il rifiuto dell’antibiotico. I medici ci hanno fatto notevoli storie ma alla fine l’abbiamo spuntata. Nessuna meraviglia che il bimbo sia uscito negativo allo streptococco. Questo solo per dimostrare che non c’era bisogno dell’antibiotico. Dopo l’esito nessun medico ha mai avuto qualcosa da dire sul nostro rifiuto. Ma purtroppo questa è stata solo una piccola battaglia che abbiamo vinto.
RIMPIANGO AMARAMENTE DI AVER SCELTO L’OSPEDALE
Vorrei anzi ringraziare le mamme che hanno scritto e mi hanno incoraggiata. Purtroppo ho fatto il grosso sbaglio di affidarmi ai medici e alle cure ospedaliere per il parto, e rimpiango amaramente di non aver avuto il coraggio di partorire da sola, a casa con mio marito. Tutto procedeva al meglio, finché non sono arrivata in ospedale.
UN’ESPERIENZA DAVVERO ALLUCINANTE
C’è tanto da raccontare, ma ti dico solo che sono arrivata a fare il cesareo, proprio la cosa che più temevo mi succedesse. Sono stata male per molti giorni ma adesso mi sto lentamente riprendendo. Posso solo dire che questa ferita rimarrà dentro di me per tutta la vita.
ARROGANTE IMPOSIZIONE DI PRODOTTI RISCHIOSI CONTRO IL PARERE DEI GENITORI
Ma le cose non sono finite qui. Nel rifiutare l’antibiotico, avevo scritto che rifiutavo anche la somministrazione di vitamina K sintetica al neonato, avendo letto che uno degli effetti secondari di questa vitamina K può essere la leucemia infantile. E da lì è cominciata un’altra storia. Il pediatra dell’ospedale ha chiamato il Tribunale dei Minorenni e questo ha sentenziato che non spetta a me decidere quali farmaci dare o non dare al neonato ma ai dottori. Cosa che i medici hanno disinvoltamente fatto, dando al mio piccolo la vitamina K e il collirio, contro le mie esplicite e ripetute richieste.
STRASCICHI DI TIPO GIUDIZIARIO
Come non bastasse, dopo una settimana mi arriva a casa una lettera dal Tribunale medesimo, dove vengo informata che esso autorizza i trattamenti sanitari ritenuti necessari per la tutela della salute del neonato, anche in assenza di consenso dei genitori. Il Tribunale ha pure richiesto al servizio sociale la presa in carico, per valutare le nostre competenze come genitori. E proprio oggi sono andata con mio marito e col bimbo a incontrare l’assistente sociale. Ho appreso che in tribunale è stato aperto un fascicolo e che devono indagare. Adesso tocca presentarsi anche davanti a un giudice. Poi di nuovo l’assistente sociale verrà a casa nostra. La disputa durerà finché il tribunale non decide di chiudere il fascicolo sul nostro caso. Alina
RISPOSTA
DOVE STA LA TUTELA FISICA, PSICOLOGICA E MORALE DELLA PARTORIENTE?
Ciao Alina, Non ci sono parole per commentare un caso come questo. Sanità come struttura pubblica a servizio della cittadinanza e in particole di una categoria speciale, meritevole sempre e comunque di grande rispetto e di grande tutela come le donne in stato di gravidanza? O malasanità plenipotenziaria, odiosa ed arrogante che crede di essere depositaria del divino sapere e di poter imporre i suoi diktat farmacologici e legislativi in forza di leggi e regolamenti da Regime Medico Militare agli ordini delle multinazionali e di Big Pharma?
SENZA PEDIATRI E GINECOLOGI IL MONDO SI FERMEREBBE
Pare che senza i pediatri e senza ginecologi il mondo si fermerebbe. Pare che senza di loro non nascerebbe più un singolo bambino. Quasi che la natura amasse fare scherzI di cattivo gusto ai danni delle madri. Bambino in grembo e impossibilità di generarlo! Tutti sanno che il 90% dei cesarei potrebbero essere evitati con un minimo di pazienza in più. Basta che ci sia un piccolo ritardo nella rottura delle acque e scatta l’alibi per l’intervento. Intervento che porta molti soldini nella casse degli ospedali e che produce una notevole deriva farmacologica.
MADRE NORMALE UGUALE POCO BUSINESS
Una madre che partorisce normalmente non è per niente un buon affare per l’ospedale. Arriva, usufruisce velocemente delle strutture nosocomiali e se ne va senza lasciare traccia. Vuoi mettere la madre cesarea, inchiodata al lettino e alle flebo, cliente obbligata, controllata ed omologata secondo gli schemi e secondo i repertori standard. Ottima mercanzia davvero le madri operate di cesareo!
UNA PERSECUZIONE A TAPPE
Chiaro poi che ogni posto ha le sue regole. Servono mamme obbedienti che si fidano ciecamente e che non osano fare obiezioni od accampare pretese, tipo non questo e non quello. Ricorrere a un Tribunale dei Minorenni, indagare sulle “competenze” dei genitori come fossero dei malandrini, degli irresponsabili o dei deficienti, è il colmo dei colmi. Una storia che comincia con una persecuzione cesarea, che prosegue con una persecuzione antibiotica e che si gonfia con una persecuzione vitaminica, non può che terminare con una persecuzione giudiziaria. È sperabile che ci sia qualcuno che, senza attendere la giustizia divina, giudichi questi protagonisti, questi giudici e questi misfatti.
Valdo Vaccaro
Ciao, Alina! Mi dispiace tanto per accaduto alla tua famiglia. Come si permettono quei "medici" a impicciarsi nella nostra vita. E poi Tribunale dei Minorenni…Davvero allucinante…
Ciao Alina,
mi spiace molto.
Tengo sedute di Rebirthing con l'obbiettivo di trasformare emozioni forti vissute da noi in modo negativo.
Potrebbe essere una bella esperienza anche per te.
Ricevo a Milano e a Tradate(VA).
Se vuoi puoi scrivermi Manuel.brambilla@gmail.com
Un abbraccio
Manuel
no comment..io ho rifiutato tutto e non mi hanno fatto storie, anche se avranno fatto mille commenti dietro..
alla fine ho pure rotto le scatole per tornare a casa quando c'erano mamme che stavano benissimo li, e me ne sono andata dopo nemmeno 48 ore..
da non crederci, mi spiace tanto Alina 🙁
Mi spiace davvero tanto che tu abbia affrontato il parto così… io mi sto preparando per il parto in casa con un'ostetrica per evitare, tra le altre cose, proprio queste ingerenze mediche su cose che noi genitori dovremmo invece avere il diritto di rifiutare. Spero di poter portare a termine questa esperienza, ma dovessi andare in ospedale, farei senz'altro il tentativo che hai fatto, per evitare tutto ciò che ritengo dannoso per me e per il bambino. Non puoi certo rimproverarti di non averci almeno provato… un abbraccio!
ROBA DA MATTI.. MI VIENE IN MENTE L'EPISODIO CHE SI VEDE NEL FILM IL PIANETA VERDE (LA BELLE VERTE) IN CUI UNA DONNA DI UN ALTRO PIANETA HA LA CAPACITA' DI SVEGLIARE LA GENTE ..E SVEGLIA APPUNTO UN MEDICO GINECOLOGO.. DA VEDERE ASSOLUTAMENTE !!