LETTERA
INFEZIONI E CALCOLI
Buonasera, Da diversi anni soffro di infezioni urinarie per escherichia coli. Bevendo molta acqua durante il giorno non ho i sintomi, infatti le infezioni le scopro con gli esami di routine. Ora mi è stato trovato un grosso calcolo renale di oltre 3 cm. A maggio ho fatto una seduta di ultrasuoni per ridurre il calcolo.
SOSPETTO DI STRUVITE
Con la rottura si è verificata una forte infezione, seguita da ricovero in ospedale e cura di bactrim forte (sono allergica alla penicillina). Ora dovrò operarmi per togliere in modo definitivo questo calcolo. Per le infezioni ho assunto uva ursina, argento colloidale. Ma gli escherichia restano. I vari urologi mi hanno detto che il calcolo favorisce l’infezione. Infatti il sospetto è che si tratti di struvite.
RISCHIO DI BLOCCO RENALE
Cosa posso fare? Mi è stato detto che un calcolo così grosso potrebbe bloccare il rene. Vorrei sapere quale potrebbe essere stata la causa che ha favorito la formazione di questo calcolo e quindi cosa fare per non averne di nuovi. Grazie.
Stefania
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RISPOSTA
NON CONFONDIAMO LE CONSEGUENZE CON LE CAUSE
Ciao Stefania, il calcolo è una concrezione solida che si forma nei liquidi organici per precipitazione di calcificazioni e di minerali inorganici non assimilati. L’igiene naturale non perde nemmeno tempo a parlare di microrganismi, mentre la medicina li scaraventa sempre in prima pagina. Nel caso tuo parla di Escherichia coli e di batteri del genere Proteus.
IL MECCANISMO DELLA STRUVITE
Tali batteri posseggono l’enzima ureasi che scinde la normale e fisiologica urea urinaria in anidride carbonica ed ammoniaca, per cui diminuisce la solubilità degli ioni fosfato e magnesio, che sono costituenti dei cristalli di struvite, base a sua volta della nefrolitiasi che colpisce spesso i gatti. I felini, intelligentemente, si portano in mezzo all’erba e vanno a cercare determinate erbe o anche foglie di gramigna, come rimedi naturali al loro problema.
PRECIPITAZIONI MINERALI E CISTITI
La denominazione struvite proviene dal diplomatico russo Heinrich Cristopher Gottfield Struve (1772-1851), raccoglitore di minerali. È formata da idrato di ammonio e di magnesio, ed è causa di cistiti ricorrenti.
Le precipitazioni di questi minerali all’interno degli ureteri e della vescica causa un innalzamento del pH nelle urine. Come il pH aumenta i minerali precipitano e formano depositi cristallini che irritano le pareti della vescica e dell’uretra causando dolorose cistiti, ovvero infiammazioni vescicali.
LA MIGLIORE TERAPEUTICA È IL RISPETTO DEL NOSTRO PH ALCALINO, E QUINDI IL RICORSO A CIBI VITALI ED ALCALINIZZANTI
Il vero rimedio sta nel rispettare il proprio corpo e l’alcalinità del sangue, dando assoluta preferenza al succo zuccherino della frutta acquosa di stagione. Frutta, specie gli agrumi, e verdure crude (acidognole o anche acide in partenza) alcalinizzano in sede assimilativa. Carni, latte, proteine animali, alcaline in partenza, acidificano il corpo in zona assimilativa, rovinandolo.
L’GIENE NATURALE È AMICA DEI BATTERI
In realtà i batteri non causano le malattie ma le accompagnano e ne sono pure le conseguenze, al pari dei virus, per cui focalizzare le attenzioni terapeutiche su di essi è sempre una perdita di tempo, un errore e una creazione di effetti collaterali.
TANTE COSE CHE VANNO RIVISTE
Occorre andare alla radice dei mali, se vogliamo davvero venirne a capo. L’uso di antibiotici, di bactrim forte o cose del genere può soltanto fare grossi danni alla flora batterica e al sistema immunitario, mentre i problemi veri rimangono inalterati al loro posto, come del resto hai sperimentato tu stessa. Anche il discorso dell’acqua va preso con le pinzette. Dipende quale acqua. Se l’acqua che assumi ha un elevato residuo fisso non fai altro che ingerire ulteriori minerali ed ulteriore materiale calcareo. Il ricorso agli ultrasuoni rappresenta una tecnica non solo invasiva, ma anche dai risultati spesso contradditori e peggiorativi, come lo spostamento delle pietruzze frantumate da un posto all’altro con formazione di ulteriori calcoli.
TESINE DA LEGGERE
- Coliche renali e bombardamenti
- Sciogliere i calcoli con la natura
- Uretrite, scarichi immunitari e impeccabile carne bovina
- La ritenzione, l’urologo e la coda di paglia
- Vitto Valdiano
ACQUA LEGGERA, LIMONE, FRUTTA ACQUOSA
In linea di massima ti suggerisco un bel digiuno di 3-5 giorni, bevendo a piacere e a piccoli e frequenti sorsi acqua distillata alimentare (trovarla in Italia è un’impresa), oppure acqua leggera di alta montagna, preferibilmente in bottiglia di vetro. Tre limoni al giorno sono dissolventi, come ottimo è il succo d’arancia o di pompelmo a digiuno. Frutta acquosa estiva va benissimo, con anguria e pesche in primo piano.
CENTRIFUGATI DI CAROTE E CURA DELL’UVA
A ottobre fare la cura dell’uva, con almeno 2 kg di uva al giorno. Tutta la frutta di bosco fa bene, in particolare il mirtillo. Crudo, crudo e crudo. L’adozione di centrifugati giornalieri di carote, sedani, finocchi, più ciuffi di equiseto, di ortica, e di crescione, o di qualche foglia di carciofo, di malva e di tarassaco, è sicuramente di aiuto. La dieta vegana rigorosa, e crudista tendenziale, è indicatissima per venirne fuori al meglio.
Valdo Vaccaro
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