ARTICOLO DI GIANNI LANNES (Titolo e sottotitoli di VV)
MATERIA PRIMA DI IMPORTAZIONE TRASFORMATA IN CIBO MADE IN ITALY
Non è un segreto anche se la maggioranza della popolazione italiana non lo sa. E non è la prima volta. Basta scorrere le cronache dagli anni ’80 in poi, per accertare l’inquietante fenomeno. Latitudine 41.61678 N e longitudine 15.95111 E. Magari ai profani questi numeri non dicono niente, eppure sono coordinate interessanti per illuminare l’importazione di materia prima trasformata in cibo miracolosamente italiano.
DUE NAVI COL VESSILLO MALTESE ATTRACCATE AL PORTO DI MANFREDONIA, E TANTI CAMION IN FILA A CARICARE
Le ultime due navi sorprese a scaricare grano importato dall’estero sono il cargo Azov Coast proveniente dal porto russo di Yeysk, e la bulk carrier Matteo Br giunta da Nikolaev in Ucraina. Entrambe sventolano il vessillo maltese, ovvero una bandiera di comodo, ossia ombra. Ieri pomeriggio, 2 gennaio 2017, alle ore 15, erano entrambe ormeggiate al cosiddetto porto Alti Fondali di Manfredonia, un attracco fantasma, ufficialmente inagibile, e dunque secondario dove, singolare coincidenza, non c’erano controlli della Guardia di Finanza. Eppure il loro arrivo era ben noto alla locale capitaneria di porto. Comunque, nelle piazzole di sosta i camion facevano la spola per caricare la mercanzia e tagliare la corda. Chi sono i clienti industriali nostrani che si approvvigionano così e spacciano infine pasta non italiana?
APPROCCI SECONDARI LUNGO LA COMODA COSTA PUGLIESE
In fondo galleggia l’imbarazzo della scelta per sviare i già scarsi e superficiali controlli. Gli 865 chilometri di costa rendono la Puglia uno dei punti più sensibili dell’import/export italiano. Basta individuare con comodo un approdo secondario, come per esempio Molfetta, e l’affare va in porto a gonfie vele. Tanto che importa la salute pubblica, se poi per salvare le apparenze i grandi marchi nostrani appiccicano la bandiera tricolore sulla merce in tavola, e l’illusione funziona.
I 10 KM2 INTORNO ALLA CENTRALE DI CHERNOBYL SONO INCOLTIVABILI PER 10 MILA ANNI, MENTRE IL GRANO CONTAMINATO CONTINUA A CIRCOLARE LIBERAMENTE
Secondo l’ultimo rapporto di Greenpeace (“Nuclear scars: The Lasting Legacies of Chernobyl and Fukushima”), l’inquinamento nucleare dopo il disastro di Chernobyl dilaga in Ucraina e in Russia, proprio in zone ampiamente coltivate a cereali. Oltre 10.000 chilometri quadrati (1.000.000 di ettari) tra Russia, Bielorussia e Ucraina sono inutilizzabili per qualunque tipo di attività e i 10 km2 attorno alla centrale lo saranno per 10.000 anni, a causa del plutonio che impregna il terreno. Eppure, in queste stesse zone, coltivano grano contaminato e lo vendono proprio nel belpaese. Insomma, il popolo italiano è trattato peggio delle cavie.
SPAGHETTI AL CADMIO, AL PIOMBO E AL GLIFOSATO DAL CANADA, E GRADO TENERO RADIOATTIVO DALLA FRANCIA
Non è tutto. Per non farci mancare nulla il belpaese fa incetta dall’estero (in particolare dal Canada) di un prodotto della terra trasformato nello stivale in pasta per bambini con cadmio e piombo, spaghetti al glifosato, grano duro con micotossine cancerogene. Il grano tenero, spesso radioattivo, lo importiamo addirittura dalla Francia. L’Italia produce poco più del 50 per cento del proprio fabbisogno complessivo di cereali e semi oleosi. Per quanto riguarda il grano, importiamo più del 50 per cento del grano tenero per pane e prodotti da forno, e il 30-40 per cento del grano duro usato per fare la pasta.
STRATEGIA PER FARE NUOVAMENTE DELL’UCRAINA IL GRANAIO D’EUROPA IGNORANDO CHERNOBYL
Nel 2016 l’Italia ha circa quadruplicato il grano di importazione dall’Ucraina rispetto all’anno precedente, passando dalle 139 mila tonnellate del 2014 a 600 mila tonnellate. L’ex nazione sovietica, nostro importante fornitore di mais per mangimi, è anche il terzo fornitore di grano per l’Italia. L’aumento di importazioni di grano dall’Ucraina risponde ad una precisa strategia dell’Europa di fare nuovamente di questo gigante agricolo il granaio d’Europa. In questa direzione va l’accordo di libero scambio tra UE e Ucraina, entrato in vigore il 1 gennaio 2016, che ha eliminato in parte i dazi di importazione rendendo più competitivo il grano ucraino.
ABBANDONO, DESERTIFICAZIONE E DISSESTO IDROGEOLOGICO DEL NOSTRO TERRITORIO
Il mercato del grano, e non solo, è ormai una giungla senza regole. Siamo ormai a livelli così esagerati di importazioni che il prezzo a cui mediatori e grandi industrie acquistano il grano sono diventati tanto bassi da renderne sconveniente la coltivazione. Il rischio è che migliaia di ettari coltivati anche con grani di elevata qualità vengano addirittura abbandonati. È un rischio che porterebbe alla desertificazione di un territorio (si pensi alle zone della Murgia tarantina) oppure a situazioni di dissesto idrogeologico per la conseguente mancanza di cura agricole. A beneficiare del crollo del prezzo del grano sono stati esclusivamente grandi mediatori e grosse aziende alimentari. Malgrado le riduzioni di oltre il 30 per cento della materia prima grano, pane e pasta non hanno subìto alcuna riduzione di prezzo.
DISCESA PREZZI CEREALI NEFASTA PER GLI AGRICOLTORI E NESSUN RISPARMIO PER I CONSUMATORI
Attualmente, lamentano gli agricoltori, le importazioni di grano sono praticamente libere, non regolamentate da leggi che in qualche modo tutelino produzione italiana che garantisce sicuramente maggior controllo della filiera e quindi maggiore sicurezza per i consumatori. I maggiori costi di mano d’opera e la maggiore tassazione rendono i produttori nostrani meno competitivi rispetto a quelli dei mercati esteri. La mancanza di obbligo da parte delle aziende di pasta e altri farinacei di indicazione di provenienza del grano da esse utilizzato non favorisce il consumatore che volesse scegliere consapevolmente il prodotto da acquistare e innesca una spirale di discesa del prezzo del cereale sempre più nefasta per gli agricoltori italiani. Il prezzo del grano lo fanno, in pratica, le grandi multinazionali. I piccoli produttori possono solo adeguarsi, se ci riescono, o sospendere la produzione.
GRANO, OLIO E LATTE NEL MIRINO, CON 3 MOZZARELLE SU 4 PRODOTTE MEDIANTE LATTE IMPORTATO
Soluzioni? Promulgare immediatamente una legge che tuteli la produzione italiana, per esempio con l’introduzione dell’obbligo, da parte delle aziende alimentari, di indicare il luogo di origine della materia prima (grano). Si devono poi mettere in atto strumenti e iniziative per valorizzare maggiormente la qualità eccellente di alcune qualità di grano italico antico. Molto simile a quella del grano, per l’importazione massiccia e senza regole, è la situazione del mercato del latte e dell’olio. Anche qui crollo dei prezzi e mancanza di tutele per i consumatori sulla tracciabilità della filiera che porta fino in tavola, prodotti lavorati con materia prima proveniente da chissà quali paesi d’origine. Per la cronaca ignorata, in Italia, negli ultimi cinque anni, hanno chiuso il 50 per cento degli allevamenti. Tre mozzarelle su quattro vengono prodotte con latte importato dall’estero. Che ci vuole a rendere obbligatorio un bollino d’ordine per il grano?
Gianni Lannes
La valorizzazione dell’ Ucraina è stata imposta dagli Usa in chiave anti russa e gli europei vanno dietro come pecore pur ricevendone un danno economico.
Quanto al grano non è una sorpresa; bastava vedere l’ iter che subisce il corrispondente prodotto biologico per capire che l’ imbroglio è su tutti i fronti. Qui il biologico,per chi non lo sapesse,non esiste. Il grano rumeno od ucraino che viene spacciato come tale si paga poco e si rivende con forti maggiorazioni. Non c’è alcun controllo serio, a parte finzioni e mazzette e in barba a qualche sporadica inchiesta della magistratura. Che alla fine non porta a niente. Mentre i democraticissimi governi assumono tecnici del settore con le mani in pasta; il principale del governo Renzi era tangentaro ed inquisito.
Il marchio bio rappresenta per molti consumatori una specie di ultima spiaggia che, alla luce della pretesa maggior genuinità dei prodotti, giustifica una notevole maggiorazione di prezzo al consumo, perché l’agricoltura bio si sa comporta costi maggiori. Ormai accettiamo supinamente questo, convinti di mangiare poi prodotti più sani e naturali ma tutto ciò è stato smentito da ricerche e dalle famose navi che puntualmente si presentano nei nostri porti che determinano il prezzo che poi distrugge l’agricoltore italiano onesto. Intanto il mercato bio continua a essere in continua crescita (soprattutto nei discount, dove il bio low cost è cresciuto del 25,5 per cento) soprattutto grazie al grano, all’olio ecc. ecc finti biologici proveniente da paesi privi di scrupoli. Molti chiudono gli occhi e a volte gli enti che devono certificare i prodotti bio sono di proprietà di consorzi d’imprese composti dalle stesse aziende che vengono certificate. Insomma il caos in uno dei settori come quello dell’alimentazione che dovrebbe essere il nostro fiore all’occhiello. E intanto continuiamo a segare il ramo su cui siamo seduti
Mi dicono che solo Barilla fa questo, le risulta? Gragnano non mi pare perchè ho visto un documentario sulla sua produzione.
A me il nuovo blog non piace. È scomparsa la possibilità di leggere immediatamente le nuove tesine, bisogna cercarle. Immagino che l’operazione non sia semplicissima per le persone di una certa ora, dato che pure io ho dovuto perdere del tempo per capirci qualcosa . Bastava aggiustare il blog vecchio. Insomma, dalla padella alla brace…
Esattamente Pier Luigi; si tratta di conflitto di interessi, dove i controllori che devono certificare il bio sono spesso gli stessi controllati.
Se ho capito bene la domanda di Anna, la risposta per me è che non c’è alcuna garanzia con nessun prodotto industriale. E’ troppo vantaggioso per i produttori comprare all’estero grano comune, elargendo mazzette, e poi usarlo per finti prodotti biologici a prezzi maggiorati. E se i funzionari di stato che dovrebbero presiedere ai controlli sono pure invischiati in vicende giudiziarie per tangenti….mi pare superfluo commentare. In fondo la vicenda dello zenzero che avevo segnalato qualche settimana fa, parla chiaro. E’ stato analizzato da privati zenzero biologico di tre ditte diverse allo scopo di venderlo in negozio. Ebbene è sempre risultato fortemente inquinato dal piombo. Dove sarebbero i controlli che pure dovrebbero esserci? Stesso discorso col pesce che dovrebbe essere super controllato visto il grave livello di inquinamento dei mari. Eppure non viene mai fuori niente.
Detto ciò si spiega facilmente il risultato di certe analisi fatte tempo fa dal prof Berrino, il quale ha riscontrato nelle farine comuni per pasta e pane una notevole quantità di inquinanti di ogni genere. Se aggiungiamo che il frumento ha subito molte modifiche nel corso degli anni che ne hanno aumentato il glutine, compreso il famigerato”bombardamento” del nucleo con raggi gamma, non mi pare proprio che sia saggio andare a consumare i relativi scadenti prodotti che, a lungo andare, danneggiano la propria salute.
Per il grano come per lo zenzero ed altri prodotti, ci si può fidare solo se si provvede a piantarli di propria iniziativa o per il tramite di persone fidate; e il frumento in particolare che sia di tipo antico se proprio non si vuol rinunciare a pane e pasta. Che comunque meno sono e meglio è. Beato il meresciallo Bisanti che si è tolto completamente il problema; e come lui tanti altri.
No, mi correggo, forse è maresciallo. Grazie smartphone che mi modifichi spesso le parole.
Ciao Arvo, io sono quello che ai tempi i chiese info sulla storia dello Zenzero, non se ti ricordi, mi spiace venire a sapere che lo Zenzero incriminato fosse Biologico, questo non mi tranquillizza dato che lo uso quotidianamente in polvere, saresti così gentile da segnalarmi se la marca che utilizzo io che sarebbe “Arbe” è tra le incriminate? Inoltre sarebbe possibile sapere da che paese proveniva lo Zenzero incriminato?
Per quanto riguarda il grano, io non utilizzo da anni quello diciamo “normale”, e da poco ho scoperto la pasta di SOLO grano saraceno al 100%, l’unica pecca è che non esiste marca che io conosca, parlando del Biologico, che usi grano saraceno italiano, ma viene importato dall’Europa, non so essere più preciso purtroppo, comunque almeno son sicuro che non proviene dalla Russia ne dall’Ucraina… è già qualcosa, vorrei sapere, se possibile, se il discorso vale anche per questo pseudo-cereale o posso stare tranquillo.
Poi una curiosità: negli ingredienti come ho detto c’è scritto solo farina di grano saraceno, ma come è possibile creare della pasta da una farina non collosa? Non vorrei che ci mettano qualcosa di strano, però se negli ingredienti non c’è scritto altro dovrei star tranquillo, mi confermate?
Infine un’altra piccola curiosità, per chi come me la assume, mi potrebbe dire quanti grammi al giorno massimo di tale pasta sia possibile assumere senza avere problemi?
Vi ringrazio tantissimo!
Luca
Ha ragione Arvo, non solo non c’è nessuna garanzia nei prodotti industriali a base di frumento ma sono le stesse norme comunitarie e nazionali che consentono l’uso in essi di “livelli accettabili di veleno” come le micotossine. Tra le micotossine ci sono le aflatossine, queste sono contenute nelle granaglie (cereali, legumi, granoturco, semi oleosi) e nella frutta secca, da queste possono trasferirsi ai carboidrati derivati cioè nelle farine e quindi nel pane, nella pasta, nella pizza, merendine, prodotti da forno ecc. che mangiamo tutti i giorni. Le aflatossine sono altamente tossiche e sono ritenute e collocate tra le sostanze più cancerogene esistenti, inducono inoltre mutazioni nel DNA e creano gravi danni al sistema immunitario. Senza parlare poi delle L’ocratossina altra micotossina contenuta nei suddetti alimenti che ha un’attività essenzialmente tossica per i reni ed è cancerogena, inibisce anche la sintesi proteica, con effetti immunosoppressivi. Aggiungiamo infine il famigerato deossinivalenolo (o DON o ) che è la micotossina che provoca effetti tossici devastanti sull’uomo e sugli altri mammiferi. Per questo tipo di sostanze non esiste alcuna soglia al di sotto della quale non si riscontrino effetti negativi per cui dovrebbero essere bandite come la peste invece, udite, udite sono ammesse come dicevo dalla legge che permette la presenza di questi veleni in livelli “accettabili” sul piano tossicologico per l’uomo.
La provenienza del saraceno è generalmente cinese. Di solito è resistente ad attacchi esterni e non necessita di particolari trattamenti; però che io sappia usano la chimica per la preparazione del terreno. Non panifica,per cui aggiungono farina di frumento per fare il pane. Con la pasta può sembrare strano ma riescono ad usare solo saraceno perché le varietà del prodotto sono molte e hanno incrociato ed ibridato a più non posso fino ad ottenere il risultato che vediamo. Sul biologico o meno vale purtroppo lo stesso discorso del frumento. Non resta che fidarsi o rinunciare.
Poi per quel che riguarda lo zenzero non ho avuto informazioni ulteriori e non credo che quello non biologico( che stanno testando) sia migliore. Non riesco a conoscere le marche; e i gestori di “un Punto Macrobiotico” non si vogliono sbottonare perché sono come una setta e temono le conseguenze eventuali della diffusione di queste informazioni,diciamo,ad uso privato.
A questo proposito,visto che loro analizzano i propri prodotti,sono a mio avviso i soli affidabili cento per cento anche per ciò che riguarda il saraceno.
Infine sull’ uso di cereali o pseudo tali gli effetti sulla salute sono sempre individuali; impossibile dare una regola certa per tutti.
Ciao.
Personalmente preferisco sempre consumare il saraceno integro. Lo trovo molto più gustoso della pasta.
E riesco a trovare più o meno facilmente quello coltivato in Italia.
In effetti Francesco le produzioni italiane sono in Valtellina e comunque solo al nord. Il saraceno è adatto per l’inverno ed infatti è originario delle montagne dell’Asia.
Per completare sul grano ho dato un’occhiata alla legislazione vigente ed ho scoperto che la dicitura “prodotto italiano” (o simbolo equivalente) viene riportata da molte marche ma in modo non conforme alle regole. Scrivere così senza aggiunte ulteriori dovrebbe significare grano o cereale tutto italiano e manifattura italiana. Nel caso in cui solo la seconda condizione sia soddisfatta e dunque il grano sia estero anche solo in percentuale, va specificato in aggiunta alla scritta “prodotto italiano”. Nessuno lo fa e dunque sono tutti fuori norma. E infatti le galere straripano di produttori di pasta, spesso senza tutele legali e sotto torture indicibili. Così va l’Italia.
Ciao Arvo, grazie per la risposta, io posso essere certo che il grano saraceno della pasta che compero non sia cinese, perchè secondo il regolamento del biologico se vicino al simbolo del biologico, che sarebbe la foglia verde, c’è scritto Agricoltura UE vuol dire che gli ingredienti provengono dall’unione europea, e la Cina non ne fa parte… altrimenti ci dovrebbe essere scritto Agricoltura Non UE, quindi proverrà da qualche altro paese dell’unione europea, spero non sia grave il fatto che non provenga dall’Italia, inoltre non dovrebbero usare nessuna chimica nel terreno perchè appunto è Biologico, mi rimane da sperare e fidarmi di questa certificazione.
Sul discorso di come producono la pasta, hai detto che hanno incrociato a più non posso, ma questo è un male? Voglio dire, è dannoso per la salute o fin che si tratta comunque soltanto di grano saraceno posso stare tranquillo?
Per lo Zenzero ho capito, a questo punto mi rimane il dubbio se continuare ad assumerlo oppure no…
Infine per la quantità di pasta possibile da consumare al giorno, è vero, ognuno è diverso, ma più o meno c’è un limite oltre il quale diventa troppa? Lo chiedo perchè se fosse per me ne mangerei anche mezzo chilo, per dire, ma ovviamente mi farei solo del male, anche se è molto meglio di quella diciamo “normale”, per esempio, tu Arvo ne fai uso? Se sì, potresti gentilmente dirmi quanta ne prendi al giorno? Così solo per avere un’idea…
Per il grano saraceno integro, anch’io vorrei provarlo, visto che ancora non ne ho avuto la possibilità, ma purtroppo al momento non trovo disponibile ne grano saraceno italiano, che sarà disponibile da Agosto, e ne Europeo, solo cinese… e non mi fido, per cui mi accontento della pasta che almeno so per certo che non è cinese.
Grazie a tutti per i Vostri consigli.
Luca
Ciao Luca, in Europa si produce particolarmente in Francia,ma appunto anche in Valtellina. Il consiglio che posso darti è quello di fidarti dei prodotti venduti nei negozi di macrobiotica, visto che li analizzano e poi mangiano loro stessi. Ricordo anni fa quando furono gli unici a sospendere le alghe marine e la vendita di incensi causa inquinanti, mentre le erboristerie e simili continuavano imperterriti con le stesse marche.
Per quel che riguarda lo zenzero credo non sia difficile piantarselo da soli. Basta attendere i germogli e poi ficcare sotto terra. Più biologico di così!
Per le quantità di saraceno è questione di bilancio calorico,che dipende anche dal bisogno individuale. Impossibile stabilire alcunché. Se riesci ad aumentare le quote di frutta diminuisci il resto. Non c’ è accordo nemmeno tra noi,quindi figurati. Io vario molto e mangio cereali una sola volta al giorno come massimo. Ma specie d’ estate posso stare anche una settimana in castigo e lasciare via libera al resto. In generale occhio ai grassi aggiunti e al cibo troppo proteico,come legumi ,semini e frutta secca.
Ciao Arvo, ho capito, grazie, io la pasta la compero in un punto vendita NaturaSì di Milano, non credo esistano negozi migliori in questo campo, speriamo bene.
Per lo Zenzero, ci proverò, grazie.
Per la quantità di pasta ok, pure io la prendo una volta al giorno la sera dopo una giornata di frutta e preceduta sempre da verdura cruda, anche se spesso ultimamente a pranzo non mi vanno molto a genio le banane perchè con sto freddo trovo che non mi diano soddisfazione, però invece con i datteri il discorso cambia, ne mangerei a quintali pure di questi, li ammollo sempre una notte e li precedo da una mela visto che sono concentrati, non so se qui potresti consigliarmi una dose salutare, io arriverei anche a mezzo chilo al giorno senza problemi di alcun tipo…
Poi d’Estate pure io ho intenzione di abbandonare i cereali, ma ora con sto freddo faccia fatica anche solo a pensarci!
Luca,dimenticavo il discorso degli incroci, ma non c’è molto da dire se non che si è cercato di ottenere chicchi più grandi e granella finale più collosa; dunque se si fermano qui non vedo grossi problemi. Quanto alle banane a pranzo,io spesso le frullo con la rucola o se voglio andarci pesante le abbino all’ avocado,sempre frullando. Il sapore lo trovo straordinario in entrambe le soluzioni e come calorie non mancano di certo, specie nel secondo caso.
Andrei piano con i troppi datteri anche se risultano molto buoni. Ovviamente quando si mangia avocado va poi escluso ogni grasso aggiunto a cena. In questo senso però,se uno eccede, può pareggiare i conti il giorno dopo. Non male ogni tanto o magari spesso sostituire lo pseudo cereale con le patate che si prestano ad ogni tipo di cottura anche moderata.
Ciao Arvo, ti ringrazio molto per i consigli e suggerimenti, per gli incroci ok, si spera che non vadano oltre allora, anche se il fatto di renderlo più “colloso” come hai detto tu un po’ mi preoccupa, visto che avevo scelto questo pseudo-cereale anche per via del non sua collosità in confronto anche ai meno gravi del grano normale come ad es. farro e segale.
In genere quante banane frulli tu? Se ci aggiungo anche la farina di carrube dici che la combinazione non va bene?
Per i datteri lo so, mi devo sforzare.
Sai, io fino ad un mesetto fa consumavo sempre e solo patate lesse, anche 1 Kg a sera, ma ho scoperto che mi creavano una forte costipazione, infatti la facevo sempre dura e a palline, da quando ho smesso sono tornato regolare, penso sia dovuto alla loro, anche se molto meno dei cereali, “collosità”, tu che dici? Per questo ho optato per il saraceno che ho visto che non mi crea problemi e infatti dovrebbe essere meno colloso anche delle patate.
Non so se questo sia dovuto all’amido delle patate, come Ehret affermava… peccato perchè mi piacevano un sacco.
Io personalmente consumo spesso patate e batate. In questo modo riesco a stare giorni interi senza cereali. La combinazione banane/farina carrube la trovo semplicemente divina.
Non ho mai provato la combinazione banane/avocado. Sono molto curioso di testare questo sapore. Non vorrei però creasse qualche problema dato che si mischia frutta dolce con frutta grassa!
Luca è vero che ciò che è oggettivo rimane sempre tale, però resto dell’idea che ogni cosa va validata, nei limiti del possibile,da sperimentazioni personali. Fai benissimo a mio avviso a vedere gli effetti che i cibi fanno su di te e poi scegliere.
Francesco purtroppo io digerisco ogni cosa e quasi in ogni quantità e combinazione. Magari per altri è diverso. Una volta ho fatto il botto con due avocados e 7 o 8 banane a cena. Quanto al sapore non sto neanche a dirtelo….te ne accorgerai.
Proverò di sicuro.
Del resto una combinazione del genere, per quanto sbagliata, è sempre meno dannosa di certi sgarri che raramente sono costretto a fare per mantenere una vita sociale.
Poi è verissimo che la combinazione non è quella ideale, ma neanche quella con la rucola lo è. Tuttavia quest’ultima era il pranzo-base del Francesco che avevamo qui sul blog mesi fa e che era sulla linea di Bisanti per intenderci. La considerava un’ottima soluzione di compromesso e ne faceva da anni il pranzo fisso. Ottima la farina di carrube, che tra l’altro è considerata da molti una fonte affidabile di vit B12. E se non vi va bene come abbinamento alle banane da frullare, rimane sempre il cacao. Meglio se biologico e comunque non addizionato di sali inorganici tipo il carbonato di potassio che è un anti acido.
Poi qui lo dico e qui lo nego…tanto non ci legge nessuno…..ai frullati ho aggiunto spesso cocco grattugiato ma soprattutto pasta di mandorle o nocciole e ne è sempre uscita una combinazione dal sapore fantastico. Però è chiaro che si sfora coi grassi e si appesantisce il tutto in maniera eccessiva.
Sono rischi che paradossalmente corre chi non ha seri stimoli dati da qualche patologia seria da risolvere e si ritrova ad essere goloso e con buon sistema digestivo.
Fate finta che non ho detto niente.
Grazie Arvo, pure io sono come te, posso digerire di tutto e in quantità industriali, se non si era capito 🙂 Solo in problemi intestinali a volte come ho detto incappo purtroppo… che però per ora per fortuna ho risolto!
Io personalmente continuo a non risolvere un problema. In poche parole spesso mi sento gonfio (e lo sono in effetti) e non ho minimamente fame. Quando però inizio a cenare, ad esempio, è come se questo stato svanisse improvvisamente. Viene fuori una fame da lupi. Inizio a mangiare e vorrei non fermarmi mai! Salvo poi pagarne le conseguenze quando esagero troppo con le quantità. Succede anche a voi questa cosa della finta fame o finta non – fame? Non so quale delle due sia la vera a questo punto.
Francesco per me c’è una sola soluzione. Cosa che molti di noi trascurano. Credo tu abbia come me un metabolismo piuttosto “rapido” e un buon sistema assimilativo. E, mi pare, la gola prenda il sopravvento in prossimità dei pasti. Allora la soluzione è imparare a masticare più possibile i bocconi di cibo. Così ci si sazia prima,sparisce il senso di gonfiore e poi si compensa più tardi con gli spuntini di frutta. I benefici sono assicurati. Non so ovviamente se questo è realmente il tuo caso. Non si tratta solo di cercare di mangiare lentamente ma proprio di torturare bene ogni boccone. Dubito che tu lo faccia scrupolosamente se ti prende la gran fame.
Non lo faccio per niente, purtroppo!
Non avevo mai pensato ad una possibile relazione col mio problema. A ben riflettere però, potrebbe essere anche piuttosto ovvio.
Grazie Arvo. Sempre un piacere.
Ciao a tutti, oggi per la prima volta ho provato il frullato di 6 banane mature con farina di carrube e 4 datteri secchi reidratati… BUONISSIMO! Grazie per il suggerimento!
Riguardo al “problema” di Francesco Paris e di Arvo, ossia quello di non voler finire mai di mangiare… io posso dire che non so cosa sia la sazietà, magari poi sto male, ma veramente raramente e mi passa subito, però il mio stomaco non so se per fortuna o no a questo punto deve avere qualche perdita perchè non si riempie mai!
Pure io cerco di masticare bene ogni boccone, anche se devo dire che mi risulta difficile perchè automaticamente mi viene da ingoiare se no sento di gustare bene il cibo, però a quanto pare non basta, visto che come ho detto non mi sazio mai!
Devo convivere con questo “problema”…
è meraviglioso quando esplodono questi scambi di esperienze personali che rappresentano degli ottimi spunti a carattere personale, grazie di cuore.
Se non erro Francesco faceva uso (e auspico ne faccia tutt’ora) di frullati di banana e lattuga…
Lo scambio di esperienze è forse la cosa più bella che possa esserci, oltre che più utile.
Si, anch’io faccio uso di frullati banana e lattuga. Ma non sono il Francesco a cui ti riferisci tu. Lui purtroppo non scrive da un pochino qui. Magari per non creare confusione a cominciare dai prossimi commenti abbrevierò il mio nome e lascerò intatto il mio cognome.
E infatti credo che la mia memoria abbia fatto cilecca; avevo detto rucola, così come faccio io e invece era proprio lattuga.
Enzo, spero tu sia restato in ottima forma. Stavo pensando al tuo caso proprio in questi giorni. Quando sono andato a rileggere quello incredibile di Giuliana che si firmava ” Sclerosette” e che a distanza di anni è restata in salute dopo aver superato la sclerosi. Seguì i consigli di Valdo senza il rigore di altri che stanno di più sul crudo. Così penso che per alcuni vada più che bene. Idem col diabete 1 di Marco. Ma per altri può non bastare e magari è necessario fare come Bisanti. Ecco perché penso che ognuno deve sperimentare e trovare la propria formula vincente.
Ciao.
Ciao Roberto, diciamo che mi mantengo ben oltre la linea di galleggiamento, anche se dopo quasi mezzo secolo di scelleratezze bisogna orientarsi decisamente verso una rigorosità quasi assoluta, alla Pietro Bisanti tanto per intenderci.
Bisogna fare i conti con una vera e propria “tossico-dipendenza” alimentare, ogni piccola sbavatura la si paga a caro prezzo, nel mio caso in termini di ostruzione nasale, inconveniente che risolvo con brevi sessioni di digiuno idrico o semi-digiuno fruttariano.
Insomma, viaggiare a frutta al 100% sarebbe l’ideale ma poi chi lo va a spiegare agli spacciatori di glutine e farinacei?
Da non sottovalutare neanche le intossicazioni di carattere sociale dove vige scarsa se non assoluta mancanza di condivisione, dilagano ipocrisia e falsità e basta seguire un tg o qualsiasi programma divulgativo per essere afflitti da conati di vomito.
Ciao a tutti, oggi per la prima volta ho provato il frullato di 6 banane mature con farina di carrube e 4 datteri secchi reidratati… BUONISSIMO! Grazie per il suggerimento!
Riguardo al “problema” di Francesco Paris e di Arvo, ossia quello di non voler finire mai di mangiare… io posso dire che non so cosa sia la sazietà, magari poi sto male, ma veramente raramente e mi passa subito, però il mio stomaco non so se per fortuna o no a questo punto deve avere qualche perdita perchè non si riempie mai!
Pure io cerco di masticare bene ogni boccone, anche se devo dire che mi risulta difficile perchè automaticamente mi viene da ingoiare se no sento di gustare bene il cibo, però a quanto pare non basta, visto che come ho detto non mi sazio mai!
Devo convivere con questo “problema”…
Ah devo dire che sono magrissimo, segno di un metabolismo alla velocità della luce, e questo non so se sia un vantaggio o uno svantaggio, visto che mi porta a mangiare senza saziarmi mai.
Qua:
“se no sento di gustare bene il cibo”
volevo dire che se no non sento di gustare bene il cibo, non lo assaporo…
Luca, pensa che il nostro vecchio marpione Valdo consiglia per es di masticare ogni singolo chicco di riso. Per esperienza, avendo lottato per anni con questo problema,so con certezza che così il senso di sazietà arriva ben prima. Si assimila meglio e se poi più tardi torna la fame ci si difende con uno spuntino di frutta; ma a digestione finita.
Enzo, spero che ogni tanto tu faccia un po’ di movimento; non dico attività fisica come quel pazzo di Antonio Armando che non riusciamo più a fermare. Però perlomeno passeggiate con un po’ di aria buona e senza sforzi che sarebbero controproducenti. Non dovrebbe essere difficile nei vostri bei territori assolati pugliesi. Visto che anche Antonio dovrebbe essere delle vostre parti, se lo vedi passare puoi sempre provare a fargli lo “sgambetto”. Chissà che non si riesca a fermarlo.
Ciao Arvo, sì, lo so cosa consiglia il nostro vecchio Valdo, beato lui che ci riesce! 🙂
Però come dici mi sa che è l’unica soluzione…
Arvo ti posso chiedere a te quando ti capita per qualsiasi motivo di non avere a disposizione le banane mature in questo periodo come risolvi il pranzo? A me capita spesso di non trovarle mature e anche se le prendo acerbe e le faccio maturare a casa ci vogliono anche due settimane con sto freddo, senza contare che visto che ne prenderei almeno 7-8 al giorno, e dico almeno, dovrei allargare casa per farcele entrare tutte e attendere la loro maturazione, solo che non so quando capita come sostituirle, visto che dovrei diminuire di molto i datteri che già prendo, mi piacerebbe sapere come te la cavi tu in questi casi, l’unica alternativa che trovo è fare due pasti di cereali (grano saraceno) invece di uno al giorno, e non posso nemmeno dimezzare la quantità facendo metà pranzo e metà cena, visto che già non mi sazio con quella che prendo normalmente la sera. Un bel problema ora che non ci sono ne uva ne cachi e i datteri bisogna centellinarli…
PS: A proposito delle banane, a volte noto che alcune risultano come secche, non più gustose e con tipo del “nero”, non so se sia marcio, lungo tutta la parte centrale interna della banana, non so se mi spiego, perchè le trovo così? C’è un modo per evitare che ciò avvenga? Ovviamente non le tengo in frigorifero, anche se al supermercato purtroppo non possono evitare di tenercele… ah, cerco di prenderle sempre Bio, e devo dire che molte volte le ho trovate gustosissime, pure in estate, ma purtroppo non sempre le trovo così gustose.
Ti ringrazio per i consigli.
Per maturare devono avere ambiente riscaldato ( bene i 18/20 gradi ordinari) e meglio se umidificato. Dentro il forno a 30 rischi di accelerare troppo e ottenere il frutto a chiazze. Meglio allora dentro un sacchetto di carta ( per es quello del pane; mai plastica o carta laccata che non traspira) accanto a mele mature. Al loro posto anche altre banane mature o altri frutti o persino ortaggi…sempre maturi. Il gas che i frutti maturi sviluppano velocizza il processo. Quando non hai frutta direi zuppe di verdura mista. Io le adoro.
Ciao Arvo, grazie per i suggerimenti, molto utili!
Purtroppo è un frutto a consumo di massa e ciò porta alla raccolta anticipata e a maturazioni anomale il cui motivo si può facilmente intuire. Non parliamo poi dell’ uso intensivo di fungicidi e altra chimica…. certamente è meglio il biologico seppur coi dubbi del caso.
Al fine della condivisione delle informazioni e delle esperienze, che mi sembra lo scopo principale del blog, io, alla soglia dei 50 (sigh..) dopo aver “inciampato” nel blog di Valdo circa 4 anni fa, sono evoluto infine (con i vari passi intermedi) a vegan crudista, sconfiggendo ipertensione (e terapia farmacologica presa x 2 anni), spondiloartrite anchilosante sieronegativa (ma che nomi si inventano.. e mesulid arcoxia a volontà, dismessi) , gastrite, cefalee periodiche e cervicalgia, VES e PCR sempre fuori scala (dall’età di 18 anni); quindi evito deragliamenti dalla strada maestra, che pago poi subito con ritorni dei malesseri/dolorini..
Resta come ricordo, un bel calcolo silente di quasi 2cm nella cistifellea, che come sostiene Lezaeta (pag 383 in ‘La medicina naturale alla portata di tutti’) “i calcoli grandi non recano nessun disturbo però non si possono eliminare (annoto: evito quindi anche tentativi -discutibili x qualcuno- con sale Epsom, pulizie fegato Dr.Clark e affini). L’organismo li trattiene senza pericolo, aumentando il volume del sacchetto biliare”.
Resta un ronzio nelle orecchie, anche pulsante (acufene) che si accentua a seguito anche di piccoli ‘sgarri’ alimentari (errate combinazioni) e mi sembra di notar anche dopo eccessivi sforzi fisici (da sedentario/onnivoro a ritrovato atleta/ciclista, frequentatore di palestra e Windsurfista all’occasione)
A colazione e pranzo sempre frutta, cercando di seguire la stagionalità; finiti i LOTI di romagna (sigh…. sublimi) mi sto ammazzando di KAKI Persimon (fatti maturare 3/4 giorni a casa per evitare l’allappamento in bocca e la frutta acerba in generale, anche se sappiamo dovrebbe maturare sulla pianta..); le banane non mancano mai, i mango pure anche se quelli via aerea costano un botto, ma in fondo sono insieme a poco altro l’unico oggetto della mia spesa ! Confermo l’ottimo abbinamento della polvere di Carrube con le banane; mi son sempre ripromesso di provare l’abbinamento con la lattuga del buon Francesco, ma che non ho ancora provato; stanno cominciando ad arrivare arance navel e tarocco succosissime con cui faccio giornate intere; la sera non manca mai radicchio verona e anche lattuga o crauti verza; a volte solo 10 carciofi crudi, puliti molto bene da foglie dure; carote, castagne (a kili fino a qualche settimana fa), barbabietole, a volte patate, batate e topinambur, a volte fatte a vapore a fiamma bassa e per poco tempo (esalta il sapore a discapito di qualche vitamina, enzima –sigh-).. capita di mettere a bollire in acqua qualche verdura che non riesco proprio a mangiar a vapore o cruda (cime di rapa, cavolfiore, broccoli, cardi, bietole, lampascioni pugliesi ultimamente etc..)
Mi son dotato di Estrattore, che utilizzo in verità soprattutto l’estate ; lo stesso per l’essiccatore, che in effetti uso pochissimo..
Buona vita a tutti
Enzo
Rispondendo a Roberto,
sì, faccio abbastanza movimento, camminate e corsette leggere in pineta, esercizi a corpo libero.
Anche io, come Luca, sono perennemente attanagliato da una fame smodata ma evidentemente come accennavo prima, trattasi di crisi di astinenza nei confronti del “non cibo”,
Da un po’ di tempo patisco un eccessivo sottopeso sebbene mi senta in ottima forma, probabilmente sono un po’ disorientato sul da farsi in quanto avendo conosciuto una persona ehretista che è praticamente sovrappeso facendo più giorni di digiuno che di alimentazione nei quali assume minime quantità di frutta, inoltre adotta un abbigliamento quasi estivo anche nei più rigidi periodi invernali con ai piedi ciabatte infradito.
Sarebbe forse il caso che mi orienti, come da vostri suggerimenti. su un incremento calorico puntando su golosi frullati di banane avocadi datteri e farina di carrube, poi magari più in là provare ad emulare l’amico ehretista.
Enzo anche io mi sto confrontando col problema delle calorie e del sottopeso e penso di poterti dare un semplice consiglio di facile attuazione. Che poi valuterai tu liberamente. Visto che prima abbiamo ricordato il vecchio Francesco, lui diceva spesso che bisogna ipernutrirsi, ovviamente con i cibi giusti.
Il fabbisogno calorico reale è diverso per ognuno di noi ed è dato dalla somma di quello legato al metabolismo basale (energia che consumiamo per funzioni automatiche tipo respirare ecc..), quello per mangiare/assimilare (minimo dispendio di energie) e soprattutto quello per le attività fisiche…che sono le più varie, dal suonare il campanello di casa alle cose ben più impegnative. Ebbene ti basta andare sul seguente sito: http://www.nutrizioneesalute.it. Con estrema facilità inserisci i tuoi dati come età, altezza, peso ecc.. e ottieni i tuoi valori di fabbisogno calorico che sono orientativi. Per es il mio è un metabolismo un pò “accellerato”, che comporta cioè un fabbisogno leggermente superiore.
A questo punto è un gioco da ragazzi, in base a quel che effettivamente mangi, fare una somma e vedere se è il caso di aumentare. Altrimenti il tuo corpo è sempre in modalità “eliminativa” (meno calorie e più “eliminazione”) e poco in modalità “costruttiva”. Basarsi troppo su cosa fa un altro è sempre un’idea un pò rischiosa perché ognuno deve trovare, come già detto, la propria formula personale. Che ovviamente non è la stessa per tutti. Se non altro ti togli la curiosità e poi vedi se correggere o meno.
Buongiorno a tutti e grazie per le informazioni ed i suggerimenti!
Questa si che è “letteratura scientifica”!
Caro Arvo, purtroppo in quest’ultima settimana lo sgambetto me l’ha fatto l’influenza.
Giovedì 5 u.s , intorno alle 13, arrivano i classici sintomi: doloretti sparsi e freddo. Alle 15 mi metto sotto le coperte (fortuna che ero ancora in ferie!). Alle 16 temperatura a 39. Alle 17 arrivo a 40! Alle 18 la febbre inizia ad abbassarsi (38.7). Alle 03:00 di venerdì avevo 38; alle 07 il termometro indicava 37; alle 09:00 stavo a 36.3.
Eccovi descritta la mia sindrome influenzale 2017. Il tutto senza un colpo di tosse né raffreddori o altri malanni “collaterali”. Visto che c’ero (e che l’organismo mi mandava inequivocabili segnali) ho osservato un digiuno di tre giorni. A seguire, non troppo convinto, per la verità, ho ripreso a mangiare (sabato a cena). Ne è derivato un po’ di malessere a livello di stomaco e intestino che, comunque, si è tradotto in qualche “seduta liberatoria in composizione monocratica” in più nella giornata di lunedì. Ieri non avevo appetito. Ho ripreso con una cenetta leggera ieri sera. Ed un paio di kg abbondanti di frutta nella mattinata odierna.
Scusate se mi sono dilungato oltre il dovuto, ma ho voluto parteciparvi la mia recente esperienza che, secondo me, nel suo piccolo, è indicativa circa gli effetti prodotti sul sistema immunitario da un’alimentazione basata prevalentemente su frutta e verdura cruda.
Fino a 5 anni fa, per la mia influenza (una delle 2 o 3 l’anno che mi beccavo) non sarebbe stata sufficiente una settimana di febbre alta, tachipirina, aspirina, novalgina, deltarinolo e tutto quello che l’industria farmaceutica ci mette a generosa disposizione.
Da lunedì sono di nuovo in sella al mio fidato “bipedalico glicogemico” (e in questi giorni, qui in pianura “fognonica padanica” le temperature mattutine si attestano sui 6 gradi sotto lo zero) e, da sabato, riparto con la corsa.
Questo è quanto. Se lo racconto al mio medico di base (che non mi vede da quasi un lustro) mi dirà che, la mia, è stata un’influenza in forma leggera.
Meglio lasciar perdere e continuare per la propria strada.
Grazie ancora di cuore a tutti per gli splendidi “esemplari” che siete!
Un grande abbraccio.
Grazie Roberto, vado subito al sito da te suggerito…
riflettendo su banane, avocado, datteri e farina di carrube, non è che niente niente casualmente abbiamo scoperto la formula di una nutella saluberrima e da poterne usufruire a sazietà?
Ciao Antonio, un grande abbraccio anche a te e senza avervi conosciuto personalmente ci metto la mano sul fuoco che siete senza ombra di dubbio degli splendidi “esemplari”,
Ciao a tutti. Ognuno deve qualcosa ad altri. Penso per es che leggere delle performance atletiche di Antonio mi sia servito da sprone per schiodare il em…em… dalla sedia, prima di farmi male da solo nel mio ottuso ” non ho mai tempo”. Poi aggiungerei che il fatto di non dover lottare,come per es Enzo, contro insidie per la propria salute, porti con sé il rischio di lasciarsi andare. Le tentazioni là fuori sono tante….compresi i cattivi esempi di chi pare farla franca in barba alle leggi di natura. Allora la lunga permanenza in un blog come questo mi è concretamente servito a tenere la barra dritta e a coltivare l’ interesse per la causa. Altrimenti forse ora sarei verso Fano o Marotta a progettare la cena di pesce col vino buono. Con tanti saluti al sangue fluido e alla salute.
Ciao a tutti, scusate se ve lo chiedo qui, ma visto i molti consigli che ho ricevuto spero che mi diate anche questo, vorrei sapere quante calorie sono 6 arance piccole IN SPREMUTA non intere, sto cercando di informarmi, ma trovo sempre valori diversi e sto impazzendo 🙂
Vi ringrazio molto!
Ciao Luca, ti do un consiglio da amico, non fissarti troppo con le calorie se no diventi matto. Mangia finché ti senti sazio e cerca sempre di assumere l’alimento nella sua integrità così da abbassare l’indice glicemico ed assimilare tutto il meglio che esso può darti.
Per l’esperienza che ho maturato io in questi 5 anni prima di rimettere su peso ci vuole tempo e costanza, ti parlo di almeno due anni, puntando sempre su frutta molto calorica come le banane, i datteri, i fichi, e tenendo molto basso il consumo di frutta secca. Gli oli vanno proprio eliminati, meglio mangiare le olive intere o i semi oleosi interi. A suo tempo ho chiesto anch’io consiglio a Pietro Bisanti e mi è stato molto d’aiuto, da due anni e mezzo ho ripreso i miei chili e adesso viaggio sul mio peso forma.
Buona fortuna e se hai bisogno chiedi pure.
Ciao Salvo, ti ringrazio di cuore per questo tuo prezioso consiglio da amico, ne abbiamo tutti bisogno!
Hai ragione, il fatto è che sono troppo magro e non vorrei stare sotto con le calorie, chiedevo per le arance perchè potrei anche prenderne 12, però non sempre ce la faccio anche a livello economico a prendere tutto nelle giuste quantità, per questo volevo sapere le calorie di 6 arance spremute, perchè devo fare i conti non solo con la quantità di alimenti assunti, ma anche col portafogli purtroppo.
Comunque come dici riguardo al peso, mi sa che hai ragione, mi ci vorrà molto tempo e molta pazienza, spero solo di non dimagrire di più, ma cercherò sempre di puntare sulla frutta calorica.
Frutta secca ne assumo veramente raramente, l’olio invece mezzo cucchiaio coi cereali, ma ho in programma di togliere sia i cereali (grano saraceno) che l’olio, devo solo far passare questo periodo di freddo, poi li vorrei sostituire con banane e mezzo avocado (non credo che mezzo avocado al giorno sia troppo grasso, almeno spero, di sicuro è meglio dell’olio).
Pietro Bisanti anche per me è un’ottima figura di riferimento, spero di arrivare ad alimentarmi come lui.
Grazie infinite Salvo per i consigli e per la disponibilità!
Luca
Mi sa che a lungo andare, resteremo solo io, Devis e Arvo a continuare con i cereali.
Tre pecore nere! 😀
Buona giornata a tutti.
Non dimentichiamo il peggiore di tutti : Valdo!!!!!
ahahhah ancora mi ci vorranno mesi, se ce la farò, quindi per ora siamo in 4! 🙂
Intanto che ci sono vorrei chiedervi una curiosità, che voi sappiate le parti nere delle banane troppo mature vanno evitate o si possono mangiare? Non è marcio?
Grazie per la risposta.
Se non è una vera e propria degenerazione del frutto vai tranquillo. La maturazione aumenta notevolmente gli antiossidanti a fronte di una leggera flessione del contenuto vitaminico e dei minerali. Viceversa mi pare che tu tema il frutto non ben maturo,ma anche qui problemi zero. Non c’è alcuna magagna a consumarne di colore verde/giallo, laddove gli zuccheri sono ancora carboidrati. L’ unico problema vero per noi è che purtroppo tanti produttori, per garantire la ingente quantità destinata al consumo di massa, accellerano la maturazione con gas etilene; questo lo ottengono usando un particolare pesticida. Ecco perché il biologico è meglio.
Se poi anche qui imbrogliano….non ci resta che attendere il mio amico meteorite che ha promesso di aggiustare un po’ le cose. Staremo a vedere.
Ciao Arvo, grazie per la risposta, ok, allora sto tranquillo, per quelle acerbe io le temo perchè quando le assumevo le trovavo pesanti da digerire, inoltre non mi piacevano, poi penso che prese acerbe favoriscano la costipazione ed ora che ho risolto sto grave problema non lo voglio più riavere.
Per fortuna che scelgo sempre banane biologiche, sperando di fare bene a fidarmi, infatti già sapevo di questo inconveniente, oltre al fatto che ho letto che le irradiano pure, come le patate, il che è molto grave per uno che basa la sua alimentazione sulla frutta e sulle banane in particolare.
Sul meteorite ne ho un altro amico mio, magari se ci mettiamo d’accordo centriamo meglio l’obiettivo! 🙂
PS: Poi se cadono son capaci di dar la colpa a noi! 🙂
Ragazzi, mentre che siamo nel bel mezzo del discorso “pranzo banana”, quante arrivate a mangiarne?
So che è tutto soggettivo, ma credo di aver intuito la magrezza di Luca e quella di Arvo. Per la mia si tratta di una certezza e non di una semplice intuizione.
Quindi magari un confronto può essere utile. In termini di peso, a quanto arrivate? Al netto dalla buccia o al lordo? Dire 6 banane significa tutto e niente. Ci sono frutti da 300 gr ciascuno e altri da 60 gr.
Ovviamente non sto a chiedervi il grammo. In maniera approssimativa.
Ciao Francesco, in effetti anche la mia magrezza è una certezza purtroppo, io di banane ne potrei assumere anche 20, mi fermo solo perchè me lo impedisce il portafogli! 🙂
In ogni caso oggi per esempio mi son frullato 6 banane con qualche dattero e la famosa farina di carrube, buonissimo come la prima volta (questa è la seconda, grazie ai vostri suggerimenti)!
6 Banane diciamo che saranno state almeno 600 gr, perchè erano belle grandi, al lordo comunque, anche se come ho detto potevo anche triplicare la quantità senza alcun problema!
Diciamo che al giorno di sicuro riesco ad arrivare ad almeno 1500 calorie, spero siano sufficienti, ma a conti fatti faccio fatica ad aumentare di più le dosi per il problema che ho citato.
Luca… 1500 calorie in tutto? Sono troppo poche, dovresti almeno viaggiare sulle 2400 per non rischiare l’eccessivo dimagrimento. Io di norma, se non mangio nulla prima, riesco a consumare dalle 10 alle 12 banane a pranzo (dipende dalla grandezza), precedute da 1 o 2 coste di sedano e dell’insalata molto ben masticata. Le banane devono essere mature e anch’esse ben masticate, solo così si digerisce bene e si mettono su chili, con il frullato, che anch’io facevo tempo fa, si rischia di ingerire senza lasciare per qualche secondo il cibo in bocca, mentre come tutti ben sappiamo la prima digestione avviene in bocca.
Le carrube vanno anch’esse mangiate masticandole bene e sono sicuramente un cibo molto nutriente, io ne mangio parecchie durante la settimana.
Per chi invece continua a consumare cereali credo che uno dei migliori per prendere peso sia l’avena e il mais, quest’ultimo assunto come popcorn non è per niente male.
In questo periodo si possono anche consumare degli ottimi mandarini, gli unici originali e ancora con il seme, e i meloni gialli, eccezionali anche loro.
Io non mi faccio poi mancare il cocco, l’ananas, le mele che mangio spesso insieme ai datteri, qualche mango e una volta a settimana l’avocado.
Spero di esserti stato utile, eventualmente chiedi pure.
Un abbraccio sincero a tutti e buona vita.
Ciao Salvo, grazie per i consigli, avevo il dubbio che 1500 fossero poche, ma speravo potessero bastare, a me in realtà 2400 mi sembrano troppe, no che non ce la farei, ce la farei eccome di stomaco, al massimo non col portafogli 🙂 , ma avevo letto da più parti che se uno si alimenta principalmente di frutta le calorie di cui ha bisogno si abbassano perchè non vengono sprecate per la digestione, come invece avverrebbe per es. con la carne.
Per quanto riguarda il frullato ed il masticare bene le banane già sapevo ciò che mi consigli, infatti son stato attento masticare per bene ogni cucchiaio di frullato, penso che se ci sto attento la digestione non ne risenta, lo stesso lo faccio con la farina di carrube ovviamente, anche se concordo con te che il modo migliore di nutrirsi è cibandosi del cibo integro, ma non credo che sia così grave se sto attento a masticare.
Per i cereali io l’avene ed il mais li trovo pesantini, il grano saraceno invece mi piace molto, anche se vorrei sostituirlo il prima possibile con qualche banana in più, appena smette di fare tutto sto freddo! 🙂
Io il cocco non lo prendo, ma in compenso prendo a volte mezzo avocado, cerco di stare attento ai grassi, perchè anche se sono magro, ho scoperto, anche grazie a Bisanti, che i grassi sono un grosso problema e che le calorie devono provenire dai carboidrati della frutta.
Mi sei stato di certo utile, come anche gli altri, e ti ringrazio molto per la tua disponibilità! 🙂
avviso ai naviganti: attenti ai semi di carrube, l’anno scorso mangiando distrattamente, ho spezzato la cuspide di un molare.. piccoli inconvenienti del mio nuovo benessere psico-fisico, va bene così !!!!!!!!!!!!!!
Non so quanti di voi abbiano iniziato con l’ intenzione di guarire qualcosa. Io l’ho fatto in mancanza di patologie da risolvere,per cui sono abbastanza ondivago e faccio un po’ come mi gira. Non ho regole fisse essendo fortunatamente uno dei massimi esperti mondiali di me stesso. Però se qualcuno mi chiede come la penso,cerco di indirizzarlo correttamente. Vale a dire che quello che faccio io può non andare bene per altri e può anche essere lontano dal giusto. Per questo ho sempre fatto fatica a soffermarmi troppo sul mio caso alimentare personale. Banane? Ne ho anche mangiate 8/10 a cena frullandole con avocado od altro. Poi sono anche sceso a zero per i due giorni successivi. Dipende. Solo recentemente ho finalmente iniziato con l’ attività fisica,mentre sono sempre stato un maniaco dell’ aspetto mentale,sperimentando le tecniche di auto cambiamento su me stesso. Ecco,quello che mi manca sul lato alimentare lo cerco in questo ambito che per me è più importante del resto. Francesco forse da parte mia non ti ho dato risposta,ma penso che gli altri abbiano cose più interessanti da dirti sulla loro esperienza personale. Così magari imparo anche io qualcosa. Ciao.
Ciao Arvo
quello dell’aspetto mentale, della psiche (pensiero positivo, apertura alla vita, al confronto etc) è indubbiamente uno degli aspetti, per quel che mi riguarda, più ostici in assoluto; per l’alimentazione ho cambiato il carrello della spesa, per la respirazione esercizi durante la giornata, al sole mi espongo appena qualche raggio supera la coltre di nebbia e smog padano (non facile..), per l’aria cerco di stare il meno possibile blindato in ambienti chiusi e faccio scampagnate nel buon parco agricolo sud milanese, cerco di tenermi in forma con palestra, bicicletta e camminate veloci….. ma per quel che riguarda l’aspetto mentale, l’esercizio e la pratica che naturalmente richiede sono ostacolati dalle varie difficoltà, contrattempi, problemi quotidiani, lavorativi, familiari, scaturiti anche dal nuovo stile di vita (onnivoro sedentario fino a 4 anni fa) che rendono piuttosto difficoltoso raggiungere il risultato: io ho cercato di avvicinarmi in questi ultimi anni, avendo letto in passato libri che mi avevano lasciato traccia sull’argomento, alla filosofia (non la religione) zen/buddhista (cessazione della sofferenza attraverso l’eliminazione della causa, eliminazione del pensiero compulsivo con tentativi di meditazione etc..) che qualche percettibile risultato mi ha dato.. ma di difficile mantenimento.
Arvo, hai intrapreso strade diverse e sai consigliarmi qualche autore , lettura ?
Grazie comunque
Enzo
Per Arvo, anche io come te ho iniziato senza avere alcuna patologia, solo la magrezza che ovviamente si è accentuata al passaggio di dieta, ma niente di grave in termini di salute, e di questo ringrazio il cielo, perchè è molto più facile attuare la nostra dieta in assenza di problemi di salute!
Ed io per la mia nota avversione alla tastiera non posso far di meglio che stare alla finestra e godermi lo spettacolo.
Ciao,veramente è un piacere parlare con voi. Qualche piccola divergenza ogni tanto non conta niente; ci può stare…siamo esseri umani e dunque con i nostri limiti. Enzo Curcelli ,ricordavo la tua firma gli anni scorsi e appena ho un po’ di tempo ti rispondo ben volentieri. Anche perché ho parlato di queste cose anche con molti altri,in passato ed persino in forma privata.
Anch’io sarei molto interessato! Così come te, penso che l’aspetto mentale sia di non minore (se non superiore) importanza rispetto a quello alimentare. Ma, così come Enzo Curcelli, non riesco a venirne a capo. Anzi, mi sono trovato in passato in situazioni di equilibrio e serenità mentale piuttosto scadenti. Il tutto ha reso meno evidenti, se non addirittura annullato, i benefici dell’alimentazione.
Aspetto con piacere!
Ad ogni modo, è fantastico quando inizia una serie di commenti come questa o quella del post di qualche settimana addietro. Escono fuori mille discorsi, mille situazione personali differenti. E ognuno può trarre spunto e qualcosa di positivo dall’esperienza dell’altro. Per questo devo ringraziarvi tutti. Di cuore.
Ciao a tutti, pure per me è un enorme piacere leggere i vostri consigli e pareri e situazioni, io sono convinto che l’aspetto psicologico, così come ho imparato dal grande Bisanti, dipenda quasi al 100% dalla nostra pulizia intestinale, e cioè dal consumo di frutta e verdura cruda, poi ormai anche la scienza “ufficiale” ha dimostrato da tempo che gran parte della salute fisica e mentale oltre che le emozioni partono proprio dalla salute del nostro intestino.
E qui la seguente citazione è l’emblema di ciò:
“Mens sana in corpore sano”, citazione mica dell’altro ieri! 🙂
E’ tutto collegato, se addirittura si è dimostrato tramite la fisica quantistica che ogni atomo esistente in tutto l’Universo è collegato a tutti gli altri, e che di conseguenza ognuno di noi è collegato con tutti gli altri, che TUTTO vibra ad una specifica frequenza e che tutto si basa su queste vibrazioni, non vedo perchè si possa anche solo pensare che mente e corpo non dipendano l’una dall’altro… eppure la medicina contemporanea fa fatica a percepire anche solo l’ombra di questo fondamentale concetto conosciutissimo dai nostri avi… ma è solo un caso… nessuno ha voluto ciò… è solo un disgraziato caso.
Possiamo solo considerarci fortunati per essere arrivati a questa conclusione da noi stessi, con l’aiuto della nostra curiosità, voglia di sapere e apertura mentale, e io per questo mi considero molto più che fortunato, mi considero MIRACOLATO, pur non avendo nessuna patologia, ma chissà quante ne avrei ora o avrei avute un giorno se non fossi mai venuto a conoscenza di questo mondo… il nostro mondo, la nostra vita!
Grazie Arvo,
a presto, io leggo tutti giorni, a tutte le ore, o quasi, il blog
Ciao e grazie
Di nuovo io per un dubbio che mi è venuto, volevo chiedervi se l’avocado abbinato alle banane potesse causare problemi con gli zuccheri rallentandoli nel sangue, infatti so che più uno mangia frutta e più deve diminuire i grassi proprio perchè il sangue deve essere il più fluido possibile per trasportare correttamente gli zuccheri, se alle banane (piuttosto zuccherine e anche tante) associo mezzo avocado che è grasso mi viene il dubbio che possa sbagliare… mi potete contraddire per favore? 🙂
Breve premessa e cioè “senza patologie è più facile mantenere la dieta”. Così dici Luca. Tuttavia c’è sempre il rischio di distrarsi e di cadere in tentazione anche perché il mondo fa di tutto per omologarti. Il dott Graham dice calorie solo per il 20% dai grassi. Valdo dice che anche il 30 può andar bene. Ma l’avocado nel frullato è troppo buono ed io non vivo in un convento. Ad ognuno scelta e relative responsabilità. Magari lo si può fare ogni tanto. Certamente Bisanti ti direbbe di no.
Quanto all’aspetto mentale faccio un accenno e poi magari ci torno più volte se può interessare.
Sono uscito anni fa dalla depressione contando solo su me stesso. Ho iniziato con l’ideare degli esercizi mentali del tutto personali ed empirici e con essi ho percorso un pò di strada. Tra l’altro potevo contare sul fascino che queste cose hanno sempre esercitato su di me. Poi come spesso accade, “casualmente” ( ma il caso esiste o noi attiriamo le circostanze in base alla sintonizzazione dei nostri pensieri più profondi?) mi è capitato in mano proprio il libro che cercavo, di un certo Zivorad Mihajovic Slavinski dal titolo “PEAT, la neutralizzazione delle polarità primordiali”. Parlava delle tecniche di auto aiuto e di trasformazione di sé stessi. Ho approfondito e sono approdato ad EFT e a Logosintesi, che sono metodi “fai da te” piuttosto efficaci e facili da apprendere. Ho iniziato ad esercitami e più passava il tempo e più riuscivo ad uscire dalle secche nelle quali la mia vita era sempre rimasta incagliata. Queste cose mi hanno cambiato liberandomi da paure inibizioni e auto limitazioni. Non tutte però perché dopo un pò per questa via trovi il tuo nemico principale: te stesso. Compaiono cioè forti resistenze che provengono dal tuo interno e che fanno di tutto per sviarti e farti dimenticare di avere la possibilità di cambiare. Chi non ci è passato non se ne può rendere conto, ma io questo passaggio l’ho vissuto e sono stato tanto tempo a campare di scuse pur di non fare più niente. E ce l’ho fatta a non fare più niente. Solo con grossi sforzi riesco ogni tanto a tornare alla pratica, ma è peggio che studiare l’inglese o baciare i parenti ogni santa volta. In psicologia energetica si parla di auto-sabotaggio e non c’è definizione più azzeccata.
Per ora chiudo dicendo che ogni pensiero, emozione o sensazione è accompagnato da una corrispettiva struttura energetica. Se uno l’abbatte, anche solo parzialmente, la corrispondente emozione cala o sparisce. Le tecniche, come già detto, sono semplici e molti di voi già le conosceranno. Io queste ultime le uso assieme ad altre simili, ciascuna delle quali ha un suo “inventore”. Poi le abbino alle prime di cui parlavo, quelle inventate per me di sana pianta, e le uso nelle situazioni più disparate, o meglio ogni volta che serve… a patto di riuscire a superare le scuse per non farlo. Un trucco che usa la mente per sabotare è per es ricordarti improvvisamente che devi fare qualcosa di importante così da distrarti. Qui bisogna imporsi con la volontà. In ogni caso per qualsiasi illustrazione pratica siamo sempre da queste parti. Ciao.
Ciao Arvo, hai ragione, la si può interpretare anche come intendi tu, se c’è un pro da un lato, c’è anche un contro dall’altro! 🙂
Quanto ai grassi, io seguo la regola del 10%, anche se non sempre ci riesco, soprattutto con l’olio nella pasta di grano saraceno.
L’avocado frullato io non l’ho ancora mai provato, anche perchè temevo la sua ossidazione rapida essendo un grasso e che quindi da fare bene alla fine facesse male, a causa dei radicali liberi causati dagli alimenti ossidati, ma magari ogni tanto posso farlo, di certo non tutti i giorni come invece mi ero illuso! 🙂
Per l’aspetto mentale mi hai incuriosito non poco, se non ti crea disturbo mi piacerebbe saperne di più anche nel senso pratico, cioè che problemi/emozioni negative hai risolto, con quali tecniche, in quanto tempo, ecc… te lo chiedo solo perchè mi è parso di capire che non avresti problemi a condividere ciò, altrimenti non mi permetterei di chiederti cose così private! 🙂
Ti ringrazio!
Sulla pasta come sulle insalate puoi mettere un trito di aglio/ peperoncino o erbe a piacimento. Così col sapore forte fornito da ciò, diventa meno indispensabile l’ olio. E naturalmente si può evitare in gran parte pure il sale.
Per quel che riguarda le tecniche psico energetiche, come detto c’è ne sono diverse. Stamattina senza averne alcuna voglia mi sono alzato presto rispetto al solito. Allora ho brevemente “trattato” la pigrizia. Ho ” ascoltato” la sensazione negativa e l’ho individuata dentro di me. Quindi ho proceduto con Eft , concentrandomi sulla ” non voglia” e toccando con le dita i punti previsti dalla tecnica stessa, che sono uguali per ogni problema. Se le resistenze ad alzarmi erano,diciamo, ” forza 7″ dopo qualche passaggio le ho ridotte a 2 e mi sono fermato. Si toccano i soliti punti picchiettando e si ripete una formuletta standard orientata al problema che voglio eliminare o diminuire. Funziona e alzarmi è stato molto più facile. Con problemi più complicati è la stessa cosa, mentre se si vanno ad affrontare i temi- base della propria vita allora bisogna rimboccarsi le maniche ed avere pazienza. Le tecniche sono varie e ho l’ imbarazzo della scelta. L’ importante è volerlo fare. Col tempo tutto si automatizza e si personalizza e si scoprono tanti trucchetti e modi di procedere al meglio. Insomma si fa esperienza e questa non si può trasmettere con un post. Le tante tecniche nel loro dettaglio pratico si trovano ovunque,dai libri alla rete e così via. Io come sempre sono partito dai libri. Logosintesi è soprattutto mentale,ma come le altre la si può applicare per problemi fisici o psicologici. Eft sfrutta dei punti ed è un’ agopuntura senza aghi, fatta con la pressione delle dita. La di può usare per dolori vari,indisposizioni fisiche o mentali e così via. I limiti sono determinati dalle proprie capacità,dalla voglia,dall’ impegno e dal grande nemico che prima o poi fa la sua comparsa per sabotare tutto: se stessi. Abbiamo come un Andrea scocciatore dentro…..
Ciao Arvo, ti ringrazio molto per l’approfondimento, quanto alla pasta, sì, posso anche fare come dici tu, vediamo.
Quanto alle tecniche da te citate, lo sai che io sono quasi sicuro di attuarle da tempo “inconsciamente”?!
Nel senso che, ad esempio, e di sicuro non sono l’unico, mi capita di toccarmi la fronte quando voglio smettere di preoccuparmi per qualcosa, oppure mi stringo la parte finale di alcune dita delle mani quando voglio eliminare la tensione, oppure, soprattutto quando sono a letto, mi accorgo di “massaggiarmi”, sempre automaticamente, nel senso che ci faccio caso, ma mi viene spontaneo, la pianta di un piede con l’altro piede, non so se sono riuscito a spiegarmi, e ho l’impressione che mi aiuti a distendere i nervi.
Non so se c’entra con le tecniche che dici tu, credo di sì, e il fatto che le applico inconsciamente, ma allo stesso tempo ci faccio caso dimostra che l’inconscio ne sa molto più di noi… e infatti credo che come il corpo, lasciato lavorare senza interferenze, sa auto-gestirsi da se, così la nostra mente, attraverso il nostro inconscio, è in grado di ristabilirsi da se… alla fine sono convinto che le tecniche non si imparano, perchè così come non si insegna al corpo come comportarsi, lui sa benissimo cosa fare se gliene si dà la possibilità, così la mente sa benissimo cosa fare sempre se gliene si dà la possibilità, quindi piuttosto che imparare certe tecniche dovremmo imparare a far sì che il nostro inconscio, automaticamente, le applichi, alla fine noi (come anima cosciente) contiamo poco e niente in confronto al nostro inconscio! Almeno io credo questo… e qui ritorna il discorso di corpo pulito=pensieri puliti, come dice anche Bisanti, perchè meno si è “intossicati” in tutti i sensi possibili ed immaginabili, e più si dà la possibilità sia al nostro corpo che alla nostra mente di funzionare correttamente! 🙂
Col tempo senti che cambi dentro e che il tuo rapporto con te stesso si è trasformato. Di conseguenza anche il rapporto con gli altri. L’ego individualista diminuisce, lasciando posto ad una tranquillità interiore che prima non si conosceva. Ero collerico, o meglio bonaccione ma con “accumulo” di tensioni, puntualmente represse. Poi l’esplosione improvvisa, la rabbia furibonda quasi sgarbiana. Però poi restavano come residui astio e forti sensi di colpa. Ora quei modelli di comportamento sono solo un ricordo. La rabbia, rara, dura un attimo e poi sparisce. Due recenti liti con un conoscente ed un amico sono già risolte senza residui in brevissimo tempo . Il fatto è che se tratti una certa situazione e la “sminuisci” o la annulli, quando ti si ripresenta ( es un Andrea lo scocciatore), la tua reazione è nettamente sfumata e limitata….quando non interamente scomparsa. Dipende ovviamente da molte cose; tutto quanto precede è necessariamente schematico e generalizzato. Per completezza sono proprio in questi giorni in contatto (mail) privato con un giovane con forti disturbi d’ansia. Vuole andare verso gli psicofarmaci e dice di aver abbandonato Valdo perché non gli servono consigli del tipo “trovati un hobby” e coltiva degli interessi; i quali sono i consigli superficiali della gente comune e quando il problema è serio non possono funzionare. Ne derivano due cose : da un lato dico che il generico “pensiero positivo” può non bastare specie se c’è di mezzo un trauma che ha bisogno di un trattamento specifico. E’ per questo che considero positive queste tecniche che all’igenismo sono purtroppo sconosciute. Dall’altro però il mio interlocutore ha provato Eft e ha detto che non gli è servito. Vorrei proprio vedere cosa ha effettivamente fatto. Voglio dire : anche io un giorno sono passato vicino a Naomi Campbell, ma non per questo posso dire di averci provato. Poi va aggiunto che se uno è inguaiato seriamente ci vuole qualcuno che ti segua, altrimenti da soli è complicato comunque; a meno di non essere portato per queste cose. Come forse lo sono io, entro certi limiti. Esistono in giro molti bravi operatori che rendono le procedure molto più efficaci.
Per la cronaca ho proposto al ragazzo di contattare Bisanti che si interessa di psichiatria da molto tempo e con grande competenza. Sul pericolo costituito dagli psicofarmaci non si dirà mai abbastanza.
Luca solo ora leggo il tuo commento. Ogni scelta deve essere liberissima e uno può altrettanto liberamente pensare di andare avanti con un pilota automatico che ti porti per la via giusta e conforme al tuo essere. E può darsi che funzioni se tutti i meccanismo interni girano per il verso giusto. Non lo metto in dubbio in questo caso. In altri casi però lo sviluppo lineare della propria vita subisce degli intoppi più o meno grandi e magari incontri la crisi o il trauma così come al ventenne col quale ho parlato questi giorni, allora le cose cambiano assai. Tutti i bei discorsi ideali servono a poco e bisogna agire, altrimenti (sia detto col massimo rispetto, che sia chiaro) ogni buon discorso rischia di apparire come una fuga per non fare; e sperare che le soluzioni arrivino magicamente dall’alto e dal fato che governa il proprio destino. Sono “anti freudiano”, ma su di un punto aveva perfettamente ragione e cioè nel rilevare che il proprio “inconscio” contiene di tutto e questo corrisponde a ciò che si è sempre registrato nella storia del pensiero umano : ci sono il positivo ed il negativo e tutte le civiltà del passato lo hanno riconosciuto. Dunque l’automatismo col quale procede la nostra vita può incepparsi ed escono i problemi. Basta guardarsi attorno.
Altro discorso è poi che certe cose uno “ce le ha dentro” ed allora l’esigenza di approfondire il senso della propria esistenza passa anche per l’auto-analisi, sotto la spinta di una certa insoddisfazione e nella convinzione che c’è qualcosa che possiamo scoprire dietro le apparenze della vita ordinaria, quasi fosse una “missione”. Questo è certamente il mio caso.
Ciao Arvo, condivido tutto ciò che hai detto, questo è un tema veramente complesso e profondo, ed è vero che spesso le belle parole, da sole, non servono.
Io ho cercato di semplificare la questione, dicendo che tutto è programmato per funzionare al meglio, corpo come mente, ma è anche vero che i problemi sono sempre, o comunque da molto, esistiti, e sono cambiati di epoca in epoca, e la nostra mente, ancor peggio del nostro corpo, è sempre stata bersagliata da attacchi di qualunque tipo, quindi è vero, serve agire e non aspettare che tutto si risolvi da sè.
Solo una volta che si è abbastanza “puliti” in tutti i sensi, allora si può sperare che tutto proceda col pilota automatico, come dici tu, ma se si è colmi fino al collo di problemi bisogna lavorare duro e avere tanta di quella costanza e pazienza che non sono mai troppe.
Pure io come te mi ritrovo perfettamente in ciò che hai espresso nelle ultime tue righe, qui la nostra enorme curiosità e voglia di sapere e di migliorare sempre di più, con l’essenziale forza di volontà che mai deve mancare, diventa cruciale per “evolverci”!
Ciao Arvo,
a EFT e PNL mi ero avvicinato quando cercavo di aiutare mia moglie nel superare la fobia delle ambulanze e ospedali.. ma forse essendo anch’io un po scettico, avevamo poi abbandonato ricerche e letture; proverò a riprendere il percorso, alla luce di quanto hai scritto, cercando di scoprire se magari, inconsciamente a tutt’oggi, potrei ‘essere portato anch’io’ a queste tecniche (tapping e altre)
Ciao,
Enzo
Anche io ho la fobia per ospedali e ambulanze a parte per la traumatologia ma anche per quel settore non vorrei averci a che fare comunque.
Quindi mi sembra una fobia quasi doverosa.
Ciao 🙂
Vado fuori tema. Qualcuno che conosca la pratica dei bagni derivativi? La praticate? I benefici riscontrati? E come si fa? Sul web si trovano mille info tutte diverse fra loro!
Francesco ne abbiamo parlato spesso e lo stesso Valdo li valuta positivamente. La miglior esperta e divulgatrice è France Guillain e credo la cosa migliore da farsi sia procurarsi un suo libro. Suppongo che in rete si trovino sufficienti informazioni,ma il problema maggiore per quel che mi riguarda è quello di trovare la costanza nella pratica. Allora un libro ti può fornire le suggestioni positive per perseverare e lo stesso può dirsi anche per le tecniche di cui abbiamo parlato in precedenza. Guardando un paio di video e basta è il miglior modo per gettare ben presto tutto nel dimenticatoio.
L’ efficacia dei bagni derivativi è fuori discussione essendo immensa la mole di testimonianze positive a loro favore.
Poi ….chi gli ha affibbiato un nome così stup….em …diciamo insolito , non è dato sapere. Misteri della vita.