LETTERA
LE DIFFICOLTÀ INVERNALI DI ANNAROSA
Ciao Valdo, grazie per i tuoi articoli che leggo sempre avidamente. Sono stata un po’ impegnata con la famiglia durante le feste, quando tutti sono a casa da scuola. Le tue parole mi rimbombano nel cervello. Più passa il tempo e più devo darti ragione. Purtroppo la famiglia non mi segue abbastanza e così mangiamo in modi totalmente diversi. Cerco di essere estremamente tollerante. Cucino per loro quello che vogliono, ma cerco con dolcezza di inserire la frutta a stomaco vuoto, compresa la spremuta fresca appena svegli. Non tocco più carne, pesce, uova e prendo pochissimi latticini, ma sono gonfia lo stesso.
Sicuramente esagero coi cereali cotti. So che non vanno bene, ma ho fame. La sera soprattutto ho bisogno di qualcosa di caldo. Non so perché, forse per abitudine? Quindi mangio zuppe di verdure o legumi, ma anche questi non sono il massimo.Mi rendo conto di mangiare troppa roba cotta. Come posso fare per diventare più crudista? Forse d’estate è più facile? Per il resto seguo sempre i tuoi consigli. Frutta alla mattina, insalatina a pranzo e cena, noci e nocciole varie, oli extravergini, ancora frutta al pomeriggio. Questa è la mia base. Un saluto affettuoso.
Annarosa
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RISPOSTA
D’ESTATE TUTTO È PIÙ FACILE
Chiaro che d’estate è più facile trovare le cose fresche e vitali che più ci piacciono. E poi stiamo spesso al sole a pelle nuda, per cui assorbiamo energia e vitamina D anche in quel modo. E questo vale fino a tutto dicembre, quando si trovano ancora i cachi e la uva, e tutti noi siamo ancora carichi di energia elettromagnetica. Il periodo freddo, quello che ci mette tutti a più dura prova, è proprio quello che va tra gennaio e marzo. Il binomio aprile-maggio, infatti, anche se non offre ancora i benefici della frutta, ci dà le prime verdure fresche d’annata, i primi germogli, gli asparagi. È già qualcosa. Come fare per superare al meglio il clima freddo? Come mantenersi crudisti in questi tre mesi?
CONCENTRARE LE NOSTRE ATTENZIONI SU QUELLO CHE C’È, A LIVELLO DI CIBI NATURALI
Qualche difficoltà in più rispetto all’estate ce l’abbiamo di sicuro. Ma non è poi così grave e nera come sembra. D’inverno ci sono ancora ottime risorse da sfruttare. Carciofi e finocchi in abbondanza. Cavolfiori e cappucci anche. Sedani-rapa e gambe di sedano pure. Tutte verdure a carattere amidaceo, e quindi più dense e caloriche di quelle estive. Patate e topinambur non mancano. Patate dolci ce ne sono.
Per fare più crudismo ancora ti consiglio di inserire una bella centrifuga giornaliera di gambe di sedano, carote, rape ed ananas, incluso volendo delle mele. Se ci sentiamo gonfi, la verdura giusta è il tarassaco. A cercarlo sotto le foglie, o dall’erborista, si trova. Quanto alla frutta, oltre agli agrumi di ogni tipo, a pere e mele, abbiamo in questo periodo ottimi kiwi e ottime banane. E non scordiamoci dei datteri e dell’uva sultanina. Tutte cose da consumarsi in abbondanza. Concentrarsi insomma su quello che c’è.
NON SOTTOVALUTARE L’EQUILIBRIO CALORICO
Mangiare di più se serve. Riempire i nostri apparati digestivi-assimilativi, nella misura in cui disponiamo del cibo giusto che non ti tradisce e non produce effetti collaterali perversi, come succede più o meno con tutti i non-cibi. Occorre mangiarne in abbondanza, in modo tale di non lasciare della fame nascosta che si va poi ad accumulare nelle ore serali, spingendo a esagerare con le zuppe.
Non è consigliabile affamarci di mattina e recuperare di sera. Meglio piuttosto farsi a metà mattina la famosa scodella di crema di avena col latte di cereali e spruzzata di farina di semi di lino e girasole, di sesamo e papavero, di germe di grano. Una ottima cena serale, al posto della terrina di verdure, può essere un bel piatto di carciofi crudi e di finocchi crudi, seguito da delle patate. Una padella di patate leggermente indorate o meglio saltate, quasi al dente, con della cipolla e dei peperoni, sazia da matti, stronca qualsiasi fame.
UNA CERTA FLESSIBILITÀ NON GUASTA
Non dobbiamo poi interpretare il crudismo come una regola ferrea. Se ci sentiamo di fare qualche innocente trasgressione, magari un giorno sì e un giorno no, con una zuppa di verdura (cotta non oltre 20 minuti) con delle patate e delle zucche, o con un piatto di riso integrale o di miglio, di orzo, di grano saraceno, possiamo pure farlo.
Se sentiamo la necessità di una pasta integrale con delle verdure o una pizza vegetariana (meglio se priva di mozzarella, e alle verdure rigorosamente fresche). Se poi ci sentiamo gonfi, significa che abbiamo sbagliato qualcosa. Oppure ci serve fare del movimento e della ginnastica in più, del corpo libero, dei saltelli, dello stretching, della respirazione yoga ritmata in terrazza, o davanti a finestra aperta. Meglio ancora inserire una bella camminata di mezz’ora a passo spedito, nel proprio menù giornaliero.
Valdo Vaccaro
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