HERPES MEDICO ED HERPES IGIENISTICO

da 31 Gen 2014Herpes simplex

LETTERA

Gentile Valdo, la seguo da tempo, ma è la prima volta che le scrivo. Mi chiamo Gioia, ho 63 anni, insegno e sono napoletana, ma vivo per lavoro a Madrid.

DIAGNOSI DI HERPES E DIETA ADEGUATA

Mi hanno diagnosticato 2 herpes simplex, tra cui uno labialis. Mi curo con aciclovir dorom (5 al giorno!) e vorrei chiederle se a Madrid c’è un centro o un medico che faccia capo a lei. Aggiungo che vorrei saper se mi può consigliare una dieta adeguata. So che lei è così gentile da rispondere e perciò resto nella speranza di un suo riscontro! La saluto con grande stima. Gioia


RISPOSTA

LA MONTAGNA CHE VIENE DA MAOMETTO

Ciao Gioia. Sbagli tutto a curarti con degli antivirali. Non caverai un ragno dal buco, in quel modo. Non possiedo centri medico-igienistici in Italia o fuori di essa, ma solo tanti amici e amiche che mi seguono, che mi creano conferenze e che mi invitano ai colloqui privati individuali, tendenza in forte rafforzamento nelle ultime settimane. La cosa mi ha colto impreparato e sorpreso. Dopotutto non tocco e non sfioro la gente, non ipnotizzo nessuno, non faccio opera di convincimento spirituale, religioso, politico o ideologico. Soprattutto non terrorizzo la gente con lupi mannari e mostriciattoli virali. A parte questo, che ha il suo peso, non penso affatto di meritare tutte queste straordinarie attenzioni.

QUELLO CHE FACCIO IN SEI PUNTI, SENZA TIMORE DI ESSERE COPIATO E DI PERDERE I DIRITTI D’AUTORE

Mi limito:

  • A non fare danni e a non spaventare,
  • A dare, o meglio ad innescare un motivato e logico barlume di speranza, di aspettativa, di fiducia e di grinta guaritiva,
  • Ad insegnare che l’unico guaritore infallibile al mondo non è il medico, l’omeopata, il dietologo, il nutrizionista, l’igienista, né tanto meno il farmaco o la cura o la sostanza magica di volta in volta proposta o prescritta, ma bensì il medico interno chiamato sistema immunitario o sistema autoguaritivo e riequilibrante interno,
  • A far capire, senza se e senza ma, che il corpo non va mai contro se stesso, a condizione che ci sappiamo schierare a suo fianco e che lo assecondiamo nelle sue funzioni,
  • A creare pensiero positivo e a far sgorgare motivazioni interne e voglia autentica di riprendersi in gente spesso indebolita, delusa, scarica e demotivata,
  • A non dare e a non fare nulla di materialmente rilevante, ma a tirar fuori, a risvegliare da ogni soggetto quelle risorse che già egli possiede al suo interno.

PLEASE DO NOT DISTURB, AMMONISCE IL CARTELLO DEL SISTEMA IMMUNITARIO

Un fine lavoratore della psiche? Uno dei tanti strizzacervelli in circolazione? Un prestigiatore particolarmente baciato dalla fortuna? La verità è che tutti i giorni ricevo testimonianze di crescente affetto da gente che sta meglio e che guarisce, controbilanciate da un numero assai esiguo di lamentele per chi resta a metà del guado con risultati non ancora convincenti. Non tratto, non medicalizzo, non curo e non guarisco nessuno. Può essere che io sia davvero bravo e coerente nel non rompere le scatole al sistema immunitario, nella applicazione della non-cura vincente, ossia in quel fare poco e niente, in quella non-interferenza che serve a favorire ed incrementare la remissione spontanea, ossia la naturale tendenza del corpo ad autoguarire.

QUALCOSA DI BUONO DEVE PURE ESSERCI NEI MIEI INSEGNAMENTI

Insegno a mangiare semplice e sobrio, ma sempre in modo libero e indipendente, senza infliggere sofferenze al prossimo? Certo che sì. Insegno a catturare il sole e l’energia elettromagnetica astrale diretta ed anche incapsulata nella frutta, nelle radici e nei germogli? Certo che sì. Insegno a non disperdere calorie e a non sprecare preziose risorse enzimatiche in digestioni difficili? Certo che sì. Insegno a respirare bene, non mediante pura e semplice iper-ventilazione, ma con modalità sperimentate ed includenti il buono dello yoga e quello del sistema ideato dal geniale scienziato russo Konstantin Butyenko? Certo che sì. E vengo ampiamente premiato dai risultati.

PER UN INSULTO CHE MI ARRIVA, CI SONO ALMENO MILLE MESSAGGI DI FERVIDA APPROVAZIONE

Lo dico senza esagerare e senza volermi cullare sugli allori. Chiederlo ai tanti che mi telefonano o che vengono alle conferenze sorbendosi centinaia di chilometri in autostrada-treno-aereo per scambiare una semplice stretta di mano o un abbraccio, sinceri, spontanei e gratuiti.

IL SARCOMA UTERINO-MAMMARIO NON HODGKIN DELLA PAOLA DI LUGANO, SCONFITTO IN POCHI MESI, È SOLO UNA DELLE TANTE PERLE

Chiederlo alla Paola da Lugano, organizzatrice della conferenza dell’11 gennaio 2014. Paola che, dopo una diagnosi mortale di sarcoma non-Hodgkin (1-3 mesi massimo di sopravvivenza), ha saputo ribellarsi e reagire, interpretando correttamente i miei libri e le mie tesine. In altre parole ha sconfitto radicalmente la cancerosità simultanea al seno e al sistema riproduttivo, riguadagnando nel giro di un anno un invidiabile stato di forma, di salute e di bellezza fisica, con assoluta sorpresa sua, di suo marito e degli stessi medici svizzeri autori della disperante diagnosi. Non è una bufala. Paola esiste in carne e ossa. È pure contattabile presso il gruppo elvetico “La forza della Natura”. L’hanno vista, sentita ed ammirata oltre 200 persone presenti alla conferenza di Lugano.

MESCOLIAMO PURE IL SACRO AL PROFANO

Ma veniamo al tuo problema specifico dell’herpes, mescolando in modo spero comprensibile il sacro al profano, scartabellando tra le mie ricerche garibaldine-ambulant e le auliche elucubrazioni dei blasonati cervelloni della medicina e della biologia. Non tutto quanto esprime la scienza ufficiale è da buttare via. Riconosco anzi che ci sono grosse e succulente fette di ottima fattura scientifica. Trovo ad esempio realistici ed affascinanti i concetti dell’equilibrio immunitario tra TH1 e TH2, nonostante l’eccessivo uso di sigle che a volte aiutano ed altre confondono e implicano l’acquisizione di una nuova lingua che non è l’inglese o l’esperanto, ma lo slang medicale imposto al pianeta.

ACEROLE, GUAVA, BACCHE GOJI E ROSA CANINA

Premettiamo, tanto per capirci e dire pane al pane e vino al vino, e tanto per non sbagliare, che i tuoi migliori farmaci saranno le acerole (ciliegie amarognole), bacche di goji, rosa canina frutti, guava, peperoncino rosso, ribes nero, mirtilli rossi e blu, fragole, broccoli, crescione, papaia, mango, ananas, mela, melagrana, ortica, asparago, tarassaco. In pratica acido ascorbico a raffica, ma tutto naturale e solo naturale! Anche perché il nome più comune di questo potente strumento di rivitalizzazione è Vitamina-C.

PARLIAMO ORA DI HERPES LABIALE E DI HERPES GENITALE

Si tratta, per la biologia e la genetica, di virus da Dna a doppio filamento, appartenente alla famiglia Herpesviridae suddivisa in 3 sottogruppi in base al sito di latenza:

  • Alfa-Herpesviridae (virus Herpes simplex e virus della varicella Zoster, sede di latenza terminazioni nervose del SNC),
  • Beta-Herpesviridae (Cytomegalovirus, sede di latenza endotelio ed epitelio di ghiandole salivari e tubuli renali),
  • Gamma-Herpesviridae (virus Epstein-Barr, sede di latenza cellule linfoidi).

LA DISINVOLTURA E LA SICUREZZA DELLE DEFINIZIONI MEDICHE NON CONVINCONO NESSUNO

Tutte considerazioni condivisibili nell’ambito di un ragionamento formale, istantaneo e fotografico, ma niente affatto logiche e soddisfacenti se guardate in senso operativo e funzionale. Come si giustificano questa sicurezza e questa disinvoltura medica nel definire e classificare dei microrganismi, quando non si sa nemmeno da dove vengono e perché, o si fa finta di non saperlo? Da dove arriva questa precisione millimetrica nello stabilire sedi differenziate di latenza, quando manca del tutto un razionale geografico ed eplicativo dell’intero fenomeno?

CHI È AL SERVIZIO DELLE MULTINAZIONALI NON POTRÀ MAI ESPRIMERE UNA SCIENZA CHIARA E TRASPARENTE

Le ricerche sui virus, evidenziate con disegni e ragionamenti ultra-sofisticati, sono sicuramente dettagliate e monumentali, ma alla fine risultano costantemente parziali ed improduttive, oltre che cervellotiche e cariche di ideologia pregressa, dove si tende a voler dimostrare le cose che comodano a Big Pharma più che le cose autentiche e trasparenti che servirebbero a rendere il tutto credibile, utile e costruttivo per la salute umana.

UN MOSAICO INCOMPLETO, CON ZONE OSCURE E SCONNESSE, NON È AFFATTO RASSICURANTE

Voglio solo dire che nella vita e nella conoscenza scientifica o si sanno le cose in modo chiaro e completo, per cui si riesce a fare una quadratura logica del cerchio, un completamento soddisfacente del mosaico, oppure si sta zitti e cheti, e al massimo si esprimono giudizi timidi ed ipotetici, evitando affermazioni perentorie e categoriche, cariche di antipatico dogmatismo.

HERPES LABIALE LATENTE NEI GANGLI DEL SISTEMA NERVOSO

“L’herpes labiale recidivante molto spesso è riconducibile ad anomalie ed infiammazioni croniche che si creano nell’organismo in presenza di intolleranze alimentari non diagnosticate e non adeguatamente trattate. È noto che, una volta contratto, il virus dell’herpes rimane nell’organismo per sempre, in forma latente, rifugiato nei gangli dorsali del sistema nervoso. Il mantenimento del virus nello stato di latenza è fortemente influenzato dalle condizioni di equilibrio o di disequilibrio del sistema immunitario”.

VIRUS ACQUISITI, VIRUS SILENTI E VIRUS INCAZZATI

Anche qui la musica non cambia. Condivisibili le responsabilità connesse a scarsa forza immunitaria. Ma parlare di virus contratto e trasmesso da qualcuno non si sa dove, come quando, perché, non è atteggiamento scientifico ma puro sfoggio di presunzione.

I T-HELPER 1 E 2, LINFOCITI-AIUTANTI SULLA BILANCIA DELL’EQUILIBRIO IMMUNITARIO

“Il controllo sul virus silente, e il mantenimento di questo nello stato di latenza, è esercitato da una componente specifica del sistema immunitario. Si tratta dei linfociti T Helper di tipo 1 (TH1), aventi funzione di organizzare la difesa contro i virus (parassiti endocellulari obbligati) e contro altri microrganismi che si comportano in modo analogo. L’efficienza di queste cellule TH1 nei confronti del controllo del virus dell’herpes dipende dalle condizioni di equilibrio della bilancia immunitaria. Figurativamente parlando, un piatto della bilancia è rappresentato dalla componente TH1, l’altro è invece costituito dai linfociti TH2, specializzati per rispondere ad invasioni da parte di microrganismi extracellulari e di antigeni di varia natura”.

L’EQUILIBRIO TRA LINFOCITI TH1 E TH2, TRA BATTERI SIMBIOTICI E DISBIOTICI, TRA BATTERI SAPROFITI E BATTERI PUTREFATTIVI-ANAEROBI

“La salute di un individuo, e l’assenza di manifestazioni sintomatiche, dipende dall’equilibrio esistente tra i due piatti della bilancia TH1 e TH2 e dalla prontezza di risposta, nei confronti dell’invasore. È importante sapere che i due tipi di linfociti, TH1 e TH2, sono antagonisti. Importante sapere che producono entrambi dei mediatori chimici con funzione inibitoria gli uni nei confronti degli altri. Il prevalere, ad esempio, dei TH2 comporta un abbassamento della risposta TH1 che, nel caso dell’herpes labiale, si traduce nell’incapacità di contenere efficacemente il virus in forma latente e di contrastare lo sviluppo di manifestazioni erpetiche recidivanti”.

CALA IL TH1 E AUMENTA L’HERPES

“L’herpes labiale ricorrente, infatti, come tutte le malattie virali, è una patologia favorita dalla diminuzione della risposta linfocitaria TH1 rispetto a quella TH2. Un fattore determinante nello spostare la bilancia immunitaria verso TH2 è rappresentato dal disequilibrio della flora batterica intestinale (disbiosi). Disbiosi significa scarsità di flora batterica intestinale benefica difensiva e sovraccrescita di microrganismi opportunistici e di patogeni intestinali (candida, enterobatteri) che, per la loro natura di invasori extracellulari, stimolano la proliferazione dei linfociti TH2, a scapito dei TH1, indebolendo ancor più le difese nei confronti dei virus erpetici”.

I PROBLEMI, SIA BEN CHIARO, STANNO TUTTI NELLE DISFUNZIONI INTESTINALI

“La disbiosi crea anche la mancanza di un’adeguata protezione microbica della mucosa intestinale, e la conseguente proliferazione dei patogeni. Innesca infatti il progressivo logorio dell’integrità microbica ed anatomica della barriera filtrante selettiva intestinale, consentendo l’ingresso nell’organismo di macromolecole indigerite e di tossine (coloranti, conservanti, metalli pesanti) che, essendo antigeni extracellulari, stimolano a loro volta l’attivazione dei TH2, a scapito dei TH1”. L’approccio nei confronti dell’herpes labiale recidivante prevede necessariamente il ripristino della barriera protettiva intestinale, condizione indispensabile per la costruzione di un terreno individuale in grado di contrastare efficacemente le recidive.

INTERLEUCHINE E RECETTORI

In altre parole, ci sono due tipi differenti di cellule T-assistenti a difesa da diversi microrganismi, e sono:

  • Il sistema TH1 contro bersagli intracellulari quali i virus endogeni-interni,
  • L’interleuchina IL-12 che stimola l’attivazione TH1,
  • Il sistema TH2 contro bersagli extracellulari o virus esogeni-esterni,
  • L’interleuchina IL-10 è coinvolta nell’immunità umorale o anticorpo-mediata, stimolata da batteri-parassiti-allergeni-tossine.

Ciascuna delle cellule T è attivata da diverse citochine. Nella salute c’è equilibrio fra attività TH1 e TH2. Nelle infiammazioni acute predomina il TH1 e viene soppresso il TH2. In quelle croniche predomina il TH2 e conduce alla produzione dell’anticorpo.Una volta presentato con un’infezione acuta, il sistema TH1 predomina (e TH2 è supressed). Nelle infezioni croniche, il sistema TH2 predomina conducendo a produzione dell’anticorpo.

SINDROME CRONICA DI AFFATICAMENTO

La sindrome cronica di affaticamento (CFS= chronic fatidue sindrome) è definita, secondo i test più aggiornati di verifica ad Oxford, come affaticamento fisico-mentale inabilitante severo almeno di sei mesi di durata. Qualcosa che interessa il funzionamento fisico e quello mentale. Altri sintomi correlati, specialmente mialgia, insonnia e dispersioni di umore, possono essere presenti. I test di verifica parlano di malattia attiva insoluta, ritenuta sospetto di probabile affaticamento, depressione, disordini psicotici di demenza, disordini di anoressia o bulimia, allergie, sensibilità chimiche, infezioni tipo candida e accumulazioni virali, dispersioni digestive tipo costipazione o diarrea cronica, sudore notturno, emicranie, paresi del muscolo, affaticamento e dolore del muscolo (fibromialgia), sindrome premestruale, cistite, fotofobia, ipotensione ortottica (vertigini e instabilità nel levarsi in piedi), tachicardia.

PROVE CONVENZIONALI DI LABORATORIO PER PAZIENTE CFS

Indicatori di infiammazione (VES), Analisi urine, Anticorpi nucleari ANA e Fattore reumatoide RF,  Indicatori di artrite reumatoide AR e di lupus LES, Prove tiroide T3, T4 e TSH, Prove adrenali, Prove virali come citomegalovirus, Epstein-Barr, Erpete umano virus 6, Coxachie virus, Prove immunitarie (conteggio cellule killer NK, conteggio eccessi alfa dell’interferone, conteggi alfa del tumore, conteggi interleuchine 1 e 2, conteggio rapporti alterati cellule T4/T8, conteggio carenze del soppressore T8, conteggio cellule oscillanti di T e B, conteggio anticorpi antinucleari, conteggio carenze di immunoglobuline, conteggio anticorpi antitiroidei).

PROVE AGGIUNTIVE DI LABORATORIO PER PAZIENTE CFS

Valutazioni funzionali della ghiandola adrenale, compreso le misure di cortisolo, Valutazioni DHEA-DHEAS (deidropiandrosterone, ormone steroide produttore di androgeni, elaborato dalla corteccia surrenale su stimolazione dell’ACTH ipofisario corticoprina, e presente nel siero in forma coniugata allo zolfo DHEAS deidropiandrosterone solfato, in uso nelle valutazioni di sospetto tumore virilizzante), Valutazioni sforzo ossidativo, Livelli omocisteina, Proteina C-reattiva, Indicatore sensibile di infiammazione, analisi tossine e metalli pesanti, Analisi antiparassitari e prodotti chimici organici, Attivazione sistema immune, Sforzo ossidativo da mancanza di glutatione, Disfunzione dell’endocrino, Affaticamento renale, Mancanza tiroide, Anomalie ipotalamico-pituitarie di asse, Carenze nei neutrotrasmettitori, Affaticamento droga-indotto.

320000 VIRUS E TANTI CARRETTI CARICHI DI CADAVERI

Il sistema immune inoltre è influenzato dal sistema endocrino (e gli ormoni addetti, compreso DHEA, melatonina, rapporto acido nitrico-perossinitrato). Per i medici la sindrome CFS è fonte di molta confusione. Parecchi virus sono stati associati a CFS, come il Virus di erpete umano 6 (Hhv-6), il Virus umano Epstein-Barr (causa di mononucleosi), il virus umano Citomegalovirus (virus di erpete), Coxsackievirus B1 e B4. Se pensiamo che, a completamento dei 100 trilioni di nostre cellule, esistono 320 mila famiglie di cellule diverse, ossia 320.000 virus diversi, di cui 10 mila giudicati pericolosi con irresponsabile approssimazione, ci rendiamo conto della babilonia e della baraonda virale che caratterizza il mondo dei neo-untori manzoniani.

I CACCIATORI DI VIRUS E GLI INVENTORI DI PESTILENZE

Basti pensare alle epatiti croniche A-B-C-D-E, mai dominate, mai vinte, mai guarite, grazie ai continui spropositi batterico-virali, grazie alle banali attribuzioni patologiche a mostri che non sono mostri, a morti che non sono vivi e nulla combinano se non nella bacata fantasia dei cacciatori di virus e degli inventori di Hiv-Aids, a detriti cellulari che sono presenti ma nulla fanno al di là di modesti danni ostruttivi innescati da indigestioni e da inappropriate curomanie iatrogene sul sintomo.

COMPOSIZIONE DEL SISTEMA IMMUNITARIO

Il sistema immune è un sistema complesso delle cellule e messaggeri chimici che funzionano per mantenere insieme le difese del corpo e proteggerci dalle infezioni patogene. I componenti specificamente in questione nell’immunità includono:

  • Antigeni virali che secernono messaggeri chimici, interferone (glicoproteine che attivano i macrofagi per formare cellule natural killer NK),
  • Interleuchina-2 (stimola la proliferazione di cellule citotossiche T e B),
  • Macrofagi,
  • Cellule T citotossiche (per contrastare antigeni specifici o virus),
  • Cellule B di memoria.

CELLULE KILLER MISURATE NEL 1993 DA RICERCATORI ITALIANI

Un articolo di malattia contagiosa clinica, pubblicato in USA, ha misurato la presenza di cellule killer attive in 50 individui in buona salute e 20 pazienti con affaticamento cronico clinicamente definito sindrome immune di disfunzione (CFIDS). I pazienti sono stati divisi in tre gruppi basati sulla severità di la condizione clinica. L’attività delle cellule NK è diminuita con la severità aumentante della circostanza. (Ojo-Amaize, Conley ed altri 1994). Alcuni ricercatori italiani avevano già scoperto nel 1993 che il virus umano 6 di erpete designa ed uccide le cellule come bersaglio di NK (Lusso, Malnati ed altri 1993).

NON SOLO VITAMINA-C MA ANCHE VITAMINA-E, ZINCO E BETACAROTENE

Supplementi indicati ad incrementare le cellule NK includono il beta-carotene, vitamina E, zinco steroidi DHEA. Erbe come l’Echinacea ed il Ginseng delle erbe sono pure stati indicati come stimolatori di attività cellulare NK.

CITOCHINE IDENTIFICATE DA JOHN DAVID E BARRY BLOOM NEGLI ANNI ’70

Le citochine sono molecole proteiche prodotte da vari tipi di cellule secrete in risposta ad uno stimolo, ed in grado di modificare il comportamento di altre cellule inducendo nuove attività come crescita, differenziazione e morte. La loro azione di solito è locale, ma talvolta può manifestarsi su tutto l’organismo. Le citochine possono quindi avere un effetto autocrino (modificando il comportamento della stessa cellula che l’ha secreta), o paracrino (modificando il comportamento di cellule adiacenti). Alcune citochine possono invece agire in modo endocrino, modificando cioè il comportamento di cellule molto distanti da loro. Hanno una vita media di pochi minuti. Le citochine sono mediatori polipeptidici, non antigene-specifici, che fungono da segnali di comunicazione fra cellule del sistema immunitario (linfochine o interleuchine) e fra queste e diversi organi e tessuti. La prima linfochina (migration inhibitory factor, MIF) venne identificata negli anni Sessanta da John David e Barry Bloom.

ERITROPOIETINA E FATTORE DI NECROSI

Queste proteine possono essere distinte in 4 gruppi (basati sulla loro struttura):

  • Ematopoietine, che includono diversi fattori di crescita, tra cui l’eritropoietina (Epo) e varie interleuchine,
  • TNF (tumor necrosis factor), tra cui il TNF alfa,
  • Chemochine tra cui MIP-1 alfa e Rantes,
  • Interleuchine dalla IL-1 alla IL-8.

INTERFERONI E CELLULE KILLER

Tra le citochine vi è la importante famiglia degli interferoni, che inducono le cellule a resistere a infezioni virali. L’IFN-y viene liberato dalle cellule NK e dai linfociti T e ha come bersaglio gli stessi linfociti T, i linfociti B e i macrofagi. L’IFN-alfa viene liberato dai leucociti e agisce sulle cellule normali con azione antivirale.

L’AZIONE SPECIFICA DELLE VARIE INTERLEUCHINE

L’Interleuchina-1 viene prodotta dai macrofagi e ha come bersaglio i linfociti T, linfociti B e altri tipi di cellule come gli epatociti dove stimola la produzione di proteine della fase acuta come la proteina C, permette l’extravasazione di molte cellule infiammatorie. L’interleuchina-2 viene prodotta dai linfociti T e agisce sulle medesime cellule T, sulle cellule NK e stimola la proliferazione e il differenziamento cellulare. L’Interleuchina-3 viene liberata dai linfociti TH1 e agisce sulle cellule emopoietiche indifferenziate come fattore di crescita. L’Interleuchina-4 è liberata dai linfociti TH2 e ha come bersaglio i linfociti B su cui stimola la crescita e la cosmutazione di classe verso le IgE. L’interleuchina-5 viene liberata dai linfociti T e agisce sui linfociti B in cui stimola la produzione di IgA. L’Interleuchina-10 viene prodotta dai linfociti TH2 e agisce sulle cellule TH1 inibendole. L’Interleuchina-11 viene liberata dai macrofagi e agisce sui linfociti B, sui precursori megacariocitici e induce crescita e attivazione.

CELLULE-BERSAGLIO E RECETTORI

Queste sotto-microscopiche proteine agiscono legandosi a specifici recettori localizzati sulle membrane cellulari delle cellule bersaglio e ognuno traduce uno specifico segnale che alla fine porterà a modifiche in quelle stesse cellule. I recettori che interagiscono con le citochine sono definiti recettori per le citochine o recettori accoppiati a chinasi, visto che il meccanismo di trasduzione del segnale prevede la mediazione di chinasi quali la JAK.

CARENZE JAK CAUSA DI MALATTIE EMATOLOGICHE E DI IMMUNODEFICIENZE

Le Janus Chinasi (JAK) sono una famiglia di tirosin-chinasi comprendente JAK1, JAK2, JAK3 e TYK2, tutte tirosin-chinasi non recettoriali coinvolte nella trasduzione del segnale mediato da numerose citochine, implicate a vario titolo nella maturazione e differenziazione delle cellule ematopoietiche e nella regolazione del sistema immunitario. Il difetto delle Janus chinasi può portare perciò a malattie ematologiche ma anche ad immunodeficienze a seconda della proteina interessata e del difetto genetico in questione. Per quanto riguarda le neoplasie ematologiche esse interessano maggiormente l’età adulta e, e solo raramente la pediatrica come nel caso della leucemia linfoblastica acuta LAL da mutazione del JAK2. Le immunodeficienze invece si presentano sin dall’età pediatrica e sono la SCID autosomica recessiva da difetto di funzione del JAK3 e la sindrome iper-IgE da alterazione del TYK2.

LE ALTERAZIONI DELLE JANUS CHINASI COME FATTORI CAUSANTI DI MALATTIA

La famiglia delle Chinasi Janus è stata oggetto di fervido studio negli ultimi anni, e l’interesse verso questa particolare famiglia di tirosin-chinasi non recettoriali si è ampliato fino a comprendere campi piuttosto distanti fra di loro. E stato chiarito, infatti, come queste molecole siano coinvolte nella trasduzione del segnale mediato da numerose citochine, implicate a vario titolo nella maturazione e nella differenziazione delle cellule ematopoietiche e nella generazione e regolazione delle risposte immunitarie. Ed è stato altrettanto ben documentato il modo in cui le loro alterazioni (sia in termini di aumentata o diminuita espressione genica, sia in termini di mutazioni) contribuiscano alla patogenesi di alcune immunodeficienza e di malattie ematologiche.

STIMOLAZIONE DEL TH1 CON NUTRIZIONE VITALISTICA E RADIANTE

La famiglia JAK consta di quattro membri, JAK1, JAK2, JAK3 e TYK2, e deve il suo nome ad una delle peculiarità della struttura terziaria di queste proteine, che, presenta due domini speculari, perciò i ricercatori si sono ispirati nell’appellarli al dio romano bicefalo Giano (Janus) conosciuto come Giano bifronte. Una nutrizione sana, sobria e vitale, completa di acidi grassi essenziali, vitamina-A, vitamina-E, DHEA e di melatonina, ha dimostrato di essere il massimo per stimolare il TH1 ed inibire il TH2. E su questo unico punto, non esito a dirmi totalmente d’accordo con l’intelligente e arguto medico che lo ha anonimamente espresso, confermando che, come è ampiamente risaputo, non tutti i monatti sono da buttar via.

PIÙ AVANZATA E TECNOLOGICA È LA CUROMANIA MEDICA, PIÙ DECADENTE E DEFICITARIA DIVENTA

Per la medicina interventista ultra-avanzata, nuove esaltanti prospettive della terapia con Jak-inibitori, farmaci immunosoppressivi attualmente in via sperimentale che nel futuro potrebbero rappresentare un importantissimo strumento nella terapia di molte malattie autoimmuni e nella prevenzione dei rigetti dei trapianti. Ovvio che il commento igienistico a queste prospettive non può che essere fortemente negativo e stroncante. Nessun segnale di ravvedimento. Nessuna lezione dai gravissimi errori del passato e del presente. Errare humanum est, ma perseverare dopo secoli di sciagurate scelte mediche, non può che essere diabolicum.

A MEDICINA E AD OMEOPATIA INTERESSA SOLO E SEMPRE IL SINTOMO

Permane e si aggrava in tutto questo l’irresistibile ed inguaribile istinto della medicina a curare invasivamente e a intervenire sul sintomo, lasciando intaccati i veri fattori causanti. Modificare il comportamento della gente non è affare medico, anche perché tale tecnica non comporta vantaggi ed enormi speculazioni economiche, dato che la Pfizer non ha nessuna intenzione di cambiar mestiere.

GIOCHI PIROTECNICI E FANTASIE HOLLYWOODIANE

Tanti studi e tanto materiale di ricerca caratterizzato da pirotecniche fantasie hollywoodiane e da ingiustificati trionfalismi, da concetti cervellotici e da inopportuni salti in avanti. Soldi pubblici sprecati e buttati via esattamente come nel caso della medicina genetica, con 70 anni di docenze-lezioni-tomi-esami-lauree buttate a mare o nell’immondizia, con punto e accapo e mogio-mogio ritorno sui banchi delle elementari, a ridisegnare aste, quadratini e circoletti, oltre che a riapprendere le caselline del 2 e del 3, oltre che la prova del 9.

I BATTERI SONO VIVI E SI MOLTIPLICANO, MA ANCHE SI AUTO-RIDUCONO E SI RITRAGGONO IN BUON ORDINE

L’unico danno che i detriti cellulari producono è di tipo ostruttivo, e si ha allorquando il nostro corpo indebolito e affaticato da errori alimentari, o da situazioni influenzali trattate con dei farmaci, non ha la spinta, l’energia, la forza enzimatica e la reattività immunitaria per riciclare il ferro delle cellule morte in zona milza e non ha nemmeno la forza espulsiva per mandar fuori dal corpo i residui finali. Una ostruzione di tipo materiale e meccanico dunque. Quella sintetizzata da Arnold Ehret nella formula V=P-O che sta per vitalità=potenza meno ostruzione.

I DANNI VIRALI SONO DI SOLO TIPO OSTRUTTIVO

Ovvio che questi virus non hanno potere moltiplicativo ma solo accumulativo. Ovvio che non sono contagianti e non sono vivi. Vanno pertanto assolti da ogni discorso patologico ed epidemico. Per i batteri, che sono microrganismi vivi e moltiplicanti il discorso e’ ancora diverso. Essi sono nostri preziosi soci simbiotici in quanto si sviluppano intelligentemente in proporzione al cibo che hanno a disposizione. Il loro cibo preferito sono esattamente i virus. Finito il loro compito e finita la pappa, sanno ritirarsi e ritrarsi prontamente nei propri ranghi.

I VIRUS ESOGENI CI SPAVENTANO MOLTO MENO

Per quanto riguarda i virus esterni vale lo stesso discorso, appartenendo essi ad altri soggetti viventi. In linea generale siamo attrezzati per far fronte ai pericoli esterni, protetti come siamo da una serie formidabili di barriere immunitarie contro l’esterno. I pericoli arrivano semmai dalle trasfusioni di sangue e dalla assunzione di carni di animali a rischio, da salmonelle e da vibrioni di mucca pazza che portano alle encefalopatie. In quesi casi il sistema immunitario viene by-passato e pertanto si corrono dei pericoli.

HO PARLATO AMPIAMENTE DI QUESTI ARGOMENTI

La prova sulla innocenza dei virus e dei batteri l’ho fornita in una conferenza dal titolo “La farsa del contagio batterico-virale“, mentre l’argomento specifico della spagnola che fece 22 milioni di morti per alcuni, e 100 milioni di morti secondo altri, l’ho affrontato in una tesina che comincia con Asper-spirain che sta non a caso per aspirina, e che trovi inserendo nel motore di ricerca la parola virus, epidemie, pestilenze. Il motivo per cui si arrivò a quel disastro fu la debolezza della popolazione messa in ginocchio dalle sofferenze e dalle paure della prima grande guerra, dal freddo e dalla fame, e soprattutto dalle vaccinazioni e dalle cure a base di aspirina imposte sistematicamene e cariche di effetti perversi. Leggere anche “Aids non malattia ma programma di governo”.

UN ESPERIMENTO SEMPLICE E CHIARO

Se fosse vera la teoria medica secondo la quale batteri e virus rappresentano una micidiale accoppiata di eserciti nemici pronti a farci fuori ad ogni buona occasione, saremmo già scomparsi da millenni dalla crosta terrestre. Non servono tante prove e tanti esperimenti per dimostrare che l’igiene ha ragione e la medicina ha torto marcio sulla innocenza batterico-virale. Prendi un influenzato, carico di virus endogeni inespulsi e quindi carico di batteri in fase di ascesa e moltiplicazione. Non gli dai nessun farmaco antibiotico e antivirale, ma lo metti a letto e blocchi ogni alimentazione, permettendogli solo di bere a piccoli sorsi acqua o acqua e limone, come si fa del resto col digiuno igienista.

LA PROVA DEL NOVE A CUI I MONATTI DI IERI E DI OGGI NON SANNO RISPONDERE

A questo punto il soggetto in questione sarebbe spacciato secondo i medici. Sarebbe preda di mostriciattoli virali che lo devasterebbero senza alcuna pietà, e verrebbe pure cannibalizzato da una armata di batteri moltiplicati all’infinito. Ma questo non succede affatto. Dopo una settimana di digiuno il paziente si riprende, con tre chili in meno ma carico di fame e di energia rinnovata, privo di ostruzioni virali visto che i batteri hanno banchettato e ripulito ogni cosa, e privo di batteri in eccesso visto che la flora batterica ha saputo ritirarsi e regredire intelligentemente non appena è terminata la pappa virale. Questa è l’inequivocabile ed eclatante prova del nove che la medicina monatta e untoria sta prendendo per i fondelli il mondo intero.

VIVERE A LUNGO E SENZA SFOGHI DEPURATIVI

Rallentare le lancette dell’orologio biologico è da sempre il sogno dell’uomo. Essere adulto e sentirsi carico di energia. Usufruire di un sonno indisturbato e ristoratore come quello di un bambino, una pelle luminosa e distesa, mai una traccia di herpes, di acne, di candida e di psoriasi, un ottimo tono muscolare e dell’umore. Una notevole scoperta arriva dall’Università di Montpellier (Francia), dove un gruppo di ricercatori dell’Istituto di genomica funzionale, guidata da Jean-Marc Lemaitre, è riuscita a riprogrammare in vitro alcune cellule in età avanzata, ormai degradate e vicine alla fine, trasformandole in staminali pluripotenti indotte.

NON PRENDIAMOLI TROPPO SUL SERIO QUANDO PARLANO DI TRAPIANTI, DI STAMINALI E DI NUMERETTI

Per i loro esperimenti gli scienziati si sono serviti di cellule donate da uomini tra i 74 e i 101 anni e sono riusciti a restituire alle particelle più anziane quelle capacità di suddividersi e moltiplicarsi che sembrava persa. I nuovi elementi prodotti in laboratorio assomigliavano in tutto e per tutto alle cellule originarie ma non avevano traccia di invecchiamento! L’applicazione dei risultati richiederà 15 anni circa. Se ci dicono 15 potrebbe significare 30 o anche 45, visto che la medicina non ha mai saputo far bene i suoi calcoli, all’infuori degli onorari di tutto rispetto, chiaramente.

GLI STUDI AVANZATI SU TELOMERI E GRUPPI METILICI CH3 ARRIVANO PROPRIO DALLA SPAGNA

Uno dei modi per combattere l’invecchiamento precoce è quello di ridurre il più possibile lo stress ossidativo. Un gruppo di scienziati spagnoli ha elaborato un test capace di predire quanto vivremo. Trattasi di un semplice esame del sangue (a pagamento) che misura la lunghezza dei telomeri, cioè le porzioni di DNA poste alla fine dei cromosomi che li proteggono da danni. I telomeri sono considerati indicatori della velocità di invecchiamento. Più lunghi saranno i telomeri e più longevi saremo noi. Ne ho parlato nella tesina “Omocisteina barometro funzionale del corpo umano“. L’esito del prelievo potrebbe rappresentare uno stimolo per inaugurare uno stile di vita sano che contribuirebbe ad aumentare l’attività della telomerasi, cioè l’enzima che ripara i telomeri esausti e sfilacciati.

IPOCRITE LAMENTELE DEI PILLOLAI, DEGLI ACQUAVENDOLI E DEI VENDITORI DI FUMO

Anche qui non manca la mano  del diavolo e l’inguaribile tendenza umana a speculare sulle debolezze altrui. “Purtroppo l’adozione del più salutare stile di vita non basta da sola a tutelare il nostro stato di salute”, piagnucolano pillolai, acquavendoli e venditori di fumo. “Infatti una buona parte della frutta e degli ortaggi, quando non contaminata da sostanze tossiche, giunge sulla nostra tavola in larga misura priva di principi nutritivi, a causa di piogge acide, desertificazione terreni (vedi politiche Monsanto), macelli operanti a ruota libera (eparine sottratte ai maiali dalla famelica Pfizer), temperature folli usate nella sintesi dello zucchero raffinato, processi di conservazione e manipolazione alimenti. Alla fine, i nutrienti di cui abbiamo bisogno sono preda di spugne assorbenti e di fattori inibitori ed impedenti, per cui  latitano nei nostri menu quotidiani.

DISPERATO TENTATIVO DI SOSTITUIRE L’ALIMENTAZIONE NATURALE CON L’ALIMENTAZIONE INTEGRATA ED ARRICCHITA

Spesso, se soffriamo di una determinata patologia, ciò non è dovuto a presunti problemi “neurovegetativi” o a “intolleranze o allergie alimentari” ma ad una condizione di non corretta alimentazione o a una non-integrazione di determinati nutrienti, ossia ad uno stato di stress ossidativo che è necessario eliminare in primis! L’insieme di queste considerazioni suggerisce che in particolari condizioni di rischio (esposizione ad inquinanti, stress, lavoro o studio, alimentazione sbilanciata, inadeguato apporto di antiossidanti, esercizio fisico inadeguato, ridotti margini di tolleranza ai veleni e agli stress), possa essere utile l’assunzione di integratori, nel contesto di un ambiente il più possibile sano e di un corretto stile di vita. Da quale pulpito si parla di corretto stile di vita! Come dire che, scaraventati fuori farmaci-vaccini-integratori dalla porta, li facciamo rientrare sistematicamente dalla finestra! Cose dell’altro mondo.

LE LACRIME DEL COCCODRILLO

“Le cellule sono dunque vittime dello stress ossidativo. In questi casi, la semplice alimentazione, pur se corretta, potrebbe non essere sufficiente a mantenerci nelle ottimali condizioni di salute”. Questo è quanto ci vengono a dire con incredibile faccia tosta gli autori del crimine continuato, i manipolatori del sovvertimento climatico e della devastazione planetaria! Da quale pulpito ci arriva l’invito a integrare! Dare credito a questa gente? Sarebbe come credere alle lacrime del coccodrillo, mentre nel suo ventre una delle sue ultime vittime sta ancora contorcendosi.

SARDEGNA E OKINAWA SE PUNTIAMO AI 180

In quali posti del mondo si vive più a lungo? È provato da studi scientifici che in determinati posti del mondo, le cosiddette blue zones si vive più a lungo ed in buona salute, sono la Sardegna, l’isola greca Ikaria, la città californiana Loma Linda e l’arcipelago giapponese Okinawa, con la nostra Sardegna e Okinawa ai primissimi posti. Senza scordare località altrettanto uniche come le Canarie, Madeira, Madagascar, Borneo, Bali, Kaohsiung-Taiwan, Da Nang e altre località marine di Thailandia e Vietnam, nonché Penang-Malaysia, tutte sotto stretta osservazione.

ITALIA PAESE NON DEL SORRISO E DEL BEL CANTO, MA DELL’IMPROPERIO E DEL SOFFOCAMENTO

L’Italia? Sarebbe la nazione più felice più ricca e più longeva del mondo, se non fosse perseguitata e terrorizzata dalla pirateria tassatoria e dalla insolvenza cronica di uno stato-cilecca, di uno stato-avvoltoio, di uno stato-evasore e dissipatore di danaro pubblico, di uno stato neo-staliniano privo di scrupoli, indebitato fino all’osso ed incapace di rispettare chi ci vive, chi ci transita, chi ha la casa e chi paga l’affitto. Incapace di garantire una occupazione ai suoi giovani, incapace di trattenere le sue industrie costrette ad espatriare, incapace di sfruttare le sue enormi ricchezze artistiche, storiche e turistiche. Paese ricco sfondato che gioca a fare il mendicante e a chiedere la questua. Paese nemico sia degli abbienti che dei proletari, sia dei miliardari che dei paria, sia dei cittadini che degli extra-comunitari. Ed è meglio che mi fermi qui.

SAGGEZZA E SOBRIETÀ NEI GIOVANOTTI ULTRACENTENARI DI OKINAWA

Essere centenari ad Okinawa non è stranezza e non fa eccezione. Qui la gente beve the al gelsomino che contrasta i radicali liberi. Qui la gente sceglie carboidrati a basso indice insulinico, piuttosto che a basso indice glicemico. Qui la gente predilige piccole porzioni e non tralascia mai frutta e verdura. Qui la gente si alimenta d’inverno con pomodori freschi e con saporitissime e nutrienti patate dolci essiccate al naturale. Anche con alghe marine ovviamente. A volte con del pesce azzurro, ma non troppo, come strombazzano certi carnivori ed onnivori di casa nostra, quelli che vedono il Giappone in tivù o in cartolina.

IL GIAPPONESE MEDIO ODORA DI PESCE A DIVERSI METRI ED È ABBONATO AI FARMACI

Ve lo garantisce uno che vanta un record imbattibile di visite a Narita, Osaka, Shizuoka, Fukuoka e Kyoto. Almeno 200 viaggi in Giappone nei 40 anni di frequentazione asiatica. Quello succede semmai a Tokyo e dintorni dove il giapponese medio, carico di tossine oceaniche, fa man bassa di tonno, di delfini e di balena, ricorrendo poi a fiumi di diuretici per dissalare il suo sangue ipersodico.

ISHOKUDOGHEN E YUIMARA

I giapponesi di Okinawa sono gente del tutto speciale. Tanto che hanno adottato la regola “Ishokudoghen” significante che il cibo è una medicina, parafrasando Ippocrate. Hanno prescelto una dieta a base di frutta, verdura, soia, riso, il tutto integrato da alga kombu. Fruiscono di meloni e di angurie di rara bontà. Altra regola che hanno adottato è “Yuimara”, che sta per senso di appartenenza alla collettività e per partecipazione attiva alla vita. Niente stress, forte senso della comunità e della spiritualità. In questa isola giapponese gli anziani sono tutti saggi e come tali sono rispettati e onorati.

SOSTANZE MITICHE, FANTASIOSE E STUZZICANTI

Per vivere sereni e felici, senza disturbi allo stomaco e al ventre, senza tiroiditi, senza tumori, senza tachicardie, senza dolori al fegato, senza psoriasi, senza prostatiti, senza dialisi, senza inquietudini, senza herpes alle labbra o da altre parti, non servono cibi speciali e non servono integrazioni, anche se termini come DHEAS=ormoni surrenali solforati, GH=growth hormon e fattori di crescita, melatonina, e una sfilza di altre sostanze sofisticate continuano a tentare e a stuzzicare la nostra fantasia.

STIAMO SU QUELLO CHE SI TROVA NEI CAMPI, CON ZINCO, ZOLFO, ORMONI E PROFUMI

Puntiamo innanzitutto alle nostre modeste ma imbattibili ortiche, al nostro tarassaco, all’acetosa, al selene, al luppolo, alla valerianella dei campi, agli asparagi, alle punte amarognole del pungitopo, alle bacche di sambuco, al favoloso farinaccio che offre più sostanza degli stessi spinaci, al crescione dei ruscelli non inquinati che pur ci sono. Alghe, aloe, crescione, cavolini di Bruxelles, cavoli, cavolfiori, porro, okra, cetriolo, lattuga, sedano, asparago, avocado, melanzana, castagna, ravanello, rapa piccante, primeggiano in contenuto di zolfo, e gli ormoni vegetali DHEAS non dovrebbero mancare. Come succede poi a topinambur, aloe e sedano, ricchi di inulina ed insulina di tipo vegetale.

LA PEGGIORE MELA VALE MOLTO DI PIÙ DELLA MIGLIORE BISTECCA

Tutte le verdure che troviamo dal contadino, nei Natura-Sì vegan-vegetariani, alle bancarelle, negli ortofrutta e persino nei supermercati, meritano il nostro rispetto e la nostra considerazione. Se sono a volte invalidate da inquinanti, gli altri cibi alternativi ad esse stanno ancor peggio in percentuale tossicologica. Nessuno venga a raccontarci la storiella dell’orso, sperando di trovare in noi qualche forma di condivisione!

LE REGOLE DELLA SALUTE NATURALE PARLANO CHIARO E NON FANNO UNA GRINZA

La regola generale è sempre quella di dare più spazio alimentare a frutta e verdura, per assimilare più sostanze antiossidanti. Diminuire dunque il consumo di grassi animali, alcol, zuccheri, cibo concentrato e cibo stracotto. Diminuire i cibi che facilitano la produzione di insulina. Tenere basso il colesterolo e ridurre le calorie. Usare poco sale perché trattiene acqua e con essa le scorie, rallentando il processo di disintossicazione.

BONTÀ E SALUTE NELLA CAROTA

La carota ha effetti antiossidanti dovuti ai carotenoidi, pigmenti gialli e rossi contenuti nella frutta e nella verdura. Va consumata cruda nei centrifugati e anche intenerita nei minestroni di verdure, assieme a porri, cipolle, patate e cavoli, usufruendo della sua maggiorata biodisponibilità da cotta non oltre i 15 minuti in pentola normale e coperchio.

QUALCHE SPAZIO PER IL CACAO, SENZA ZUCCHERO E SENZA LATTE

Consumare cioccolato alcune volte al mese può regalarci un anno di vita in più. Mezzo etto di fondente corrisponderebbe agli effetti benefici di un bicchiere di vino contro l’ictus e gli attacchi di cuore, grazie agli antiossidanti e ai flavonoidi del cacao, danneggiati ma non distrutti dalla torrefazione. La teobromina svolge poi un’azione di leggero e proficuo stimolo e tonificazione nei riguardi del cuore. Lo garantisce il British Medical Journal.

IL PREZIOSO LICOPENE DEL POMODORO MATURO

Il pomodoro rosso contiene licopene, un carotenoide, presente nei pomodori maturi, soprattutto nella buccia e nei prodotti derivati come la passata di pomodoro. Il licopene viene assimilato meglio quando i pomodori sono cotti. Peccato che la cottura comporti effetti acidificanti. Il licopene viene trasformato dal fegato in vitamina-A, come avviene per il betacarotene.

IRRESISTIBILI OLIVE E MAGNIFICO EXTRAVERGINE

Previene l’invecchiamento delle funzioni cerebrali con proprietà antiossidanti. Il segreto è l’acido oleico. Lo garantisce non solo Pino Africano, grande tecnico oleario barese e autore di “Aprite le orecchiette”, ma anche Antonio Capurso, del Centro per lo studio dell’invecchiamento dell’Università di Bari nell’ambito del progetto ILSA (Italian longitudinal study of aging).

OLIVALAND, UNA NUOVA REPUBBLICA MEDITERRANEA DELL’OLIVO

Italia, Spagna e Grecia, paesi accomunati da una crisi economica senza precedenti nella storia, godono di questa importantissima esclusiva mondiale sulle deliziose olive e sull’olio extravergine. Una formidabile e incomparabile risorsa, con alberi produttivi ultracentenari e con conoscenze tecnologiche non facilmente riproducibili. Un capitale planetario capace di dare salute a tutti gli abitanti della Terra. Perché non creare una Nuova Nazione unica e solidale denominata Olivaland, a cui si potrebbero associare a pieno titolo Tunisia, Mauritania e Marocco, apportandoci olive aromatiche e tanti favolosi datteri.

REPUBBLICA DELLE BANANE SENZA NEMMENO LE BANANE

Ovvio che le banconote non saranno in Euro ma in una nuova valuta chiamata “Olivo”, simbolo della pace e della salute. Molto meglio una Repubblica dell’Olivo con l’olivo che una Repubblica delle Banane senza nemmeno le banane, come succede oggi a questi nostri paesi, vittima dei predoni bancari, dei falsari e degli speculatori soriani d’oltre-oceano.

I PRODUTTORI DI MINERALI PREZIOSI

Botswana, Sud-Africa, Transvaal, Russia, Angola, Namibia, Australia, Zaire e Canada producono il 90% dei diamanti mondiali. L’oro invece, sta nelle mani di 1) Cina, con produzione annuale di 403 tonnellate, 2) Australia 250 tonnellate, 3) USA 230, 4) Russia 205,  5) Sud Africa 170, 6) Perù 170, 7) Canada 102, 8) Indonesia 95, 9) Uzbekistan 90, 10) Ghana 89. Ma se oro e diamanti valgono davvero un occhio della testa, a quanto ammonterà il valore degli oliveti dell’Europa Mediterranea?

SPOSTATI DAL SOLE AMICO IMPERATORE!

L’oro e i monili diamantati saranno ambiti ed inseguiti dai Paperoni e dai soliti accumulatori di ricchezze virtuali. Ma quando si tratta di alimentare il nostro corpo e di puntare alla sua salute, non esiste braccialetto o collana capaci di equiparare uno stomaco ed un intestino funzionanti a dovere. “Non esiste regalo di re capace di superare la gioia e la serenità dello star bene con lo stomaco e con la mente”. Ce lo dimostrano Orazio con i suoi scritti, e Diogene, che chiese all’imperatore Alessandro Magno, venuto da lontano per incontrarlo, di scostarsi dalla sua posizione perché impediva al filosofo di ricevere la luce del sole!

I NOSTRI OLIVETI SUPERANO LINGOTTI E DIAMANTI

I nostri uliveti valgono molto di più di filoni e di miniere diamantifere. Stessa cosa per i vigneti, se solo sapessimo destinarli meglio in funzione del frutto secco, del mosto e della spremuta d’uva fresca o conservata con nuovi metodi non devitalizzanti, più che in funzione delle sostanze alcoliche distruttrici di cellule epatiche. I succhi e le bucce di uva rossa e nera proteggono dai morbi di Parkinson ed Alzheimer-Perusini. Contengono resveratrolo, enzima rigenerante delle cellule nervose.

MELAGRANE E UVA DISPENSATRICI DI VITALITÀ

Il succo di melograno è ancora più ricco di antiossidanti, flavonoidi e resveratrolo del succo d’uva. Per la Tufts University di Boston, la prugna fresca e secca raggiungono i massimi livelli nel contrastare i radicali liberi, grazie al loro contenuto di flavonoidi e di antocianine. Anche il ginko biloba è carico di flavonoidi. Eserciterebbe una azione antiossidante sulle cellule craniche, favorendo la circolazione cerebrale. Lo dice la medicina cinese.

OTTIMA ANCHE LA SOIA, PURCHÉ NON VENGA DALLA MONSANTO E DALLA BAYER

Il discorso sulle proteine è argomento superato, da quando si è appreso che andando oltre il tetto proteico di 24 grammi/giorno si va in acidificazione. In ogni caso, è buono a sapersi che la FDA americana (Federal Drug Administration) ha approvato il consumo di proteine della soia per la riduzione del rischio di malattie cardiache, a patto di seguire una dieta povera di grassi saturi e colesterolo. La proteina della soia è equivalente a quella del latte, della carne e delle uova, ma ha il grosso vantaggio di 1) Evitare sofferenza e morte violenta ai nostri amici animali, 2) Non contenere colesterolo e grassi saturi.

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Valdo Vaccaro

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Scritto da Valdo Vaccaro

Valdo Vaccaro, classe 1943, è ricercatore indipendente, divulgatore e filosofo della salute. Da sempre ha fatto della dieta vegeto-crudista tendenziale, dell’amore per gli animali e la natura un modo di essere e uno stile di vita, in tutta autonomia e libertà. Valdo ha tenuto centinaia di conferenze in giro per l’Italia e nel mondo trattando vari temi tra cui salute, etica, attualità e altro ancora. Al momento, oltre all’attività sul blog, è direttore scientifico e docente della HSU – Health Science University, la prima scuola di Igienismo Naturale Italiana.

DISCLAIMER
Valdo Vaccaro è orgogliosamente NON-medico, ma igienista e libero ricercatore. Valdo Vaccaro non visita, non prescrive e non cura. Le informazioni presenti su questo sito hanno solo scopo informativo, non intendono e non devono sostituire il parere del medico curante.

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1 commento

  1. Daniele Gruger

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