IL MANIFESTO BOLOGNESE DEI MATTATOI RIUNITI

da 10 Feb 2013Alimenti

LETTERA

UN COMPENDIO DI OBSOLETE E RACCOGLITICCE CASTRONERIE

Ciao Valdo. Vegetariano? No, grazie! questo è ciò che scrive Andrea Lucchi, un medico specializzatosi presso il Centro di Fisiopatologia della Nutrizione e del Metabolismo della 1° Clinica Medica dell’Università di Bologna. Ha pubblicato su riviste mediche come l’American Journal of Clinic Nutrition e International Journal of Obesity.

Ti allego quanto scrive sul suo blog. Vorrei che tu gli facessi i giusti appunti vegani sull’omocisteina e su tutto il resto. Forse, sentendosi chiamato in causa, potrà meditare sulle sue castronerie, o passare al contro-attacco. Grazie Salvatore


VEGETARIANO? NO GRAZIE (DOCUMENTO PUBBLICATO SUL BLOG DEL DR ANDREA LUCCHI)

LE CARNI, A PARITÀ DI PESO, HANNO PIÙ CALORIE PIÙ NUTRIENTI DELLE VERDURE

Il vegetarianismo è una pratica, dal punto di vista evolutivo, molto recente, essendo in uso da non più di 600 anni prima di Cristo. Non esistono popolazioni di cacciatori-raccoglitori (popolazioni non dedite all’agricoltura, ma dedite quindi allo stile di alimentare che gli esseri umani hanno praticato per 2,5 milioni di anni prima della introduzione dell’agricoltura 10.000 anni fa) che siano vegetariani.

Questi uomini posti di fronte alla scelta se mangiare proteine vegetali o animali optano sempre per la seconda scelta. Ed è comprensibile, le carni sono molto più dense di calorie e nutrienti a parità di peso. Non avrebbe senso dedicarsi a ricerche di cibo lunghe ed estenuanti quando vi è a disposizione un alimento molto più nutriente.

I REPERTI ARCHEOLOGICI INDICANO CHE L’UOMO È SEMPRE STATO UN CARNIVORO DI PRIMO LIVELLO

I reperti archeologici ci indicano chiaramente che gli esseri umani, per tutta la loro storia, hanno sempre mangiato la carne degli animali che riuscivano a cacciare. Gli studi con gli isotopi radioattivi sugli scheletri umani degli ultimi 2,5 milioni di anni ci dimostrano che le nostre ossa hanno caratteristiche enzimatiche identiche a quelle degli animali che fanno della carne l’elemento principale della loro dieta: siamo stati spesso carnivori di primo livello.

NON ESISTONO PROVE BIOCHIMICHE DI VEGETARIANISMO NELLA NOSTRA STORIA EVOLUTIVA

Oltre a ciò, se dal punto di vista evolutivo il vegetarianismo fosse alla base del nostro essere diventati uomini e fosse per così dire contenuto nel nostro DNA, vi dovrebbero essere le prove di questo nella nostra storia evolutiva. Prove che in realtà non esistono.

Non esistono reperti archelologici, nè prove biochimiche che gli uomini vissuti prima dell’agricoltura (10.000 anni fa) avessero una dieta basata esclusivamente sulle piante. Possibile che per 2,5 milioni di anni abbiamo mangiato di tutto solo per scoprire nell’ultimo 0.01% della nostra storia che abbiamo sbagliato tutto mangiando di tutto (scusate la cacofonia)?? Improbabile.

STUDIO DI KEY DEL 2009 DIMOSTRA CHE NON VI È ALCUN VANTAGGIO A MANGIARE VEGETARIANO

Ma se i vegetariani campassero più e meglio di noi? Questo fatto giustificherebbe senz’altro la scelta. In realtà uno studio di Key del 2009 coinvolgente oltre 30.000 persone, dimostra che i vegetariani muoiono per le stesse cose di cui muoiono i non vegetariani: non vi è alcun vantaggio a mangiare vegetariano.

Naturalmente gli amanti del genere ci dicono che ci sono dei vantaggi a mangiare vegetariano. Attendiamo degli studi seri e di questa portata che ce lo dimostrino.

L’ADA DICE CHE LE DIETE VEGETARIANE VANNO FORTIFICATE, E DUNQUE NON SONO AFFATTO PERFETTE

Qualche dubbio sulla bontà dell’essere vegetariani ci viene leggendo l’affermazione di diverse società scientifiche che ci dicono che le diete vegetariane vanno “adeguatamente preparate”. Che vorrà dire questa affermazione? L’American Dietetic Association (ADA) ci dice che in taluni casi bisogna usare una supplementazione o cibi fortificati.

Ohibò, ma se la dieta vegetariana contiene tutto quello che ci serve perché bisogna integrarla? Dove teneva l’uomo di Neanderthal le compresse di multivitaminico? Sotto il cuscino? In realtà le diete vegetariane e soprattutto quelle vegane e latto/ovo vegetariane richiedono spesso integrazioni per funzionare.

I BAMBINI VEGANI NASCONO CON RITARDI MENTALI E DISPARATI DIFETTI FISICI

Vediamo nei dettagli. La Vit B12 si trova in maniera significativa solo in fonti animali. Chi mangia solo piante diventa carente di questa fondamentale vitamina. Mi spiegate perché madre natura ci ha creati vegetariani e non ci fa “funzionare” senza la Vitamina B12 che si trova solo nella carne? Forse siamo un animale diverso dagli altri che in natura trovano tutto quello che gli serve per sopravvivere?

Uno studio del 2003 del Dott Herrmann ci fa sapere che il 77% dei latto/ovo vegetariani è deficiente in Vitamina B12, mentre addirittura il 92% del vegani lo è. Sono tantissimi gli studi che confermano questo fatto. La cosa diventa preoccupante se pensiamo che queste carenze nelle donne gravide si trasmettono ai figli, dal momento che il lattante non ha altra fonte di Vitamina B12 che il latte materno. Da madri carenti in Vitamina B12 nascono bambini con ritardi mentali e i più disparati difetti fisici di cui vi risparmio l’elenco.

OMOCISTEINA E MALATTIE CORONARICHE, CON L’INDIA VEGETARIANA E UN TERZO DELLA POPOLAZIONE CARDIOPATICA

Quando siamo carenti in Vit B12 comincia ad aumentare nel nostro sangue una sostanza che si chiama Omocisteina: è una sostanza tossica che sappiamo aumentare il rischio di malattie mentali, infarti, osteoporosi, malattie dei vasi sanguigni e morte. Gli studi scientifici ci dicono che meno carne mangiano i vegetariani, più alto è il loro livello di omocisteina.

L’omocisteina danneggia le cellule dei vasi sanguigni che sono direttamente a contatto col sangue: questo è il primo step di tanti che poi porteranno alla malattia coronarica (CHD). Una matanalisi del 2008 pubblicata sul Mayo Clin Proc conclude: “Each increase of 5 micromol/L in homocysteine level increases the risk of CHD events by approximately 20%, independently of traditional CHD risk factors.” (per ogni aumento di 5 micromol/l di omocisteina, la malattia coronarica aumenta del 20% a prescindere da altri rischi presenti).

Ma, direbbe un vegetariano, se questo fosse vero dovremmo trovare che chi fa un’alimentazione vegetariana stretta muore più facilmente di CHV. Esiste, proprio su richiesta dei vegetariani (scherzo, ovviamente), un esperimento su grande scala a tale proposito: una bellissima terra, dove circa un terzo della popolazione è vegetariana. Questo posto si chiama India. E guarda caso gli indiani muoiono di CHD molto più che il resto del mondo e lo fanno ad una età più giovane.

PARKINSON, ALZHEIMER, DEMENZA E DEPRESSIONE NEL MENU VEGETARIANO

I danni dell’omocisteina non si fermano qui. Colpiscono anche il sistema nervoso. Chi ha alti livelli di omocisteina nel sangue si ammala più facilmente di Parkinson, Alzheimer, demenza, depressione. Anche riguardo alla salute delle ossa l’omocisteina fa i suoi danni, aumentando la possibilità di fratture.

Non si conosce bene il meccanismo, ma sembra che l’omocisteina danneggi il normale processo di mineralizzazione delle ossa e inibisca la formazione di nuovo tessuto osseo. La prova dell’implicazione della omocisteina nei problemi ossei l’abbiamo negli studi che dimostrano che dando vitamina B12 agli anziani si riduce di oltre il 35% il livello di omocisteina e la quantità delle fratture ossee.

LA FERTILITÀ VIENE COMPROMESSA

Con la fertilità non va meglio. Bassi livelli di Vit B12 e folati, che causano aumenti della omocisteina nel sangue, creano un ambiente tossico per gli spermatozoi e gli ovuli femminili. Uno studio del 2009 dimostra che 1/3, 1/4 degli uomini e delle donne infertili hanno bassi livelli di Vit B12.

Non solo, uno studio del 1986 mise 9 donne sane a dieta vegetariana per 6 settimane e 9 donne sane a dieta non-vegetariana per 6 settimane. Ebbene 7 delle 9 donne che mangiavano vegetariano smisero di ovulare. Insomma, se volete rimanere incinte mangiare vegetariano non è proprio la migliore idea che vi possa venire in mente. E le cose non vanno meglio per gli uomini.

CARENZE DI ZINCO

Le diete vegetariane provocano una carenza di Zinco. Non necessariamente a livello plasmatico ma sicuramente a livello intracellulare: voglio dire che se misurate lo zinco nel sangue dei vegetariani potreste trovarlo basso ma anche normale, ma se lo misurate dentro le cellule lo trovate sicuramente basso.

Le diete vegetariane non sono necessariamente povere di zinco. Il problema è che lo zinco non è completamente bio-disponibile per la presenza di fitati nei cereali, legumi, soia (e di questo ne ho parlato parlato a lungo in altri post di questo blog). Lo zinco è importante per la fertilità degli spermatozoi.

Gli uomini con lo zinco basso hanno pochi spermatozoi, spermatozoi malati e spesso anche bassi livelli di testosterone nel sangue. L’alta presenza di fitati nelle diete vegetariane spiega perchè coloro che le seguono spesso fanno fatica a mantenere livelli adeguati di ferro, zinco e calcio. La carenza di zinco, oltre alla fertilità, causa problemi immunitari, e altera i meccanismi antiossidanti.

CARENZE DI FERRO MISURABILI SULLA FERRITINA

Le carenze di Ferro non sono meno pericolose. Le donne gravide hanno più rischi in gravidanza, parti pretermine e bambini sottopeso. Nei bambini la carenza di ferro ha la potenzialità di causare ritardi nello sviluppo del sistema nervoso centrale e alterazioni della funzione mentale (quest’ultima anche negli adulti).

Senza ferro il nostro cervello funziona male, siamo meno pronti e attivi. Oltre a questo, la carenza di ferro riduce le performance fisiche: ci si sente stanchi e non performanti. Coloro che vogliono difendere le diete vegetariane, per dimostrare che non vi è carenza di ferro vanno a misurare l’emoglobina e/o l’ematocrito, che però non sono dei parametri affidabili per sapere quanto ferro abbiamo veramente nel nostro corpo.

Per saperlo dobbiamo misurare la ferritina, e guarda caso gli studi che valutano questo paramentro, nei vegetariani lo trovano basso o borderline.

CARENZA DI PIRIDOSSINA B6

Un’altra carenza molto ben nascosta dai fautori delle diete vegetariane è quella relativa alla Vit B6. All’apparenza sembrano non esserci problemi per i vegetariani.

Le piante contengono buone quantità di Vit B6, come le carni. Il problema sta nel fatto, come dimostrano diversi studi, che la B6 contenuta nelle piante viene utilizzata dal nostro corpo solo per il 25%, il che determina una situazione di carenza: la ingeriamo ma non siamo in grado di utilizzarla se non in minima parte.

Molto differente è invece il caso della B6 proveniente dalle carni: è quasi tutto utilizzata dal nostro corpo. La carenza di B6 aumenta, come per la Vit B12, la omocisteina nel sangue, oltre a indebolire il sistema immunitario e ad essere implicata in diversi casi di depressione.

DEFICIENZA DI IODIO

Anche il rischio di deficienza di Iodio aumenta con le diete vegetariane. Il motivo è che lo iodio si trova soprattutto nella carne e nel pesce, non nelle piante. La carenza di iodio altera lo sviluppo mentale nei bambini. I bambini con carenza di iodio sono meno intelligenti degli altri.

DEFICIENZA DI VITAMINA-D CON ACCORCIAMENTO DELLA VITA

Un’altra carenza molto diffusa nei vegetariani è quella di Vit D. Il più grande studio mai fatto sui vegetariani ci dice che le loro concentrazioni di Vit D sono basse. La Vit D è una delle vitamine più ricche di effetti benefici a tutto tondo sul nostro corpo, non solo in relazione al calcio. Essere carenti in Vit D, in pratica, accorcia la qualità e la durata della vita.

DEFICIENZA DI ACIDI GRASSI OMEGA-3

Altra fenomenale carenza nei vegetariani è quella relativa agli acidi grassi Omega 3. Questi acidi grassi sono assolutamente fondamentali per la buona salute di ognuno di noi. Se un medico potesse dare un solo consiglio nutrizionale ai suoi pazienti la scelta dovrebbe cadere nel consigliare un maggiore apporto di Omega 3: questo per dire la loro strabiliante importanza nell’alimentazione moderna.

Gli Omega 3 più importanti sono: EPA, DHA e ALA. I primi due si trovano solo negli alimenti di origine animale, l’ALA invece si trova anche nelle piante. Il problema per i vegetariani, che sono carenti in Omega 3, è che l’ALA per fornire benefici deve prima essere trasformato in EPA e DHA: e il nostro organismo non è per nulla bravo in questa operazione, dal momento che riesce a trasformarne circa il 5% soltanto! Sono migliaia gli studi che dimostrano i benefici degli Omega 3.

La lista dei benefici è lunghissima: si va dalla riduzione del rischio cardiovascolare, ai disordini alimentari, all’asma, alle malattie dell’intestino, alla depressione, alla psoriasi, al diabete etc etc. In pratica tutte le malattie infiammatorie si giovano dei benefici degli Omega 3.

Gli Omega 3 si trovano nel pesce, nei frutti di mare, in certe carni. I vegetariani, insomma, non sono certo da invidiare, quanto ad Omega 3. E direi, come dimostrano gli studi scientifici, neanche per tanti altri aspetti della loro nutrizione.


RISPOSTA AL DOCUMENTO DI ANDREA LUCCHI

MANIFESTO MATTATOI RIUNITI

Non conosco di persona il dr Andrea Lucchi. Non so cosa faccia, come mangi e come viva, oltre che dilettarsi a promulgare una sfilza di aberrazioni informative senza eguali, tutte racchiuse in una singola pagina definibile Manifesto dei Bipedi Succhialatte e Sanguisuga, o più semplicemente del Manifesto Mattatoi Riuniti.

Mi si chiede di commentare. Non ho ancora capito se devo rispondergli in modo educato e pacato, in tono semi-serio, in tono ironico, in tono umoristico o in tono misericordioso.

Ogni cosa che dirò sarà comunque strettamente correlata alle sue affermazioni e mai alla sua persona. Se non ho motivo serio per bacchettare od offendere qualcuno non lo faccio. Ovvio che Lucchi, nel suo blog è padrone di dire quello che vuole, oppure quello che qualcuno dietro di lui vuole che egli dica. Le battaglie mediatiche prevedono questo e anche altro.

CI VUOLE CORAGGIO DAVVERO

Certo che, se Lucchi non esistesse, bisognerebbe comunque inventarlo. Ce ne vuole di scorza e di coraggio per scrivere certe cose. Un conto è masticare una fettina cruda e gocciolante liquido organico misto a sangue, presa dal bovino che si dibatte ancora moribondo nel macello, al riparo degli occhi indiscreti ed allucinati di gente non avvezza a tali spropositi.

Un altro conto è dichiararsi pubblicamente indefessi ed irriducibili mangiatori di cadaveri, pretendendo pure di essere nel giusto in termini di salute, di logica, di storia e di etica piatta.

OTTIMO TESTIMONIAL MONDIALE DI BOLOGNA-LA-GRASSA

Come a dire un calcione nel sedere in contemporanea a Ippocrate, a Galeno, a Marco Aurelio, a Celso, a Paracelso, a Giordano Bruno, a Fra’ Gerolamo Savonarola, a Luigi Alvise Cornaro, a Leonardo da Vinci, a Voltaire e a Newton, tanto per citare i più noti. Uno così bisogna assolutamente prenderlo in considerazione.

Dopotutto, nessuno meglio di lui rappresenta la situazione di Bologna la Grassa, città che, occorre dirlo, conosco e apprezzo. L’unica cosa che avrei accettato senza battere ciglio, col rischio anche di perderci, non la ha affatto detta. E cioè che Bologna, nonostante tutto, è una città magnifica, fatta di gente laboriosa, simpatica e dotata pure di sano spirito umoristico, quasi che la carne facesse davvero bene, cosa che non corrisponde alla verità.

IL RADICCHIO È NECESSARIO MA NON SUFFICIENTE

Su questo paradosso sarei messo in croce e non riuscirei a trovare delle scusanti. In realtà, il buono ed il cattivo ci sono dappertutto, indipendentemente da quello che si mangia. Non è che il cafone diventi gentiluomo grazie alla mela in più ed alla coscia di pollo in meno.

Questo l’ho capito da lungo tempo se non da sempre. Ho conosciuto macellai dall’animo nobile, nonostante fossero coscienti della loro bassezza professionale, e ho anche conosciuto vegetariani arroganti, snob e presuntuosi.

BOLOGNA, IN TUTTE LE LINGUE SIGNIFICA CARNE O RAGÙ

Una cosa comunque mi è davvero indigesta ed insopportabile a Bologna, ed è il fatto che in tutta la stazione ferroviaria, zeppa di bar e ristoranti di ogni tipo, sia impossibile oggi trovare uno dico uno, panino o piadina che sia, privi di coppa, di coscia, di petto, di fegato, di gamba affettata, di zampone o di cadavere macinato.

Qualche anno fa le cose stavano diversamente. Stiamo forse andando avanti come i gamberi? D’accordo che siamo nella capitale mondiale della carne, ma c’è un limite a tutto. Da Tokyo a New York, da Stoccolma a Città del Capo, in qualsiasi ristorante ivi esistente, se un nero, un asiatico o un americano vuole una pietanza con carne o vuole un brodo con carne o vuole un ragù con carne, non usa la parola meat ma il termine “Bologna”, una fama tutt’altro che positiva.

SIMBOLO DEGLI ACCOPPATORI SERIALI

Mica ne trovi tanti come il dr Lucchi. Coerente e determinato nel presentarsi come simbolo degli accoppatori seriali con premeditazione. Preferisco tuttavia questo tipo di avversari, tosti e provocativi quanto vuoi, agli ipocriti e agli indecisi, ai quasi-vegetariani che pretendono di essere superiori grazie a qualche frutto e a qualche foglia verde in più, a patto che non manchi il pesciolino e il petto di pollo a fine settimana, oppure la pasticca di B12 sottolinea, o il multivitaminico a garantire che la loro dieta non sia carente di qualche omega, di qualche beta o di qualche gamma.

PUNTO DI RIFERIMENTO DI PRODOTTI MORTALI E DI ATTREZZATURE PER LA MORTE

Restando sul tema della scelta tra la carne e la carota, direi che uno come lui ci vuole di tanto in tanto. Venuto a mancare Atkins in America, sgonfiatosi il dr Giorgio Calabrese in Italia, scomparso per cancro al colon il prof Carlo Cannella, qualcuno doveva pur proporsi come punto di riferimento della Cremonini e della McDonalds, e dei grandi macelli sull’asse Bologna-Modena-Reggio e Parma, ed anche come punto di rifermento dei grandi produttori di congegni e macchinari avanzati per ammazzare meglio, di ghigliottine su misura per buoi e maiali, per struzzi e per galline, per conigli e per salmoni, nonché di iper-mattatoi chiavi-in mano ad alta tecnologia.

LA CARNE NON MERITEREBBE CITAZIONI O CONFRONTI

Vediamo dunque di dare una risposta per punti alle affermazioni del Manifesto Mattatoi. Punto primo, sulla superiorità nutritiva della carne per concentrazione e contenuto di sostanza alimentare, siamo già fuori rotta. Definire la carne come ingrediente alimentare è già di per sé uno sproposito.

Trattasi di un ingrediente tombale e cimiteriale a tutti gli effetti, per cui fare un raffronto con qualsiasi cibo vero e naturale appare fuori-luogo. Priva dell’alimento numero uno al mondo che è l’acqua biologica zuccherina carica di vitamina-C, di flavonoidi, di quercitine, e di onde vibrazionali Angstrom, nessuna sostanza al mondo è in grado di reggere confronti. Carne e proteine, sono argomenti in disuso. Negli ambienti della ricerca più libera ed avanzata se ne parla solo in termini di danno e di veleno.

LA CARNE È RICCA, MA SOLO DI COSE SBAGLIATE

La carne morta ammazzata è impregnata di lacrime, di contaminazione emozionale e di sofferenza animale, cose importantissime che pesano enormemente sul piatto della bilancia.

A parte questo, essa è ricca sì di grassi saturi e colesterolo che satura le arterie, sovraccarica e appesantisce il fegato, ostruisce la cistifellea, gonfia la milza, irrita il colon, e moltiplica il rischio cardiaco.

Persino le carni cosiddette magre derivano il 59% delle loro calorie totali dal grasso saturo ivi contenuto. E’ ricca pure di purine acidificanti (28 grammi per 1 kg di carne bianca o rossa, di pesce d’acqua o di mare) che nel corpo diventa micidiale e non disgregabile acido urico.

ROTTURA TETTO PROTEICO DI 24 GRAMMI AL GIORNO

L’eccesso proteico della carne conduce a immediata rottura del tetto massimo proteico, che oggi tutte le autorità nutrizionali e la stessa FAO fissano a 24 grammi/giorno, in evidente ed insanabile contraddizione con le tabelle e le piramidi alimentari della FDA, tuttora in auge negli ambulatori e negli ospedali del mondo, precipitati agli attuali 75 grammi/giorno dalle vette fissate neghi anni ’70 a 300 grammi/giorno e giù di lì.

L’eccesso di proteine acidifica il sistema, scatena i sistemi tampone a difesa del pH 7.30-7.55 del sangue, e comunque acidifica le restanti acque dinamiche dell’organismo, danneggia i reni, demineralizza le ossa, accelera l’orologio biologico e quindi invecchia precocemente, surriscalda ed infiamma organi e tessuti, stimola crescite cancerogene in ogni angolo del corpo.

QUELLO CHE CONTA È L’ASSIMILAZIONE

In ogni caso, ammesso e non concesso che la carne sia ricca di qualcosa, la valutazione della ricchezza di qualsiasi alimento non si fa in base al suo contenuto bio-chimico, o in base al peso-sostanza del materiale ingerito, quanto in base A) Alla percentuale di assimilazione reale di tale materiale, B) Ai costi digestivi in termini di calorie e di micronutrienti.

E’ noto il fenomeno degli alti costi digestivi determinati dalla leucocitosi (dr Paul Kouchakoff, 1° Congresso Mondiale di Microbiologia, Parigi 1930), per cui un pasto carneo che offra 1000 calorie teoriche in partenza, visto gli inconvenienti e le difficoltà digestive-assimilative, e i tempi lungi per completare il ciclo metabolico (50 ore sono necessarie in media per smaltire un pasto carneo), finisce per consumare 1200 calorie in tali operazioni, per cui la carne offre non un apporto ma un deficit alimentare (-200 calorie) e quindi una ruberia nutrizionale.

LUCCHI SI RIVELA UNO SPECIALISTA NEL CAMBIARE LE CARTE IN TAVOLA

Punto secondo. I reperti archeologici condotti col carbone radioattivo sono stati realizzati da diversi gruppi in diverse epoche. La maggioranza di questi studi ha dimostrato tutto il contrario di quanto afferma Lucchi. La clinica non-igienista ma salutista numero uno al mondo in termini di successo e di guarigioni è senza dubbio quella del dr Robert Pritikin (Longevity Centers a Santa Monica-Californaia e a Miami-Florida).

Nei suoi diversi libri vengono elencate le ricerche condotte dal dr Eaton e da altri team scientifici, e le feci esaminate nei vari villaggi preistorici del mondo rivelano diete essenzialmente vegane-fruttariane. Voler cercare delle prove su quanto avveniva nella preistoria può in ogni caso valere fInO a un ceto punto. Cerchiamo piuttosto di capire noi stessi come siamo oggi e come abbiamo vissuto negli ultimi 3000 anni, dove le nostre conoscenze non mancano affatto.

GLI STUDI DI KEY, DI CAIO E DI SEMPRONIO

Punto terzo. Gli studi di Key del 2009? Non esistono. Esistono invece gli esperimenti chiamati “Sindrome da digiuno” condotti dal medico-fixiologo Ancel Keys (1904-2004). Non Key ma Keys, dunque.Tra le centinaia di test e di esperimenti condotti da diversi gruppi negli ultimi 20 anni, non mi pare che Keys goda di alcuna particole importanza, sia come esperimento che come risultati chiari e coerenti, nonostante Keys venisse scherzosamente considerato “padre della Dieta Mediterranea” per i suoi tentativi di far calare la media ponderale degli americani di 24 kg.

Il più massiccio e qualificato esperimento planetario sul cibo è stato quello di Cambridge nel 2000, da parte delle dr Kay Tee-Khaw e della dr Welch, dove 40000 soggetti testati per 20 anni hanno dimostrato che la formula per schivare letteralmente cancro e cardiopatia, i due maggiori killer mondiali, ed anche le altre malattie intermedie, è quella del five-per-day, 5 pasti al giorno di sola frutta e di qualche verdura cruda.

Tanto scalpore e tanta costernazione destò quel test che intervenne Scotland Yard e il Governo Britannico ad insabbiare il tutto nel giro di 3 giorni, dopo che l’agenzia Reuter ebbe però pubblicato la notizia in sintesi, per cui il mondo venne informato tramite le testate dei giornali asiatici.

RICERCHE SERIE SUI VANTAGGI DELLA DIETA VEGETARIANA

Alla fine di tale paragrafo, Lucchi sconsolato dice che è in attesa di studi seri sui vantaggi della nutrizione vegetariana. Fin quando va a raccogliere pezzi di carta dal cestino-rifiuti, tirando fuori Key, Caio e Sempronio, non caverà mai un ragno dal buco.

Se vuole davvero capirci qualcosa di più, osservando le cose dal vivo più che sulla carta e sulle stesse statistiche manovrabili da chi ha l’interesse a farlo, perché non va a farsi un giretto di studio-vacanza tra l’Arizona americana (Pimas americani) e la Pimeira messicana (Pimas messicani)? Potrà prendere nota della loro storia e della evoluzione di questa popolazione indiana che in 50 anni si è divisa e differenziata enormemente in relazione ai cibo. Si legga anche la mia tesina “La formidabile controprova dei Pimas“, del 2/5/09.

Quanto alla ricerca scientifica più qualificata in America, condotta dall’Università leader del settore alimentare, la Loma Linda University di San Bernardino-California, ha dimostrato come i vegetariani americani vivano in media 7 anni più dei carnivori, e i vegani 15 anni più dei carnivori. Ho detto 7 anni e 15 anni, e non 7 giorni e 15 giorni, per cui si tratta di enormità in termini statistici (vedi mia tesina “Le 22 ragioni vegane“, del 9/1/11).

UN VEGANO CHE CREDE IN SE STESSO E NELLA SUA DIETA NON SI DEVE SUPPLEMENTARE, ALMENO SU UN PUNTO SONO D’ACCORDO

Punto quarto, sulla necessità di supplementare le diete vegetariane. Sono d’accordo pienamente con Lucchi sul fatto che, se una dieta ritenuta ottimale e perfetta per l’uomo, ha bisogno di stampelle in germini di vitamine sinottiche, di B-12, di Omega-3, di integratori minerali organici o di ormoni ed enzimi sintetici, tale dieta non è più tale, e non vale un accidente. Il vegetarianismo milanese, quello alla Baroni, tanto per capirci.

Non mi risulta però che tutti i vegetariani si dopino o si supplementino. Io sto andando verso le 70 primavere e non ho mai, dico mai, preso un’aspirina, un antipiretico, un supplemento, una droga, un antidepressivo. Vedo al contrario una massa di onnivori-carnivori soggetti a intensa pastigliazione, a Viagra, a farmaci, a caffè ed alcolici. Non ho pertanto capito bene dove sta il problema e a carico di chi.

QUI, MI SPIACE DIRLO, C’È UNA ROVINOSA CADUTA DI IMMAGINE

Punto cinque, sulla B12 e i bambini vegani mentalmente deboli e difettosi. Qui posso solo esprimere un senso di pena per il dr Lucchi. Preferisco non commentare e vorrei dire che guardi a se stesso e rilegga quanto scrive. Non mi piace dare del deficiente all’avversario o ai suoi figli se ne ha, ma qui è lui stesso che scade da solo in quella condizione. Non mi sono mai sognato di dire che i figli dei carnivori nascano deficienti. Pitagora era un deficiente? Bertrand Russell era deficiente? Margherita Hack è una deficiente? Umberto Veronesi è un deficiente?

Punti disastrosi come questo rivelano la precarietà dell’intero articolo, che è un mosaico raffazzonato alla belle-meglio, composto da idee raccogliticce prese tra il bestiario anti-vegano più becero e degradante che circolava anni addietro per frenare l’irrefrenabile ed incontenibile crescita vegana nel mondo. Ideologie non superate ma abortite sul nascere perché nate sulla menzogna e sulla deficienza mentale di chi le concepiva e le promuoveva. Di figli ne ho due e non ho bisogno di farne esibizione.

CHI PRENDE I DATI DELLA FDA COME SCONTATI E GENUINI NON HA CAPITO NULLA DELLA VITA

Una persona che si aggrappi alla fandonia della B12, all’invenzione di sanapianta di questo problema da un ente-carogna come la FDA, autore di pesanti e indebite manipolazioni su piramidi e tabelle, basate su iper-inalzamento tetto proteico, su iper-sottovalutazione vitamina-C e su raddoppiamento contemporaneo dei minimi della vitamina B12, non rispetta alcun criterio di logica, di trasparenza e di credibilità. Lo dico da studioso indipendente quale sono. Anche se fossi carnivoro riconoscerei l’evidenza di tutto questo.

LE BACHECHE AMBULATORIALI ED OSPEDALIERE SONO STRACARICHE DI IMMONDIZIA CULTURALE

I fatti storici accertati nessuno li cambia. Le bacheche degli ambulatori pediatrici italiani e mondiali portano tuttora i dati alterati e manipolati della FDA, e questo e un altro scandalo che coinvolge il Ministero della Sanità e i governi passati, presenti e futuri di questo paese, oltre che di tanti altri. (vedi “Il business B12 galoppa nelle stalle“, del 31/7/12, “Bluff B12 e carenze inesistenti“, del 17/12/11, “Bidodici e catastrofismo medico” del 29/12/11).

Il 92% dei vegani carente di B12? Lucchi non ha ancora capito che sangue fluido significa alta vitamina-C e bassissima B12, per cui stare intorno al minimo oscillante intorno a 100 pg/mL è eccellenza B12 e non carenza. Chi si deve preoccupare sono i soggetti che si trovano oltre i 200, carichi pertanto di melmosità, gravati da sangue-tartaruga e da pigrizia linfatica.

I GRASSI DEL CORPO SI COMBATTONO CON SANGUE FLUIDO E DIETA ALCALINIZZANTE, TUTTO IL RESTO SONO PIETOSE BALLE

Punto sei, il discorso sui grassi, includente colesterolo LDL, trigliceridi ed omocisteina. Tutto è legato alla caseina e alla metionina di carni e pesce. Lucchi non ha mai letto in vita sua nemmeno la copertina di Homocysteine Revolution, di Kilmer McCully. Sono stato tra i primi se non il primo a farlo in Italia, a tradurre e a commentare a tratti quel testo, ed anche il testo del dr Ray Strand “What your doctor don’t know about nutritional medicine may be killing you”. Vedi, tra i vari articoli “Omocisteina barometro funzionale del corpo umano“, del 6/12/11.

SI STA POCO A ROVESCIARE IL MAPPAMONDO

Punto sette Parkinson ed Alzheimer, torniamo alla deficienza. Chi la vede negli altri e non in se stesso, farà meglio a riflettere. Lucchi ha fatto come si fa in Australia col mappamondo, che viene appeso up-sidedown col nord a sud e viceversa, per cui al centro del pianeta appare il continente australiano. Una filippica su malattie tipiche dei carnivori scaricate sistematicamente sui vegani, citando fonti di comodo che non mancano tra i prezzolati, tra i ricercatori mediocri al soldo della Smithfield e della Monsanto.

Punto otto. Fertilità compromessa? Vale davvero la pena di rispondere a stronzate di questo genere?

LA FIERA DELLE CARENZE? GLI OSPEDALI STRABOCCANO DI CARNIVORI MALE IN ARNESE.

Punto nove. Carenze di zinco? Il germe di grano è tra le fonti più roche. Lupini, piselli, fagiolini, lenticchie, ceci, arachidi , cereali, orzo, avena, pane integrale, germogli, cicorie, lattughe, semi di papavero e di zucca, girasole, contengono zinco in abbondanza. Solo un vegetariano cretino e anche sfigato potrebbe andare in carenza.

Punto dieci. Carenze di ferro e ferritina? Altra perla insensata. Leggasi “Ferro, ferritina ed emoglobina in forte rialzo“, del 24/6/12, “Alla frenetica ricerca del ferro“, del 15/12/11, “Un anno vegan, ferritina che sale e medico stitico“, del 5/9/11.

Punto undici. Carenza di piridossina? Sta nelle arance, nei limoni, nei melograni, nelle bietole, nei cavoli, nei fagiolini, nei cereali, nei semini, nei legumi, nei germogli.

Punto dodici. Deficienza di iodio? Rape, zucca, anguria, cavoli, spinaci, asparagi, okra, piselli, carciofi, melanzane, pesche, cipolle, lattuga, banane, patate pomodoro. Di cosa sta parlando?

SOLE, SEMINI, CENTRIFUGATI, CEREALI E IL RECORD DI THOMAS PARR

Punto tredici. Carenza di vitamina-D e accorciamento della vita? Anche qui rovesciamento di fronte. Un problema dei carnivori. La vitamina D si trova nel sole e nelle piante capaci di catturare e conservare forza elettromagnetica, semini, germogli, germe di grano, succhi vitali ne sono ricchi.

Sulla longevità dei vegani, cito Thomas Parr, giardiniere britannico vegano alla corte inglese sotto 5 diversi re, ammazzato a suon di bistecche a 152 anni dall’impotente re Carlo I, geloso del fatto che Thomas avesse avuto un figlio a 130 anni e fosse stato accusato di stupro da 3 ancelle di corte a 145 anni (senza con questo voler tollerare lo stupro beninteso). Leggi tesina “Il rene di Thomas Parr e la malattia di Bright“, del 20/11/10.

FINIAMO IN BELLEZZA CON GLI OMEGA

Punto quattordici. Carenza di Omega-3. Chicca finale. Lucchi ignora non solo che i migliori Omega-3 si trovano nelle mandorle, nei pinoli e in tutti i tipi di noci, ma anche che il produttore leader mondiale di pastiglie di pesce, David Servan-Schreiber, consumava pure giornalmente le proprie porcherie. E’ morto a 49 anni, circondato da medici impotenti a fare qualcosa, tanto malridotto aveva fegato e pancreas.

Leggasi:

Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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Commenti

24 Commenti

  1. Caino

    Immagino che lo studio di Kay del 2009 sia "Mortality in vegetarians" http://www.epic-oxford.org/publications/1507/mortality-in-vegetarians in cui è stata rilevata la solita minore mortalità per malattie cardiovascolari nei vegetariani, ma non era stata raggiunta la significatività statistica, che però è stata raggiunta in questa meta-analisi di 5 studi http://ajcn.nutrition.org/content/70/3/516s.full.pdf sia per le cardipatie, sia per la mortalità generale (per i vegan non è stata raggiunta a causa del basso numero).

    Bisogna avere una bella faccia tosta per accusare la mancanza di carne di essere la causa delle cardiopatie quando uno dei pochi risultati sicuri a cui sono giunti è proprio la minore incidenza di cardiopatie tra i vegetariani anche confrontandoli con carnivori salutisti che mangiano poca carne.

    E oltre alle cardiopatie sembra che valga lo stesso per diabete, cancro e diverticolite.

    Rispondi
  2. EpiNeo

    Valdo che pazienza che hai a rispondere a questa carrellata di castronerie, soprattutto perché vengono da un nutrizionista!
    Quanta confusione in quelle parole, niente logica, come spesso avviene in ambito medico, niente ragionamento.
    Onestamente mi sembra sia stato scritto con rabbia e partitismo, tanta è la superficialità non solo delle conclusioni ma anche delle ipotesi di ogni suo punto.
    Non commentabile veramente, solo tu Valdo potevi avere la pazienza di farlo 😉

    Rispondi
  3. thebigbug

    Consiglierei a questo pessimo (per ora) medico Dr. Andrea Lucchi di darsi da fare e studiare di più. Ha tanta strada da fare e gli faccio i migliori auguri. Ah! dimenticavo, si legga ed approfondisca anche The China Study che sicuramente non ha mai letto. Gli avrebbe evitato un sacco di stupidaggini.

    Rispondi
  4. Pietro Bisanti

    Sono vegano, tendenzialmente crudista, e sono il primo ad ammettere che la carne, il pesce e i latticini facciano male. Non serve che lo dica il grande Valdo, che stimo all'inverosimile. E' sufficiente comprendere quanto aberrante sia consumare il latte di un'altra specie dopo lo svezzamento, oppure l'odore del sangue, nei confronti del quale abbiamo una naturale repulsione. Tutte queste cose sono ben risapute da chi frequenta questo blog. Ma sono però d'accordo con chi ha scritto l'articolo, nella parte riguardante a cereali e legumi: NON sono cibo per noi. NON possono essere mangiati così come sono. NON vengono mangiati da nessun altro primate. Sono ben risaputi per creare reazioni immunitarie spropositate nel corpo umano. Sono arciconvinto che siamo nati per mangiare frutta e verdura, come fanno i primati, ma ribadiamo, una volta e per tutte che i cereali NON sono per tutti, e spesse volte possono fare più danni della carne. Chi è d'accordo?

    Rispondi
  5. EpiNeo

    Ciao Pietro, sono d'accordissimo con te.
    In generale la reazione al cibo è molto condizionata dallo stato dell'intestino, per esempio se si ha una disbiosi (chi non ce l'ha la giorno d'oggi?) con permeabilità intestinale aumentata anche l'acqua potrebbe essere un problema. È un esempio estremo ma giusto per capirci.
    La cosa sconcertante dell'articolo di Lucchi sono i ragionamenti senza ragionamento che fa dall'inizio alla fine, per esempio quando dice che l'uomo si è sempre cibato della carne degli animali che riuscivano a cacciare. La caccia è un'operazione complessa e articolata soprattutto se effettuata in gruppo. E l'uomo quando era realmente primitivo non aveva armi, ne denti e unghie abbastanza "armati" da poter cacciare. Come si fa a dire che l'uomo sia stato carnivoro "di primo livello" quindi lo sa solo lui (tra l'altro come spiega il dottor Cocca i carnivori in natura non esistono, ma per capire questo Lucchi dovrebbe conoscere il significato della parola carne). Di esempi in questo senso ce ne sono parecchi in questo articolo.

    Concludendo sono d'accordo con te su quanto dici. L'uomo per quanto ne sappiamo finora è fruttariano. Oggi c'è la tendenza a darsi contro in tutto, e la religione ci ha "immesso" il peccato nella testa, per cui se scopri una verità ma senti di fare una cosa diversa, ti senti in colpa e devi per forza rientrare nella coerenza. Lucchi rientra probabilmente in questa categoria, non può ammettere che l'uomo sia fruttariano altrimenti si troverebbe "obbligato" a seguire uno stile alimentare fruttariano. E questo gli creerebbe un corto circuito mentale.

    Per me potrebbe scendere Dio in persona a dirmi che l'uomo è carnivoro (ovviamente impossibile) ma continuerei a mangiare come credo. Questo è il bello dell'esperienza fatta propria!

    Ciao!

    Rispondi
  6. la Lanterna nana

    "Come spiega il dottor Cocca i carnivori in natura non esistono, ma per capire questo Lucchi dovrebbe conoscere il significato della parola carne"

    Il riferimento è al fatto che gli animali comunemente definiti "carnivori" mangino in realtà anche sangue, midollo, ossa, pelle, peli e budella delle loro prede?

    Rispondi
  7. Jumpy

    …l'unico carnivoro per "antonomasia" sarebbe il verme della carne.

    Rispondi
  8. EpiNeo

    Esattamente Lanterna. La carne è il muscolo dell'animale, molto meno digeribile rispetto alle interiora; quando mangiano muscoli mangiano anche peli, ossa, pelle, sangue e tutto il resto come hai detto tu. Le interiora sono la cosa preferita dagli animali che noi chiamiamo "carnivori", e tra l'altro sono spesso accompagnate da verdure predigerite dalla preda.
    Non si può poi tralasciare il fatto che questi animali mangiano la preda cruda e solitamente senza far passare molto tempo dall'uccisione.

    Rispondi
  9. la Lanterna nana

    Questo dottore è proprio asino; e Vaccaro aveva già commentato questo articolo…
    in effetti sostenere queste boiate mi fa venire davvero da ridere. E in effetti un leone che mangiasse solo carne non se la passerebbe molto bene. C'è sempre la possibilità di metterci anche noi a succhiare sangue e rosicchiare ossa, mangiare la pelle e le viscere degli animali che ci andiamo ad uccidere da soli; ma non so quanti siano allettati da una tale prospettiva!

    Rispondi
  10. EpiNeo

    @Lanterna: Credo anche io che non sia facile per un essere umano uccidere e mangiare un animale a sangue freddo. Forse se fossimo realmente privi di qualsiasi altro cibo ci metteremmo a farlo, chissà…
    Resta il fatto che se non avessi un arma o delle trappole con i miei soli denti, la mia agilità, la mia velocità e le mie unghie non credo sarebbe semplice catturare e uccidere una gazzella e forse anche un coniglio. Mi vedo più come Will il coyote contro BeepBeep 😀

    @Tutti: Ne approfitto per citare quest'altro pezzo: "La Vit B12 si trova in maniera significativa solo in fonti animali."
    Purtroppo molti vegetariani e vegani, anche medici concordano su questo punto.
    La verità è invece molto semplice: la B12 viene prodotta da microorganismi delle piante e si riproduce all'interno degli animali (che mangiano vegetali) il cui intestino è in condizione buone o ottime. Il problema di oggi è l'eccessiva sterilizzazione interna ed esterna al nostro corpo. Le piante sono prive dei nutrienti e dei batteri naturali, tra cui anche quelli che producono B12. L'industrializzazione ha fatto un sacco di danni in questo senso, per questo sarebbe meglio coltivarsi il proprio cibo.
    La nostra pelle ha un ecosistema completamente alterato, perfino al nostro interno le sostanze antibiotiche di ogni tipo finanche al dentifricio sterilizzano tutto. Ammazzano tutto, sia il cattivo che il buono. Ma noi viviamo GRAZIE ai batteri! Il problema omocisteina invece è complesso, e non dipende solo dalla B12, tutt'altro! Perfino la mia dottoressa l'ha intuito. L'omocisteina alta significa intossicazione da metalli in corso. Per chi conosce il problema mercurio e alluminio dei nostri giorni, presenti anche nell'aria che respiriamo sa bene di cosa sto parlando. Se non piace la frase complottista "ci stanno avvelenando" possiamo dire più responsabilmente "ci stiamo avvelenando", ma il succo non cambia.

    Relazione mercurio omocisteina

    Rispondi
  11. la Lanterna nana

    @EpiNeo:
    conosci studi che scagionano la B12 bassa dall'accusa di non controllare i livelli di Omocisteina?

    "Le piante sono prive dei nutrienti e dei batteri naturali, tra cui anche quelli che producono B12. L'industrializzazione ha fatto un sacco di danni in questo senso, per questo sarebbe meglio coltivarsi il proprio cibo."
    Praticamente ti sei allineato con veg(etari)ani che sostengono la necessità di un'integrazione: o si coltivano i propri cibi (ma quanti possono farlo?) oppure se li si compra, li si compra privi di batteri produttori B12, ergo si deve integrare. Questo emerge da quello che hai scritto.

    p.s.: io non riuscirei a cacciare nemmeno con armi, trappole, fucili e bombe. Non credo che l'uomo possa sopportare l'atto di uccidere proprio come atto in sé.

    Rispondi
  12. EpiNeo

    @Lanterna: non conosco certi studi, ma il punto è diverso. Anche se tu abbassassi i livelli di omocisteina con la B12, otterresti un effetto sintomatico uguale a ciò che fai se prendi la tachipirina per abbassare la febbre. Mi spiego meglio: l'omocisteina che ci sta a fare? Viene prodotta dal corpo stesso (mi pare dal midollo ma non ci giurerei) perché rientra in ben due processi vitali come spiegato nell'articolo che ho postato sopra (Relazione mercurio omocisteina). Ma se il corpo la produce perché dovrebbe sbagliarsi? Questo è il ragionamento basilare, secondo me.
    E infatti poi scopri che non si sbaglia, perché l'omocisteina serve, e non solo nel ciclo di metilazione in cui interviene anche la B12, ma anche nel ciclo di produzione del glutatione e della metallotioneina che servono per la disintossicazione da metalli.
    Anche nel ciclo di metilazione non è che la B12 controlla l'omocisteina (anche se poi di fatto lo fa) ma la sfrutta perché in sinergia devono produrre metionina.
    So che possono sembrare sfumature di parole, ma credo che servano per farci capire meglio alcuni funzionamenti dell'organismo. In generale il corpo umano non subisce, ma reagisce in modo intelligente a determinate situazioni.
    Se per esempio produce omocisteina, facendosi pure del male perché dannosa per il sistema cardiocircolatorio, lo fa perché c'è in giro del metallo che fa danni ancora maggiori!
    Mercurio e alluminio tanto per fare un esempio sono responsabili dell'Alzheimer e di altre malattie del sistema nervoso (autismo).

    Si hai ragione riguardo l'integrazione, lo volevo scrivere ma poi mi sono dimenticato 😛
    L'integrazione in alcuni casi potrebbe essere necessaria. Ma anche qui non diamo significato contrario alle cose: non è che dobbiamo integrare perché nella carne c'è B12 mentre nelle verdure no, ma perché l'eccessiva sterilizzazione ci sta togliendo B12 e chissà quanti altri nutrienti!

    Per il ps: purtroppo siamo esseri programmabili, se abituati fin da piccoli potremmo farlo. Io comunque ad ora sono come te, non riuscirei nemmeno con armi, fai conto che anche quando mangiavo carne per cucinarmi una bistecca la prendevo allungando il braccio con la forchetta e tappandomi il naso! 😀
    Però sono d'accordo che senza nessuna programmazione mentale un bambino non si metterebbe a cacciare.

    Rispondi
  13. la Lanterna nana

    "non conosco certi studi"
    non molto rassicurante, ma di studi sicuri su singole molecole ce ne sono ben pochi, quindi passi…

    "Anche se tu abbassassi i livelli di omocisteina con la B12, otterresti un effetto sintomatico uguale a ciò che fai se prendi la tachipirina per abbassare la febbre."
    Il punto è che il corpo ha realmente bisogno di quella dose di B12 che uno andrebbe ad integrare, quindi sarei propenso a ritenere che effetti sintomatici siano più probabili in caso di mancata integrazione. Come ben sappiamo, infatti, nel cibo dell'uomo (categoria nella quale inserisco frutta, verdura, legumi, cereali integrali, noci e semi) non è contenuta la B12, ma vi è presente ugualmente sulla superficie, prodotta dai batteri specifici. Il momento "sterilizzante" che spazza via questi batteri ci fa andare incontro ad una carenza innaturale, per cui è tutto quello che viene dopo ad essere patologico. E includerei come aberrazione anche la produzione di omocisteina, che è portata avanti sì dal corpo, ma in condizioni non naturali di B12. Quale sarebbe la produzione di questo aminoacido (che mi pare prodotto, ma non ci giurerei, dal fegato) se i livelli di B12 fossero leggermente più elevati?

    "Se per esempio produce omocisteina, facendosi pure del male perché dannosa per il sistema cardiocircolatorio, lo fa perché c'è in giro del metallo che fa danni ancora maggiori!"
    Perdona il mio santommasismo, studi che dimostrano che la produzione di omocisteina serva come scudo contro i metalli pesanti ce ne sono?

    "non è che dobbiamo integrare perché nella carne c'è B12 mentre nelle verdure no, ma perché l'eccessiva sterilizzazione ci sta togliendo B12 e chissà quanti altri nutrienti!"
    Vero, si integra perché mangiamo cibi sterilizzati, non per l'assenza di carne; resta il fatto che o ci si produce il proprio cibo 365 giorni all'anno, o se si è vegani, si DEVE INTEGRARE. Considerando che l'uomo primitivo la B12 la assumeva, sarebbe addirittura più innaturale non farlo.

    "siamo esseri programmabili"
    Vero. Purtroppo.

    "senza nessuna programmazione mentale un bambino non si metterebbe a cacciare."
    Vero. Senza purtroppo.

    Rispondi
  14. EpiNeo

    "non molto rassicurante, ma di studi sicuri su singole molecole ce ne sono ben pochi, quindi passi…"
    magari ci sono ma non li conosciamo…

    "[..] E includerei come aberrazione anche la produzione di omocisteina, che è portata avanti sì dal corpo, ma in condizioni non naturali di B12. Quale sarebbe la produzione di questo aminoacido (che mi pare prodotto, ma non ci giurerei, dal fegato) se i livelli di B12 fossero leggermente più elevati?"
    La mia personalissima idea è che la produzione di omocisteina sia slegata da quella della B12. Per quanto ne so l'omocisteina serve e anche tanto, sia nel ciclo di metilazione che in quello di disintossicazione da metalli. Quindi non credo che la produzione di omocisteina sia limitata dalla B12, bensì la B12 trasforma l'omocisteina in metionina nel ciclo di metilazione. Secondo me è molto diverso.

    "Perdona il mio santommasismo, studi che dimostrano che la produzione di omocisteina serva come scudo contro i metalli pesanti ce ne sono?"
    A parte quell'articolo che ho tradotto e che a onor del vero è un po' di parte, non conosco studi su questo. Dalla mia posso dire che sostituendo 6 amalgami al mercurio con rimozione protetta, in 5 mesi la mia omocisteina è scesa di ben 7 punti scarsi.
    Una mia amica (che ha scritto anche su questo blog) ha avuto un aumento della B12 del 30% (da circa 150 a circa 200) e i suoi livelli di omocisteina non sono scesi, anzi leggermente aumentati. L'aumento di B12 potrebbe essere dovuto al fatto che adesso mangia verdure e frutta molto bio, compra da un produttore locale.

    "Vero, si integra perché mangiamo cibi sterilizzati, non per l'assenza di carne; resta il fatto che o ci si produce il proprio cibo 365 giorni all'anno, o se si è vegani, si DEVE INTEGRARE. Considerando che l'uomo primitivo la B12 la assumeva, sarebbe addirittura più innaturale non farlo."
    Il "si DEVE" non mi piace ma si, è conveniente se la vita è innaturale. Da notare che tanto quella nella carne molto spesso è un integratore di B12 dato agli animali 🙂

    Oltretutto c'è il problema assimilabilità della B12. Non me intendo su questo, ma so che il problema non è tanto averne di B12, quanto di avere la capacità assimilitativa e di utilizzo.

    Rispondi
  15. la Lanterna nana

    "Oltretutto c'è il problema assimilabilità della B12. Non me intendo su questo, ma so che il problema non è tanto averne di B12, quanto di avere la capacità assimilativa e di utilizzo."
    Anche il Fattore Intrinseco ha ovviamente il suo ruolo; non a caso la carenza di B12 nei vegani non è più diffusa che negli onnivori o vegetariani. Sicuramente ha un grande peso, forse addirittura maggiore di quello della quantità di B12 assunta.

    "Da notare che tanto quella nella carne molto spesso è un integratore di B12 dato agli animali :)".
    Verissimo. E noterei pure che per necessità agli animali viene spesso integrata quella sintetica, mentre per uso umano esistono anche integratori con la vitamina prodotta proprio dai batteri che eliminiamo dal cibo, sicché integrarla diventa più naturale che assumerla dal cibo animale.

    "A parte quell'articolo che ho tradotto e che a onor del vero è un po' di parte, non conosco studi su questo. Dalla mia posso dire che sostituendo 6 amalgami al mercurio con rimozione protetta, in 5 mesi la mia omocisteina è scesa di ben 7 punti scarsi.
    Una mia amica (che ha scritto anche su questo blog) ha avuto un aumento della B12 del 30% (da circa 150 a circa 200) e i suoi livelli di omocisteina non sono scesi, anzi leggermente aumentati. L'aumento di B12 potrebbe essere dovuto al fatto che adesso mangia verdure e frutta molto bio, compra da un produttore locale."
    Non sono in grado di interpretare questi risultati; comunque nel tuo caso l'omocisteina non è legata solo, ma anche, alla B12. Molta frutta e verdura bio sicuramente aiutano.

    "Il "si DEVE" non mi piace ma si, è conveniente se la vita è innaturale."
    Cioè conviene se non hai un orto o non mangi solo cose coltivate dal contadino biologico di fiducia a km 0. Per tutti gli altri il "si DEVE", per quanto possa essere brutto, non è troppo esagerato.

    Mi astengo dal commentare reali o presunte funzioni dell'omocisteina e i suoi rapporti con mercurio, metalli pesanti in generale e metilazione.

    Rispondi
  16. Gattina

    Non so se il problema è della mia incapacità ma ho cercato il Blog del suddetto dott. Andrea Lucchi e non sono riuscita a trovarlo: sarebbe possibile avere il link?
    Mi piacerebbe leggere quanto scritto dal suddetto direttamente alla fonte.

    Rispondi
  17. la Lanterna nana

    Comunque il dottore è Andrea Luchi, non Lucchi!

    Rispondi
  18. EpiNeo

    "Verissimo. E noterei pure che per necessità agli animali viene spesso integrata quella sintetica, mentre per uso umano esistono anche integratori con la vitamina prodotta proprio dai batteri che eliminiamo dal cibo, sicché integrarla diventa più naturale che assumerla dal cibo animale."
    Ottima osservazione!

    Dovrei chiedere alla mia doctor come mai non considerava la B12 causa dell'omocisteina alta, al contrario del pensiero medico standard. Forse perché 140 di B12 non è abbastanza basso per giustificare un'omocisteina a quasi… 30! 😛

    Inoltre ora ricordo che l'ultima volta che sono andato da lei (l'anno scorso) mi diceva che le ultime notizie in ambito medico stemperavano la pericolosità dell'omocisteina come rischio cardiovascolare. O hanno scoperto qualcosa che ancora non sappiamo… oppure hanno deciso che l'omocisteina alta può essere un buon aiuto per il controllo demografico del pianeta 😉
    (dai su concedetemelo un po' di complottismo! :D)

    Rispondi
  19. la Lanterna nana

    "Dovrei chiedere alla mia doctor come mai non considerava la B12 causa dell'omocisteina alta, al contrario del pensiero medico standard. Forse perché 140 di B12 non è abbastanza basso per giustificare un'omocisteina a quasi… 30! 😛

    Inoltre ora ricordo che l'ultima volta che sono andato da lei (l'anno scorso) mi diceva che le ultime notizie in ambito medico stemperavano la pericolosità dell'omocisteina come rischio cardiovascolare."
    Speriamo che ci sia da stemperare; chiedi alla tua doctor e poi vediamo com'è la questione.

    "O hanno scoperto qualcosa che ancora non sappiamo… oppure hanno deciso che l'omocisteina alta può essere un buon aiuto per il controllo demografico del pianeta 😉
    (dai su concedetemelo un po' di complottismo! :D)"
    No questo mai! Non te lo concedo:)

    Rispondi
  20. EpiNeo

    "Speriamo che ci sia da stemperare; chiedi alla tua doctor e poi vediamo com'è la questione."
    La prossima volta glielo chiederò.

    "No questo mai! Non te lo concedo:)"
    E allora stai complottando!
    😀 😀 😀 😉

    Rispondi
  21. la Lanterna nana

    "La prossima volta glielo chiederò."
    Verrò a farmi un giro sul tuo blog tra qualche tempo per sapere se avrai scoperto la verità sull'argomento omocisteina-mercurio-B12!

    "E allora stai complottando!"
    Eh ma non è colpa mia, mi hanno costretto gli alieni:)

    Rispondi
  22. EpiNeo

    @Lanterna: ok!

    Uhmmmmm dovevo immaginarlo che c'erano di mezzo i rettiliani… eheh! 🙂

    Rispondi
  23. Phil Ethasimon

    Lucchi un medico… un medico….medico..ahahhahahahaha

    Rispondi

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