RICHIESTA
Caro Valdo….sono vegancrudista da ormai 10 anni. Ho cercato di essere paziente, ho digiunato, sono stata virtuosa e innocente. Mangio molta verdura cruda tipo insalata verde, radicchio, piscialetto, lattuga ecc con aglio. La frutta ho iniziato con centrifugato ma poi ho smesso perché mi davano fastidio…il sapore dolce mi nausea un po. No carne, no latticini, no cibi preconfezionati, niente zuccheri nemmeno prima di essere vegan crudista.
Ho 65 anni e vivo in Irlanda. Abbiamo un orticello bio e viviamo lontano da tutti e tutto come abbiamo sempre desiderato. Dopo una vita abbastanza difficile speravo in una vecchiaia serena. Non sono mai stata bene, influenze continue…in Brasile ameba ossiuri verruche ecc…va beh è passata ma ora speravo tanto di poter finalmente respirare e invece bronchite cronica ostruttiva grave e corpo di nuovo ricoperto di verruche, sistema immunitario inesistente con similinfluenze ogni settimana.
Male male male male. Solo dolore. Ho tolto le arance e buona parte della frutta perché mi hanno detto che essendo grassa non facevano per me e creano catarro. Ho tolto tutti i cereali e le solanacee… Ora mi dicono che siccome mangio poco devo introdurre il pesce perché è un antinfiammatorio…e…non vedo grossi risultati su nessun fronte.
Mangio a mezzogiorno verdura cruda e dopo 2 ore due frutti poi più niente fino al mezzogiorno seguente. Sono disperata e la cosa incredibile è che non calo un etto…ho provato a darti retta, a farmi forza e a uscire a camminare ma mi sono beccata…la 9° broncopolmonite…
Niente più medicine niente di niente eppure qualcosa sbaglio…leggo e rileggo i tuoi libri e le tue tesine e mi sembra di essere deficiente..non so più cosa fare…ne cosa dire. Grazie per quello che puoi…
Susanna
RISPOSTA
Bronchite cronica ostruttiva, sovrappeso, verruche e grave condizione di disorientamento e di depressione in una donna che a 65 anni dichiara di non essere mai stata bene e di non avere mai risolto i suoi problemi nonostante 10 ultimi anni dedicati al vegancrudismo, nonostante aver letto diversi miei scritti.
Se tutto questo fosse realistico ci sarebbero gli estremi per mettere in dubbio e mettere in stato di accusa tutto il lavoro di questi anni, inclusa ogni teoria vegetariana crudista in generale. Non ha smesso di credere alla stringente e chiara logica del mio insegnamento igienistico, tanto che si rivolge a me per capire meglio la sua situazione e trovare qualche via d’uscita.
Nel frattempo è costretta dalle circostanze negative a rinunciare alla sua dieta vegana crudista fai-da-te basata su pranzo a base di verdure crude e insalata seguito dopo due ore da merenda di un paio di frutti e niente altro (niente colazione e niente cena).
Tutti i giorni così da lungo tempo. Dieta pertanto rinunciataria e penalizzante, oltre che insensata e priva di risultati, visto che non è mai servita a perdere nemmeno un etto di peso, e nemmeno a togliere i dolori e le citate anomalie che la tormentano da una vita. Dieta allucinante e messa su chi sa perché e chi sa come dalla stessa protagonista.
Pare infatti che i suoi inconvenienti, secondo persone consultate di recente non meglio identificate, siano imputabili alle arance e alla frutta in genere, oltre che alle solanacee (pomodori, patate, melanzane, peperoni) e ai cereali, tutti elementi giudicati infiammatori. Ed ora non resterebbe che la prospettiva di darsi al “pesce, dotato di proprietà antinfiammatorie”.
Non è che io ami i casi difficili, ma questa è letteralmente una sfida da affrontare e da risolvere. Un caso fatto quasi apposta per fare lo sgambetto il vegancrudismo e mandarlo fuori giri.
La Susanna, avendo perso ogni fiducia e ogni certezza sul proprio credo alimentare, ha cercato vie nuove per uscire dal suo tunnel, prestando evidentemente ascolto ai soliti detrattori del vegan crudismo, che non mancano né in Brasile né Irlanda.
Detrattori sempre pronti a demonizzare le verdure, la frutta, e in particolar modo le arance e le solanacee. Ma nemmeno queste formule sgangherate sembrano averle portato delle migliorie, ovviamente.
Devo dire inoltre che il suo messaggio è assai carente e privo di dettagli. Non so quanto sia vissuta in Brasile e da quanto si trovi in Irlanda. Non so che lavoro facesse e che vita conducesse in Sudamerica e poi in Irlanda, non so da quanto abbia adottato quel suo innaturale ed autolesionista tipo di formula alimentare.
Non so se si muove abbastanza, se fuma, se assume bevande inadatte, se prende il sole, se respira correttamente. Quante e quali verdure mangia a pranzo, come le mangia, come le condisce, come le mastica. Non so quale frutta assuma a merenda. Troppi dettagli mi mancano per poter fare delle realistiche valutazioni sul suo caso.
Tuttavia alcuni aspetti contraddittori emergono dalla sua mail.
Lei dichiara di seguire il vegancrudismo, ma la sua formula non rientra in alcun modo nella filosofia e nella pratica che noi pratichiamo e divulghiamo. Noi parliamo sì di cibo leggero, sobrio e digeribile, ma non manchiamo mai di sottolineare l’importanza del buon senso, della sostenibilità, del divertimento e della giusta sazietà nella assunzione del cibo. Essere vegetariani, vegani crudisti e igienisti non è per niente una scelta di sacrificio e di sofferenza.
Lei ha deciso di limitare il suo cibo a un pranzo di verdure crude e una merenda di frutta (presumo una o due mele) nella convinzione che questo la porterà a perdere peso. Tale idea è fuorviante. Infatti pur sembrando strano e paradossale, per perdere peso occorre a volte mangiare di più e non di meno.
Perdere peso e riacquisire un soddisfacente peso forma richiede energia, equilibrio, funzionalità, forza immunitaria, tutte prerogative di un corpo ben nutrito. Tant’è che esiste il fenomeno del mangiar meno del dovuto e dell’aumentare simultaneamente di peso.
Se uno deve digiunare al fine di depurarsi internamente e lo fa in modo mirato, logico e pianificato, la privazione di cibo produce buoni risultati. Ma, al di fuori di tale particolare esperienza, meglio non privarsi di nessuna sostanza nutriente. Agrumi e solanacee sono ottimi nell’alimentazione umana!
Quanto poi alle esperienze di tipo brethariano o respiriano, meglio lasciarle a chi le può fare e le può sostenere come fachiri e pochi campioni capaci di vivere di aria e di sole. È risaputo poi che l’ipertensione e lo stress innescano dei meccanismi perversi che portano a incrementi ponderali anche in regime di restrizione calorica.
Lei ha prestato ascolto a chi demonizza arance, frutta, solanacee e verdure crude, accusando tali risorse naturali di inesistenti nefandezze e portandola a provare una cura alternativa a base di pesce (e quindi di carne, visto che pesce significa carne), che avrebbe delle qualità antinfiammatorie grazie ai suoi omega-3.
Ricordo alla Susanna che le qualità più antiacide (alcalinizzanti) ed antinfiammatorie nel contempo si trovano esattamente negli agrumi e nella frutta acquosa (qui una lista di alimenti antinfiammatori).
Le ricordo pure che gli alimenti più importanti per l’uomo sono l’aria fresca respirata a regola d’arte, l’energia solare assorbita direttamente dai nostri 5 milioni di pori, l’acqua biologica che sta sempre e solo nella frutta acquosa che contiene le giuste e proporzionate quantità di fruttosio, di vitamine naturali, di minerali organici, di ormoni, di flavonoidi.
Quanto alle proteine più preziose, esse si trovano nelle verdure, sempre da masticare con cura. Importanti pure le fibre vegetali di frutta e verdura e cereali, il ferro non-eme delle verdure crude e la vitalità dei cibi sottoforma di onde vibrazionali e radianti all’infrarosso e al rosso, misurate in gradi Armstrong sulla scala Bovis-Simoneton.
Ovvio che servono pure gli acidi grassi omega-3 antinfiammatori, che si trovano abbondanti in avocado, mandorle, semini, olive, oli vegetali estratti a freddo, per cui non è necessario perseguitare il pesce e le altre creature senzienti per salvaguardare la nostra salute.
La carne ammazzata, di qualunque specie stessa sia, produce solo risultati aberranti e disastrosi sia per il corpo umano che per l’equilibrio ecologico del pianeta in cui siamo ospiti temporanei.
Gli errori marchiani nel comportamento e le scelleratezze alimentari si pagano cari a livello di sintomi. Nel caso qui trattato si parla di bronchite cronica ostruttiva, di stato infiammatorio generalizzato, di persistente sovrappeso e di verruche che la medicina convenzionale ama definire papilloma virus o malattia contagiante da deficit immunitario.
E così al posto della fiducia nelle proprie risorse interiori e nei valori che ci sono stati laboriosamente trasmessi, subentra la depressione, l’incertezza e la paura, tutti fattori peggiorativi. Sarà opportuno per la Susanna ristudiare con cura e con rinnovato vigore tutte le mie tesine e applicarne i contenuti nella sua vita quotidiana, senza lasciarsi distrarre o traviare da teorie di seconda classe.
Segnalo in particolare:
- Come risolvere la broncopatia cronica ostruttiva
- Bronchiectasia e affaticamento respiratorio
- Papilloma virus, cinico insulto alle donne del mondo
Nei miei scritti sostengo da sempre l’importanza fondamentale dell’apparato respiratorio. È proprio dei sottilissimi tubicini e delle vescichette polmonari di collegamento tra bronchi e polmoni che avviene il miracolo della vita, ovvero lo scambio gassoso tra aria esausta (mista ad altri residui organici gassosi ed espulsa mediante espirazione) e aria fresca (immessa tramite inspirazione). Basta un banale blocco respiratorio di 3-4 minuti per causare morte immediata.
Le malattie bronchiali sono causate spesso da aria scadente viziata, da fumo attivo e passivo, da aria inquinata, dalla finestra chiusa la notte, da respirazione corta, ansimante ed incompleta, da epidermide che non traspira.
La pelle non è solo una copertura estetica dell’organismo. Serve per respirare, per dare una mano ai bronchi e polmoni oltre che ai reni, ma per fare tutto questo deve essere libera di traspirare. Ecco la necessità di esposizione solare, di movimento e di essudazione. La pelle deve essere altresì irrorata di sangue fluido e scorrevole, ottenibile mediante digestioni semplici e leggere.
Quando ci sono problemi digestivi da cibo sbagliato, da troppo cibo o anche da cibo insufficiente, subentrano processi irritativi e processi infiammatori. L’infiammazione dell’intestino è di portata globale e implica forte congestione sanguigna, ovvero richiamo di sangue da ogni parte periferica del corpo per far fronte all’emergenza digestiva in atto. Il soggetto diventa come un uomo difettoso dal guscio esterno freddo e anemico-devitalizzato, e dall’interno surriscaldato-infiammato.
La pelle sottile e smorta non è in grado di svolgere il suo prezioso lavoro traspirativo, per cui tutto l’onere della respirazione ricade sul sistema bronco-polmonare. L’attività della pelle rende a questo punto più difficile l’espulsione delle sostanze dannose e tossiche le quali non hanno altra scelta che cercare la via esterna mediante le mucose che così si infiammano e si acidificano producendo muco o catarro protettivo. Impurità come polvere, gas tossici, fumo, sostanze chimiche odorose compromettono la funzionalità dei bronchi.
Ricordarsi inoltre che gli ormoni giocano pure un ruolo determinante nei riguardi della bronchite ostruttiva. Quando la tiroide funziona male e si soffre di ipotiroidismo, si tende a ingrassare anche mangiando poco. Ed è per questo che occorre normalizzare il processo digestivo e rieducare la respirazione in modo drastico.
Vivere in condizioni di stress e di ipertensione, in condizioni di precarietà e di panico, provoca gravi ripercussioni. Ne risente tutto l’equilibrio ormonale, il ritmo sonno-veglia, i livelli di zucchero nel sangue. Per liberarsi del grasso, delle tossine endogene, dei detriti cellulari serve mangiare bene e non mangiucchiare.
Come ho detto all’inizio, non ho dettagli sufficienti per dare consigli mirati a Susanna. Questo è un caso complesso che avrebbe sicuramente bisogno di un consulto telefonico più approfondito di qualche ora, per poter affrontare uno per uno tutti i suoi problemi e andando a ricercarne le vere cause. Solo così si potrà elaborare una strategia personalizzata appropriata.
Da non dimenticare poi che questa strategia, e il vegancrudismo in generale, deve essere applicata con convinzione, accortezza e costanza, senza perdita di fiducia alle prime difficoltà, altrimenti non si può pretendere di ottenerne i risultati sperati.
Valdo Vaccaro
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