PIÙ FRUTTA E VERDURE CRUDE (E MENO TUTTO IL RESTO) UGUALE PIÙ SALUTE E MENO MALATTIE
Numerosi studi epidemiologici in Italia e all’estero confermano che l’insorgenza delle malattie cardiovascolari, delle patologie cronico-degenerative, delle patologie rare, dei tumori di diverse specie, diminuisce drasticamente in proporzione all’aumento del consumo di frutta e verdura, soprattutto crude.
L’OMS e la Comunità Europea raccomandano oggi di consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno, preferibilmente di stagione e di produzione locale, in rispetto al fattore freschezza.
Non è ancora esattamente quanto stabilito dagli esperimenti di Cambridge 2000, dove i 5 pasti al giorno sono di sola frutta, mentre le verdure restano raccomandate ai 2 pasti principali, ma si tratta sempre di un notevole avvicinamento, a cui le istituzioni sanitarie e politiche vengono fatalmente trascinate dall’evidenza dei fatti, nonostante le forti ed immaginabili resistenze interne delle fazioni conservatrici.
La frutta e la verdura catapultate dunque di forza al centro dell’alimentazione, e non più lasciate ai margini come alimenti estetici ed eventuali, come sostanze accessorie e di contorno.
LE SOSTANZE DEL MONDO VEGETALE VALIDE PER UCCELLINI E CONIGLI. LA TRADIZIONE DELL’AGROALIMENTARE E DEL SAPER VIVERE ITALIANO.
Cosa ci sarà mai poi di tanto speciale nella frutta, che è stata messa sugli alberi per gli uccellini, e nelle verdure, che sono state piantate sulla terra per i roditori e i conigli? Si chiede il mangiatore della cosiddetta tradizione mediterranea-moderna, quello che si illude ancora di essere in linea col Saper vivere italiano, e con la Salvaguardia dell’identità nazionale delle buone tradizioni italiche (frasi che si sono sentite a una delle varie fiere del disgusto tenutasi in questi giorni a Bologna la Grassa).
Quello che si ingozza di salmone affumicato e di prosciutto crudo, di gorgonzola e grana, di speck e cotechino, di trippa e ossobuco, accompagnati da vini doc, convinto di dare a se stesso il meglio e il massimo in fatto di gusto e di salute, almeno fino a quando non sente la sirena dell’autoambulanza sottocasa, che qualcuno ha dovuto chiamare proprio per lui.
Quello che grida allo scandalo e alla bestemmia quando gli si mettono sotto il naso le prove lampanti che il latte fa davvero male a piccoli e adulti, e che tutte le carni bianche, rosse o altrimenti colorate, non sono altro che il preambolo e il precursore della putredine e del cancro.
Quello che gli puoi toccare qualunque cosa, incluso al limite la fidanzata e la moglie, incluso il partito politico e la squadra del cuore, ma non assolutamente il bianco-rosso che rappresenta i lager e le stalle, i campi di concentramento per innocenti vittime quadrupedi, e i lugubri e nefandi negozi che ne derivano, ridondanti di pezzi di cadavere in putrefazione e di sostanze lattee tolte alla prole dei cadaveri stessi.
Gli puoi togliere tutto, ma non il sangue e il latte, il caffè a colazione, il salame e la damigiana in cantina.
I COMPONENTI SPECIALI CHE RENDONO MAGICHE ED ECCEZIONALI LA FRUTTA E LA VERDURA
1) L’ACQUA BIOLOGICA DISTILLATA, che rappresenta il 70-90% del peso dei vegetali (e che rispetta alla perfezione la composizione acquea del corpo umano, pure attestata sul 70%).
2) I CIBO-ENZIMI o VITALIE o BIOCATALIZZATORI, che permettono l’auto-digestione dei vegetali crudi a costo digestivo-energetico zero.
3) Le VITAMINE NATURALI, piccole molecole che consentono lo svolgimento delle reazioni metaboliche, e che sono dotate di poteri anti-acidificanti, anti-ossidanti, e di contrasto all’invecchiamento cellulare.
4) I MINERALI ORGANICATI NATURALMENTE, che mantengono forte e flessibile lo scheletro, permettono la trasmissione degli impulsi nervosi e la contrazione muscolare.
5) Il SALE NATURALE (cloruro di sodio), che si trova abbondante nel sedano crudo e nella rucola e nel crescione, e che è sale perfetto ed assimilabile, al contrario del velenoso e micidiale sale da cucina.
6) Lo ZUCCHERO NATURALE, che si trova nei succhi zuccherini freschi, perfetto ed assimilabile per tutti, sostanza chiave per la salute e la magrezza, al contrario dei velenosi e micidiali dolcificanti tipo lo zucchero confezionato o saccarosio, o peggio ancora la saccarina e l’aspartame.
7) Le FIBRE, che regolarizzano il transito intestinale, aumentano il senso di sazietà e riducono l’assorbimento eccessivo di grassi e di zuccheri.
8) Le PROTEINE VEGETALI assimilabili e commisurate al basso-proteico fabbisogno umano.
9) Gli ACIDI GRASSI POLINSATURI (Omega3 ed Omega6) VEGETALI, derivanti da PG o prostaglandine positive di tipo I e III, ottime ed assimilabili, in antitesi alle PG di pesce e carne (di tipo II-negativo, pesanti e dannose, ed aggravate dalla cottura che trasforma la parte lipida in creatine scassa-fegato).
10) Gli ORMONI VEGETALI, tipo le insuline e le inuline, regolatrici dell’assorbimento zuccheri, e contrastatrici naturali del diabete, e tipo gli auxoni, o fattori di crescita.
11) I FITOCHIMICI (o nutraceuti), che costituiscono la scoperta più interessante e decisiva per tutti, e che diventeranno necessariamente la base di ogni discorso dietetico serio, d’ora in avanti.
Queste molecole, che si trovano esclusivamente nella frutta e nella verdura e da nessuna altra parte, sono dotate di sorprendenti qualità benefiche che vengono rivelate esternamente da colori e toni e fragranze, e svolgono potenti azioni protettive sui vari organi interni del nostro corpo.
Ciascun vegetale contiene uno o più fitochimici che, insieme a vitamine-minerali-oligoelementi, agiscono in modo sinergico, potenziando al massimo le proprie virtù salutari.
I FITOCHIMICI ROSSI, CARICHI DI LICOPENE E ANTOCIANINE
Si trovano ovviamente in tutti i frutti e le verdure colorate di rosso, tipo anguria, arance rosse, pesche noci rosse, ciliegie, fragole, ravanelli, bietole rosse, erbette, pomodori, peperoni rossi, insalate rosse, uva rossa, ribes rosso, more di gelso rosse, uva spina rossa, mele rosse, melograni, e sono caratterizzati dalla presenza di due nutraceuti dotati di potente azione antiossidante: il licopene e le antocianine.
Il licopene è un carotenoide in grado di contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi, e protegge in particolare dal tumore della mammella e di quello dell’ovaio nelle donne, e dal tumore della prostata e dei testicoli nei maschi.
I pomodori sono la fonte più importante di licopene e pare, almeno in questo caso, che una leggera cottura con aggiunta di olio di oliva renda la molecola addirittura più biodisponibile (sempre restando però i danni notevoli del calore a vitamine ed enzimi).
Tra i frutti, l’anguria è quella che ne contiene di più, seguita dalle fragole, dal ribes rosso, dal mirtillo rosso, dall’uva asinina, dai lamponi, dalle ciliegie, dalle uve rosse, dal dragon fruit rosso.
Inserendo queste sostanze nella propria dieta l’uomo si garantisce un rallentamento dell’invecchiamento cutaneo, una protezione dalla cataratta e dalle patologie neurovegetative (vedi Parkinson ed Alzheimer).
Le antocianine sono le molecole che danno il colore rosso a frutta e verdura. Sono indispensabili per contrastare la fragilità capillare, nella prevenzione dell’aterosclerosi e per il miglioramento della funzione visiva.
Le arance rosse si distinguono per il loro elevato contenuto di antociani, ma anche di vitamina C, nota per le sue qualità antiossidanti, immunostimolanti e cicatrizzanti.
I FITOCHIMICI GIALLO/ARANCIO, CARICHI DI CAROTENOIDI E FLAVONOIDI
Si trovano nei frutti e nelle verdure gialle tipo albicocche, arance gialle, cachi, mandaranci, limoni, nespole, uva ribes gialla, kiwi golden, meloni, zucche, zucchine gialle, carote, peperoni gialli, pompelmi, pesche, uve paglierine, lampone giallo, mango, durian, more di gelso gialle, uva spina gialla, pescocche, mele cotogne, pere, banane, ananas, papaia, datteri. I fitochimici più rappresentativi di questo gruppo sono i carotenoidi e i flavonoidi.
I primi vengono assorbiti insieme ai grassi alimentari, proteggono le cellule dai radicali liberi, si accumulano nelle cellule epiteliali e, se consumati in grandi quantità, conferiscono alla cute una tipica sfumatura giallo-arancione. I secondi esercitano la loro attività antiossidante prevalentemente a livello intestinale, dove neutralizzano la formazione di radicali liberi.
L’arancia, il limone e il peperone giallo sono molto ricchi di vitamina C che, in sinergia con questo gruppo, stimola la riparazione tissutale, svolge attività antiossidante ed aumenta l’assorbimento intestinale del ferro.
I FITOCHIMICI VERDI, CARICHI DI CLOROFILLA, CAROTENOIDI E ACIDO FOLICO
Si trovano nei frutti e nelle verdure verdi tipo kiwi, uva verde, fico verde, mela verde, uva spina verde, susine verdi, agretti, asparagi, basilico, bieta, broccolo, cavolo, cappuccio, cetriolo, cicoria, cime di rapa, indivia, lattuga, prezzemolo, rucola, tarassaco, spinaci, zucchina verde, cime di vite, asparagi di luppolo, asparagi di pungitopo, peperoni verdi, fagiolini verdi, piselli, germogli alfa-alfa, trifoglio, selene, valeriana, carciofi.
I fitochimici più rappresentativi del gruppo sono la clorofilla, i carotenoidi e l’acido folico. La clorofilla è responsabile del colore verde, è solubile nei grassi e possiede proprietà antiossidanti, astringenti e cicatrizzanti.
Inoltre riduce i flussi mestruali sovrabbondanti e aiuta a controllare l’odore acre del sudore e delle urine. Insieme ai carotenoidi, previene la perossidazione lipidica e riduce il rischio di sviluppare coronaropatie.
L’acido folico (o vitamina B9) migliora l’attività del sistema nervoso, protegge dall’anemia e dai tumori, e fa pure da alternativa e da integrazione alla vitamina B12. Broccoli, prezzemolo, spinaci e kiwi presentano pure un buon contenuto di vitamina C, che assolve sempre compiti fondamentali.
I FITOCHIMICI BLU/VIOLA, CARICHI DI ANTOCIANINE, CAROTENOIDI, BETA-CAROTENE E RESVERATROLO
Si trovano nei frutti e nelle verdure blu/viola, come il lampone blu, il fico scuro, il mirtillo la mora di rovo, la mora di gelso scura, il ribes nero, la prugna, l’uva nera, i radicchi scuri, la melanzana, il peperone viola.
I fitochimici più importanti del gruppo sono le antocianine, i carotenoidi, il beta-carotene ed il resveratrolo, tutti accompagnati da abbondante vitamina C, da potassio e magnesio, nonché da molta fibra solubile. Le antocianine svolgono attività antiossidante, diminuiscono la fragilità capillare e l’aggregazione piastrinica.
I carotenoidi riducono il rischio di sviluppare tumore, rallentano l’invecchiamento cutaneo e proteggono da ictus e infarto. Il beta-carotene migliora la visione, stimola il sistema immunitario e facilita l’abbronzatura.
Il resveratrolo è il fitochimico di più recente scoperta e si trova abbondante nell’uva nera, soprattutto nei vitigni autoctoni (come l’uva baccò friulana). Per le sue spiccate proprietà antiossidanti è in grado di ridurre l’incidenza di infarti e ictus.
Nei frutti di bosco e nel radicchio scuro sono contenute le maggiori quantità di vitamina C, che, associata a questi nutraceuti, diventa protettrice di vene, capillari e delle vie urinarie.
Buone quantità di potassio sono contenute nel radicchio, nei fichi, nel ribes, nelle more e nelle prugne, il cui consumo è associato a un minor rischio di malattie cardiovascolari e di ipertensione arteriosa.
Le melanzane invece sono ricchissime di magnesio e rappresentano le verdure meno caloriche del gruppo.
Tutti gli alimenti blu/viola sono caratterizzati da un elevato quantitativo di fibra solubile che regola l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri semplici e favorisce lo sviluppo della flora batterica intestinale.
I FITOCHIMICI BIANCHI, CARICHI DI QUERCITINA, ISOTIOCIANATI, FLAVONOLI, FLAVONI E CATECHINE
Si trovano nei frutti e nelle verdure a pasta bianca, tipo mela, pera, noce di cocco, rambutan, longan, dragon-fruit, aglio, cipolla bianca, cavolfiore, porro, finocchio, fungo, sedano bianco, patata, patata dolce, castagna, topinambur.
I fitochimici qui più importanti sono la quercitina, gli isotiocianati, i flavonoli, i flavoni e le catechine. La quercitina è sostanza antiossidante ed antiallergica, molto attiva nella prevenzione dei tumori.
Gli isotiocianati sono invece utili nella prevenzione dell’invecchiamento cellulare. I flavonoidi (flavonoli, catechine e flavoni) sono potenti antiossidanti e protettori dell’attività polmonare.
Le cipolle sono i vegetali più ricchi di quercitina e, grazie al loro contenuto di flavonoidi, contrastano la perdita di calcio dalle ossa (osteoporosi). Aglio e porri si distinguono per la presenza di allisolfuro che fluidifica il sangue e protegge l’organismo dagli eventi trombo-embolici.
Il selenio, oligoelemento ben rappresentato nei funghi, previene l’ipertensione arteriosa, l’anemia e numerose forme di tumore.
E CON QUESTO? DOVE VOLETE ARRIVARE VOI VEGANI? I FITOCHIMICI DELLE PIANTE CE LI POSSIAMO PAPPARE PURE NOI MANGIATORI DI SALME
Ecco che interviene di nuovo il carnivoro a dire la sua. Non penserete mica che tutte le belle cose sopra elencate, e tutti i bei colori citati siano forse un’ esclusiva vostra?
Noi abbiamo ottimi cuochi e favolosi chef, capaci di intercalare la trota con la ciliegia, il prosciutto col melone, l’anatra con l’arancia, lo spezzatino con la pera, le cervella di manzo coi lamponi e i mirtilli.
Quelli come te, caro Gargantua, non hanno capito una cosa fondamentale, e cioè che frutta e verdura non si sposano in alcun modo con la carne, essendo materiali reciprocamente incompatibili, e la prova di questo sta nei gravissimi fenomeni di fermentazione-putrefazione che avvegono in voi a livello gastrointestinale.
Il vostro dente dolce è stato sostituito da tempo dal dente insanguinato, incapace ormai di distinguere e di apprezzare certe differenze.
Tu vorresti avere tutto ed abbracciare tutto, sia l’inferno delle carni che il paradiso della frutta, sia il grigiore fetido del materiale obitoriale dei tuoi piatti che le fragranze e i colori della frutta viva. Purtroppo per te, tutto ciò è impossibile.
IL PARERE DELL’AMERICAN DIETETIC ASSOCIATION, IL PIÙ IMPORTANTE ENTE MONDIALE DI ALIMENTAZIONE
La American Dietetic Association (ADA), l’associazione più importante a livello di alimentazione nel campo alimentare, e i Dieticians of Canada, altra prestigiosa organizzazione canadese, affermano congiuntamente che le diete vegetariane-vegane correttamente bilanciate sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale, appropriate per tutti gli stadi del ciclo vitale.
Questo significa che sono perfettamente valide per l’adulto, la donna in gravidanza, la donna in allattamento, il bambino nella prima e nella seconda infanzia, l’adolescente, l’anziano, lo sportivo.
Tali diete comportano benefici evidenti per la salute, e diventano fattore di prevenzione in numerose patologie come l’aterosclerosi, l’ipertensione arteriosa, l’obesità, il diabete mellito, l’osteoporosi, i tumori, le malattie cronico-degenerative.
I dati riguardanti i fitochimici sono stati oggetto di un corso di nutrizione tenutosi nelle scorse settimane a Milano da parte della SSNV, Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana, che si avvale della collaborazione di alcune brave nutrizioniste italiane come la dr Michela De Petris, medico-chirurgo specializzato in Scienza dell’Alimentazione, e Luciana Baroni, medico-chirurgo, neurologa, geriatra e nutrizionista.
UNA SOLA OBIEZIONE, CHE DIVENTA PURE CONSIGLIO PREZIOSO PER CHI USERÀ QUESTO ARTICOLO COME SCHEMA O MANUALE BILANCIATO DELLA PROPRIA FUTURA ALIMENTAZIONE
La dr Baroni in particolare, ha dato un paio di consigli che mi permetto di non condividere. Ha infatti osservato che sarebbe opportuno privilegiare le verdure rispetto alla frutta. Ed ha poi raccomandato di assumere sufficienti quantità di alimenti critici, come gli acidi grassi polinsaturi Omega3, il calcio, la vitamina D, la vitamina B12.
Premesso che quando si dice frutta si deve sempre intendere tutta la frutta, anche quella non dolce chiamata generalmente ortaggi, tipo pomodori, zucchine, cetrioli, peperoni, zucche, piselli, fagiolini, questa ritrosia ormai atavica verso la frutta dipende oltre che da assurdi pregiudizi culturali, dall’incompatibilità associativa che i frutti dimostrano verso i cibi proteici di origine animale e verso i cibi comunque cotti.
Da sempre avvertiamo la gente di mangiare la frutta a stomaco vuoto, salvo che si tratti di mele, ananas e papaie, che hanno la dote di non fermentare grazie ai loro enzimi anti-fermentativi, per cui possono essere consumate prima, durante e dopo i pasti senza fare o subire grossi danni.
Non è che angurie e meloni, uva e ciliegie e pesche siano per questo cibo difettoso. Sono anzi il meglio del meglio, in quanto sono il nostro tipico cibo di elezione.
Il difetto sta nei non-cibi, nei cibi-junk, nei cibi concentrati, nei cibi cotti, eventualmente presi in precaria associazione. Quanto all’inclusione degli alimenti critici, insisto a dire che gli alimenti davvero critici restano l’acqua biologica, gli enzimi e la vitamina C naturale.
Che non manchi mai nel menù giornaliero una manciata di mandorle e di noci varie al naturale (non salate e non arrostite), e una scodella di fiocchi d’avena con latte di cereali, più tre cucchiai di farina di girasole e di sesamo, di semi di lino e germe di grano, accoppiati a un’ora di attività fisica e un’ora di sole, e tutte le carenze del mondo vanno a farsi benedire, purchè si sappia rinunciare ad aspirine, sigarette, farmaci, caffè, alcolici, latticini e cadaverine.
UN ARTICOLO ECCEZIONALE DI VERA SCIENZA, PERCHÉ COMPROMETTERLO E QUASI ROVINARLO CON ACCENNI POLEMICI?
Un’amica mi ha consigliato di lasciar perdere le battute contro la controparte carnivora, dimodochè l’articolo venga apprezzato da tutti per quello che è, ovvero per il suo contenuto scientifico.
Purtroppo non mi è possibile accontentarla. Più vero e scientifico, più vicino alla verità è il tuo lavoro, e maggiore fastidio dà il trastullarsi della controparte con l’errore e lo sconcio, il voler pretendere che la verità stia dalla parte del latte e del sangue che essa continua a far zampillare dai campi di sterminio chiamati stalle, dalla parte di quelli che inquinano e pervertono l’atmosfera terrestre, dalla parte di chi consuma 2500 litri d’acqua per produrre un singolo hamburger e 9000 litri per produrre un paio di scarpe di cuoio, lasciando 1,5 miliardi di persone nella sete, dalla parte di chi spreca risorse e favorisce il colpo finale alla foresta Amazzonica e al mondo intero.
Se è vero che il quadrato costruito sull’ipotenusa è sempre uguale alla somma dei quadrati costruiti sui cateti, chi viene a raccontarmi il contrario non mi può lasciare indifferente. Nel mio piccolo, resto in tutto e per tutto un ammiratore e un allievo di Pitagora.
Valdo Vaccaro
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