(Dalla Lezione V, HSU, del 19 febbraio 2023)
FIERI DI ESSERE UNICI AL MONDO
Abbiamo buoni e solidi motivi per andare fieri di quanto stiamo facendo. Abbiamo buoni motivi per lodare e benedire la nostra appartenenza a una cultura d’avanguardia, a una filosofia nel contempo millenaria ed innovativa che è davvero unica nel suo genere. Unica in quanto si pone coraggiosamente contro i dogmi e i diktat che il potere politico-economico- industriale-sanitario-mediatico continua ad imporre alla cittadinanza nel nostro paese e fuori di esso. Parlare di scienza igienista implica inevitabilmente misurarsi con la materia medica. Per quanto oggettivi cerchiamo di essere, le nostre posizioni alla medicina convenzionale suoneranno assai dure, ma troviamo che, all’infuori del pronto soccorso, all’infuori degli interventi di urgenza e di alcune cure specialistiche, c’è ben poco da salvare nella medicina ufficiale dei nostri giorni.
EBBENE SÌ, PARLERÒ DI FALLIMENTO SENZA MEZZI TERMINI
In effetti, i giudizi più pesanti, più ironici e più corrosivi sulla medicina provengono dagli stessi medici. Le premesse del fallimento c’erano tutte fin dagli esordi. Voler definire le disfunzioni del corpo come malattie, e per giunta come malattie da silenziare e da sopprimere, quando invece si tratta non di malattie ma di logiche conseguenze basate sulla Legge Universale di Causa ed Effetto, quando invece si tratta di scelte decisamente sbagliate sul piano alimentare, sul piano del pensiero e dell’azione, sul piano dei comportamenti e degli stili di vita, è solo il primo esempio di come mettersi dalla parte del torto. Se poi in concreto si pretende di curare tali cosiddette malattie (che invece sono benettie) con dei farmaci soppressivi che azzerano i sintomi stessi, che bloccano i campanelli d’allarme e i moniti che le cellule e i sistemi difensivi del corpo mettono in atto al fine di farci guarire stabilmente nel più breve tempo possibile da ogni nostra disfunzione, è chiaro che il naufragio sanitario è totale, oltre che irreversibile.
BRAVI CHIRURGHI MA PESSIMI GUARITORI
Nelle scuole di medicina sono impeccabili ad insegnare le tecniche farmaceutiche e le tecniche chirurgiche. Gli studenti hanno modo di affinare le loro abilità professionali di taglio e sutura facendo ampio uso di cadaveri umani, oppure praticano ed esperimentano sui poveri animali, vivisezionandoli, drogandoli, sottoponendoli a inaudite e inutili sofferenze. Il protocollo medico pretende poi che per ogni patologia nota esista uno schema fisso di cure, una cura standard, quando è risaputo che ogni persona è profondamente diversa da tutte le altre, che ogni persona è unica al mondo e che non è assoggettabile a trattamenti standardizzati.
INSEGNAMENTI MEDICI COSTANTEMENTE DISEDUCATIVI
La scienza igienista ha messo il dito su queste clamorose piaghe della medicina sul piano curativo. Se poi passiamo al piano alimentare piove sul bagnato. Esiste un lungo elenco di manchevolezze e di errori. Dare preferenza alle diete carnivore ed alto-proteiche è il primo esempio. Dire alla gente di bere acqua a catinelle, quando tale acqua fa soltanto male e non depura affatto, non drena affatto il corpo ma lo gonfia e lo appesantisce, deve far riflettere. Serve ovviamente per questo frutta acquosa fresca. Ma la frutta viene demonizzata in campo medico. Come del resto viene demonizzata l’esposizione al sole. Bravi inoltre a raccomandare-prescrivere-obbligare farmaci, sieri e integratori sintetici. Questo è il mondo medico che noi ci siamo trovati a dover affrontare.
UNA MEDICINA LIBERA DI FARE IL BUONO E IL CATTIVO TEMPO
Il fatto che la medicina sia riuscita a proporsi come leader assoluta ed esclusiva, e ad ammantarsi di un alone di quasi-divinità agli occhi della gente comune, le ha permesso di comandare a bacchetta, di influenzare e condizionare la popolazione fino a schiavizzarla mentalmente. Le ha permesso altresì di aggregarsi al grande business dei farmaci, dei sieri e degli integratori, le ha permesso di diventare il gioiello prezioso e ultra-redditizio dei partiti, dei governi, delle istituzioni, delle scuole, degli spot televisivi. Tutte cose che ben sappiamo. Ma la medicina è andata ben oltre. Si è permessa impunemente di inventare malattie inesistenti, di rendere infettive e contagianti malattie che non lo sono per niente. Lo ha fatto a partire dai secoli scorsi con pellagra, scorbuto e beri-beri, creando drammi e inutile panico tra la gente. La medicina ha persino messo a soqquadro l’economia mondiale, bloccando gli scambi, impedendo la mescolazione delle persone, mettendo in grave crisi il turismo e i traffici aerei. È stata pure capace di imporre al mondo intero le sue odiose e ridicole mascherine, i suoi tamponi, i suoi falsi test e le sue inoculazioni.
TANTA MATERIA E NIENTE ANIMA
Importante citare il materialismo nel quale si muove la medicina contemporanea. Ignorare che il corpo umano è costituito in modo preponderante di emozioni, di spirito e di anima è una colpa gravissima. Cosa poteva fare ancora la medicina per dequalificarsi? Già aveva imposto al mondo l’uso disinvolto del bisturi, il ricorso ad operazioni devastanti quali l’asportazione dei tumori, le cure chemio e tutte le altre innumerevoli storture e brutture della materia medica.
APPARATO SANITARIO QUANTO MAI FRAGILE
La novità è che l’apparato sanitario sta scricchiolando. Del resto, una struttura che poggia su pilastri precari ed insicuri non poteva che sprofondare. Se questo apparato si regge tuttora in qualche modo, lo fa più che altro per forza d’inerzia e soprattutto per gli appoggi politici di cui gode. Sia ben chiaro che non tutto è oscurantismo, non tutto è marcescente. Esiste per fortuna una vasta schiera di medici di valore, bravi, onesti, trasparenti e persino umili. Ma questo non cambia le carte in tavola, dal momento che essi non vengono messi nella condizione di poter contare.
NESSUNO CI HA MAI REGALATO NIENTE
Un dettaglio di non poco conto è che noi non siamo mai saliti sul comodo e redditizio carro del venditore. Al contrario, abbiamo dovuto lottare duramente per conquistarci uno spazio vitale. Abbiamo subìto per anni una ininterrotta opera disgregatrice. Siamo stati oggetto, e lo siamo tuttora beninteso, di un costante tentativo di ignorare e disconoscere il nostro lavoro e la nostra missione. Questa lotta ci ha però forgiati, ci ha dato la giusta tempra, ci ha resi straordinariamente forti e resilienti. Il tentativo di isolarci dal contesto delle scienze ufficiali, delle scienze osannate, sponsorizzate e tenute su un piatto d’argento ha rivelato l’arroganza e la pochezza dei cosiddetti grandi poteri. Ed è dunque giusto che oggi noi mettiamo in evidenza senza riserve, senza timidezza, senza complessi di inferiorità di alcun genere il nostro grande lavoro e i formidabili risultati che stiamo conseguendo. Rappresentiamo l’avanguardia in campo alimentare, comportamentale, filosofico. Siamo la punta di diamante nel settore degli appropriati stili di vita. E siamo consci ed orgogliosi di essere una spina nel fianco del sistema dominante, di un sistema dominante che non è più tale, avendo esso dimostrato i suoi limiti, il suo fiato corto, la sua mediocrità.
IL CREATORE CI HA DATO DELLE ALI: ABBIAMO L’OBBLIGO DI VOLARE E NON DI STRISCIARE
Se mi si chiede come vedo il futuro della scienza igienista, io sono un ottimista per natura, e pertanto non servono troppe profezie favorevoli. Basti dire che ci muoviamo rispettando le regole, seguendo le leggi universali, e questa è di per sé una garanzia. Ci sono del resto abbondanti segnali che parlano a favore del percorso igienista. Nessuna altra scuola al mondo è in grado di offrire delle soluzioni e delle risposte altrettanto risolventi, altrettanto sensate, altrettanto pacifiche ed armoniose. Nessun’altra scuola sa essere coerentemente rispettosa nel contempo di noi stessi, del prossimo e del pianeta nell’assieme. Ed è proprio questo che significa volare ad alte quote.
FIDUCIA, FIDUCIA E FIDUCIA
Cosa dobbiamo fare singolarmente? Dobbiamo fidarci e credere in modo fermo nel percorso che abbiamo intrapreso, nelle cose che stiamo facendo in concreto. È scontato che esistano opinioni diverse dalle nostre e tentativi di screditamento. Fatto è che noi siamo soggetti superiori a queste banalità e a queste piccolezze. Basta chiedere agli avversari che ci presentino le loro alternative e che le spieghino in dettaglio, e ci renderemo conto che quanto essi propongono è ben poca cosa, e che non porta alcun vantaggio. Se poi ci fosse in noi della debolezza ideologica e delle lacune di conoscenza, siamo tenuti chiaramente ad azzerarle. Non esiste altro modo che mantenere la conoscenza di noi stessi, di come siamo fatti e di quali sono le nostre esigenze reali, ai massimi livelli. Non esiste altro modo se non quello di affinare le nostre percezioni e il nostro dialogo con il corpo. Dobbiamo necessariamente approfondire ed aggiornare quanto già sappiamo, dobbiamo saper guardare al nostro interno ed entrare nell’estremamente piccolo, nel mondo delle cellule, di batteri, dei mitocondri, del Dna, dei telomeri e così via. Ma, sopra di ogni altra cosa, dobbiamo conoscerci meglio sotto il profilo spirituale.
DARE UN SIGNIFICATO ALLA NOSTRA PRESENZA
Dobbiamo diventare consapevoli del ruolo essenziale e specifico che tutti abbiamo come persone. Del ruolo che abbiamo uno per uno. Dobbiamo insomma dare senso e significato alla nostra presenza sul pianeta terra. Dobbiamo riflettere e meditare sulle cose che facciamo, ed anche su quelle che non facciamo. Solo in questo contesto il nostro tempo e la nostra esistenza acquisiscono il giusto valore.
LA NOSTRA PLANT BASED DIET NON CONOSCE AVVERSARI
L’alimentazione non è tutto, tuttavia rimane indispensabile per darci energia e per fare le cose che contano. Il nostro modo di alimentarci è scientificamente giustificato, è un punto fermo, non è assolutamente in discussione. Il benessere psico-fisico che esso apporta ed assicura è evidentissimo. Lo possiamo verificare su noi stessi. Proviamo ad esempio a mangiare un panino con la nutella, oppure una piadina con del salame o degli hamburger. Ci ritroveremmo con la bocca impastata, con l’alito pesante e con una insopprimibile sete. Se invece beviamo un succo d’arancia, o se addentiamo una fetta di anguria o di melone a stomaco vuoto, seguito (dopo una mezz’oretta) da un panino con radicchio e pomodoro e dei carciofini sott’olio extravergine, o con del patè di olive, capiremmo l’immensa differenza. È assolutamente necessario imparare a leggere come funziona il nostro corpo, quali sono le cose che esso gradisce e preferisce.
NIENTE PRIVAZIONI E NIENTE SOFFERENZE
Tiriamoci via dalla mente che una dieta vegan-crudista o anche una dieta vegetariana intelligente significhi privazione, sacrifici e rinunce. Al contrario, ci sono magnifiche ricette a disposizione, ci sono scelte molto più ampie e piacevoli rispetto a qualunque altra dieta. Dobbiamo saperci focalizzare sulla bellezza della vita nell’ambito vegetariano. È anzi opportuno e doveroso da parte nostra esprimere gratitudine per l’eccellenza del cibo che stiamo assumendo. Teniamo presente che siamo molto di più di un corpo fisico, che siamo dotati di coscienza e di anima, e che siamo interconnessi con l’intero universo visibile ed invisibile, con la via Lattea e le galassie. Noi siamo cittadini dell’universo e non solo della terra. Non ci è concesso di sottovalutarci. Siamo esseri speciali. Siamo grandi anime.
ABBIAMO IL DOVERE DI VIVERE AL MEGLIO E DI DARE IL BUON ESEMPIO
Il nostro potenziale come gruppo è ancora più straordinario. L’unione fa la forza. Serve una sintesi generale? Serve forse una iniezione di entusiasmo? Se solo sapessimo guardare meglio al nostro interno troveremmo tutte le risposte del caso. Ma voglio citare come conclusione un fatto incredibile. Parlo spesso in senso critico dei medici, ma non tutti i medici sono uguali. Ce n’è uno davvero fuori della norma, ed è il dr John Sharffenberg, classe 1923, 100 anni quest’anno. Quale il suo lascito morale? “Puoi e devi puntare al vivere meglio e a lungo, mediante una Plant Based Diet”, queste le sue testuali parole. Estremamente importante evitare la carne, ogni tipo di carne. Essa è da sempre la causa numero uno di morte precoce tra gli uomini. Conclusione? Siate tutti vegetariani e vivrete sani e felici. Stampatevelo nella mente per il benessere del corpo e dell’anima.
Valdo Vaccaro
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