LETTERA
UN ANNO DI NETTO CAMBIO ALIMENTARE
Buongiorno Valdo, non so se esprimermi dandole del lei o del tu, seguendo sempre i suoi post su facebook e le sue tesine sul web, ormai la sento una persona vicina! Da un anno a questa parte ho completamente cambiato la mia alimentazione allontanandomi dai cibi industriali, le farine raffinate, i grassi animali, la carne, che a dire il vero già mangiavo molto poco.
DA 5 MESI SENZA GRANA, ULTIMO BALUARDO CASEARIO
Ho smesso di mangiare latticini, anche se non ho mai esagerato per via della mia difficoltà a digerirli e per la mia perenne colite e stipsi. Da circa 5 mesi ho smesso completamente anche con il parmigiano, ultimo baluardo caseario rimasto nella mia alimentazione.
COLAZIONE
Il cibo nella mia giornata è organizzato nel modo che segue. Colazione alternata tra fiocchi di avena con 3 cucchiai di yogurt di soya, 3 prugne secche e una manciata di bacche di goji più spolverata di cannella, oppure frullato di ananas, o arance, o kiwi o altra frutta secondo stagione e senza mischiarla tra zuccherina e acida, seguendo la scuola di Herbert Shelton.
PRANZO
Il pranzo comprende una mela, qualche carota, semini vari tipo zucca, girasole, sesamo, lino, oppure pistacchi, mandorle, noci, nocciole, che aggiungo in mix anche nell’insalata.
CENA
Per la cena è prevista insalata mista in rotazione, radicchio, misticanza, rucola, finocchi, funghi, avocado, carciofi freschi, spinaci crudi, condita con tamari e tahin, verdura cotta a rotazione, cavolfiore, cavolo verza, cavolo cappuccio, bietola, spinaci, cicoria, zucchine, melanzane (raramente perché le solanacee non le digerisco però mi piacciono molto!), agretti (o barbe dei frati), asparagi, piattoni di fagiolini, conditi con un filo di olio evo a crudo, oppure tamari, cereale integrale bio a rotazione, riso, farro, orzo, quinoa, cous-cous, legumi 2 volte a settimana, tofu, seitan, e raramente pesce locale di cui conosco la provenienza (da noi a Pesaro si chiamano sardoncini scottadito!)
BEVANDE
Durante il giorno 1 litro e 1/2 di caffè d’orzo (l’acqua non mi va giù neanche fosse una medicina, soprattutto d’inverno perché sono molto freddolosa, e non ho mai lo stimolo della sete). Prima di dormire una bella tazza di tisana fatta da me con tarassaco, liquirizia, finocchio, cardo mariano e malva.
STO SUL BIOLOGICO E NON SONO AFFETTA DA PROTEINOMANIA
Cerco di mangiare solo frutta e verdura di stagione, possibilmente a km zero e biologici, i cereali solo integrali e bio. Non sento richiami o rimpianti per la carne, di cui non sono mai stata ghiotta. Non cerco più il parmigiano, e credevo di soffrirne la mancanza invece non è stato così.
ROVINOSA DIPENDENZA DALLO ZUCCHERO E DAI DOLCI
Ma la nota dolente sono i dolci! Non riesco a venirne fuori, soprattutto la sera. Dopo cena ne vado in cerca come un segugio insegue l’osso! E se non ne ho di bio, integrali e vegan, cado nella crostata casalinga di mia suocera (uova, farina e zucchero, tutti rigorosamente velenosi) che purtroppo non manca mai, oppure nella cioccolata (fondente e senza zucchero), oppure in un pezzo di pane di segale con cioccolata di nocciole e zucchero di canna comprata al biomarket!
DESIDERIO SPASMODICO DI DOLCE E STIPSI PERMANENTE
Ad ogni modo non riesco proprio a venire fuori da sto loop che mi manda sempre alla ricerca dei dolci, ne ho un desiderio spasmodico e non riesco a fermarmi, e dire che di forza di volontà ne ho! Ma sui dolci crollo! Perché? Aggiungo che la stipsi permane, nonostante io faccia almeno 1 ora di attività sportiva al giorno, alternata tra corsa e palestra (aerobica, tone-up e pilates, sono io stessa una istruttrice di fitness).
POSSIBILE RICORSO A QUALCHE INTEGRATORE COME IL TRIPTOFANO
Gentilissimo Valdo, mi riesce a dare una spiegazione, e soprattutto una cura! Ho pensato di assumere del triptofano come integratore, ma vorrei un suo parere. La ringrazio infinitamente per tutte le utilissime tesine e per tutti i suoi post che seguo cercando sempre di applicarli alla mia persona. Saluti. Elena
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RISPOSTA
INCREMENTARE IL CARBURANTE VERO E SCARTARE QUELLO FALSO
Il tuo è un caso tutto sommato assai semplice, e non avrai alcuna difficoltà a risolverlo, soprattutto se vai a scartabellare con regolarità tra le varie tesine, cercando quelle su diete zuccheri. Niente sostanze strane e zero integratori intanto, nemmeno nella mente. Via il caffè d’orzo durante la giornata in quanto toglie spazio a più frutta zuccherina, sia essa fragole-ciliegie-pesche, sia essa anguria-meloni, sia essa bacche varie e albicocche, sia essa fichi-kaki-uva, sia essa mandorle, pinoli, nocciole, noci e pistacchi. Acquisti di frutta a cassette e non a modesti e cari sacchetti al negozio bio. Il tuo attuale menu giornaliero non è affatto malvagio e lo puoi solo ritoccare.
NON ANDARE IN RISERVA E NEMMENO IN IPOGLICEMIA
La tua dipendenza dal dolce è diretta conseguenza di una costante insufficienza calorico-cibaria che si ripercuote inesorabilmente il giorno dopo o in quelli successivi. Una specie di integrazione che il tuo organismo reclama, pretende ed esige, a compensare il gap tra calorie ingerite e calorie consumate, ampliato dalla regolare è ottima corsa giornaliera. Una tendenza del tuo organismo a trovarsi in stato di riserva alimentare, simile a quella dei diabetici che scendono facilmente in stato di ipoglicemia.
MEGLIO PASTA E PIZZE VEGANE CHE FRANAMENTI SUI DOLCIUMI
Meglio qualche piatto di pasta integrale alle verdure in più, o al pomodoro crudo in più, o qualche pizza vegana in più, o qualche panino integrale alle verdure, con pomodori secchi, carciofini, melanzane e zucchine grigliate,piuttosto che debiti calorici compensati malamente dai dolci. Consentiti ovviamente, non fosse che per un minimo di consolazione, il castagnaccio con pinoli, tanta uvetta e niente zucchero ed anche gli strudel con mele uvette-datteri-fichisecchi, ed anche gli gnocchi dolci alla marmellata fresca di susine (tutto senza zucchero).
VIETATO AFFAMARE L’ORGANISMO O TENERE A REGIME IL SISTEMA CELLULARE
Disporre dunque meglio la pianificazione alimentare, magari con un pasto di frutta ogni due ore. Inserire il pop-corn fatto in casa con una banana. Aggiungere metà avocado alle insalate crude. Tenere a propria disposizione prugne secche, datteri, fichi e uvetta, per i quali non esistono limitazioni se non quelle dei propri sensori di appetito e sazietà. Rigorosità assoluta nell’evitare ogni forma di zucchero raffinato, incluso quello di canna, ricavato ad altissime temperature al pari di quello da barbabietola. Zuccheri raffinati, marmellate, succhi confezionati, cremine e dolciumi distruggono la B1 e il gruppo B, fondamentali per il nostro benessere.
PATATA CRUDA CONTRO LA STIPSI
Quanto alla stipsi la risolvi inserendo una patata cruda nell’estratto e nel tirarti via gradualmente i pregiudizi su pomodori-melanzame-patate-peperoni. Pure la patata cotta in padella ai minimi termini va benissimo per la regolarità intestinale. Ma l’elenco di cibi amici è consistente, comprendendo acetosa, albicocca, alghe, arancia, bietola, carota, cavolo, crescione, cicoria, ciliegia, dolcetta o valeriana, fico, fragola, melone, mirtillo, pesca, pomodoro, patata, prugna, ribes, segale, tarassaco, topinambur, uva, zucca, aloe, ortica. Inserire legumi tipo fagiolini, piselli freschi e lupini, e fare ampio uso di sfarinata di ceci al posto delle frittate alle erbe. Patate dolci e topinambur in abbondanza.
Valdo Vaccaro
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