LETTERA
INFIAMMAZIONE ESTERNA IN ZONA GENITALE
Gentile dottore, buonasera. Mi chiamo Sara, ho 30 anni e vorrei esporle il mio problema. In seguito ad un rapporto dello scorso ottobre, soffro di infiammazione esterna in area genitale. Dopo l’orinazione provo un senso di peso e di anestesia al basso addome, nonché la sensazione di un bottoncino che spinge sulla vescica. Urinocoltura e tamponi negativi a ottobre, dicembre e marzo sempre negativi.
DIVERSE CURE MA ZERO RISULTATI
A seguito di consiglio ginecologico, ho curato questa infiammazione vaginale con ovuli e lavande diverse volte, mediante Levoflaxcina e Monuril subito dopo nuovi rapporti, ma nulla. A maggio, il tampone vaginale evidenzia Candida, Gardnerella, escherichia coli in vagina. L’urinocoltura rileva una presenza di escherichia coli 200.000 (dopo l’antibiogramma mi sono curata con Augmentin senza nessun risultato).
SINDROME DA DOLORE PELVICO E DA VESTOBULODINIA SPONTANEA
Perché emerge ora tutto questo a distanza di 8 mesi? Sono andata da due urologi. Il primo mi ha dato Etinerv, indicato per stati di sofferenza periferici, e Laroxyl antidepressivo con attività antinfiammatorie e neuronali. La sua diagnosi parla di sindrome da dolore pelvico cronico con vestibulodinia spontanea, provocata da ipertono del pavimento pelvico, per cui suggerisce degli esercizi di fisioterapia per rilassare tali muscoli.
OPPURE CISTITE PROVOCATA DALL’URINA CHE BAGNA E SVILUPPA LA CANDIDA
Il secondo mi consiglia Levoflaxcina e dice che la mia cistite è causata da candida ovvero dall’urina che scendendo entra in contatto con la candida e si infiamma. Mi ha consigliato sei compresse di Flagyl (metronidazolo) che secondo lui cura Gardnerella e Candida (ma nel foglietto c’è scritto che cura il Trichomonas).
COS’È CHE CURA IL FLAGYL?
Le chiedo che ne pensa. Perché complicarsi la vita quando basterebbe solo attribuire la colpa all’escherichia coli in vescica? Ma Flagyl cos’è che cura? Grazie per la sua disponibilità e cordiali saluti.
Sara
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RISPOSTA
CACCIA APERTA AL TRICHOMONAS VAGINALIS
Ciao Serena. Per tua conoscenza, il Flagyl viene usato come trattamento topico di uretriti e vaginiti con presenza di Trichomonas vaginalis, antibiotico con diversi effetti collaterali, in quanto contiene pure lattosio. Tu semplificheresti tutto attribuendo ogni colpa all’Escherichia Coli, mostro cattivo più degli altri. In realtà i mostri ce li crea a getto continuo il monattismo, e la gente si ingarbuglia nella rete senza saltarne più fuori. Pare che anche tu ci sia cascata. Ti invito a inserire come motore di ricerca termini tipo contagio, vaccini, Aids, papilloma, batteri, virus.
PARLIAMO DI FLORA BATTERICA VAGINALE
La vagina, così come altre parti del corpo umano, tipo il cavo orale, il sistema cutaneo e l’intestino, è popolata da numerosi micro-organismi. Non si tratta di una colonizzazione passiva e svantaggiosa, ma di una associazione a vivere, di un vero e proprio eco-sistema chiamato flora batterica vaginale.
MANGIAMO MALE E DIGERIAMO PEGGIO, TRASFORMANDO IL COLON IN TEMPIO DELLA PUTREFAZIONE
“Se pensiamo per un attimo alla sua localizzazione anatomica, ci rendiamo facilmente conto di come la vagina sia esposta al rischio di contaminazione da parte dei microrganismi fecali”, dice la medicina delle contaminazioni e dei contagi. Questo non certo per la faccenda del contatto infettante dall’interno o dall’esterno, come insegna l’Azzeccagarbugli sanitario, quanto per gli squilibri che andiamo a creare nel colon mangiando male, digerendo peggio e creando stock spaventosi di materiale putrefattivo privo di ossigeno, e quindi area di inevitabile proliferazione batterico-anaerobica.
NIENTE CONTAGI E NIENTE MOSTRI MA UN UNICO RESPONSABILE
La flora vaginale di donne sane è prevalentemente costituita da lattobacilli (o bacilli di Doderlein), che regolano la crescita della rimanente flora batterica ed ostacolano la colonizzazione della vagina da parte di germi putrefattivi e anaerobi, che il monattismo cataloga come ostili e come invisibili despoti, cadendo regolarmente nel ridicolo, visto che l’unico despota e l’unico imbecille è l’essere umano, incapace di mantenere un colon pulito e dunque primo responsabile della latrina viaggiante che appesantisce la sua parte terminale.
PIÙ PULIZIA INTERNA C’È E PIÙ EQUILIBRATA APPARE LA FLORA INTESTINALE
Oltre ai lattobacilli, la flora batterica vaginale è costituita da una miriade di altri microrganismi, come ad esempio gli streptococchi, gli enterobatteri, la gardnerella, le candide e i mycoplasma. Alcuni di questi, pur essendo potenzialmente patogeni, non sono in grado di espletare la loro azione lesiva, proprio perché vengono mantenuti in numero limitato dai lattobacilli e dal sistema immunitario.
INTESTINO DISBIOTICO E VAGINOSI BATTERICA
Può tuttavia succedere che la flora vaginale buona si alteri, sia qualitativamente che quantitativamente, e venga così sopraffatta da una flora mista, ricca di germi disbiotici. Tale condizione, comunemente nota come vaginosi batterica, si instaura durante l’assunzione di antibiotici e di farmaci immunosoppressori, oppure quando si soffre di diabete, o anche quando si subiscono stress psicofisici severi che sballano l’equilibrio immunitario. Ma il fattore proliferativo più importante rimane la sovrabbondanza di materiale fecale anaerobo, dove la moltiplicazione assume aspetti vertiginosi. La vaginosi batterica implica insorgenza di un cattivo odore vaginale associato a perdite bianco-grigiastre e lattiginose.
CONSIGLI PER L’IGIENE INTIMA
Per restaurare la normale flora batterica vaginale, possono essere utilizzati specifici prodotti a base di acido lattico (che ristabilisce un pH ottimale per la proliferazione di lattobacilli) e di glicogeno (che fornisce loro il nutrimento necessario per crescere). Per mantenere in equilibrio la flora vaginale è importante detergere correttamente le zone intime. Sia un’igiene personale scadente che una detersione ossessiva, contribuiscono ad alterare la microflora locale. Si consiglia l’utilizzo di un sapone a pH fisiologico (4 o 5), mentre vanno limitati o azzerati deodoranti intimi e lavande interne. Nei giorni del ciclo i salvaslip vanno cambiati frequentemente. Per la biancheria intima meglio scegliere il cotone che, rispetto alle fibre sintetiche, garantisce una miglior traspirazione.
LA DIETA LEGGERA E LA SERENITÀ ALLA BASE DELLO STARE BENE IN OGNI PUNTO DEL CORPO
Fondamentale è seguire una dieta sana ed equilibrata. Ridurre, in particolare, il consumo di dolci e di zuccheri semplici. Concedersi delle pause rigeneranti e praticare regolare esercizio fisico. Queste piccole attenzioni verso il proprio corpo verranno ripagate con una migliore efficacia immunitaria e, di riflesso, con un miglior equilibrio della flora vaginale.
TESINE DA LEGGERE CON PARTICOLARE ATTENZIONE
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- Vulvovaginite, prurito genitale e arte della salute
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- Morbillo peste contagiosa o induzione tossica
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- L’inevitabile conflitto tra medicina moderna e igiene naturale
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Valdo Vaccaro
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