TRADUZIONE DEL VIDEO DI JP SEARS – WHY GOOD PEOPLE OBEY HARMFUL MANDATES
È evidente che ci siano molte regole al giorno d’oggi, vero? Le autorità ci dicono chi può mangiare dove, in base al fatto che tu abbia o meno il lasciapassare, i bambini sono costretti a indossare maschere nelle scuole, le persone perdono il lavoro perché si rifiutano di rispettare i mandati autoritari, e così via.
Molte persone sembrano piuttosto ansiose, persino felici di obbedire. Ti è mai sembrato strano? Fino a che punto ti spingeresti per rispettare le regole? Quanto comprometteresti di tua spontanea volontà? Sacrificheresti ciò che sapevi essere giusto, ignoreresti i tuoi principi, il tuo istinto, il tuo cuore?
E se qualcuno in una posizione di autorità ti chiedesse di fare qualcosa che in cuor tuo senti essere sbagliato, qualcosa basato su una bugia mascherata da verità, solamente perché questa viene data come tale? Nel corso della storia, le persone che hanno “semplicemente eseguito gli ordini” hanno fatto molte cose terribili e inconcepibili. Gli ufficiali nazisti hanno mandato a morte milioni di ebrei durante la seconda guerra mondiale, le polizie segrete dei regimi totalitari in tutto il mondo hanno rapito e torturato bambini, intere popolazioni sono state imprigionate e sterminate, il tutto da persone che hanno “solo eseguito gli ordini”.
È facile dire “beh, io non lo farei, resisterei”, ma lo faresti davvero? Disobbediresti a un ordine moralmente ingiusto anche se questo significasse sacrificio personale?
In un famoso studio sull’obbedienza, noto come Esperimento Milgram, delle persone comuni erano disposte a infliggere danni anche estremi a un altro essere umano, infliggendo quelle che pensavano fossero scariche elettriche di gravità crescente, semplicemente perché qualcuno con un aria autorevole gli aveva detto di farlo (i.e. un ricercatore con un camice da laboratorio). Nell’esperimento è stato detto ai soggetti che stavano partecipando a uno studio educativo e che avrebbero dovuto procurare delle scariche elettriche a un altro partecipante ogni volta che quest’ultimo dava una risposta errata in un test di memoria. In realtà nessuno prendeva la scossa, si trattava di uno stratagemma. L’altro partecipante era in realtà anch’esso un ricercatore, incaricato di rispondere spesso in modo errato, ma questo non era noto al soggetto. Con l’aumento del numero di risposte errate, aumentava anche la potenze delle scariche.
Spinti dal ricercatore col camice da laboratorio, uno stupefacente 65 percento dei soggetti ha obbedito all’autorità progredendo fino al livello di potenza più alto. L’ideatore dell’esperimento Stanley Milgram, uno psicologo di Yale, ha concluso: quando l’autorità è stata contrapposta ai più forti imperativi morali del soggetto, al ferire gli altri e con le urla delle vittime che risuonano nelle orecchie, l’autorità ha vinto il più delle volte. L’estrema disponibilità delle persone a fare di tutto su comando di un’autorità costituisce la principale scoperta dello studio.
Cosa significa tutto questo per noi? Beh, chiediti chi indossa i camici oggi e chi sono i soggetti di questo studio sull’obbedienza cieca. I politici e chi gli sta intorno fanno di tutto perché ci sottomettiamo alla loro autorità, per indignarsi quando sono colti a mentire e per richiedere che seguiamo gli ordini.
In questo studio sull’obbedienza nel mondo reale, le imposizioni di massa, i bambini con la museruola, gli obblighi vaccinali e la segregazione forzata imposta da coloro che indossano camici da laboratorio reali o figurativi sono il nuovo trattamento d’urto, e ci stanno studiando per vedere fino a che punto possono arrivare e per quanto tempo obbediremo.
Lo statista del XVIII secolo Edmund Burke disse che “L’unica cosa necessaria per il trionfo del male è che gli uomini buoni non facciano nulla”. La tirannia avanza lentamente centimetro dopo centimetro, editto dopo editto, mandato dopo mandato, sgretolando le nostre libertà finché non resterà nulla di ciò che prima davamo per scontato. Il filosofo Ram Daas ci dice che “Non puoi uscire da una prigione nella quale non sai di essere”. È tempo di comprendere che la prigione dell’obbedienza che siamo portati a credere sia normale e giusta non è né l’una né l’altra. La disobbedienza alle autorità quando ha un senso morale farlo per rimanere coerenti al nostro senso di giusto e sbagliato è l’arma più potente che abbiamo.
Martin Luther King jr ha affermato che “Si ha la responsabilità morale di disobbedire a leggi ingiuste”.
Gandhi ci ha detto “La disobbedienza civile è un dovere sacro quando lo stato diventa illegale o corrotto”.
È nostra responsabilità morale e sacro dovere disobbedire, e dobbiamo farlo ora. Anche se possiamo essere sconvolti dal fatto che il 65% dei soggetti nell’esperimento Milgram abbiano obbedito ciecamente all’autorità, possiamo essere incoraggiati dal fatto che il 35 percento non l’abbia fatto. Si sono opposti in nome di ciò che è giusto. Ma ecco la parte migliore dell’esperimento che vorrai sapere: quando un soggetto si è rifiutato di obbedire e altri ne sono stati testimoni, la disponibilità di quegli altri a continuare a infliggere gli shock è crollata dal 65% a solo il 10%. Cosa prova questo? Che il CORAGGIO È CONTAGIOSO.
Quando rimani fedele al tuo cuore e disobbedisci a ciò che sai essere sbagliato, stai ispirando con forza anche gli altri a fare lo stesso. Esercitando il nostro coraggio possiamo spronare ed attirare altre persone ad unirsi a noi. Oppure possiamo restare a guardare, non fare nulla e semplicemente obbedire. Quando sarà tutto finito, da che parte della storia vorrai stare? Dalla parte dell’obbedienza o dalla parte del coraggio? La scelta è tua.
Perfetto! Una fotocopia di quanto penso anch’io, e tutt’altra musica da quella suonata dai finti, sedicenti “risvegliatori di coscienze” neospiritualisticheggianti, pifferai magici in formato mignon di cui è pieno il web oggigiorno e dei quali il soggetto di cui al link di seguito costituisce, con il suo invito alla sottomissione perché ribellarsi sarebbe un segno di paura e non di sicurezza, esemplare paradigmatico, un vero inquinatore cognitivo; molto utile per chi vuol continuare a sottomettersi senza neppure manifestare il proprio autentico pensiero raccontandosi però che lo fa per “consapevolezza spirituale”, e placando così la sua irrequietezza con un saporito bocconcino falsamente “spiritualista” :
http://www.salvatorebrizzi.com/2022/01/intolleranza-serpeggiante.html
Disobbedienza e resistenza!
DISOBBEDIENZA E RESISTENZA!!!
Io lo so da che parte sto.
Sono un’insegnante ultracinquantenne sospesa.
Credo che possa bastare.