LETTERA
Egregio Dotto Vaccaro, la leggo da anni e con gratitudine per quanto da Lei divulgato, poiché seguendoLa (nonché presenziando anche ai Suoi incontri e le risposte a mie vecchie email) ho potuto rimettermi in completa salute e con me mia madre ed il mio compagno. La disturbo poiché nel Suo blog non vi è accenno al problema di GRANULOMA ANULARE, che mi sta invadendo. Forse perché nemmeno l’igienismo sia in grado di darvi una spiegazione e cura? Conosce magari casi di guarigione? Grazie se vorrà rispondermi. Mi auguro che la Sua vita prosegua al meglio. Con gratitudine ed ammirazione.
Flora Sagliocchi
RISPOSTA
DEFINIZIONE DI GRANULOMA ANULARE
Il granuloma anulare è un disturbo della pelle che si presenta con maggiore frequenza su mani, gomiti, ginocchia e piedi, caratterizzato dalla comparsa sulla cute di protuberanze dette papule, o noduli, o lesioni di colore rosso-rosaceo, che formano un anello intorno alla cute normale. Viene definito come patologia cutanea benigna, non contagiosa o trasmissibile, temporanea, revocabile e auto-guaribile. Infatti scompare normalmente nel giro di alcuni mesi, massimo di 2 anni, senza alcun trattamento.
CAUSE IGNOTE SECONDO LA DERMATOLOGIA
Pur non essendoci certezze mediche riguardanti le cause, il granuloma anulare colpisce con maggiore frequenza le donne, e in particolare dai 40 anni in avanti. Se poi c’è presenza di diabete mellito, o di condizioni infiammatorie tipo epatite e tiroidite, una persona è maggiormente suscettibile a questo disturbo.
PER LA SCIENZA IGIENISTICA SI TRATTA DI UN PREZIOSO PROCESSO DEPURATIVO
Non è che l’igienismo sia incapace di dare spiegazioni alla malattia. Tutte le malattie della pelle costituiscono in effetti un processo depurativo e difensivo attraverso il quale gli organi emuntori eliminano delle sostanze estranee accumulatesi internamente. Tant’è che le alterazioni cutanee non vanno curate o soffocate con pomate o con medicamenti abortivi, ma soltanto aiutate e facilitate adottando stili di vita consoni alla depurazione.
L’ASPETTO ESTETICO NON VA MESSO IN SECONDO PIANO
Ovvio che si tratti di patologie fastidiose in particolare sul piano estetico, per cui rendono la gente ansiosa e disposta a tutto pur di rimuovere il problema in tempi brevi, come succede del resto con la psoriasi e le altre forme di affezioni cutanee tipo eczema, orticaria, acne, lupus, rosolia, herpes. Ma la natura opera sempre secondo la sua logica e i suoi tempi, per cui non esistono brevi scorciatoie.
MANGIARE LEGGERO E TRASPIRARE IN ABBONDANZA
Oltre alla solita dieta vegan-crudista tendenziale, per sua natura leggera-vitale-digeribile, serve una regolare attività fisica di tipo aerobico meglio se con abbondante traspirazione, serve esposizione al sole e frequenti nuotate specie in acqua di mare. Bagni, docce fredde e spugnature fredde esterne risultano preziose nello stimolo alla circolazione.
QUALCHE RIMEDIO ESTERNO INNOCENTE PUÒ ANDAR BENE
Come rimedio specifico naturale, può essere utile spalmare della vitamina E in forma liquida sulle parti colpite, praticando un leggero e delicato massaggio. Valida anche l’assunzione di vitamina E naturale da germogli, riso integrale, orzo, pop-corn, germe di grano, pinoli e frutta da guscio fresca di annata, avocado, legumi freschi, fagiolini, fagioli, tutte le verdure a foglia. Come crema naturale da spalmare sulla pelle, viene pure segnalata la corteccia di salice bianco e olio di oliva, oltre che curcuma e zenzero, noti vegetali ad effetto anti-infiammatorio.
SURRISCALDARE LA PELLE E SOTTOPORLA A FREQUENTI ABLUZIONI DI ACQUA FRESCA
Come riassume magnificamente Manuel Lezaeta, allievo del medico tedesco diventato poi padre cappuccino col nome di Padre Taddeo, la vera origine di tutte le malattie cutanee sta nell’impurità del sangue, nella sua acidificazione, nelle cattive digestioni. Il modo più efficace di venirne fuori è il cosiddetto Lavaggio del sangue, consistente in un accaloramento della pelle esterna e frequenti abluzioni di acqua fredda, oltre che bagni alla zona genitale, strategie utili ad accelerare il risveglio dell’attività nervosa e il ricambio organico che rappresentano il principio ideale di rigenerazione del corpo umano.
Valdo Vaccaro
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