LETTERA
Gentile Valdo, Noi ci siamo già sentiti e visti di persona qualche anno fa a Cittiglio-Varese. Le parlavo dei miei problemi d’asma e di come fossi costretta a ricorrere periodicamente al cortisone. Vegana da allora, dal 2012, ho migliorato diverse mie situazioni di salute. Soltanto che adesso, dopo essere stata ricoverata in ospedale da più di un mese per vomito e perdita di sali, riscontrando un’infiammazione alla colecisti, peraltro vuota, mi hanno somministrato tramite flebo, oltre i sali anche l’antibiotico Tazocin.
Così ho sviluppato una vasculite con parestesie agli arti, con un aumento a 85.000 di eosinofili. Mi hanno poi somministrato g-vena per cinque giorni immmunoglobuline e gli eosinofili sono normalizzati. Ora però mi hanno prescritto il micofenolato da assumere a vita. Sono spaventata e per questo mi rivolgo a lei, cosa posso fare per guarire da tutto questo? La ringrazio e con grande stima le porgo i migliori saluti. Myrta Tonazzo
RISPOSTA
AMBIZIONI PROTAGONISTICHE DELLA MEDICINA
Dalla descrizione dettagliata delle cure ospedaliere, appare chiara la solita tendenza medica a intervenire in ogni caso, dovunque e comunque, quasi che un minimo di prudenza e di attendismo fossero una dichiarazione di resa, di inefficienza o di incapacità curativa. Si decide per una strategia e via. La medicina fa e disfa, prova e sperimenta, si arrabatta come può. Quello è il suo ruolo. Se non lo svolgesse tradirebbe persino le aspettative del cliente, oltre che le esigenze economiche ospedaliere.
Nessuno capirebbe, approverebbe e ti pagherebbe una cura della non cura come si trattasse di una prestazione medica. Il medico verrebbe meno al suo mestiere di medico. L’importante è dare l’impressione al paziente e anche a se stessa che tutto è sotto controllo e che si sta facendo qualcosa di importante, come quello di curare (poco importa se senza mai guarire).
Quando si pretende di rimettere in equilibrio e guarire la gente agendo sui sintomi e non invece sulle cause di malattia, c’è ben poco da stare allegri. “Medicus curat, Natura sanat”, celebre locuzione latina, non fa che rafforzare la legge ippocratica per la quale “La Natura è sovrana medicatrice di tutti i mali”. La medicina non crede a questo e vuole essere lei la vera, unica e centrale protagonista della guarigione.
EOSINOFILI COLLEGATI AD ALLERGIE E PARASSITOSI
Gli eosinofili fanno parte minoritaria (1-5% del totale) dell’esercito bianco dei leucociti. Sono coinvolti nelle reazioni ad allergie e a parassitosi. Hanno vita media di appena 12 ore e pertanto gli sbalzi avvengono con una certa facilità, dalla media fisiologica dei 350.000 per litro di sangue. Se la quota si alza a oltre 400 mila e oltre siamo fuori range. Le interleuchine IL-3 e IL-5 (molecole proteiche che possono modificare il comportamento delle altre cellule) inibendo le citochine che ne determinano l’apoptosi (morte programmata) fanno incrementare la longevità degli eosinofilia mandandoli fuori quota.
Anche il fattore stimolante dei granulociti, noto con l’acronimo GM-CSF (Granulocyte-Macrophage Colony-Stimulation Factor), opera nella stessa direzione ad innalzare gli eosinofili. Il fatto è che il corpo è health oriented e che tende a riequilibrarsi da solo senza creare grossi scompensi. Se invece l’uomo in camice ci mette mano con la presunzione di saperne più di Madre Natura, le cose spesso non quadrano. Con tutto il possibile rispetto per i medici.
VASCULITE CURATA CON STEROIDI E PREDNISONE
Sulla vasculite, definita come malattia del sistema immunitario, si fa ampio ricorso a steroidi e prednisone, con pesanti effetti collaterali, tipo aumento di peso, diabete, irsutismo, osteoporosi. Chiamata con diversi nomi (Granulomatosi di Wegener, sindrome di Churg-Strauss, arterite di Takayasu, Arterite di Horton, Poliarterite PAN, Poliangioite microscopica PAM, malattia di Kaswasaki, Lupus, Porpora, vasculite reumatoide), non è ovviamente di facile soluzione.
E si continua a curare sulla base di poca conoscenza sicura e di troppe ipotesi incerte riguardanti la responsabilità e gli errori presunti del sistema immunitario. Suggerisco la lettura di due miei articoli sulle vasculiti qui e qui.
MICOFENOLATO A VITA, NON È COSA DA NIENTE
E qui, come giustamente messo in rilievo dalla mail, fa la sua comparsa la prescrizione del Micofenolato, un immuno-soppressore normalmente usato come anti-recidiva e anti-rigetto. Un farmaco che causa grossi disturbi intestinali tipo stipsi, nausea, diarrea, vomito, bruciore, mal di stomaco, febbre, tachicardia, respiro corto, minzioni scarse, infezioni ripetute. La cosa peggiore è che tale farmaco dovrebbe essere assunto a vita. Comprendo lo sconcerto provato e ringrazio per la fiducia nei miei riguardi. Ma non ho certo la bacchetta magica.
SI IMPONE UNA CORAGGIOSA SCELTA DI CAMPO
Posso soltanto ribadire la necessità di sapersi opporre a delle cure quando non si crede nelle stesse. Dipendere poi da un farmaco a vita è cosa assai grave. Immagino che i medici abbiano comunque applicato le loro regole con coscienza di causa. La mia personale opinione è che così non si guarisce ma si fa un bene preciso percorso discendente.
L’alternativa igienistica sta su altri piani, per cui serve innanzitutto procedere a una depurazione globale e rigorosa del sangue, cosa da attuarsi senza l’uso di farmaci, mettendo da parte ogni sostanza chimica e procedendo coraggiosamente e con pazienza alla depurazione del sangue per vie naturali, con l’uso di vegetali specifici come bardana, sambuco, equiseto, aloe, tarassaco, radicchio, ortica. Vanno bene anche le solite risorse amiche come limone, arancia, pompelmo, ananas, uva, melagrana, mela, avocado, aglio, cipolla, ravanello, bietola, carote, germogli vari, germogli di soia.
SERVONO GIUSTE SCELTE A 360 GRADI
L’esperienza precedente di brillante recupero dall’asma avrebbe dovuto servire da punto di riferimento e da insegnamento. Evidentemente così non è stato, per ragioni che non conosco ma che di sicuro esistono. Il ricovero in ospedale per vomito e perdita di sali non può essere arrivato a caso.
Occorre pertanto riflettere e rivedere la propria dieta e il proprio stile di vita. Stop dunque a ogni sostanza proibita tipo carni, latticini, zuccheri raffinati, dolciumi, caffè, alcol, fumo, e adozione di dieta leggera, digeribile, vitale e innocente secondo i criteri del vegan-crudismo tendenziale, vitale, sostenibile e personalizzato. Prendere il sole, muoversi, respirare, coltivare la propria preparazione igienistica e la propria autostima. Ricordarsi che il cibo è importantissimo ma non è tutto. L’aspetto materiale non va mai trascurato, ma ce ne sono altri due molto più importanti, e mi riferisco al mentale e allo spirituale.
Valdo Vaccaro
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