LETTERA
NON È IL FATTORE TEMPO A MANDARCI FUORI GIRI
Fuori da qualsivoglia disimpegno metafisico e speculativo, non è il tempo che invecchia guasta e ammazza, ma solo l’insulso e innaturale stile di vita in cui, comatosi, noi larviamo. Nel ruolo, nell’identità, nel rancore, nell’ambizione, nell’opportunismo, nell’ipocrisia, nell’astio, nell’odio, nella paura. È lì che si annidano i veri germi di una vita depressa e malata.
CIBI BARBARI E POLMONI IN DISUSO
Nell’imbarbarimento alimentare, nella cattiva digestione, nell’intossicarsi quotidiano (fisico psichico e spirituale), creiamo le premesse per nosocomi, terapie e rimedi ospedalieri. Nell’inefficienza respiratoria, nella mancanza di movimento ed elasticità corporea, nella disarmonia totale con i dettami della natura e le benedizioni solari, profiliamo la distanza o l’incombenza di una lapide ed una croce.
S’io d’anni carco, or travagliato e infermo Mi trovo, è per colpa mia, e non del tempo; Che al senso ingordo troppo ho dato orecchio.
CERVELLI SFIBRATI E PASTORIZZATI INABISSANO L’UMANITÀ
Anzi, è proprio nel tempo che costume, abitudine, inganno e tradizione mestano e trovano fondamento. E’ nell’oracolare senso comune della pubblica piazza, di ciò che è accettato e condiviso per inerzia e ottundimento, che le masse involvono, languono e marciscono. E’ nei cervelli pastorizzati, sfibrati dalla propaganda e dalla ribalta che corpo mente e spirito gettano l’ancora, ammainano le vele e inabissano rovinosamente.
QUANDO L’ABITUDINE PREVALE SULLA RAGIONE
Certa cosa è, che l’uso negli uomini col tempo si converte in natura, sforzandogli ad usare quello che si usa, sia bene o male. Parimenti vediamo in molte cose aver l’usanza più forza che la ragione (Luigi Cornaro, da Intorno alla vita sobria).
L’UOMO DEVE RITROVARE E RISCATTARE SE STESSO
E’ nella natura, nelle sue leggi, nell’armonia dei suoi ritmi, dei suoi cicli, nel seno rigoglioso della terra, dei suoi frutti, nel calore e nella luce di quel padre fautore di ringiovanimento (che gli antichi chiamavano Bel, Ra, Rama, Eliogabalo), che l’uomo ritrova se stesso. È nell’energia vitale che permea il filo d’erba e le nostre membra che egli riscatta il suo tempo e la sua venuta, adombrando ogni malsana attitudine al vizio e alla iattura.
CONSAPEVOLEZZA E VIZIO ESTREMO NELLA GIUSTA DIREZIONE
Consapevolezza e piena presenza nel qui ed ora. Superamento d’ogni dualismo. Pace interiore, amore e gratitudine. Questo ci vuole. Siate viziosi! Estremamente viziosi nella quiete e nella moderazione. Con affetto e simpatia. Antonio
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RISPOSTA
Ciao Antonio. Più che una risposta un semplice grazie per questo ottimo tuo contributo che i lettori del blog sicuramente apprezzeranno.
Valdo Vaccaro
Grazie Antonio!
Splendido inizio di giornata in completa ammirata sintonia con i tuoi pensieri…
Applausi!
Bene, bravo… biiis!
"E’ nell'energia vitale che permea il filo d'erba e le nostre membra che egli riscatta il suo tempo e la sua venuta" Grande Antonio! Il fine che ci prefiggiamo è quello di divenire, interiormente, simili all'emblematico e devoto Tuffatore di Paestum
Un saluto