LETTERA 1 (20 dicembre 2013)
OGGI MI HANNO DIAGNOSTICATO IL DIABETE-2
Gentilissimo dr Vaccaro. Oggi ho avuto dal Centro Diabetico la diagnosi di diabete-2. Ho 54 anni e ho sempre goduto ottima salute. Ma negli ultimi tempi, forse anche per lamenopausa, mi sento molto vulnerabile. C’è pure una storia familiare di diabete-2 e ho letto con attenzione il suo punto di vista sulla malattia.
ARRUOLAMENTO FRETTOLOSO E TERRORISTICO TRA I DIABETICI
Il medico del Centro non ha ancora deciso per i farmaci perché devo prendere le misurazioni per un mese. Non mi fido degli strumenti e dei dati medici. Non capisco perché oggi, con glicemia 147 a digiuno, mi abbiano subito arruolata nell’esercito dei diabetici, fornendomi pure una dieta con carne, pesce, pasta e verdura. Se il diabete è allo stadio iniziale, come posso ribellarmi a questa imposizione basata solo sulla paura?
HO SOTTO GLI OCCHI L’ESEMPIO DISASTRANTE DI MIO PADRE
Le chiedo come poter reagire a questa situazione perché quello che lei asserisce è vero. Mio padre, da un diabete controllabile, ha seguito il percorso medico finendo per essere imbottito di insulina. Ha 80 anni e non cammina più.
VOGLIO EVITARE LA SOLITA TRAPPOLA SANITARIA
Sono molto preoccupata. Le chiedo soltanto se esiste un modo per non cadere in questa trappola di interessi di case farmaceutiche e di lobby del farmaco. Grazie per la sua attenzione.
Anna Rita
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RISPOSTA 1 (del 26/12/2013, da Bangkok)
PRENDI ISTRUZIONI DAL BLOG
Ciao Anna Rita. Condivido chiaramente i tuoi dubbi e le tue perplessità. In ogni caso ti invito ad andare sul blog e a inserire nel motore di ricerca le parole diabete, glicemia, insulina, punteggi insulinici.
Valdo Vaccaro
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LETTERA 2 (dell’1 Febbraio 2014)
OTTIME NOTIZIE E SITUAZIONE CAPOVOLTA
Gentilissimo dr Vaccaro, la ringrazio. Sono veramente felice perché, dal giorno in cui mi hanno diagnosticato il diabete-2, ed era il 20 dicembre, la situazione è totalmente capovolta. Da quel giorno ho seguito il suo schema vegano tendenzialmente crudista, inserendo pure topinambur, centrifugati, frutta e niente carne, e quindi in pieno contrasto con le prescrizioni mediche. I risultati glieli elenco qui di seguito.
DATI DIAGNOSTICATI DAL CENTRO DIABETICO AL 20 DICEMBRE 2013
Glicemia 147, Emoglobina glicata 48, Colesterolo totale 282, HDL 61, LDL 194, Trigliceridi 177, pH urinario 5.0, Peso 77, BMI 27.
DATI DIAGNOSTICATI DAL CENTRO DIABETICO AL 20 GENNAIO 2014
Glicemia 94, Emoglobina glicata 45, VColesterolo totale 180, HDL 46, LDL 111, Trigliceridi 71, CK-CPK 71 (creatinin-fosfochinasi, per l’omocisteina e le lipoproteine), Peso 72,5.
RISULTATI SORPRENDENTI
Ho trasmesso questi dati a mia sorella, cardiologa in Roma, e l’ho indirizzata nel suoi blog dove ha trovato spunti interessanti, seguiti da applicazioni sui pazienti. La mia famiglia annovera diversi diabetici, con 4 fratelli su 5, e con un bimbo di 5 anni affetto da diabete giovanile. La mia ribellione a statine e metformine pare essere stata molto produttiva. Le sono molto grata e la informerò sul decorso.
PANE E PASTA LI POSSO MANGIARE?
Ho solo un dubbio. I carboidrati da pasta e pane devo mangiarli? Non corro il rischio di perdere troppo peso? E se la glicemia si alza troppo dopo la notte? Per il colesterolo ho integrato con lievito rosso di riso, monascus ruber, cynara scolymus, plantago ovata e alga Klamath. Grazie ancora per il suo preziosissimo lavoro e spero di darle ancora buone notizie.
Anna Rita
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RISPOSTA 2
L’IMPORTANZA DI SUSCITARE PENSIERI POSITIVI
Ciao Anna Rita. Grazie per le belle notizie sempre gradite. Ogni messaggio migliorativo crea prospettive, speranze e buonumore. I tuoi risultati sono tali da suscitare pensiero positivo, e questo è già un grande merito. Non derivano certo dai lieviti e dalle sostanze omeopatiche che hai assunto. L’importante è stato credere nel percorso indicato e dare modo al sistema immunitario di rimettere in equilibrio la situazione.
MEZZO MILIARDO DI DIABETICI PER IL 2030
L’argomento diabete è tra i più seguiti. Ci sono purtroppo 371 milioni di malati nel mondo ed è previsto che possano arrivare a 552 milioni nel 2030. Quasi 4 milioni in Italia, con una percentuale diabete-2 del 91%, legato principalmente a cattivi stili di vita e di alimentazione.
VIA LIBERA A FRUTTA E VERDURA
La predisposizione familiare-genetica si può contrastare svolgendo attività fisica, evitando di ingrassare e scegliendo gli alimenti giusti. Anche le indicazioni offerte dal meeting internazionale di Barcellona (settembre 2013) danno il via libera a frutta e verdura, soprattutto verdura a foglia (bieta, spinaci, broccoletti e cicorie, compresi i radicchi) e ortaggi a radice (carote, barbabietole, rape), ma anche pomodori e carciofi.
LO STRIMINZITO FRUTTARISMO DI HARVARD
Secondo uno studio della Harvard School of Public Health, chi mangia almeno due porzioni alla settimana di mele, uva e mirtilli riduce del 23 per cento il proprio rischio se confrontato con chi mangia la stessa frutta una volta al mese. Ovvio che occorre fare molto meglio. Due porzioni a settimana le mangiano anche i peggiori carnivori. Pare che ad Harvard si siano dimenticati del Five-per-day sancito dalla Università di Cambridge e rafforzato dalle ultime ricerche degli atenei scandinavi.
PUNTEGGI INSULINICI INGROSSATI DALLE DIETE ALTO-PROTEICHE
L’indice glicemico di un alimento è la velocità con cui esso provoca un aumento della glicemia nel sangue, velocità che è rallentata dalla fibra e dai grassi. I carboidrati, ovvero pane, pasta, riso, pizza, patate, hanno indici glicemici diversi e, in linea di massima, andrebbero preferiti gli alimenti con un indice più basso. Dunque legumi e pasta sono meglio di pizza e pane. La buona notizia è che i punteggi insulinici dei vari cibi risultano alla fine di gran lunga più significativi degli indici glicemici.
I punteggi insulinici vengono lievitati dai cibi caldeggiati dai medici, ossia dalle proteine animali!
NIENTE PRIVAZIONI NEL SETTORE DI PANE E PASTA
Quanto ai carboidrati cotti, una porzione e non due! Quindi se c’è la pasta ci dev’essere poco pane. E soprattutto non ci devono essere grissini o cracker sgranocchiati prima del pasto. Meglio preferire il pane integrale o il pane di semola di grano duro, come ad esempio quello pugliese di Altamura, che hanno un indice glicemico più basso rispetto alla maggior parte degli altri tipi di pane, o dei prodotti con farina di grano tenero. Gli spaghetti e i maccheroni del supermercato, di farina di grano duro, sono da preferire alle tagliatelle fatte in casa (con farina di grano tenero). Ancora meglio sarebbe scegliere una pasta prodotta con farina integrale. C’è anche la possibilità di optare per pasta e pane speciali per diabetici. Ma tu puoi già toglierti dalla categoria.
TESINE DA LEGGERE
- Voglia di cibo vivo e di inulina ipoglicemizzante
- Non più indici glicemici ma punteggi insulinici
- Vegano diabetico, zero insulina e glicemia perfetta
Valdo Vaccaro
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